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Autore: GiulyHermi96    03/10/2012    5 recensioni
“A volte è più difficile trovare l'abito che il marito”
Molly Weasley lo farà presente alla figlia che, benché scettica sulla cosa, si ricrederà molto presto, quando con la madre e qualche amica si ritroverà a dover scegliere il suo abito da sposa. In fondo, Ginny ha trovato Harry molto presto e non è stato troppo difficile per lei conquistarlo...
Dalla proposta di matrimonio alla cerimonia stessa, vedremo i momenti più importanti per Ginny nell'arco di tempo della preparazione di quest'importante evento. La vedremo passare dall'esasperazione più terribile, alla felicità più estrema, all'indecisione più assoluta e vedremo il suo sogno, iniziato da bambina, coronarsi: sposare e passare la vita col suo Harry.
Storia partecipante al contest "My Wedding Dress" di HPthebest classificatasi terza col premio amore e miglior adattamento dei bonus :)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry & Ginny... just love them'
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Capitolo 3 - Incubi e preoccupazioni



Ginny aprì gli occhi di scatto.

Sospirò: era il terzo incubo che aveva in due giorni.

Erano le tre di mattina del trenta di agosto, il giorno dopo lei ed Harry si sarebbero sposati e, come predetto dalle sue amiche, lei aveva iniziato ad avere dei sogni molto vividi e sfortunati.

Ginny, qualunque cosa il tuo subconscio architetterà, non ti preoccupare, è una sorta di prassi, una cosa da cui passano tutti, l'ho letto in un libro sui matrimoni!”

Sì, Ginny, non ti preoccupare, ci passano tutti, è il nervosismo, niente di più...”

Oh, Ginevra... hanno ragione... anche se non è il nervosismo, ma sono i Nargilli.

Sono davvero creature affascinanti... oltre che confondere la mente, possono anche lanciare vividi segnali come gli incubi. Se sei elettrizzata, i Nargilli manderanno scosse al tuo subconscio e ti faranno fare vividi sogni per spaventarti... è un loro effetto collaterale purtroppo.”

Ginny risentì la voce di Hermione, Angelina e Luna dentro la sua testa.

Le tre si erano accampate alla Tana dal giorno prima. Luna era tornata dal suo viaggio apposta per lei, Hermione aveva voluto aiutare Molly dall'inizio e Angelina aveva deciso di passare un po' di tempo con la suocera, visto che non c'era mai riuscita.

Ad ogni modo, quando il giorno prima aveva raccontato loro di un sogno avuto la notte precedente, tutte avevano iniziato a darle consigli l'uno diverso dall'altro, tanto che, alla fine, le aveva ringraziate di cuore ed era tornata a casa da Harry.

Il giorno dopo ci sarebbero stati i loro addii al celibato e al nubilato e Ginny era convinta, benché le amiche sostenessero il contrario, che la sua fosse solo preoccupazione per la festa che avrebbe avuto il suo fidanzato di lì a poche ore.

Non che non si fidasse o altro, ma i sogni erano stati talmente vividi, che le avevano fatto battere il cuore a mille e mozzare il respiro.

Non riuscendo più ad addormentarsi, Ginny si alzò, stando attenta a non svegliare Harry e scese le scale andando in cucina a bere un po' d'acqua.

Dopo aver preso un bicchiere, si sedette nel salotto sul sofà che più prediligeva.

Le piaceva sedersi lì e guardare il vuoto per un po'. Spesso l'aiutava a schiarirsi i pensieri.

Sarebbe rimasta lì più a lungo, se poco dopo, non avesse sentito una mano sfiorarle la spalla e la voce di Harry raggiungerla: “Sei qui...” disse il ragazzo sollevato e sorpreso.

Ciao...” sussurrò lei alzando la testa e sorridendo al fidanzato, che si sedette di fianco a lei.

Non ti ho più trovata su e mi sono preoccupato...” le disse accarezzandole la mano che aveva preso tra le sue.

Lei sorrise: “Non è niente... solo un po' di nervosismo e qualche incubo come accompagnamento...” disse sorridendo la ragazza.

Harry sorrise: “Bé, stai parlando con l'esperto degli incubi notturni...” disse scherzando.

Ginny ridacchiò: “Oh certo... infatti, se non sbaglio, avevi il massimo dei voti in divinazione...” disse ricordando le disastrose performance raccontatele da Hermione e Ron.

Harry sfoggiò un'espressione seria: “Ero solo un incompreso... la professoressa si divertiva a farmi presagi di morte... ovvio che non riuscissi a concentrarmi...” disse lui un po' divertito e un po' sulla difensiva.

Ginny ridacchiò e Harry l'attirò a se in modo che si appoggiasse sul suo petto.

Lei sospirò: “è solo che le feste di questa sera mi mettono a disagio... non so cosa aspettarmi...” disse sfregandosi il naso un po' a disagio.

Sei preoccupata per le feste di addio al celibato e nubilato?” chiese Harry confuso.

Ginny alzò le spalle: “In realtà neanche tanto... almeno, non mi sembra. È solo che sono tre notti che ho sogni sempre simili sul tuo addio al celibato e, diciamocelo, non sono esattamente un buon presagio... almeno per me...” disse lei arrossendo e ringraziando che Harry non avesse acceso la luce.

Il ragazzo la guardò ancora più confuso e lei sospirò spiegando: “Bé... ecco diciamo che sogno parecchie presenze femminili tra cui... ehm... una tua ex. Non guardarmi così! Non ho detto che sia una cosa normale! Giuro che non la controllo io! Luna sostiene che siano i Nargilli e, sinceramente, visto cosa sogno, spero seriamente che sia così!” disse nervosamente la ragazza.

Harry cercò di non ridere: “Ginny, quando dici 'Una tua ex...' spero tu sappia che ne ho avuta una soltanto...” disse lui sorridendo per gli incubi della ragazza.

Ginny sospirò: “Certo che lo so... è che, se permetti, non è una delle persone che trovo più simpatiche su tutta la terra, perciò se dico 'una' invece di 'la' posso far finta di non stare parlando di lei... giusto?”

Harry continuò a sorridere: “Non ti preoccupare Ginny... per quanto l'idea di addio al celibato di Seamus fosse.. come dire... all'avanguardia... alla fine ho dettato io le regole. Non ci sono pericoli.” disse gentilmente accarezzandole i capelli.

Ginny sospirò: “Davvero?” chiese guardandolo al contrario piegando la testa.

Lui annuì: “Non c'è pericolo, te lo giuro. Non ci saranno problemi. Mi presenterò la mattina alle undici e non sarà successo nulla di particolare...” disse stringendola a se.

Ginny sospirò: “Va bene...” disse rilassandosi.

Harry ridacchiò: “Perciò Cho Chang ha popolato i tuoi sogni ultimamente, giusto?” chiese scherzando.

Ginny sbuffò: “Oh non solo... anche Gabrielle e qualche veela di tanto in tanto...” disse sbuffando ed incrociando le braccia.

Lui ci pensò su: “Ehm... Ginny, scusa se te lo chiedo, ma.. Gabrielle? Chi è?” chiese con la mente completamente vuota.

La ragazza lo fissò incredula: “Come chi è? La sorella di Fleur, no?” disse scioccata.

Oh...” Harry ci pensò poi rise: “Mi spiace Ginny, ma non ricordo nemmeno la sua faccia... era troppo piccola quando l'ho incontrata e, se devo essere sincero, al matrimonio di Bill e Fleur non l'ho esattamente notata...” disse arrossendo un po'.

Ginny rimase impassibile: “Anche io ero piccola anni fa, non per questo ti dimenticavi di me...” disse lei guardandolo di sottecchi.

Lui sorrise arrossendo un po': “In realtà Ginny, la prima volta che ti ho vista – sul binario – non mi sono esattamente detto: ricordati di questa bambina in futuro sarà importante... certo, dopo ho imparato a riconoscerti, ma il primo anno ad Hogwarts per me è stato talmente sorprendente che quando l'estate dopo ti ho vista mi sono ricordato allora di averti già conosciuta...” disse sincero il ragazzo.

Ginny alzò gli occhi al cielo: “Perciò non sono una persona di cui solitamente ci si ricorda... eh?” chiese girandosi e guardandolo.

Harry la guardò in difficoltà: “No, no, non ho detto questo, ho detto che a undici anni non ero orientato nel tempo e nello spazio... tutto qui...” disse sulla difensiva.

Ginny alzò un sopracciglio: “Mmh-mmh” disse scettica.

Harry sorrise. Era un gioco per lei: “E poi c'è da dire che ogni volta che entravo in una stanza dove c'eri anche tu, o correvi fuori oppure non parlavi fino a che non me ne andavo...” disse il ragazzo prendendola in giro.

Lei sospirò: “Bé, scusa se avevo sognato di incontrarti fin da piccola e vedendoti davanti a me mi eri sembrato questa persona così famosa e importante rispetto a me.” disse lei con il broncio.

Lui ridacchiò:” Fin da piccola eh? Cioè eri ancora in culla e hai iniziato a chiedere di me?” chiese il ragazzo curioso.

Lei arrossì ma alzò gli occhi al cielo: “Non essere ridicolo... avrò avuto cinque anni al massimo... avevo trovato un vecchio libro con una tua foto dentro...” disse lei sulla difensiva.

Harry piegò la testa di lato: “Ero già nei libri?” chiese sconvolto.

Lei annuì e si alzò accendendo le luci basse, per non accecare il futuro marito, poi si diresse verso alcuni libri che aveva portato da casa in un baule della stanza e ne estrasse uno blu scuro intarsiato d'argento. Infine si diresse verso il ragazzo e aprì il libro cercando la pagina giusta.

Quando l'ebbe trovata, porse il tomo al fidanzato e gli indicò il fondo di una pagina che diceva:

L'unico mai sopravvissuto all'anatema che uccide è stato Harry Potter, all'età di un anno e tre mesi. Colui che non deve essere nominato attaccò i Potter la notte del trentuno di ottobre del 1981 e l'unico a sopravvivere fu proprio il bambino.

Qui in seguito è riportata la pagina della Gazzetta del Profeta del primo di Novembre del 1981.

Harry stava per voltare la pagina, ma Ginny lo fermò: “Sei sicuro?” gli chiese gentilmente.

Lui guardò la ragazza e vide la preoccupazione nei suoi occhi.

Sorrise: “Preparami... cosa dice?” chiese lentamente.

La ragazza prese un respiro: “L'articolo di per se non dice nulla di nuovo... c'è solo... c'è solo una foto.” disse fissando il libro.

Harry guardò Ginny confuso: “Una foto?” chiese.

Lei annuì: “Una piuttosto grande in realtà... è lì che ti ho visto la prima volta...” disse lei guardandolo.

Gli occhi di Harry passarono da lei al libro in un istante capendo finalmente cosa intendesse.

Sorrise. Ginny era sempre così premurosa in quei casi.

Mise la sua mano su quella della ragazza: “Non ti preoccupare, Ginny... sono riuscito a parlarci un po' con i miei...” disse gentilmente.

Lei spalancò gli occhi: “Veramente?”

Lui annuì: “La notte della battaglia ad Hogwarts... è una storia lunga, ma ho rivisto parecchie persone... non c'è pericolo...” disse aspettando che scostasse la mano.

Quando lo fece, girò la pagina.

Davanti ad Harry si stagliò una grande immagine di lui in braccio a sua madre e con suo padre dietro di lei.

Sorrise. Non aveva mai visto quella foto. Ce ne erano di simili, ma quella non l'aveva proprio mai incontrata.

Cos'hai pensato quando hai visto l'articolo?” chiese alla ragazza risparmiandosi di leggere l'articolo come gli altri.

Ginny prese un sospiro di sollievo e sollevò le spalle: “Ah non lo so. Non sapevo leggere, chiesi a mia madre di spiegarmi chi fossero queste persone...” disse indicando la foto.

Mamma mi spiegò senza parlare di... bé, della parte più cruenta della cosa e quindi le chiesi di insegnarmi a leggere...” disse la giovane accarezzando le pagine del libro.

Perché?” chiese lui sorpreso.

Ginny lo guardò confusa: “Come perché? Perché volevo leggere più cose possibili su questa storia...” disse indicando il titolo dell'articolo.

E perché ti sei tanto appassionata?” chiese non capendo.

Ginny sospirò: “Non lo so... la prima cosa che ho pensato quando ho capito che non avevi più... ehm i genitori è stato provare a mettermi nei tuoi panni...” disse guardando la foto di quei giovani sorridenti e di quel bimbo allegro: “Non ci sono riuscita...” disse nel silenzio.

Non sono mai riuscita a capire come avrei potuto vivere senza di loro... crescendo, poi ho capito che è un fatto di mentalità... se non avessi potuto conoscere i miei genitori, sono sicura che non sarebbe stato difficile capire come facessi...” disse lei lugubre.

Harry sorrise un po' tristemente e un po' allegramente: “L'importante è che non molte persone abbiano avuto la mia stessa situazione... non lo augurerei a nessuno.” disse lui abbracciando la ragazza.

Ginny chiuse il libro: “Una delle prime domande che feci a mia madre su di te fu: ma aveva dei fratelli?” disse lei sorridendo.

Harry ridacchiò.

Anche quella per me era una cosa tanto normale, che pensare che non avessi fratelli fu abbastanza devastante per una bambina di cinque anni.”
Harry le accarezzo i capelli amorevolmente: “Bé, in fondo domani ne acquisirò sei di fratelli... senza contare le loro mogli... direi che grazie a te avrò una famiglia piuttosto grande...” disse sorridendo: “Vedi, non c'è assolutamente problema...” disse stringendo la ragazza a se.

Lei sbuffò: “Come se non vi foste già ritenuti tale prima di questo...” disse lei alzando gli occhi al cielo.

Harry rise: “Siamo polemici questa mattina... ovvio che li ritenessi già tale, ma ufficializzare il tutto rende la cosa più bella...” disse accarezzandole la guancia.

Lei rise e si sfilò al suo abbraccio: “Perciò mi sposi solo per avere più fratelli...?” chiese ridendo.

Harry scosse la testa ridendo a sua volta: “Ah ecco... sapevo che ci dovesse essere un motivo dietro...” disse prendendola tra le braccia e baciandola prima che potesse ribattere.

Non sapeva da dove fosse venuta quell'audacia. Forse dal fatto che fossero le tre del mattino e fosse tutto buio fuori, oppure dalla semplice risata della ragazza, che ogni minuto sembrava dargli più energia. Fatto sta che si sentiva davvero felice in quel momento.

Sorrise, una volta staccatosi da Ginny e disse: “Sarà meglio dormire un altro po', se vogliamo sopravvivere a questa sera e svegliarci domani...” le disse lentamente.

* * *

Salute!” disse Ginny toccando i bicchieri delle amiche.

E che i Nargilli ti portino fortuna!” aggiunse Luna sognante.

Ginny sorrise. Luna dava gli auguri più strani e non si capiva mai se fossero veri e propri auguri di buona sorte.

Lei, Luna, Hermione e Angelina erano alla Tana. Hermione aveva portato quell'aggeggio babbano dove si vedevano i... vilm? Forse film...

Ad ogni modo, era appena scattata la mezzanotte, avevano guardato insieme un film chiamato C'è posta per te e ora stavano brindando.

All'inizio della serata Luna si era accertata che dentro il teleferi- ehm televisore non ci fosse nulla. Aveva pensato che fosse un nido per gli gnomi e pensava che ci lavorassero come se fossero degli schiavi, ma dopo delle rassicurazioni di Hermione, erano riuscite a guardare quel... film molto carino.

L'unica nota stonata della serata era che Ginny non era ancora del tutto rassicurata sull'addio al celibato di Harry.

Angelina sorrise: “Vedrai che non sarà successo nulla Ginny...” disse gentilmente.

La ragazza sospirò e Hermione sorrise come l'altra giocatrice di Quidditch: “Ginny... pensi che avrei mandato Ron se non avessi saputo cosa stesse succedendo? Stanno facendo la cosa più normale del mondo... fidati...” disse rassicurante.

Ma non so cosa stiano facendo... ho solo un po' paura, ecco tutto...” disse guardando quella strana scatola nera col vetro davanti che in quel momento era spenta.

Hermione sbuffò: “Oh Ginny, nemmeno loro sanno cosa stiamo facendo...” disse mesta.

Ginny la guardò di sottecchi: “Scommetto che loro sanno cosa facciamo perché l'hai detto a Ron e scommetto che tu sai cosa stiano facendo...” disse impassibile.

Hermione sorrise: “Ginny, ma è facile! Stanno giocando a Quidditch, no?” disse l'amica sorridente.

La ragazza la guardò confusa.

Hermione sbuffò come se la cosa fosse ovvia: “Ginny, all'addio al celibato di Harry, oltre che a Ron, ci sono anche Dean, Seamus e Neville... hanno fatto due contro due e Neville ha arbitrato, no?” chiese gentilmente.

Ginny ci pensò. Effettivamente, era una cosa molto da Harry e Ron.

Avevano chiamato anche George, ma ha detto che non poteva fare un altro addio al celibato, visto che è già sposato...” disse Angelina alzando le spalle.

Tu lo stai facendo...” disse Ginny guardando l'amica.

Angelina sorrise: “Infatti sono un'imbucata...” disse ammiccando alla compagna di squadra.

Risero tutte insieme, un pochino brille.

* * *

Mi chiedo cosa stia facendo Ginny...” pensò Harry ad alta voce

Ron gli diede una pacca sulla spalla: “Niente di speciale... Hermione ha portato un marchingegno babbano alla Tana per guardare un dilm... o una cosa del genere.”

Forse un film Ron...” provò ad azzardare Seamus.

Sì, bé, è lo stesso... dormiranno tutte e quattro là, Ginny, Hermione, Luna e Angelina, così domattina si inizieranno a prepararsi presto. Sai, le donne...” disse il ragazzo alzando gli occhi al cielo.

Harry rise un po' nervoso. Era ormai l'una di notte, avevano giocato del campo che Dean aveva adibito apposta per l'addio al celibato di Harry e stavano rientrando in casa del ragazzo per rimanere lì fino alla mattina successiva.

Harry non era stato molto d'accordo all'inizio, essendo Dean l'ex di Ginny, ma questo aveva garantito che avesse fatto la cosa perché la sua ragazza, tale Mary, fosse fuori città. Saputo quello, Harry aveva accettato l'invito.

Come ti senti allora? Ultima notte da celibe, eh?” chiese Ron con un braccio sulle spalle dell'amico.

Nervoso e felice... grazie Ron...” disse sorridendo all'amico.

George dice che il nervosismo passa più in fretta di quanto pensi...” disse il ragazzo sorridendo.

In un certo senso lo spero...” disse Harry togliendosi la maglia sudata: “In un altro spero che domani duri per sempre...”

Angolino autrice:
Eccovi il terzo capitolo.
Mi piace. Mi piace tanto, davvero... perché stacca dalla frivolezza del secondo e prende le preoccupazioni che comportano il matrimonio...
Ok, mi sto vantando troppo XD
Spero vi sia piaciuto, grazie per essere tutti così carini e per seguire la mia storiella :)
Un saluto,
Giuly

   
 
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