Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Patta97    01/10/2012    2 recensioni
[- Lo sa proprio tutta la scuola, eh? – chiese James a Frank e Remus
- Ehm… - tentennò Remus.
- Diamine, Ramoso, sì! Certo che sì! – Sirius interruppe tutti i buoni propositi di Remus. – Il secondo Grifondoro più focoso di Hogwarts (il primo per ovvi motivi sono io) che esce con la timida Lily Evans?! Questo è il pepe per i pettegolezzi di questa scuola, amico!-.]
[E fu proprio quando ormai la galleria si era fatta più larga e a Remus già giungeva alle narici l’inconfondibile odore di polvere della Stamberga Strillante, che quella dispettosa nuvola decise di giocargli un brutto tiro e di lasciare scoperta la luna.
Remus non poteva vederlo, ma lo sentì. E si bloccò, il sangue che ribolliva nelle vene.]
Questa non è che l'ennesima storia sui Malandrini, ambientata all'ennesimo settimo anno ad Hogwarts, con gli ennesimi personaggi. Davvero non so dirvi cosa abbia di più rispetto alle altre, è solo "l'ennesima". Ma la scrivo ridendo ed immedesimandomi in ogni personaggio, cercando di capire ogni singolo punto di vista. Inoltre andrà avanti anche dopo la fine dell'anno scolastico, fino alla morte dei personaggi e del loro incontro... dopo.
Spero di avervi incuriosita e che lascerete una recensione.
P.S. E' narrata soprattutto dal punto di vista di Remus o di Lily, ma anche degli altri. Lasciate una recensione! :)
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quella lezione di Incantesimi era sfibrante.
Letteralmente, in effetti, dato che dovevano togliere con un incantesimo specifico tutti i vari strati di un pezzo di corteccia. E poi dovevano farli rinascere dalla fibra più esile e sottile.
Il fatto era che le piante annoiavano Lily. Facevano scendere la sua attenzione sotto lo zero.
Non per nulla era una frana in Erbologia, la quale faceva calare tutta la sua media scolastica.
Lo stesso non si poteva dire per la sua esuberante migliore amica e compagna di banco.
Alice infatti era forte e dolce, come le piante che adorava tanto. Aveva un Eccellente in Erbologia dal primo anno ed era la cocca dell’anziana e burbera professoressa Cortex.
Quel venti gennaio, Lily fu felice come non si sarebbe mai aspettata di uscire dalla classe di Incantesimi. Nel corridoio faceva notevolmente più freddo che dentro l’aula, ma ben presto le braccia di James le infusero calore.
Iniziarono a camminare, con il braccio di James sulle sue spalle.
Dietro di loro Lily sentiva le voci di Sirius e Remus. Ci doveva essere anche Peter, da qualche parte, anche se ultimamente era più silenzioso del solito.
- Bella lezioncina, eh? – disse James ironicamente, per fare conversazione.
Lily sospirò, cercando d’ignorare i bisbigli al loro passaggio.
- Sai… ero brava in Incantesimi, finché Vitious non ha avuto la brillante idea di mescolarla con Erbologia – sbuffò la ragazza.
James rise piano e le diede un bacio sui capelli.
Lily sorrise timidamente e gli cinse la vita con un braccio.
- Ooooooooh! – sospirarono delle Grifondoro del primo anno, sorpassandoli.
Lily ignorò anche quelle e si concentrò sulle parole che James stava pronunciando, gesticolando teatralmente.
- Ritrova il sorriso, cara la mia Evans (ormai usava il cognome della ragazza quando erano in toni scherzosi. A Lily non dispiaceva: le ricordava che quello davanti era davvero James Potter e non un pazzo che abusava di Pozione Polisucco). Perché, come spero tu ricordi… -
- …Domani c’è la Serpeverde-Grifondoro. Lo so, James, me l’avrai ripetuto mille volte! – disse Lily, esasperata.
- Sì, be’, lo so… È che mi fa piacere che tu sia coinvolta. È la prima partita da quando io e te stiamo insieme e ce la metterò tutta per renderti orgogliosa – replicò James con semplicità.
Lily arrossì.
A differenza del ragazzo, aveva difficoltà ad ammettere – o meglio, a rendersi conto – che stava davvero con James Potter. C’era stato un episodio, qualche giorno dopo che lei e James si erano dati il primo bacio, che Alice adorava ricordarle fra le risate…
- Alice! – Lily scosse il corpo dell’amica in piena notte, gli occhi spalancati.
- C-che c’è, Lils? – domandò Alice, la voce impastata di sonno.
Ma poi vide l’altra e balzò in piedi, terrorizzata.
Lily stringeva convulsamente la bacchetta; aveva i capelli scarmigliati, gli occhi spalancati e fuori dalle orbite. Le iridi verde chiaro, di solito dolci e calme, trasmettevano sbuffi di pazzia.
- Che è successo?! – le chiese, afferrandola per le spalle.
- STO CON JAMES POTTER! – urlò quasi Lily.
Alice l’aveva guardata un attimo, scioccata.
Provò, solo per un secondo, a cercare un nesso credibile tra la faccia dell’amica e la frase che era appena uscita dalla sua bocca.
Ma poi non ce l’aveva proprio fatta: era scoppiata a ridere.
Una risata di quelle incontrollabili, aumentata anche dai nervi ancora non del tutto ripresi dal sogno nel quale stava coccolando un neonato coi grandi occhi simili a quelli di Frank, facendogli afferrare una carta di Gomme Bollenti (1).
Solo dopo dieci minuti buoni di risate incontrollabili, alle quali si erano unite anche quelle lievemente isteriche di Lily, Alice capì il problema tutto personale dell’amica.
E attente a non svegliare le altre - anche prima, infatti, le loro risate erano state mute, rendendo la scena ancora più comica -, si sedettero sul letto di Lily e ne parlarono per un bel po’, perché Lily si sentiva davvero sconvolta dalla situazione.(2)
Erano giunte alla conclusione che James le piaceva - Oddio, se le piaceva - da praticamente tutti i punti di vista, ma il pensiero che avesse trascorso gli ultimi sei anni della sua vita con la certezza che nulla mai sarebbe accaduto tra di loro - mentre i suoi sentimenti, in realtà, crescevano - l’aveva colta nel mezzo della notte, sconvolgente.
Inutile dire che Alice adorava però raccontare la prima parte del racconto, spanciandosi al ricordo - però non disse mai perché, da quella notte, adorò masticare Gomme Bollenti tra una lezione e l’altra -.
 
- Il fatidico giorno è arrivato, ragazzi. Oggi dobbiamo vincere. Sì, esatto, dobbiamo, vogliamo, pretendo che noi vinciamo. Abbiamo studiato le mosse dei Serpeverde per un mese e oggi mi sento di dire che sì, vinceremo! -.
La voce di Pacey Leery (3) rimbombava poderosa tra le mura dello spogliatoio.
Tutta la squadra ascoltava attenta, anche se i discorsi del Capitano erano un tantino pressanti.
 Ma James non ascoltava, in realtà. Detestava Leery da quando gli aveva soffiato il titolo di Capitano dei Grifondoro.
E Leery lo sapeva benissimo, per questo durante gli allenamenti lo punzecchiava morbosamente su questo punto, perché “se James avesse avuto una media brillante e una carriera scolastica invidiabile come quella di Leery, forse il Preside avrebbe potuto prendere in considerazione l’idea di nominarlo Capitano della squadra”.
Leery adorava ripeterglielo di continuo e James adorava dargli un pugno in faccia ogni volta, perché “tanto sapeva che non lo avrebbe mai espulso dalla squadra: era il miglior giocatore di tutto il settimo anno, di tutta la Casa, di tutta Hogwarts, forse”.
Sirius diede una pacca sulla spalla dell’amico come segnale che era ora di andare.
Felpato era entrato in squadra come Battitore solo quell’ultimo anno, perché “voleva finire la sua carriera a Hogwarts col botto” e, dato che Remus aveva scartato subito il suo ambizioso progetto di far saltare in aria la biblioteca, gli era rimasta solamente la seconda scelta.
Afferrarono tutti i propri manici di scopa e James accarezzò con lo sguardo la sua Freccia 900 prima di inforcarla.
Appena scesi nel vasto campo da Quidditch, James cercò subito con gli occhi quelli di Lily – la sua ragazza - fra gli spalti, perché lui “era enormemente felice che lei avesse lasciato i topolini della biblioteca per venire ad assistere alla sua partita”.
E li trovò, quei suoi adorati occhi verdi, e il suo cuore batte forte e ruggì. Poi incontrò anche i volti di Remus, Frank e Alice che gli sorridevano, perché “i migliori amici stanno sempre lì per dirti ‘buona fortuna’”. Peter non c’era, ma era distante in quel periodo e James era troppo occupato per chiedergli cos’avesse. D’altronde Peter era sempre in secondo piano rispetto agli altri, anche se faceva parte della sua banda, perché “Peter era sempre stato musone, con qualche dilemma tutto suo; un complessato, ecco, però gli volevano bene”.
Ma quello non importava al momento. James aveva una partita da vincere. E l’arbitro lanciò per aria la Pluffa e il Boccino venne liberato. E la gara ebbe inizio.
 
- E NOI CANTIAMO, CANTIAMO A SQUARCIAGOLA, PERCHE’ POTTER IL BOCCINO HA PRESO ANCORA! Vinci e canta Grifondoro, perché di Quidditch avrai la coppa d’oro! La Pluffa han lanciato, i Bolidi han deviato, e per il Boccino… cantiamo a squarciagola, perché Potter lo ha preso ancora! -.(4)
Il fracasso nella Sala Comune era a dir poco insopportabile.
C’erano fiumi di Burrobirra passati sottobanco; c’erano dolciumi e panini elargiti da Elfi domestici; c’erano cori improbabili e c’erano rime che via via prendevano le distanze dal testo originario per sfociare nel volgare e nell’assurdo; c’erano quelli del primo anno che si lagnavano di non poter avere anche loro un boccale di bevande alcoliche; c’era Pacey Leery che piangeva dalla commozione e singhiozzava senza sosta.
Sirius e James, innalzati da dei forzuti ragazzi del quinto anno così come gli altri cinque campioni della giornata, si ritrovarono a mezz’aria.
- Oh, ascolta, Felpato! La mia parte preferita! – rise James sorseggiando la sua Burrobirra con aria euforica. Mosse la bacchetta a mo’ di direttore d’orchestra mentre la folla intonava il ritornello a lui totalmente dedicato di “vinci e canta Grifondoro”.
Sirius si spanciava dalle risate.
Finalmente li misero giù e i due raggiunsero gli amici.
- Sai che avevi ragione dopotutto, Lunastorta? – disse Sirius con l’aria di un vecchio saggio che dà ragione a un bimbetto precoce, mettendo un braccio sulle spalle dell’amico. – Non bisognava far saltare in aria la biblioteca per fare il botto! Basta fare cos… -
BUUUM!
Sirius, totalmente brillo, aveva agitato noncurante la bacchetta facendo saltare in aria il pasticcino tra le mani di un ormai traumatizzato e lentigginoso ragazzino di primo.
– O-oh. F-forse, forse non dovevo proprio farne uno di botto – commentò incerto Sirius, provando a bere un altro sorso dal suo boccale.
- Non se ne parla! – Remus glielo tolse dalle mani e lo diede al ragazzino con le lentiggini, che tutto sommato si riprese e tutto contento corse dai suoi amici per vedere cos’aveva rimediato.
Sirius lo guardò a bocca aperta. Remus rimase pure interdetto di sé stesso per un secondo.
- Okay. Okay, forse ho bevuto un po’ anche io – appurò. – È ora di andare a nanna, Felpato -.
- Sei una lagna! Una noia mortale! – si lamentò con scarso successo l’altro e tirò il braccio di James, in cerca di aiuto. Quello, brillo quanto lui, lo guardò spaesato.
- Ramoso! Mamma lupa vuole portarmi sotto le coperte! Salvami, aiuto! – ma Remus lo stava già trascinando su.
- Notte, bellezze! – Sirius fece sbatté le ciglia a degli sconcertati ragazzi del terzo e sesto anno e spari dietro la curva delle scale a chiocciola, accompagnato dai sospiri esasperati di Remus.
Fu solo dopo un po’ di quella sparizione che James si rese conto che era passata almeno mezz’ora dall’ultima volta che aveva visto Lily.
Si diresse barcollante verso Frank e Alice, pigiati su una delle poltrone davanti al fuoco.
- Ragazzi! – urlò quasi per contrastare i cari che ancora imperversavano. Quelli si accorsero dopo un po’ della sua presenza, impegnati com’erano nel loro “picci-pucci”.
- Dov’è Lily?! – gridò ancora mezzo preso dall’euforia.
Lei scosse la testa, ma in realtà aveva un’aria colpevole.
- Non… non è ancora tornata? – chiese, indecifrabile.
- È successo qualcosa?! – James si sentì di colpo molto più lucido grazie alla preoccupazione.
Frank a quel punto sussurrò qualcosa alla fidanzata, che sospirò e spiegò brevemente, parlando direttamente nell’orecchio di James per non fare sentire ad altri.
- Circa mezz’ora fa mi ha detto che sarebbe uscita cinque minuti per fare una cosa… non so esattamente dove sia… ha detto qualcosa come “rimediare a non so che”, credo avesse bevuto e… -.
Ma James la interruppe, incredulo.
- Lily… bevuto?! Ma se queste due parole non stanno bene neanche nella stessa frase! -.
Alice alzò le spalle, preoccupandosi anche lei.
- Vado a cercarla – disse James, cercando di combattere la nausea e di darsi una svegliata.
Sfilò Mappa e Mantello dalle tasche posteriori dei jeans e sgusciò fuori dal buco del ritratto.
Poco dopo avrebbe trovato Lily in una compagnia alquanto bizzarra…
 
 
___________________________________ 
(1) Questo è una specie di “sogno premonitore” per Alice, perché infatti, quando sarà malata al San Mungo, regalerà ogni volta una carta di Gomme Bollenti a Neville.
(2) Episodio ispirato al fidanzamento della mia migliore amica: mi raccontò di essersi svegliata nel cuore della notte e di aver pensato “Sto con Pincopallo! Sto con Pincopallo!” mentre girovagava per la casa senza una meta esatta. Direi che questo capitolo lo dedico a lei, nonostante si ostini a non voler leggere questa storia…
(3) Sì, il caro Pacey Leery è un tributo a  Dawson’s Creek., misto tra Pacey Witter e Dawson Leery. xD
(4) Ancora sì, questa perla l'ho inventata io... che fantasia, eh? E' il sonno che giova. D:

Okay, alla fine sono tornata.
Le cose strane le ho scritte tutte nelle note. Credo.
Boh, sinceramente sto morendo di sonno, quindi potrei anche aver pubblicato gli appunti di filosofia al posto del capitolo.
Quindi vi prego di informarmi se avete letto qualche discrepanza in tutto questo pazzo capitolo. E' che volevo finirlo e postarvelo a tutti costi, così... fatemi sapere che ve ne pare!
Un bacio e sogni d'oro (a me, almeno, che vado a letto con le galline),
Chiara
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Patta97