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Autore: Harmonia__    01/10/2012    3 recensioni
''Svegliati Herm... Ti prego.. '' sentiva chiamare il suo nome,la voce che le faceva appello era calda,sensuale,preoccupata. Si sentii sollevare,qualcuno la stava avvolgendo in qualcosa di caldo,di morbido. Si sentii subito meglio,sospesa. Aprii gli occhi lentamente,a scatti. Le luci erano diffuse,sfocate,calde. Era in braccio a qualcuno,che la teneva stretta. Quando riuscii a riconoscere la figura,sgranò gli occhi,e agitandosi cadde a terra,tenendosi stretto il suo asciugamano ben fisso al corpo. Non ci poteva credere,indietreggiò trascinandosi sul pavimento. Si trovò spalle al muro,quel giovane le si stava avvicinando,lentamente. Era disarmata,la bacchetta era dietro di lui,dietro quel bastardo,quel traditore. Draco Malfoy.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Nota dell'autrice : INNANZITUTTO volevo ringraziare di cuore ladyathena che mi sostiene sempre con le sue recensioni e mi fa venir la voglia di proseguire la storia :) Grazie mille!

Oggi capitolo a sorpresa,ne posto un secondo poiché voglio farmi perdonare della lunghezza del precedente che è davvero ridotta ai minimi termini! ( Nel mentre sto eseguendo i compiti di matematica,scusate il contagio :P ) Buona lettura e grazie per aver messo la mia storia nelle seguite,nelle preferite e nelle ricordate ^^ Recensite e godetevi lo show!

 

Freedom.

 

 

 

“È possibile che debba farmi sentire cosi idiota? Non va bene,non lo capisco nemmeno io. Questi continui cambiamenti non li reggo più. Voleva la guerra,gli piacciono le sfide ed è un ottimo avversario. Ma io sono una Grifondoro! Una guerriera che non si è fatta calpestare le mani nemmeno dal Signore Oscuro,ed ora mi facevo tener testa da lui? Mai.” Pensava tra se e se.. Però poi un lampo le balenò negli occhi,che si incupirono subito dopo. L'oscuro Signore,Voldemort,era ancora in libertà. Lei era nascosta. Una rifugiata. Una.. vigliacca.

“ No. Basta. Basta pensare a questo,se era li era anche per distrarre Voldemort,per concedere alla Resistenza un po di tempo per organizzarsi. Ma quanto ci avrebbe voluto? E perchè ero cosi preziosa per lui? Cosa rappresentavo di cosi vitale per.. “

Ma i suoi pensieri furono interrotti da una figura alta e snella appoggiata alla porta. Non ghignava questa volta,no. Sorrideva,mai visto sorriso cosi bello. La guardava,soddisfatto di non si sa cosa. Poi finalmente interruppe il silenzio che si era creato.

“ Granger .. Vuoi farti una passeggiata? “ Disse,allargando ancora di più il sorriso.

Una passeggiata. Uscire fuori. All'aperto. Muoversi,passeggiare.

Riuscii a sussurrare un piccolo ''si'' che uscì dalle sue labbra come una preghiera che viene esaudita.

“ Vestiti,ti porto fuori.” Fece per allontanarsi ma venne interrotto dalla strega.

“ Ma Voldemort? Non ci vedrà se usciamo? Non sentirà le nostre presenze? Saremmo allo scoperto e potrebbe essere pericoloso! “

“ Granger di questo non preoccuparti,il villaggio dove andremo è frutto della fantasia di un nostro elfo,è una dimensione parallela,dice che è il suo regalo per te,perchè sei gentile con lui. Sono un po geloso,a me di questi regali non li ha fatti mai. “ Nemmeno il tempo di rendersene conto che la strega era corsa verso l'elfo che si nascondeva dietro le gambe del padrone come un bambino che si nasconde dietro la gonna della madre,le fece cosi tenerezza che lo stritolò in un abbraccio sincero,tra le lacrime.

“ Grazie Grazie Grazie! “ Riusciva a dire solo questo,e l'elfo,cambiando colore in viso,passando da un color pelle grigiastro ad un rosso vivo,non disse niente. Ma abbozzò ad un sorriso.

Corse in camera e si cambiò con un gesto di bacchetta,indossando un paio di shorts di jeans scuri con sotto calze nere trasparenti pesanti. Una maglietta bianca che le arrivava alla coscia,facendo intravedere solo un bordo dei pantaloncini,e un giacchetto di pelle abbinato agli stivali neri lucidi a gambaletto. Malfoy,se non impazzisci ora non impazzisci più.

Uscì svelta dalla camera e andò incontro a Draco,che si era messo solo una felpa di cashmere verde scuro con un cappuccio,e gli stava cosi bene,vestito cosi casual,perfetto. Una volta aperta la porta,il cielo era del colore degli occhi di Draco,ed il terreno era coperto da un manto di neve alta almeno mezzo metro.

La maga si girò ancora una volta prima di uscire per ringraziare nuovamente l'elfo,sorridendogli e mandandogli un bacio ''soffiato''.

Si guardarono,poi rivolsero lo sguardo al paesaggio di fuori. Era desolato,solo una grande distesa bianca.

Ma Draco fece il primo passo seguito immediatamente da quello di Hermione,e non appena uscirono completamente dalla casa si ritrovarono in un altro posto,in un altra ora,dove faceva anche più freddo,ma erano fuori. Liberi.

Si trovarono in mezzo alla strada,in un villaggio straniero dove la lingua che parlavano quei maghi era incomprensibile. Le persone erano solari,sembravano non essere stati nemmeno lontani dalla guerra,sembrava che nemmeno la conoscessero.

L'ambiente era mercantile,di fatti c'erano molte bancarelle,molte persone intente a comprare di tutto e di più. C'erano oggetti di tutti i tipi per tutte le categorie. Anche le leccornie non avevano rivali,erano abbondanti e di molti tipi. Ma la cosa che l'attrasse fu una bancarella con dei libri magici,scritti in lingue diverse dalla propria,ma che sapeva decifrare. C'erano anche delle pergamene con delle mappe,degli appunti,delle storie altrui. Un paradiso per la giovane maga.

Era cosi presa che si dimenticò quasi di Draco,che quando la chiamò per proseguire,sussultò nel vederlo accanto a lei.

“ Andiamo,qui è troppo chiassoso.” Disse prendendola per un braccio,camminando svelto verso una sottospecie di parco pubblico dove c'erano dei bambini intenti a giocare con una strana creatura non meglio identificata.

Si sedettero su di un muretto basso e largo abbastanza da potercisi sedere comodamente.

“ Ti ho preso una cosa.” Disse lui poi,sfoderando dal giacchetto un pacco.

Lei lo prese,incuriosita e soprattutto sorpresa. Quando aveva avuto il tempo di prenderlo?

“ Per me? Davvero? Quando..” Disse lei,intenta ad aprire il pacco.

“ Eri cosi attenta che non ti sei accorta,ma ti ho preso un libro sul quale ho visto che posavi l'attenzione molto più rispetto agli altri. È una diversa lingua,cosi ho pensato che potevi tradurlo,per passare il tempo sai,magari non ci sarà sempre l'occasione di uscire e allora.. insomma ti ho preso un passatempo.”

Il libro era bellissimo,di vecchia data,si riconosceva. Ma proprio per questo le sembrava anche più bello. La copertina era rossa in tessuto,con dei finimenti dorati,le pagine erano ingiallite,corrose dal tempo. Di magico non aveva nulla,se non il contenuto. Di fatti,non appena lo aprii,le immagini presero vita,le lettere si muovevano leggermente,quasi tremando dal freddo. Era vivo.

“ Draco..” Disse lei quasi commossa. Lo guardò negli occhi,creando un contatto cosi intimo eppure cosi scoperto. Sorridendogli gli posò un bacio sulla guancia,e poi tornò ad ammirare quel pezzo di storia tra le mani,cercando di capire il significato di quelle strane lettere.

 

°°°

 

L'aveva ringraziato con un bacio,con un bacio. Lei gli aveva sorriso. Perchè tutte quelle emozioni? Perchè tutto questo subbuglio di sensazioni strane nello stomaco?

“ Non ti ci abituare. È solo per inaugurare la nostra prima uscita.” Si rese conto di ciò che disse solo dopo che lei lo guardò inarcando un sopracciglio,e ammiccando con le labbra.

“ Dai che hai capito che intendo.” Disse lui imbarazzato.

Da quando la Grander aveva il potere di metterlo a disagio? No. Non a disagio,imbarazzato. Sorpreso di non saper rispondere adeguatamente. Si era ritrovato a conoscerla da sette anni ma non sapeva niente di lei,di come comportarsi con lei. Sapeva solo farla arrabbiare,solo offenderla. Fino ad allora non sapeva come prenderla,ecco da dove veniva quell'imbarazzo. Dalla paura di ferirla. Dalla inesperienza. Non sapeva parlarle. Eppure non aveva mai avuto di questi problemi,forse perchè con coloro con il quale parlava Draco,o erano tutte ragazze inutili,le quali non appena si sentivano dire una parolina dolce finivano nelle sue lenzuola,oppure sapeva parlare con persone altolocate. Importanti. Col quale condividere argomenti da adulti sebbene la sua giovane età.

Ma non con lei,non con una mezzosangue. Di cosa poteva parlarle? Del tempo? Di come si trovasse a fare la prigioniera? Di come stava vivendo quella esperienza? No. Tutte cose che avrebbero fatto i suoi amichetti. Lui era Draco Malfoy,non un piccolo rozzo Weasley che si lascia trasportare da discorsi futili. Poi,fu lei a parlare per prima.

“ Ora che facciamo?”

“ Uhm.. Non lo so,non conosco questo posto. È tutto nella fantasia dell'elfo. Quindi giriamo un po',male non fa.” Disse distrattamente lui,intento ad alzarsi e pulire ogni eventuale traccia di polvere dai pantaloni.

Per tutta risposta lei si alzò sorridendogli,prendendo il libro e tenerlo stretto nelle mani. Poi sembrò rifletterci su.

“ Draco ma se questo mondo è frutto della fantasia di qualcuno,anche il libro lo è?”

“ Mmm no. È errato. Un elfo può creare diverse dimensioni,ma anche se sono frutto della sua fantasia non significa che non esistano. In effetti,temo di essermi espresso male. Questo posto è un suo ricordo,e probabilmente non è ai tempi nostri. Forse prima,forse dopo. Ma a giudicare dall'abbigliamento dei popolani direi che siamo indietro di circa duecento anni. Comunque,quello che c'è qui esiste. È tangibile,puoi interloquire con le persone se solo vi capiste,puoi toccare le cose,puoi camminare senza cadere in un buco nero ecc ecc. Indice del fatto che tutto ciò che vuoi è ancora vivo nei suoi ricordi.” Si voltò verso di lei,che sembrava non aver capito molto di tutto ciò che disse il mago,cosi lui concluse semplicemente cosi “ In breve,puoi tenere il libro,non si smaterializzerà una volta tornati alla realtà”.

Il viso della maga si illuminò,e sorrise di nuovo. Contagiando anche lui. Vederla sorridere gli faceva bene,sentiva di essere utile a qualcosa,significava che stava facendo la cosa giusta in quel momento.

“Sentirsi appagato da un sorriso,ed il sorriso è della mezzosangue. Ma dove andrà a finire il mondo? Ma dove??” Pensò lui,ridendo tra se e se per quei strani pensieri.

“ Come mai ridi?” Chiese lei incuriosita.

“ Oh nulla,pensavo. Comunque il tempo a nostra disposizione è finito,dobbiamo tornare prima che i ricordi si affievoliscano fino a perdere anche noi. Vieni,dobbiamo tornare.” Il viso della maga i incupì,sospirando forte.

Lui si chinò su di lei,come un papà alla propria bambina.

“ Prometto che ti ci riporto,se farai la brava,evitando di farmi cedere in tentazioni che potrebbero essere.. mmm.. non proprio appropriate.” Disse con voce roca,sensuale. In un sussurro.

Lei divenne rossa in un secondo,e si ricordò dell'espressione che aveva avuto l'elfo,le venne da ridere.

“ Mh..non intendevo farti ceder..” Lui le posò un dito sulle labbra,sorridendole socchiudendo gli occhi.

“ Shh.. Non dire niente.” Le disse,con la stessa intonazione di prima.

“ Draco questo però...vale anche per te.” Disse lei di rimando. Lui la provocava,si divertiva. E lei non poteva fare lo stesso? Ingiustizia.

Lui sorrise,si sentiva più leggero con lei. Poi ad un tratto,un fiocco bianco,limpido,gelido,cadde sulla punta del naso della maga,facendola starnutire.

“ Ora è davvero l'ora di andare. Afferrami.”

Si guardarono negli occhi,e lei strinse il braccio di lui,che la trasportò nella casa da dove erano usciti. Una bellissima cella dal quale non poteva uscire.

In un attimo era sparito tutto,eccetto una cosa. Un libro,un regalo. Lo strinse forte a se e lasciò la presa dal braccio del mago.

“ Buona lettura,Granger.” e con un lieve sorriso,si allontanò da lei.  

   
 
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