Vergine
Quando
il primo fiocco rosa ornò la volta dello Zodiaco, tutti i
segni accorsero nella sesta casa in cui già si inspirava un
profumo di roselline e gelsomino.
La bambina si dimenava nella culla, agitando il suo sonaglino e
riservando sorrisoni a chiunque si affacciasse al bordo del suo lettino
per osservarla. Era bella come un fiore appena sbocciato, con una
boccuccia a cuore, due occhioni color miele e capelli biondi come il
grano: Vergine.
Crescendo divenne la beniamina degli altri segni: tutti, a loro modo,
tentavano di compiacerla. Chi con giocattoli, come i Gemelli, che a lei
cedevano i loro pupazzi di infanzia, chi con torte
sempre più grosse e farcite, come il Toro, chi tirandola
sulle spalle e facendola volteggiare a toccare l'intero universo con un
dito, come l'Ariete che impazziva letteralmente per la fanciulla.
Lei crebbe. La sua natura dolce e comprensiva acquisi forza e si
rivelò arguta, capace di importanti decisioni. Divenne
tuttavia anche pignola e precisa, intransigente ed occasionalmente
spocchiosa.
Amava circondarsi di libri e trattati di cui apprezzava i temi
complessi. Si rivelò un'ottima allieva ed una
bravissima interlocutrice, seconda soltanto ad Ariete in dialettica. Il
povero Leone non riusciva a comprendere neppure lontanamente i suoi discorsi impegnati: quanto si annoiava la donna a ripetere i concetti,
magari persino con un linguaggio più semplice che nella sua
colta bocca stonava irrimediabilmente!
Con il tempo Vergine divenne una donna splendida a cui
bastava socchiudere gli occhioni per incantare chiunque.
Inutile sottolineare come gli uomini facessero a gara e lotta per
accappararsi i suoi favori.
Eppure come troppe volte accade, l'oggetto dell'attenzione della
fanciulla era proprio l'unico che di lei si curava poco: Cancro.
Lei era affascinata dalla sua sensibilità che le toccava il
cuore e la faceva fremere: ai suoi occhi era l'unico all'altezza delle
sue capacità intellettuali e per questo suo compagno ideale.
Ne amava persino i tratti delicati, il rosso dei suoi capelli e quelle
amabili lentiggini. Lui non la guardava neppure. Quando nel cuore della
notte Vergine si avvicinava a Cancro per iniziare con lui una nobile
conversazione, il ragazzo non distoglieva mai lo sguardo dalla sua
amata Luna o dal suo blocco. Come soffriva la bella Vergine..