La notte diventò fredda e le nuvole grigie, che ricoprivano piano piano il vasto cielo stellato, si unirono per formare un’enorme tempesta.
In mezzo a quel forte vento che si abbatteva nella foresta, Naruto riuscì a raggiungere il tempio degli anziani, tenendo in groppa il vecchio che gli mostrava la strada, ma ad un tratto qualcuno colpì Sakura sul braccio sinistro.
-SAKURA!!!- urlò il possessore del Kyubi fermandosi davanti l’entrata.
La ragazza cadde in ginocchio e si tolse il kunai: -N-non preoccuparti Naruto… Non è niente – rispose lei cercando di tranquillizzare il ragazzo, ma all’improvviso percepì  che una figura si parò dietro di lei.
Il ninja assassino estrasse la sua spada e tentò di colpire la rosa.
Il cuore di Sakura batteva a mille.
 Fra pochi istanti sarebbe andate incontro alla morte.
 Ma lei non voleva.
Aveva paura.
Chiuse gli occhi e aspettò il colpo di grazie, mentre il giovane Naruto corse verso di lei urlandole di scappare.
Sembrava che tutto andasse a rallentatore.
Era  come se il tempo avesse vinto contro di tutti.
All’improvviso si sentì un forte crash.
Delle gocce di sangue macchiarono le piante verdi.
Naruto spalancò gli occhi.
Vide il ninja cadde a terra e comparire dietro di lui il giovane Uchiha.
-Stai bene? – chiese Sasuke aiutando la ragazza a rialzarsi.
Sakura diventò tutta rossa e seppur sorpresa rispose: -S-si…!-.
Sopra le loro teste un corvo volava tranquillamente tra i rami degli alberi.
-Ragazzi! – urlò Kakashi saltando giù da un ramo – State bene?- .
-Si…- rispose Sakura cercando di tamponarsi la ferita.
Sasuke fissò la ragazza :- Dobbiamo immediatamente entrare nel tempio – disse poi cercando di tenere in piedi  la sua amica – I ninja stanno aumentando sempre di più. Se non entriamo adesso, sarà la fine per tutti noi!-.
Naruto annuì e, seguito dagli altri, entrò nell’antico tempio degli anziani.
L’edificio era pieno di polvere e i ragni avevano invaso completamente il soffitto.
 Intanto il vecchio anziano scese dalle spalle di Naruto e con fatica appoggiò il libro sacro sopra una credenza.
Accese subito delle candele con una tecnica e chiuse gli occhi.
Doveva concentrarsi.
Adesso dipendeva tutto da lui.
La vita e la morte diventarono un tutt’uno.
Mentre i nostri eroi guardarono attentamente l’anziano, fuori dal tempio i ninja nemici cercarono si abbattere con forza la porta d’ingresso con delle carte bombe, ma senza  alcun risultato poiché improvvisamente l’intero edificio venne circondato da una scarica di fulmini neri che pararono gli attacchi.
Molti fecero qualche passo indietro.
Si sentì un forte boato.
Improvvisamente un enorme fulmine blu fuoriuscì dal tetto del tempio distruggendolo e con tutta la sua forza attraversò le nuvole grigie che promettevano pioggia.
Dopo pochi istanti il tempio scomparì e i ninja assassini rimasero a bocca aperta.
Cosa successe in quell’istante? Come mai il tempio si dissolse magicamente davanti ai loro occhi?
Così tante domande, ma così poche risposte.
Fu ormai mattina e i nostri eroi si trovarono completamente in un altro posto.
-C-cos’è successo? Noi non eravamo prima… - cercò di dire Naruto, ma era completamente disorientato.
“Tecnica del trasferimento…?” si disse fra se e se Sakura.
-è una speciale tecnica che mi fu insegnato quando ero ancora giovane… - disse l’anziano camminando sull’erba bagnata, tenendo lo sgaurdo basso – Il libro sacro doveva essere assolutamente protetto e così decisi di usarla e di portare il tempio in una zona molto lontana dalla foresta proibita e renderla invisibile agli occhi di ogni essere vivente…  è per questo motivo che ci troviamo qui, e con precisione ci troviamo vicino al Villaggio della Nebbia… se volete tornare a casa dovrete prima passare per quel villaggio-.
- Wow! Ma lei è un grande! – esclamò Naruto affascinato.
-Quindi in altre parole, solo lei riesce a vedere il tempio ora- intervenì Sasuke cercando di intravedere almeno un piccola parte di quell’edificio.
L’anziano guardò in silenzio il grande temporale che si stava allontanando da loro.
Staccò un fiore rosso e rispose: -Esatto… Solo colui che evoca quell’incantesimo può essere a conoscenza di ciò che gli altri non sanno… - il vento si alzò lieve e fece volare via la rosa dalla mano del vecchio -è uno dei vantaggi di essere un custode… - disse poi sorridendo.
Improvvisamente un corvo uscì dal tempio e volò via.
-Ma cos… - Kakashi rimase perplesso.
-Qualcuno ha visto quando è entrato? -  chiese Sakura agli altri, ma tutti scossero la testa.
Era molto strano.
Sasuke osservò preoccupato la tempesta che si allontanava lentamente dalla loro direzione e percepì che qualcosa sarebbe presto accaduto.
Qualcosa di terribile.
 
Il temporale aveva già iniziato il suo spettacolo nella foresta proibita e una donna dai capelli rosso scarlatto si era fermata su un alto dirupo, osservando i freddi fulmini blu che si scatenavano sulla foresta.
Il suo volto era triste e il suo mantello nero diventava sempre più pesante per la troppa acqua assorbita dalla pioggia.
Ad un tratto intravide tra la pioggia un corvo nero volare dalla sua parte.
Quando fu più vicino l’animale si posò sulla spalla della ragazza e fece diventare i suoi occhi di color rosso.
Dopo qualche istante la donna fece un sospiro e osservò il cielo.
La pioggia, delicata, nascondeva le sue lacrime di dolore che scendevano giù per le guance.
Chiuse gli occhi.
 -… Quindi…-.
Si mise il cappuccio nero e indossò una maschera.
-Il villaggio della Nebbia… -
 Disse poi lentamente riaprendo gli occhi.
-… Sarà la tua tomba… Sasuke-kun…-.