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Autore: Icy    03/10/2012    4 recensioni
Lui è un mago, carismatico, focoso, simpatico e allegro.
Lei è una strega, chiusa, timida e rifiuta la sua natura.
Il destino li ha fatti conoscere, e non solo, ma.. cosa succederà?
C'è sempre qualcuno pronto a mettere i bastoni tra le ruote, soprattutto se si parla di un amore proibito.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati diversi anni da quando le fate più famose dell'intera Dimensione Magica, le Winx, e le loro acerrime e potenti nemiche, le Trix, si erano battute l'ultima volta, battaglia che aveva favorito le fate. Nessuno sa ancora cosa sia successo al trio di streghe o dove siano finite, ma sono misteriosamente sparite dalla circolazione. Neanche le Winx si erano poste questa domanda e avevano continuato a vivere la loro vita tranquille e serene. Erano cresciute, avevano finito la scuola e si erano sposate con gli Specialisti. Vivevano tutte nei propri pianeti natale, fatto eccezione per Bloom che viveva su Eraklyon insieme a Sky e al figlio Blaze.

Blaze non aveva ancora sedici anni quando si iscrisse a Fonterossa, la scuola degli specialisti, che aveva frequentato anche suo padre. Mancavano ancora un paio di giorni all'inizio della scuola, ma Blaze era già in giro per Magix. Voleva sapere dove sarebbe andato a stare, conoscere la gente e godersi un giorno da "ragazzo qualunque". Sua madre era Bloom, la fata della Fiamma del Drago che, per più volte, aveva salvato l'intera Dimensione Magica, e suo padre era il re di Eraklyon, e lui doveva mantenere alto l'onore della famiglia, spesso la fama dei genitori comprometteva anche la sua sfera privata: momenti come quelli per lui erano rari e preziosi.

Blaze era un ragazzo misterioso, ma molto bello. Aveva la pelle abbronzata, il fisico slanciato, spalle larghe ed era abbastanza muscoloso. I suoi occhi avevano un colore molto particolare, avevano lo stesso colore del tramonto, erano azzurri con sfumature rosse e screziature gialle e rosa. Quegli occhi avevano ammaliato e lasciato senza fiato parecchie ragazze, anche adesso che stava passeggiando tranquillo la gente si girava per ammirarlo. I capelli erano fini e leggeri, biondi con riflessi che tiravano al rosso. Tutto in Blaze descriveva un ragazzo dal carattere forte, ardente e simpatico.

La giornata era calma e serena, Blaze era totalmente preso da quel paesaggio completamente nuovo rispetto a quello a cui era abituato. Magix era molto diversa da Eraklyon, o almeno così gli sembrava, non usciva spesso dalle mura del castello. Per quanto riguardava la tecnologia Magix era molto più all'avanguardia e la magia era una cosa vissuta con totale normalità, a differenza del suo regno, dove si vedevano di rado incantesimi o creature magiche. Blaze continuava a guardarsi intorno, guardava le vetrine colorate dei negozi di abbigliamento, che ospitavano capi di tutti i tipi, dai più insoliti e colorati per una festa in maschera e quelli più eleganti per una serata galante. Blaze provò a sbirciare dentro la vetrina per vedere quali altri sorprese potevano esserci all'interno di quel bizzarro negozio, ma la visuale non era delle migliori, quindi entrò dentro. Era un'enorme sala, ma era essenzialmente vuota. Il pavimento era di marmo color rosa corallo, le pareti erano di un giallo chiarissimo, ogni tanto c'era un mobile con quelche T-shirt, ma niente a che vedere con la vetrina. al centro della stanza c'era un'enorme pedana che si distingueva dal resto della stanza perché era di un colore più scuro ed era rialzata. Blaze si avvicinò a questa pedana e ci salì sopra, notò che il negozio non era accudito da nessuno.

«Strano» disse. Fu preso alla sprovvista da un fascio di luce che partì dalla pedana per raggiungere in pochi secondi il soffitto dell'altissimo negozio. Blaze rimase scioccato da quella luce fortissima e cominciò a chiedersi cosa fosse successo. Quando la luce svanì vide che aveva addosso degli abiti che non erano i suoi, ma erano... strani. Fu allora che notò uno specchio davanti a sé, anche se era sicuro che prima non c'era.

«Oh, salve, mi scusi ma non mi ero accorta che era entrata gente, le serve aiuto?» disse una voce femminile alle spalle del ragazzo. Blaze si girò e vide una signora con una camicia bianca, un tailleur bordeaux e una giacchetta intonata, le scarpe erano nere e con un po' di tacco, doveva essere la commessa del negozio.

Blaze si sentì imbarazzatissimo, e quasi in un sussurro spiegò che cosa fosse successo. La commessa sorrise e gli rispose «Non si preoccupi, è normale, guardi», la ragazza salì sulla piattaforma accanto a Blaze e disse «Pomeriggio» Blaze in un primo momento non capì cosa significasse, ma vide che tornò la luce e all'improvviso aveva un vestito completamente diverso. Adesso indossava un paio di jeans, una t-shirt bianca e un giacchettino di jeans che s'intonava con il colore dei capelli, ai piedi aveva un paio di scarpe da ginnastica. La commessa invece aveva un paio di jeans a sigaretta, una canottiera blu con sopra uno spolverino color tortora e gli stivali alti dello stesso colore.

«Forte!» esclamò il ragazzo.

«E' il nostro "camerino", basta dire il genere di abbigliamento che si desidera e provvede a tutto uno speciale computer magico, che si occupa degli abbinamenti e di tutto» la commessa non smetteva di sorridere. Però non era questo il genere di passatempo preferito da Blaze, che si limitò a dire «Grazie mille, ma devo proprio scappare, arrivederci» e, soddisfatto della sua nuova scoperta, scese dalla pedana. I vestiti che aveva addosso sparirono in un turbine di scintille lasciando il posto ai suoi normali abiti. Uscì dal negozio e continuò a camminare, Magix gli piaceva sempre di più ed era entusiasta di dover studiare in un posto così sorprendente.

Lanciò uno sguardo alla strada, c'erano parecchi mazzi di trasporto, sembravano macchine volanti, senza ruote. Erano sospese dal terreno circa trenta centimetri, ma l'abitacolo sembrava abbastanza angusto. Noto un signore che si fermò sulla strada accanto ad altre due macchine parcheggiate. "Non può parcheggiare lì, sarebbe in doppia fila e ostruirebbe il passaggio" pensò il ragazzo poco prima di vedere come, con un semplice gesto della mano, le due macchine si erano spostate, creando un nuovo parcheggio. Blaze rimase ammutolito, non era una scena a cui era abituato, ma a quanto pare gli abitanti di Magix lo erano: nessuno si era fermato a fissare quella magia, eccetto Blaze. Il ragazzo riprese la sua passeggiata, ripensando a quello che aveva visto quel giorno, si sentiva quasi estraneo in quel mondo tanto diverso e lontano da casa sua. "Mi ci abituerò, non sarò più un estraneo" pensò, dandosi coraggio.

Era troppo preso dai suoi pensieri per capire dove stesse andando e mentre Blaze camminava prese la direzione per andare al parco. Il sole splendeva alto nel cielo, l'erba era verde smeraldo e perfettamente asciutta, ormai era pomeriggio, la rugiada si era asciugata. C'era una leggera brezza che rinfrescava l'atmosfera calda e tranquilla dei primi giorni di settembre. Blaze decise di sedersi su una panchina per rilassarsi ammirando il paesaggio: si guardò intorno e notò subito un gruppo di bambini che giocavano con degli aquiloni. Rimase quasi ammaliato da tutti quei colori che abbellivano il cielo, in quel momento limpido e privo di nuvole. Li guardava con ammirazione e un pizzico di invidia, aveva sempre desiderato poter volare libero nel cielo anche lui, un giorno. Questa probabilmente era l'unica cosa che invidiava alle fate, la possibilità di volare. In ogni caso poteva ritenersi fortunato, diversamente da molti ragazzi lui aveva un dono in più. Essendo figlio di una fata aveva ereditato una parte dei poteri! Blaze era il mago del fuoco e delle fiamme.

Non sapeva quanto tempo fosse passato da quando si era messo a sedere, ma notò che c'era qualcosa che rovinava, in un certo senso, la bella immagine che si era creato nella mente. Sì, adesso che stava lentamente tornando indietro nella realtà si accorse che qualcosa non andava. Alzò lo sguardo e iniziò a capire cosa ci fosse di "sbagliato". E poi la vide.

Ciao a tutti! So che come primo capitolo non è un gran che ed è anche corto, ma è il meglio che sono riuscita a fare, poi non so che ore possano essere mentre voi leggete questo messaggio, ma al momento sono le 00.29 minuti e ho solo un occhio aperto xD Avrei voluto aspettare ancora un po' a postarla, magari per organizzarla meglio, ma tanto so che non ce la farei e mi sono arrangiata, spero vi piaccia comunque :) Innanzitutto vorrei ringraziare tanto DR EGGMAN per avermi dato l'idea e l'ispirazione e, soprattutto, per la recensione che mi ha scritto nel mio one shot ^^ Spero di riuscire a tenere il passo con la scuola e la storia senza far passare troppo tempo tra un capitolo e l'altro, vedrò cosa riuscirò a fare! Un bacione a tutti dalla vostra Icy! 05/10/12 Ho ben pensato (visto che è venerdì e non devo fare i compiti perché il sabato non ho scuola) di migliorare il primo capitolo, personalmente non mi piaceva molto: mancava di descrizioni e mi sembrava di non aver reso bene l'idea di come fosse Blaze. Adesso mi sembra messo "meglio". Non so ancora quando posterò il prossimo capitolo, ma ci sto già lavorando su, anche se, devo ammetterlo, nella mia testa sta prendendo forma un'altra storia xD In ogni caso un bacione, Icy

  
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