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Autore: Jupiterian    03/10/2012    3 recensioni
Harry e Louis.
Due corpi, un solo cuore, una sola anima, fino a quel maledetto giorno di fine Dicembre.
Un terribile incidente, un riveglio inaspettato e tutto cambiò.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dicembre 2011

Il buio pesto e la pioggia incessante.
I vetri appannati dalla troppa umidità.
Il suono di un clacson.
Lo stridio dei freni sull’asfalto.
Una luce accecante.

Poi il nulla.


Tre mesi dopo.

Gli occhi mi bruciavano.Riuscii a mettere a fuoco solo dopo un paio di minuti e capii subito dove mi trovavo. Cosa diavolo ci facevo in un ospedale? Di istinto serrai gli occhi.
Beep-beep-beep-beep
Un rumore assordante spezzava il silenzio pesante.
Riaprii gli occhi e mi voltai nella direzione da cui proveniva il rumore che avevo sentito pochi secondi prima e guardandomi le mani capii che per un motivo o per un altro ero attaccato ad una macchina.
Riuscii finalmente a trovare la forza guardarmi intorno.
 Appoggiato al mio letto, con la testa china vicino ai miei piedi c’era un ragazzo coi capelli castani un po’ sbaruffati, probabilmente stava dormendo.
In fondo alla stanza, su una sedia si trovava una donna sulla 40ina. Anche lei stava dormendo avvolta da una pesante coperta di pail blu.
Andai in preda al panico quando mi resi conto di non conoscere nessuno dei due. In un attimo troppe domande mi assalirono la mente priva di pensieri e ricordi .
Cosa ci faccio qui?
Cosa ci fanno queste due persone nella mia stanza?
Ma soprattutto, io chi sono?

Di istinto strattonai violentemente il braccio del ragazzo vicino a me, che sussultò a causa del modo poco carino in cui l’avevo svegliato. Mi scappò un sorriso. Non appena si rese conto di ciò che era appena successo scoppiò in lacrime e si fiondò su di me, abbracciandomi così forte da togliermi il respiro.
Ha..r..ry. Harry, tesoro,sapevo che eri forte e che ti saresti svegliato!” gridò con voce tremante sciogliendo l’abbraccio e guardandomi negli occhi.
Non potei fare a meno di perdermi in quegli occhi azzurri e per qualche secondo la mia mente si bloccò.
Ripresi a ragionare quando il ragazzo mi si fiondò addosso per la seconda volta. Non aveva ancora smesso di piangere e continuava a ripetere quello che,probabilmente era il mio nome. Mi sentivo in dovere di dirgli qualcosa ma avevo così tanti pensieri per la testa e così tante domande. Chi diavolo era quel ragazzo? Perché era così scosso? Da quanto tempo mi trovavo in questo letto? E soprattutto perché?
Non appena tentai di aprir bocca le mie parole furono fermate dall’abbraccio della donna presente nella stanza che sicuramente era stata svegliata dalle grida e dal pianto. Anche lei stava piangendo. Mantenemmo quella posizione qualche minuto,fino a quando la donna sciolse l’abbraccio e si rivolse al ragazzo.
Louis,non è un sogno vero?” sussurrò con un filo di voce la donna.
No Signora Styles, è tutto vero” gridò tutto ad un fiato il ragazzo prima di scoppiare di nuovo in lacrime.
Non ho mai perso la speranza , una madre certe cose le sa, e io sapevo che avresti combattuto fino in fondo ” disse la donna guardandomi.
Quella donna era mia madre, perché non me la ricordavo? E quel ragazzo,Louis, aveva chiamato mia madre “Signora Styles” , quindi sicuramente non era un fratello o un qualsiasi parente. E allora chi diavolo era?
Non riuscii nemmeno a rendermi conto che le lacrime mi stavano rigando le guance. Non ce la facevo più a stare zitto, perciò sbottai di colpo. “Mamma,perché non mi ricordo di te? Cosa ci faccio qui? Cosa mi è successo di così grave da rendervi così sconvolti?” I due si scambiarono uno sguardo veloce. Io presi qualche secondo di pausa, mi tremava la voce. Quando vidi che il loro sguardo era di nuovo su di me continuai, soffermando il mio sguardo sul ragazzo.
E tu, chi sei? Perché non riesco a ricordati, a ricordare mia madre, a ricordare il mio passato. Perché non riuscivo neanche a ricordare il mio nome?” Il mio pianto stava amplificando. Spostai lo sguardo su mia madre. Era come pietrificata, incapace addirittura di sbattere le palpebre.
In un attimo Louis si precipitò fuori dalla porta sbattendola e imprecando tra le lacrime.
A rompere il silenzio c’era solo il mio pianto e il suono della macchina a cui ero attaccato.
Dopo qualche minuto un medico si affacciò porta. Chiese a mia madre di uscire un attimo ma lei non accennava a muoversi quindi  entrò e la portò fuori cingendole la vita con un braccio. Infine si rivolse a me “Harry tranquillizzati, andrà tutto bene, tra qualche minuto rientrerò e risponderò a tutte le tue domande. L’importante è che adesso sei sveglio”.
Chiuse la porta e rimasi solo, con pensiero fisso,che prevaleva sugli altri:chi è Louis?

Heeey!
Ho scoperto questo sito di ff circa due mesi fa, e da li è diventato come una droga.
Questa è la mia prima fanfiction *siatebuone*.
Ebbene sì, sono una Larry shipper.
Avrete capito che questa ff non sarà tutta rose e fiori,ma non voglio anticiparvi niente.
Dato che è la prima volta che scrivo qualcosa mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, quindi se volete lasciatemi qualche recensione con le vostre impressioni, per farmi capire se vale la pena andare avanti a scrivere :)
Detto questo,alla prossima, cercherò di essere il più presente possibile!
Love, F.

  
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