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Autore: Ce_    02/10/2012    6 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Devi imparare a volerti bene

 
Era la mattina di Natale e lei e Rose ancora non avevano fatto pace.
Da quando sua figlia era tornata da scuola, aveva cercato di recuperare il loro rapporto, ma non era per nulla facile, Rose non ne voleva sapere niente e l'aveva bellamente ignorata per tutti i due giorni precedenti.
Si rigirò nel letto per l'ennesima volta, frustrata. 
Doveva risolvere la faccenda, era Natale e non poteva passarlo lontano da sua figlia, ma non aveva il coraggio di andare a parlarle, strano no? Lei, Hermione Granger, uno dei membri del valoroso Magico Trio, che non ha il coraggio di affrontare una sedicenne in piena crisi adolescenziale.
Ma, d'altronde, cose le poteva dire? "Mi dispiace, sono stata una stupida?" questo già lo sapevano tutti… 
Oppure poteva lasciarle solamente il regalo che le aveva fatto, senza dirle nulla.. No, decisamente poco Grifondoro.
Si voltò verso la finestra, fuori la neve cadeva lentamente, rendendo il paesaggio bianco.
<< Herm, la smetti di rigirarti nel letto? >> la voce di Ron, ancora impastata dal sonno, la ridestò dai suoi pensieri.
<< Scusa >> lo disse con un tono di voce così basso che si stupì del fatto che suo marito fosse riuscito a sentirla.
Non le interessava niente di dare fastidio all'uomo, in quel momento, l'unica cosa che contava era chiarire con sua figlia, se questo voleva dire far arrabbiare Ron , l'avrebbe fatto senza problemi.
Si, quella mattina era parecchio nervosa.
<< Che succede? >> 
<< Che le dico, Ron? Non mi perdonerà mai >> non aveva detto nulla di preciso, ma era sicura che il rosso avrebbe capitolo, era un mese che parlava di quella storia.
<< Va da lei e parlale... Basta questo >> fece pratico, e si, la faceva facile lui che non doveva farlo e che, anzi, aveva capito Rose fin dall'inizio, senza troppe spiegazioni e giustificazioni, soprattutto.
<< Certo, che faccio? Mi presento in camera sua e le dico "scusa, Rose, sono una stupida, avrei dovuto capirti" ? >> chiese sarcasticamente. 
<< Per esempio >> fece Ron pratico, poi continuò tranquillo << è tua figlia, Herm, non baderà a ciò che le dirai, basta che veda che le tue siano parole sincere >> in quegli anni Hermione aveva imparato che le perle di saggezza di suo marito di prima mattina erano sempre molto utili, quindi, ascoltò il suo consiglio. 
Si alzò velocemente, s’infilò la vestaglia di lana e scese in cucina a preparare la colazione: cornetto alla marmellata di more, cappuccino e delle fette biscottate con burro e marmellata di fichi... La colazione preferita di Rose.
Mise tutto su un vassoio, compreso il regalino che le aveva preso e si diresse verso la camera della figlia.
La settimana prima era andata a fare un giro per la Londra Babbana ed era stata colpita da quel ciondolo babbano, la leggenda diceva che avrebbe portato fortuna a chi l'avesse indossato e che allontanava gli spiriti maligni. Era una specie di fiore d'argento con la catenina di corda verde, Rose adorava il verde.
 
Bussò alla porta della stanza di sua figlia e, dopo aver udito uno strascicato "avanti", entrò.
Rose stava ancora a letto, il viso affondato nel cuscino e sembrava non avere alcuna intenzione di alzarsi.
<< Buongiorno e buon Natale >> la salutò.
Appena la ragazza riconobbe la sua voce saltò su e si mise seduta sul letto, l'imbarazzo era alle stelle, non accennava a parlare.
<< Ti ho portato la colazione a letto >> le porse il vassoio, Rose le rispose con un "grazie" appena percettibile e si mise il cibo sulle gambe. 
I suoi occhi s’illuminarono alla vista delle sue pietanze preferite.
Hermione aspettò che la figlia finisse di mangiare, il silenzio che era calato nella stanza era teso e imbarazzato, nessuna delle due osava dire qualcosa per paura della reazione dell'altra, probabilmente.
<< Era buonissima, grazie mille >> risentire finalmente la voce di sua figlia che si rivolgeva a lei senza quella nota di delusione e rabbia che aveva avuto nell'ultimo mese fu una gioia per la Granger, che rispose con un sorriso a trentadue denti.
<< Questo è per te >> le porse il pacchettino, la vide parecchio imbarazzata, probabilmente perché lei non le aveva preso nulla, ma ad Hermione non importava nulla dei regali, le bastava il suo perdono.
Osservò Rose scartare il regalo con curiosità, gli occhi le si illuminarono quando vide il contenuto della confezione, guardò sua madre con gli occhi lucidi.
<< Non è un libro >> furono le uniche parole che la ragazza riuscì a dire. 
Era vero, Hermione non ci aveva pensato, ma era la prima volta in sedici anni che non le regalava un libro per Natale... Morgana, ma era stata davvero così noiosa durante quegli anni?
<< No... Dicono che porti fortuna e che mandi via gli spiriti maligni >> spiegò, indicando il ciondolo.
<< Grazie >> a Rose bastarono quelle poche parole, abbracciò sua madre come non faceva da troppo tempo, Hermiome la strinse forte a se, il mondo ricominciò a girare, finalmente, quanto le erano mancate quella braccia attorno al collo e quel viso incassato tra il suo collo e la sua spalla? Decisamente troppo, si!
Appena si staccarono si sentì in dovere di parlare.
<< Rose io... >> represse il tentativo della figlia di interromperla, dovevano chiarire bene << scusa, io non mi sono resa conto di ciò che stava succedendo, anzi, che sta succedendo. Tu sei un’adolescente, io non lo sono mai stata a causa della guerra, quindi, mi è parecchio difficile capire i meccanismi della vostra testa. So solo che ho sbagliato, probabilmente l'ho capito tardi, ma l'ho capito. Non m’interessa come passi il tuo tempo libero o se non hai i massimi voti a scuola, m’interessa che tu sia felice, finalmente ci sono arrivata. E non devi sentirti carica di aspettative perché non lo sarai più, sarai padrona della tua vita e non dovrai più seguire i miei sogni, ma i tuoi. Quindi, ti prego, perdonarmi se sono stata così ottusa. >> alcune lacrime rigavano il volto di Hermione, appena finì di parlare, Rose si rigettò di nuovo tra le sue braccia, balbettando dei "sei perdonata, scusami tu", lei la strinse di nuovo a se.
<< Ah, e tuo padre ha ragione, non andare in giro di notte, sai cosa sta succedendo >> ormai la faccenda dei malviventi era di pubblico dominio e la voce era arrivata anche ai suoi figli, quindi, gli avevano spiegato tutto per filo e per segno.
<< Si, sta tranquilla, mamma >> la rassicurò la figlia, il viso ancora affondato sulla sua spalla. Hermione se ne rese conto solo in quel momento: quella era l'unica cosa che le interessava veramente, tutto il resto era superfluo.


***

 
Stava davanti all'armadio, ormai vuoto, da almeno mezz'ora.  
Guardò la montagna di panni che era sul suo letto e l'unica cosa che le venne in mente fu: "Non ho nulla da mettermi". 
La situazione sfiorava davvero il comico, Lily Luna Potter, la ragazza che non pensava mai a ciò che pensavano gli altri di lei o di cosa indossasse, non sapeva cosa mettersi per andare a pranzo con il suo ragazzo. 
In effetti, però, se al suo ragazzo ci si aggiungono Draco Malfoy, la sua cara consorte e il pranzo di Natale al Malfoy Manor, la situazione potrebbe sfiorare il tragico, più che il comico.
<< DOMINIQUE >> l'urlo di Lily fu disumano, richiamò la sua migliore amica che, approfittando del fatto che Albus era andato da Lorcan e i signori Potter da Ron e Hermione, si era rintanata in una stanza con il suo fidanzato segreto, quello che Dominique non sapeva, però, era che se non si sarebbe presentata nella stanza della sua migliore amica da li ad un minuto, avrebbe sul serio rischiato la vita.
James e Dominique entrarono nella stanza di Lily, la bionda si lasciò cadere su una poltrona, già sapendo ciò che l'aspettava, James guardava impaurito la montagna di panni che stava sul letto della sorella, come se credesse che fosse impossibile per un armadio contenere tutta quella roba.
<< Non ho niente da mettermi >> sbuffò Lily.
<< Veram... >> James fu prontamente interrotto dalla sua ragazza che gli riservò uno sguardo truce.
<< Non fare la sciocca Lily, vediamo cosa c'è qui... >> cominciò a smontare l'ammasso di panni ed esaminò ogni capo con occhio esperto, cercando l'abbinamento perfetto per l'occasione, poi passò alle scarpe, senza fare alcun commento.
I suoi occhi si illuminarono alla vista di un paio di stivaletti grigi, alti fino alla caviglia.
<< Questi, sono perfetti! >> sorrise esultante. Lily cominciò a saltellare, sotto gli occhi perplessi del fratello.
Il sorriso di Lily, però, si spense non appena vide Dominique guardare la sua pila di panni.
<< Quando imparerai a comprare vestiti che vadano anche al di fuori del "per tutti i giorni" >> domandò scocciata.
Era da quando si conoscevano, cioè da sempre, che la bionda cercava di far comprare alla Potter qualcosa di elegante, o almeno, non così sportivo come andava in giro lei di solito, ma niente.. "tanto non mi serve" quella era la risposta di Lily, ogni santa volta.
<< Non c'è niente che tu possa metterti con questi stivali >> disse sconsolata la Weasley, Lily le fece gli occhi dolci, pregandola di prestarle qualcosa di suo, anche se sapeva che la richiesta era inutile, Dominique non prestava i suoi vestiti a nessuno, neanche alla sua migliore amica.
<< Anche tu? È possibile che sia circondata da gente che fa gli occhioni da cucciolo quando vuole qualcosa? >> la bionda alzò gli occhi al cielo
<< Beh, ha avuto un grande maestro >> James si sentì chiamato in causa e si sentì anche in dovere di dover dar mostra del suo ego smisurato, ma fu bellamente ignorato dalle due ragazze, così, decise di ritirarsi in camera sua.
<< Comunque, ovviamente non ti presterò nulla di mio, lo sai.. Ma farò qualcosa in più >> detto questo la bionda guardò sotto il letto, tirò fuori una busta e la porse alla sua migliore amica che, ancora sorpresa di vedere il suo regalo nascosto sotto il SUO letto, lo prese e lo aprì.
All'interno c'era una gonna a tubino nera e grigia, lunga fino al ginocchio, una camicia bianca con dei ricami sul davanti e un gilet grigio. 
Erano stupendi, tutto era stupendo, Lily guardò la sua migliore amica sorridente e senti l'amore per quella ragazza crescere dentro di se.
<< Dovevo dartelo questa sera per la cena alla Tana, ma credo che tu possa mettertelo anche per il pranzo dai Malfoy >> non fece neanche in tempo a finire la frase che si ritrovò sommersa da una massa di capelli rossi.
<< Grazie grazie grazie >> Lily non seppe cos'altro dire.
<< Ah, è la nuova collezione autunno inverno firmata Dominique Weasley ed è un pezzo unico, purtroppo  >> sorrise amaramente la bionda, l'aveva fatto apposta per Lily ed era così contenta che le piacesse, ma avrebbe voluto che i suoi disegni fossero accettati da qualcuno che li producesse, ma ancora niente.
Lily, dal canto suo, poté solo complimentarsi con la giovane stilista e rassicurarla sul fatto che prima o poi sarebbe venuta l'occasione anche per lei.
Indossò velocemente i capi, le stavano benissimo, ogni cosa le ricadeva nel modo giusto, i vestiti le risaltavano le curve, senza che sembrasse volgare, le stavano a pennello, sembrava davvero che fossero stati disegnate sul suo corpo.
Lily passò in camera del fratello prima di uscire e lo salutò
<< Se i Malfoy fanno qualcosa che non devono fare fammi sapere, eh >> alzò gli occhi al cielo e uscì di casa, pronta ad affrontare i suoi futuri suoceri.
 
Chi miseriaccia aveva detto che era pronta? Chi? Lei? 
Oh, al diavolo il suo coraggio da Grifondoro, doveva tornare a casa ed evitare tutto il casino che l'aspettava al di la di quel  maledetto cancello in ferro battuto.
<< Oh, hai paura? Davvero poco Grifondoro >> ok, se ne sarebbe andata all'istante. 
Era mai possibile che lei fosse l'unica ad avere un ragazzo che, invece di tranquillizzarla, la rendeva ancora più nervosa? Che cosa stava facendo quella stana creatura qual era Cupido mentre scoccava la freccia che avrebbe colpito lei e Scorpius? Dormiva, probabilmente e la freccia gli era scappata per sbaglio dall'arco, quella era l'unica spiegazione.
<< Dovresti dirmi che andrà tutto bene e che tuo padre ne sarà contentissimo >> cercò di farle capire lei
<< Oh, ma non posso dirtelo perché mio padre non sarà contentissimo. Tu gli starai simpatica, ma odia il fatto di dover imparentarsi con tuo padre, anche se si sono rappacificati, continuano a punzecchiassi, lo sai.. Comunque, sta tranquilla, mamma sarà felicissima >> Scorpius si aprì in un sorriso che si spense quando la sua cara e dolce ragazza gli mollò un calcio sullo stinco.
Si prese una gamba, cominciando a saltellare come uno stupido.
<< Sei impazzita? Fai male >> si lamentò, mentre Lily si rotolava dalle risate
<< Così impari >> la rossa gli fece la linguaccia. 
Quando Scorpius finì di saltellare e Lily di ridere, calò il silenzio tra loro due, Lils lo sapeva che anche il biondo era parecchio agitato, alla fine anche lui sarebbe stato sotto giudizio durante quel pranzo e sapeva anche che per lui le opinioni del padre contavano tantissimo, quindi, prese quel famoso coraggio da Grifondoro, afferrò la mano di Scorpius e insieme attraversarono il cancello del Malfoy Manor.
Ad accoglierli alla porta c'erano entrambe i genitori di Scorpius, Astoria aveva un sorriso sincero sulle labbra ed abbracciò Lily per accoglierla, mentre Draco si limitò ad una stretta di mano, continuando a fissare le mani unite dei due ragazzi.
<< Benvenuta, Lily e buon Natale >> la accolse la donna amichevolmente.
<< Grazie, buon Natale anche a voi >> fece Lily educatamente, rivolgendosi anche a Draco.
Si diressero verso il salotto, Lils stringeva convulsamente la mano del suo ragazzo, in pieno panico, non sapendo a cos'altro aggrapparsi. 
D'altro canto Scorpius guardava insistentemente suo padre in cerca si una sua smorfia o qualunque espressione del viso che gli facesse capire cosa stava pensando, ma niente, il suo volto era impassibile.
I quattro si sedettero al tavolo e il pranzo di Natale fu servito dagli elfi domestici. 
Lily era imbarazzata e anche parecchio disorientata, lei era abituata a pranzi e cene di Natale dove bisognava allungare il tavolo di uno spazio indefinito e, per quanto potessero allungarlo, stavano sempre stretti. 
Guardando la stanza si ritrovò a pensare che, probabilmente, se il salotto della Tana fosse stato grande almeno la metà di quello, sarebbero stati larghi, anzi, non sarebbero riusciti neanche a vedersi da un capo all'altro del tavolino. Quella sala era davvero grande e Lily pensò che, probabilmente, lei e Scorpius fossero davvero troppo diversi per stare insieme.
<< Allora Lily, so che sei piccola ancora, ma che vuoi fare dopo Hogwarts? >> Astoria le sorrise incoraggiante
<< Una quindicina di giorni fa, ho fatto un provino per la Royal Ballet School e mi hanno presa, vorrei diventare una ballerina di danza classica >> rispose Lily come se fosse la cosa più ovvia del mondo, era sempre stata molto decisa nella sua vita, era uno dei suoi pregi.
<< Ma è bellissimo, complimenti! >> sorrise entusiasta la donna
<< E Potter che ne pensa? >> la voce di Draco Malfoy le arrivò alle orecchie e la colse di sorpresa, si era quasi dimenticata che c'era anche lui.
<< Mio padre non lo sa e... Non credo che ne sarà molto entusiasta >> l'ultima frase fu un sussurro, ma l'uomo la colse lo stesso 
<< Sono sicura che tuo padre capirà >>  era Astoria
<< Non credo, ma non fa niente... È il mio sogno >> Lily guardò Scorpius che le sorrise in risposta
<< Oh, tieni testa al grande Harry Potter, mi piaci, ragazzina >> Draco Malfoy le sorrise, era stato un attimo, le sue labbra si erano appena distese, ma per Lily fu tutto.
Era ora di tornare a casa e Lily ancora non riusciva a capire  come era andata.  
Salutò i coniugi Malfoy e uscì seguita da Scorpius che, dopo aver ricevuto un abbraccio da suo padre, la raggiunse.
<< Gli piaci >> le disse
<< A tua madre, si.. Ma a tuo padre non credo >>
<< Fidati, piaci anche a lui, soprattutto a lui..  Dice che sei determinata e ha sempre amato le persone determinate >> 
<< Che ti ha detto quando ti ha abbracciato? >> Scorpius si aprì in un sorriso a trentadue denti
<< Che è fiero di me >>
 

***


Tutti cugini Weasley-Potter erano riuniti intorno al tavolo, aspettando che la cena fosse servita, Albus li osservò tutti: Roxanne, Fred, Hugo, Lucy e Molly stavano ridendo ad una battuta del maggiore di George e Angelina, Teddy e Victorie si baciavano in un angolo, Louis, James , Lily e Dominique parlavano, insieme come sempre, Lily era tornata dall'incontro dai Malfoy e sicuramente stava facendo il resoconto del suo pranzo ai suoi migliori amici, poi c'erano lui e Rose che parlavano del più e del meno.
<< Al, ci sei? >> lo richiamò la rossa
<< Eh? Ah, si dicevi ? >> si riprese Albus
<< Stavo dicendo che questa mattina ho chiarito con mia madre, ma non sembra che la cosa ti interessi più di tanto.. Che hai da guardare? >> gli chiese Rose, indicando il gruppetto formato dagli altri due fratelli Potter e Dominique e Louis
<< Niente >> si affrettò a dire Albus, distogliendo lo sguardo dal quartetto, ma, guardando l'espressione della sua migliore amica, si convinse a parlare
<< guardarla, com’è felice ora che c'è anche James >> aveva sempre amato i suoi fratelli, ma da quando Jam e Lils avevano fatto pace, il suo rapporto con la sorella era peggiorato, si era sentito usato, gli era servito finche non c'era stato il fratello preferito, dopodiché era tornato il solito Al, quello a cui voleva bene, ma non come a James. 
Era stufo Albus e vederli insieme per l'ennesima volta lo stava mandando su tutte le furie.
<< Al, Lily e James ti vogliono bene >> lo rassicurò Rose
<< Lo so, ma dovrebbero smetterla di fare così... >>
<< Così come? >> 
<< Così... >> la risposta di Albus fu interrotta dall'arrivo deli adulti e della cena.
Le cene di Natale, come tutte le cene e i pranzi alla Tana erano molto confusionari, anzi, quella sera erano andati anche bene, non c'erano i Paciock, non c'era al famiglia Jordan-Finningan e, con grande rammarico di Albus, non c'erano neanche gli Scamandro..
Al si sedette tra Rose e sua sorella Lily, James era difronte a lui, mentre Hugo stava due posti piú in la, insieme agli altri. 
Gli adulti erano tutti seduti dalla parte opposta del tavolo, quella più vicina alla cucina.
<< Allora, che ci dite di Hogwarts? >> chiese Percy con il suo solito tono pomposo.. I ragazzi risposero tutti con un mugugno, come a dire: "ci si divertirà anche, ma è pur sempre una scuola."  e tornarono a mangiare tranquillamente, nessuno di loro voleva intavolare una discussione con lo zio noioso da cui non ne sarebbe piú uscito. 
Solo Lily cercò di rispondere più chiaramente, ma fu bloccata dai cugini che, vedendola partire in quarta, cercarono di evitare l'ennesima arringa.
Le liti tra la minore dei Potter e lo zio Percy erano storiche, avevano due posizioni completamente diverse su tutto, entrambe erano testardi e non mollavano la loro posizione, così finivano sempre a discutere molto animatamente.
<< Ehm... Scusate, noi volevamo fare un annuncio >> Teddy e Victorie si alzarono all'unisono, attirando l'attenzione di tutti su di loro.
Albus li guardò curioso, in effetti, non seppe neanche perché, visto che già sapeva ciò che stavano per dire. I due non avevano ancora detto nulla del matrimonio agli adulti, gli unici a saperlo erano i fratelli dei due futuri sposi.
Comunque, Al non poté fare a meno di guardarli ammaliato, sapeva già cosa stavano per dire, ma gli piaceva l'attesa, gli faceva assaporare meglio la felicità dei suo familiari e lui aveva sempre amato i suo familiari.. Tutti.
<< Ci sposiamo! >> sputò fuori Teddy, guardando ostinatamente Bill in cerca di consenso 
<< È inutile che guardi, ormai mi sono rassegnato >> il maggiore dei fratelli Weasley sorrise alla figlia e al suo futuro genero, andando ad abbracciarli, seguito poi dal resto della famiglia.
<< A quando le nozze? >> 
<< Pensavamo di farlo il 12 gennaio... >> rispose Victorie con semplicità
<< D'inverno? Non una grande scelta, credimi.. Però ha sempre il suo fascino >> disse Ginny che già c'era passata.
Così le donne cominciarono una lunga chiacchierata sui matrimoni e tutto tornò normale.
 
<< Ehi, frocetto, mi passi l'acqua? >> Tutto nella stanza si fermò alle parole di Hugo. 
Albus cercò di far finta di nulla, ma senza troppo successo.
Al sapeva che Hugo non condivideva la sua scelta di vita, sapeva che glielo avrebbe fatto notare e, infatti, era tutta la sera che lo punzecchiava, sapeva che dirglielo sarebbe stato inutile e sarebbe significato mettersi contro tutto il resto della famiglia, ma, soprattutto, Al aveva paura, paura di una sfuriata, non da parte sua, quello no, ma da parte di sua sorella che, vicino a lui fremeva di rabbia, sapeva che Lily non sopportava queste cose e sapeva anche che non se ne sarebbe stata zitta, lo avrebbe messo nei casini con gli zii e i genitori.
Lily sembrò resistere all'impulso di una sfuriata, così lui passò l'acqua a suo cugino, che la prese, toccandosi poi un orecchio in un segno di poco rispetto
<< ORA BASTA >> ecco qua, chi è che diceva che se ne stava tranquilla?
<< DEVI FINIRLA DI TRATARE AL IN QUESTO MODO, È GAY, OK? E QUINDI? QUESTO COSA TI CAMBIA? NULLA, QUINDI EVITA DI PARLARE PERCHÉ DI SICURO MIO FRATELLO È UNA PERSONA MIGLIORE DI TE >> esplose Lils.
<< Lily, non fa nulla >> cercò di calmarla Al, Ginny e Harry anche cercavano di difendere il loro figlio, ma molto piú con calma rispetto alla ragazza
<< NO AL, DEVE SMETTERLA! È TUTTA LA SERA CHE LO FA E ANCORA NON CAPISCE CHE È TALMENTE OTTUSO E STUPIDO DA CREDERE CHE CI SIA QUALCOSA DI DIVERSO TRA ME E TE, BEH, NON C'È NIENTE! >>
<< Oh, invece si.. Tu non vai contro natura con Malfoy >> rispose Hugo a tono
<< MI FAI SCHIFO! SEI UNO STRONZO, AL NON FA NULLA CONTRO NATURA, SEI TU CHE NON RIESCI A CAPIRLO >> la rossa si diresse velocemente verso il cugino, ma fu bloccata dalle parole del padre
<< LILY, STAI ESAGERANDO! >> a quel punto Al vide Lily fuori di se
<< IO STO ESAGERANDO, IO? VI COMPORTATE COME SE APPARTENESTE ALLA GENERAZIONE PREISTORICA, TUTTI VOI! >> e detto ciò scappò verso il giardino. 
Albus la guardò esterrefatto, ma non ebbe il coraggio di seguirla, amava sua sorella e le era grato per ciò che aveva fatto, ma lei non capiva che per lui la cosa più importante era la famiglia e ciò che pensavano di lui, quindi, non avrebbe litigato con tutti loro.
<< Al >> lo richiamò James, esortandolo ad andare dalla sorella, lui scosse la testa e a quel punto fu James ad esplodere
<< NO? DOPO QUELLO CHE HA FATTO PER TE? E CONSIDERANDO IL FATTO CHE STA LITIGANDO, CON TUTTO QUELLO CHE DEVE FARE DOMANI? MI FAI SCHIFO! >> rifletté sulle parole del fratello, in effetti, Lily aveva litigato con i genitori e il giorno dopo avrebbe fatto l'annuncio della Royal... Forse non era un granché come fratello.


***

 
Non riuscivo a crederci, Albus aveva lasciato andare Lily senza dirle nulla, non se lo sarebbe mai aspettato da suo fratello, in effetti, non si sarebbe neanche aspettato che si lasciasse insultare così facilmente. Possibile che per lui la famiglia contasse più di tutto? Più di Lorcan? Piú di Lily? Piú di se stesso? James non lo credeva possibile.
Raggiunse Lily, seguito da Dominique e Louis, anche loro scappati da tutto quel pregiudizio.
<< Ehi, non fare così! >> cercò di rassicurare sua sorella
<< Non è niente >> minimizzava, come al solito, ma James sapeva che, tra la rabbia verso Hugo e il casino che aveva combinato per la rivelazione del giorno seguente, Lily si sentiva malissimo.
<< Ci penso io a lei >> Dominque portò Lily al piano di sopra, cercando di calmarla, mentre Louis cercava di calmare lui
<< Fratello, sta tranquillo, vedrai che i tuoi capiranno >> James provò un senso di gratitudine verso quel biondino che era riuscito a capire che la sua preoccupazione principale, oltre allo stato d'animo di Al, era la reazione del padre alla notizia della Scuola di danza.
<< Non credo, ma lo spero tanto >> intanto Albus uscì dalla porta della Tana, dicendo di voler parlare da solo con James, così Louis torno dentro.
<< NON PUOI FARLO >> esplose subito il minore dei Potter << NON PUOI TRATTARMI COSÌ DAVANTI A TUTTI! PERCHÉ VOGLIO BENE A MIA SORELLA  E SO COSA DEVE FARE LILY DOMANI, MA FORSE ERA LEI CHE DOVEVA PENSARCI PRIMA DI PARLARE, NON IO. NON POSSO METTERMI CONTRO TUTTA LA FAMIGLIA, NON CONSIDERATA LA MIA SITUAZIONE >> erano tutte quelle le sue argomentazioni, davvero sapeva fare così poco? 
<< QUELLO CHE NON CAPISCI È CHE NON C'È NESSUNA SITUAZIONE STRANA... TUTTO QUI, DAVVERO È TUTTO QUELLO CHE SAI FARE PER RINGRAZIARE TUA SORELLA? >> lo riprese ironico, la rabbia invadeva ogni cellula del suo corpo.
<< IO NON SONO UN FRATELLO PERFETTO, MA NON FACCIO NEANCHE SCHIFO, SONO STUFO DI VOI DUE E DEL VOSTRO CIRCOLO CHIUSO, SONO STUFO DI SENTIRMI ESCLUSO >> allora era li che erano andati a finire, beh, Albus gli stava ponendo degli argomenti su un piatto d'argento, forse era venuto il momento di chiarire quella cosa per sempre
<< Noi non siamo un circolo chiuso. Fatti una domanda, Albus, siamo noi ad escludere te o sei tu che lo fai da solo, praticamente da sempre? Io e Lily il nostro rapporto ce lo siamo costruiti pian piano. Quando ti chiedevamo di giocare a Quidditch e tu dicevi di no, lì io e Lily abbiamo rafforzato il nostro rapporto. Quando ti chiediamo di venire a studiare nella nostra Sala Comune e tu dici di no perché ti senti diverso, lì io e Lily rafforziamo il nostro rapporto. Quando Lily veniva da te perché aveva paura dei temporali e tu la mandavi da me perché eri convinto di non essere adatto a rassicurarla, lì io e Lily abbiamo rafforzato il nostro rapporto. Quando ti chiedeva di farle vedere il tuo patronus e tu le dicevi di non essere capace, lei veniva da me ed è lì che io e Lily abbiamo rafforzato il nostro rapporto.. Sei sempre stato il fratello che cercava e che la rifiutava, così, ha smesso di cercarti.. Lily ti vuole bene, io ti voglio bene più di quanto te ne voglia tu stesso. Non distruggere la tua vita per la famiglia se questa non ti riesce a capire, devi imparare a volerti bene e a pensare che tu sia in grado di fare tutto ciò che vuoi, nonostante tutto e tutti >> James era diventato il fratello maggiore a tutti gli effetti.
Albus lo guardò accigliato, sapeva che il fratello aveva ragione, ma non l'avrebbe mai ammesso.
<< Non trattarmi così e non dire cazzate, James. Io e te abbiamo chiuso >> il maggiore si allontanò con un sorriso amaro tra le labbra, non prima di aver sussurrato al fratello:
<< La verità fa male, Al... Lo so >> si era appena spezzato quel finissimo filo che teneva il loro rapporto.
 
NDA 
Salve a tutti!
Scusate il ritardo, ma lo studio mi sta prendendo fin troppo tempo e non ce l'ho fatta a pubblicare ieri, spero, comunque, che dalla prossima settimana riesca a tornare all'aggiornamento di lunedì.. Vedremo..
Passando al capitolo...
Come vedete non c'è nessuna presentazione, questo perché i personaggi sono praticamente già stati presentati tutti, comunque, vedremo in seguito se ne compariranno altri.
Hermione e Rose finalmente si sono chiarite..
E, invece, che ne dite dei signori Malfoy? Non li ho approfonditi troppo, ma che idea vi siete fatta di loro, per il momento? Sono curiosa di saperlo.
Poi, veniamo alla parte più importante... Albus è diviso in due tra i suoi fratelli e il resto della famiglia che, compresi i genitori, non riesce ad esporsi troppo come ha fatto Lily.. Come andrà a finire? Non dovete pensare che a Harry e Ginny non interessi nulla del figlio, solo che sono stati presi impreparati e non hanno saputo reagire velocemente. 
Ed infine James.. Beh, ora possiamo dirlo, è decisamente cresciuto il ragazzo. Credete che abbia velocizzato un po' troppo i tempi con lui? 
Spero che mi farete sapere cosa ne pensate..
Io l'avevo detto che le vacanze sarebbero state movimentate..
Un ringraziamento a chi segue la storia e soprattutto a chi recensisce:
-GiulyHermy99 (Anche detta, signorina-io-lascio-le-recensioni-belle-della-storia)
-Wekesa(*_*)
-MartyViola91 (*.*)
-RoseBlack98
-fall_4 (*.*)
-Razorbladekisses
-AleJackson (<3)
-scarlett90 ( :* )
-LolaMalfoy
-_LenadAvena_
-danyazzurra (*_*)
Continuate a seguirmi e a recensire, mi raccomando!
Un bacione, 
Ce_
   
 
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