Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Bluemask    03/10/2012    2 recensioni
Ventiquattro anni. Una figlia di sei da crescere. Il padre della bambina morto in mare. Domande che sono rimaste in sospeso per troppo tempo.
Ma, fra tutte, una sembra la più pungente:
Chi è il vero padre di Elisa?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- Non confondermi.- dissi all’improvviso.
Niall, che in quel momento stava allacciando le scarpe ad Elisa, si voltò verso di me preoccupato.
- Che succede?- chiese con la voce che gli tremava leggermente.
- Io... stavo pensando... che... quando saremmo tornati potrei fare la pasta, oppure comprare delle pizze. Una parte di me vuole fare la pasta, ma l’altra le pizze. Quindi stavo dicendo a quella parte lì “non confondermi” perché io voglio la pizza.- ridacchiai nervosamente.
Non sapevo nemmeno io che avessi detto.
- Anche io voglio la pizza.- trillò Elisa raggiante, le sorrisi.
- Allora che pizza sia.- decisi, facendole l’occhiolino.
- La mangiamo anche con papà, vero?- sperò.
- Oh, ma com’è tardi! Ci starà aspettando, forza ragazze, andiamo!- esclamò Niall prendendola in braccio, lei si mise a ridere.
Saremmo andati da Lou, avremmo parlato con lui, le avremmo spiegato che non era suo padre. Lui aveva un piano. Sarebbe filato tutto liscio.
Dopo pochi minuti in macchina arrivammo davanti a una casa, scendemmo e suonammo al campanello.
Ad aprirci ci fu un Louis sorridente, che subito prese Elisa dal petto di Niall e la portò dentro.
Il biondo lo guardò storto, poi scosse la testa.
Sbuffai innervosita, ci chiusi la porta alle spalle con un tonfo.
Sarebbe filato tutto liscio.
Col cacchio.
Ma sta zitta, coscienza.
- Tutto bene, amore?-
Feci per sorridere a Niall quando mi accorsi che aveva parlato Louis.
Oh, giusto.
- Certo.- inghiottii un fiotto di saliva.
Mi lasciò un bacio a fior di labbra, Elisa intanto incominciò a dirgli qualcosa che non ascoltai. La mia attenzione era totalmente occupata su Niall, il quale era seduto sul divano bianco al centro della stanza e si guardava le punte delle scarpe in un terribile silenzio.
Chiusi gli occhi, respirai profondamente. Sorrisi.
- Louis, puoi seguirmi in cucina?- gli domandai dolcemente; lui si era appena seduto accanto alla bambina e giocavano con dei cubi di gomma.
Si alzò immediatamente, facendole segno di stare con biondo, e venne dietro di me.
Prese due bicchieri, me ne passò uno dopo averlo riempito.
- Quale sarebbe il tuo piano?- sospirai, per poi bere.
- Ehi, ma io non ho un piano.- rispose semplicemente.
Dovetti trattenermi per non sputargli l’acqua in faccia.
- Che hai detto?- sibilai.
Avevo sentito male, era ovvio.
- Non ho un piano.- ripeté tranquillo, appoggiandosi al ripiano di granito con i gomiti.
- Come sarebbe che non hai un piano?- sbottai. Lui sorrise imbarazzato.
- E come cavolo vuoi dirlo ad Elisa che non sei tu il padre?- proseguii, non ricevendo risposta dalla domanda (in effetti retorica) di prima.
- Mi farò venire in mente qualcosa.- ammiccò.
Lo fulminai con lo sguardo, riducendo i miei occhi a due fessure e fissando i suoi incredibilmente verdi e azzurri.
- Okay, hai ragione, scusa.- ammise, grattandosi la nuca.
- E’ solo che io voglio avervi ancora un po’ con me... per oggi... e poi diremo la verità...- biascicò, tenendo la testa china.
Mi avvicinai a lui, toccandogli i capelli con timore. Incominciai, dopo alcuni attimi di esitazione, ad accarezzarglieli in modo lento.
Lo sentii tremare.
- Louis.- lo chiamai in un sussurro, mi chinai per vederlo in faccia. Si coprì con le mani, come un bambino, però io gliele tolsi delicatamente dal volto.
Gli asciugai una lacrima ribelle che scivolava sulla sua guancia, lui prese la mia mano tra le sue.
Arrossii, lui si avvicinò pericolosamente a me.
Quando i nostri nasi arrivarono a sfiorarsi si bloccò, il volto serio e incerto come non ricordavo di averlo mai visto.
Mi persi in quegli occhi verdi, con qualche pagliuzza azzurra, che una volta mi facevano letteralmente impazzire. Sentii il profumo del suo dopobarba, ricordandomi di quando lo abbracciavo ogni volta che ne avevo l’occasione.
Ascoltai la musica del suo respiro, o forse del suo cuore, che suonava con calma una melodia malinconica.
Si avvicinò ancora.
La melodia diventò incalzante, incominciai a sentire i colpi ritmati di tanti tamburi.
Magari era il mio respiro, magari era il mio cuore.
Ma non aveva più importanza, eravamo una cosa sola ormai.
Perché, in quel momento, posai le mie labbra sulle sue regalandogli un bacio.
Lui infilò le sue mani tra i miei capelli, giocandoci con le sue dita, io gli posai una mano sul petto, sentendo il suo battito aumentare.
Percepii la sua lingua umida toccare le mie labbra, chiedendo accesso alla mia bocca. Un accesso che io gli negai.
Poi un pianto mi arrivò all’orecchio, Elisa si era fatto male?
Mi alzai di scatto, aprendo gli occhi. Li spalancai completamente subito dopo.
Appoggiato allo stipite della porta c’era Niall, si teneva come se non riuscisse a stare in piedi. Aveva i suoi grandi occhi blu sbarrati e pieni di lacrime, che gli cadevano sulla bocca mentre soffocava il dolore mordendosi il labbro inferiore arrossato con forza.
Non riuscivo a muovermi o a parlare. Facevo fatica a respirare, le parole incastrate in gola.
Elisa era accanto a lui, lo guardava stupita tenendogli un braccio.
- Niall, i...io... noi...- balbettò Louis, fissandolo.
Il biondo corse via, sbattendo la porta di casa.
Scivolai sul pavimento, improvvisamente stanca, e accorgendomi di essermi messa a piangere anche io.
Stupida. Sono solo una stupida.
Come ho potuto far soffrire Niall?
Come ho potuto baciare Louis?
Forse perché...
Tu sei l’ultima voce che voglio sentire, okay?
La mia coscienza fa schifo.
Grazie, eh.
Io faccio schifo.
- Sono un mostro.- singhiozzai, sentendo Louis che si sedeva accanto a me e mi abbracciava.
- Mamma, che è successo?- Elisa si avvicinò a noi, confusa.
- Niente piccola, la mamma è...-
- Louis non è tuo padre.- lo interruppi.
Sì, c’erano tanti modi per dirlo e io usai il peggiore.
Lui si irrigidì, ma continuò a tenermi stretta a sé.
Elisa aprì al massimo i suoi occhi da bambina, ancora più confusa di prima.
- Niall è tuo padre.- le confessai, mentre mi osservava stupita.
Mi guardò per alcuni minuti, forse cercando una traccia per capire che era solo uno scherzo.
Un gioco, una presa in giro, una bugia.
- E perché stava piangendo?- domandò con un filo di voce.
- Perché adesso papà mi odia.- mormorai, chiudendo tristemente gli occhi.
E lasciando che le lacrime scorressero rigandomi le guancie.
 
 
 

















 
 
 
Weilà. *vi saluta timidamente*
 
So cosa state pensando.
Sì, io so sempre cosa state pensando.
 
I watch you.
 
Inquietante.
Okay, dicevo?
Ah, giusto.
Anna (non ricordavo neanche il suo nome, oddio ‘-‘) è un’idiota.
Come ha potuto baciare Louis?
Come ha potuto far soffrire Niall?
Il mio irlandese çç
E il fatto che io decida cosa far fare ad Anna è assolutamente irrilevante.
Una sciocchezzuola.
Ow, povero Horan :c
Mi sono già pentita del capitolo, ecco.
Ma serve alla storia, non uccidetemi.
Sul serio, è importante questo fatto.
Perché sennò non infilavo da nessuna parte la frase del titolo è.é
Come potete notare, Anna sembra confusa ma anche cosciente (?) di quello che fa.
Si avvicina a Louis, seppur sapendo che non avrebbe dovuto, e alla fine lo bacia lei, sapendo che era uno sbaglio.
Malo fa lo stesso. Decide lei di farlo.
Nello stesso momento, però, non va oltre a certi limiti, sente il cuore spezzarsi (pff, fa anche la vittima ora) quando vede la reazione di Niall e piange pensando di averlo perso.
Come è complicata, chissà chi mi ricorda.
*alza la mano*
Il capitolo è orrendamente breve, lo so, ma giuro (fidatevi) che il prossimo riempirà il vuoto lasciato da questo.
Scusami Anna (Bee) per aver fatto fare questo enorme errore alla tua omonima c:
Ditemi che non mi avete abbandonata *piange*
- Giulia
 
 

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Bluemask