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Autore: LalieDalton    02/10/2012    1 recensioni
« Perché sei così adorabile? » sbuffò aggrottando la fronte e avvicinandosi al suo viso per baciarlo di nuovo.
Lui la lasciò fare e poi si scostò nuovamente per primo.
« Per ricordarti che non tutti sono cattivi. »
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, James Sirius Potter, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Erano passati cinque anni da quel primo viaggio sul treno diretto ad Hogwarts.
Cinque anni in cui Rose aveva reso fieri i propri genitori. Ottimi voti, ottima reputazione, ottima educazione, ottima amica, ottima figlia e ottima sorella. 
Era ciò che era diventata Rose per Hermione e Ron. Ottima.
A volte, si credeva di essere una pietanza che nessuno aveva il coraggio di mangiare perché perfetta.
Fortuna, che Oliver aveva voluto assaggiare questa ambita cibaria!
 
Lo conosceva fin dal primo giorno; era stato il primo a sorriderle non appena preso posto alla tavolata Grifondoro. Un ragazzino dai capelli a spazzola di un castano chiaro e gli occhi color blu notte, che le sorrideva.
Forse si era innamorata in quel momento stesso.
Si misero insieme alla fine del quinto anno. Lui l'aveva aspettata sveglio dal suo ritorno di ronda e Rose stupefatta gli aveva intimato di ritornarsene in camera, perché adesso poteva anche togliergli punti per questo. In tutta risposta lui la baciò, dicendole che se glielo permetteva, avrebbe voluto aspettarla sveglio sempre. 
Come ben sapeva tutta la scuola, Rose era molto... emotiva. 
Scoppiò a piangere e gli urlò di rimangiarsi tutto perché non erano cose carine da dire ad una ragazza in piena fase ormonale.
Lui scoppiò a ridere e la baciò nuovamente.
Il giorno dopo, tutta Hogwarts sapeva che il prefetto Weasley aveva un ragazzo.
Molti persero le scommesse sulla rossa in quel periodo e chi vinse fu solo Kirke.
Quel ragazzo sembrava un veggente a volte. 
 
 
Il sesto anno era iniziato, Ottobre era alle porte e con esso la festa di Halloween. 
Era un evento straordinario per gli studenti, perché quell'anno era stato deciso dal comitato studentesco e dai professori... un ballo.
E non uno di quelli tutti fronzoli e giravolte, ma nemmeno uno di quelli rock & roll e droghe. 
Un tranquillissimo ballo a coppie con maschere babbane.
Al suono di queste normali parole, metà tavolata Serpeverde era inorridita all'idea.
Come biasimarli?
 
 
*
Il sole mattutino penetrava dalle grandi vetrate della Sala Grande illuminando perfettamente ogni cosa al suo interno. Con il sole di quei giorni, molti degli studenti preferivano stare all'aria aperta nonostante il vento forte rendesse tale proposito quasi un disturbo. Ma c'era qualcuno che preferiva consumare la colazione seduta al caldo della sala.
 
« Rose, Rose! Potresti aiutarmi con il tema di Storia della Magia? »
Una frenetica Lily si avvicinò alla cugina più grande e le sedette accanto poggiando con poca grazia la pergamena sulla colazione della rossa.
Rose osservò la pergamena senza alcuna macchia d'inchiostro e voltò il viso verso Lily. Inarcò un sopracciglio e tolse senza tante cerimonie l'oggetto dalla sua pietanza.
« No. Non ti farò il tema Lily. »
« Ma-- andiamoo! Voglio solo un aiutino! »
« Non hai scritto nulla Lily, non è un aiuto, è un favore. »
« E fammi un favore allora. »
« Scordatelo. »
« Perché sei così acida con me? »
« Emily Bradford. » rispose lapidaria.
A quelle parole la piccola Grifondoro impallidì e si morse l'interno della guancia fino a farlo sanguinare.
« Era solo uno scherzo... »
« Raccontalo a qualcun'altro. »
« Non è giusto però! James ne combina sempre tante con Fred e lui non lo punisci mai! Anzi lo aiuti sempre con i compiti! » sbuffò Lily arrotolando la pergamena e ficcandola in borsa. Avrebbe preso una T un'altra volta, ed era solo colpa di Rose.
« James non provoca danni permanenti alle ragazzine solo perché hanno osato parlare con il suo ragazzo! »
« Dovevi vederla! Gli stava appiccicata e sorrideva di continuo! »
« Sono amici Lily! Non puoi allontanare tutte le amiche di Jason, alla fine si stancherà della tua gelosia! » mormorò scuotendo la testa e portando alla bocca un pezzo di bacon.
« Oh, tu che ne sai? Tu non sei per niente gelosa di Oliver ed infatti si scopa tutte senza che tu lo sappia! » sbottò in risposta.
Gli occhi azzurri di Rose si sgranarono e si voltò lentamente verso la cugina che in tutta risposta si morse il labbro e preso lo zaino corse fuori dalla Sala Grande.
 
Agghiacciata. Immobile. Come se un secchio di acqua gelida le fosse caduto addosso e non potesse più muoversi per un incantesimo d'ostacolo. 
Oliver la tradiva? 
Oliver, il ragazzo che le portava un fiore ogni giorno a colazione e che le dava il buongiorno la tradiva?
Oliver che le aveva catturato il cuore in una morsa di ferro promettendole di tenerlo al sicuro? 
Rose non credeva alle sue orecchie, ma Lily... Lily non diceva bugie. Non in questo caso. Non a lei.
Abbassò lentamente lo sguardo sulla propria colazione. Non aveva più fame e chissà quando le sarebbe rivenuta. Allontanò il piatto e fissò quella margherita bianca accanto alla forchetta. Il fiore del giorno... senza alcuna cura lo lasciò cadere sul pavimento di pietra.
Serrò i pugni e presa la propria cartella si alzò dalla panca dirigendosi alla prima lezione del giorno. 
Ringraziò Morgana che Oliver non seguisse Artimazia. Aveva bisogno di pensare prima di incontrare i suoi occhi blu di nuovo.
Forse... sette non era proprio un numero tanto magico. 
Maledetti sette mesi.
   
 
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