Erano sei mesi che non la vedevo, che non vedevo il suo sorriso, che non sentivo la sua voce.Da sei mesi la mia vita era finita, finita in uno
sguardo, in una frase: “Sarà come se non fossi mai esistito”.
Non riuscivo più a vivere avvolto nelle domande, nei
pensieri.
Come sta? Quant'è cambiata? Se tornassi mi vorrebbe sempre bene?
Chissà...forse si era fidanzata...forse mi aveva dimenticato, in fondo era quello che gli avevo chiesto io,no?!
L'avevo convinta dicendogli che non l'amavo più...come aveva fatto a credere ad una bestemmia simile? Forse non aveva abbastanza fiducia in me. Era d
avvero convinta che non l'amassi più?!
Erano mesi che non vedevo più nessuno, mesi che non sapevo niente della mia famiglia.
Ora ero avvolto nello sconforto, non riuscivo a non pensare a lei, non avevo mai smesso in questi maledetti 6 mesi.
Almeno adesso sapevo che era felice. Non ne ero del tutto sicuro.
Davvero era felice? E se fosse stata triste e depressa?
Volevo accertarmi che fosse felice, ma come?
Alice non sarebbe riuscita a stare lontana da lei.
Degli altri non se ne parlava.
L'unica cosa era andare a verificare di persona, ma come potevo? Come potevo starle lontano, guardarla felice senza correre ad abbracciarla?
Per prima cosa dovevo riuscire ad uscire da quella soffitta.
Per fortuna ero un vampiro, altrimenti i mie occhi sarebbero rimasti accecati con tutto quel buio.
I miei occhi erano rimasti accecati, accecati perché erano stati abituati a vedere quella stella che mi aveva illum
inato la vita, e che poi era scomparsa.
Mi alzai in piedi, rimanendo un po' ricurvo per non sbattere nel soffitto, troppo basso.
Presi le mie poche cose, aprì la porta e scesi le scale molto lentamente.
Il portiere si stupì, vedendomi uscire dopo tanto tempo.