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Autore: Belinda Nero    04/10/2012    3 recensioni
Ai 12 segni zodiacali d'occidente è associata una simbologia classica: dimenticatevela! Questa raccolta vi presenta un'astrologia come non l'avete mai letta.. Un gruppo di personaggi, ognuno con le sue caratteristiche fisiche e psicologiche; rapporti d'amore e di amicizia in una storia dai pairing più assurdi: e non ascolterete più l'oroscopo allo stesso modo!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Vergine


Quando il primo fiocco rosa ornò la volta dello Zodiaco, tutti i segni accorsero nella sesta casa in cui già si inspirava un profumo di roselline e gelsomino.
La bambina si dimenava nella culla, agitando il suo sonaglino e riservando sorrisoni a chiunque si affacciasse al bordo del suo lettino per osservarla. Era bella come un fiore appena sbocciato, con una boccuccia a cuore, due occhioni color miele e capelli biondi come il grano: Vergine.
Crescendo divenne la beniamina degli altri segni: tutti, a loro modo, tentavano di compiacerla. Chi con giocattoli, come i Gemelli, che a lei cedevano i loro pupazzi di infanzia, chi con torte sempre più grosse e farcite, come il Toro, chi tirandola sulle spalle e facendola volteggiare a toccare l'intero universo con un dito, come l'Ariete che impazziva letteralmente per la fanciulla.
Lei crebbe. La sua natura dolce e comprensiva acquisi forza e si rivelò arguta, capace di importanti decisioni. Divenne tuttavia anche pignola e precisa, intransigente ed occasionalmente spocchiosa. 
Amava circondarsi di libri e trattati di cui apprezzava i temi complessi. Si rivelò un'ottima allieva ed una bravissima interlocutrice, seconda soltanto ad Ariete in dialettica. Il povero Leone non riusciva a comprendere neppure lontanamente i suoi discorsi impegnati: quanto si annoiava la donna a ripetere i concetti, magari persino con un linguaggio più semplice che nella sua colta bocca stonava irrimediabilmente!
Con il tempo Vergine divenne una donna splendida a cui bastava socchiudere gli occhioni per incantare chiunque. Inutile sottolineare come gli uomini facessero a gara e lotta per accappararsi i suoi favori.
Eppure come troppe volte accade, l'oggetto dell'attenzione della fanciulla era proprio l'unico che di lei si curava poco: Cancro.
Lei era affascinata dalla sua sensibilità che le toccava il cuore e la faceva fremere: ai suoi occhi era l'unico all'altezza delle sue capacità intellettuali e per questo suo compagno ideale. Ne amava persino i tratti delicati, il rosso dei suoi capelli e quelle amabili lentiggini. Lui non la guardava neppure. Quando nel cuore della notte Vergine si avvicinava a Cancro per iniziare con lui una nobile conversazione, il ragazzo non distoglieva mai lo sguardo dalla sua amata Luna o dal suo blocco. Come soffriva la bella Vergine..

   
 
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