Capitolo II – La trasformazione.

Mi trovai davanti un Frank incredulo che guardandomi riuscì solo a balbettare –Per tutti gli unicorni di Mikey.. E.. e tu chi sei?- Lo fissai non sapendo cosa dire, in realtà non sapevo neanche se sapevo parlare ma balbettai qualcosa.. –Cosa ci fa una ragazza nuda in casa mia?- continuo fissandomi poi cominciò a guardarsi intorno –Lily dove sei?- gridò. – Qui- dissi con una voce tremolante, stupita da me stessa, io sapevo parlare come gli umani.. Ero un umano a tutti gli effetti. Ma se io ero stupita Frank lo era di più di me: si avvicinò con passi insicuri e notò il collare al mio collo. Rimase immobile a fissarmi.. Io abbassai lo sguardo imbarazzata.. A quel punto guardò il morso che avevo su quello che ora era il mio braccio fece un espressione stranita poi mi guardò avvicinandosi ulteriormente ad esaminarlo .. –Credo di aver capito…Ecco cosa diceva il dott. Ray- affermò con una tale sicurezza che mi rassicurò un pochino.. io rimasi immobile.

-Ehm..- Disse con un tono imbarazzato, io lo guardai mentre arrossiva ma non capivo.. –dovrei trovarti qualcosa da mettere addosso- continuò portando la mano dietro la testa. A quel punto arrossii anche io e cercai di coprirmi con i capelli rannicchiandomi nell’angolino. –vado a prenderti qualcosa allora…- Disse allontanandosi e chiudendo la porta dietro di se.

Tornò dopo qualche minuto con dei suoi vestiti –Tieni! Prova questi, non sono il massimo della femminilità ma… I vestiti da Diva li ha presi tutti Gerard- Disse porgendomi i panni con una mano mentre con l’altra si copriva la vista. Risi appena e mi vestii. –Ecco me vestita- Dissi. Frank tolse la mano dal viso e cominciò a ridere, io non capivo; -Lily Ehm.. I boxer vanno sotto al pantalone- disse continuando a ridere. -Oh- mi guardai i pantaloni mentre arrossivo.. Gli feci segno di girarsi e mi cambiai. Quella notte ci sedemmo a terra e parlammo di tutto, quasi dimenticandoci che io non ero un’umana e che il giorno dopo sarei nuovamente stata un semplice cane.. ma il tempo passò così velocemente che mentre ridevamo senza accorgercene ci addormentammo…

La mattina seguente mi svegliai avvolta nell’enorme felpone, leccai la mano di Frank, mordicchiai la sua maglietta fino a svegliarlo.. –Buongiorno Lily- disse prendendomi in braccio.. tentai di risponderlo dimenticandomi che ero nuovamente un cane… lui sbadigliò; in quel momento squillò il cellulare, si precipitò a rispondere era quella rompicoglioni della Signora Gutterberg che aveva rintracciato Frank e mi rivoleva indietro. Frank riattaccò il cellulare e mi guardò con aria triste –Hey Lily tra poco verrà a prenderti la tua padrona.. Non sei contenta?- Disse con la voce tremolante.. io abbassai lo sguardo e le orecchie. Da lì a poco quella cicciona venne a prendermi.. Io non volevo andarmene io non potevo.. così quando me la trovai faccia a faccia che tentava di attaccarmi il gancetto del guinzaglio la morsi e scappai via di corsa. Frank ebbe come un flashback e si ricordò della notte passata. –Signora se per lei non è un problema posso tenerla io Lily- Disse con aria desolata. –Certo tienila tu quella bestiaccia- rispose la signora ancora dolorante per il morso e se ne andò. Frank fece un sospiro di sollievo, più facile di quanto credeva.. Mi chiamò; Io avevo sentito tutto: tornai da lui, mi prese in braccio e lo leccai completamente, lui rise. Cominciavo ad adorare quell'uomo.