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Autore: sweetielautner    04/10/2012    0 recensioni
Ormai era diventato un sistema, come un ciclo di vita: svegliati, vai a prenderla, portala in ospedale, guardala soffrire -ma taci, non lamentarti se ti fa impressione vederla infilzare- stringile la mano, riportala a casa e augurale un buon pranzo, torna a casa, cerca di mangiare, passa il pomeriggio con la testa sui libri pensando e ripensando alle pene che lei deve affrontare e chiamala, chiamala per dirle che la ami, per farla sentire 'normale', per farle dimenticare di quella fottuta malattia, per dirle che domani si sveglierà e starà meglio pur sapendo che è solo una sporca bugia.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 2: FIX A HEART.
 

It’s probably what’s best for you
I only want the best for you
And if I’m not the best, then you’re stuck.
I try to savertise and I,
Ended up with wound to blind
Like you’re pouring salt in my cuts
And I just ran out of band-aids
I don’t ever know where to start
‘Cause you can bandage the damage,
You really never can fix a heart.
Fix a Heart-Demi Lovato

*ANNIE'S P.O.V.*
Le 19.00, suona il campanello. Il mio ragazzo è la puntualità in persona. Apro la porta.
'Ehi' -si fece in avanti e mi strinse forte, presi il suo viso fra le mani e lo baciai come non facevo da tempo e lui, puntualmente, si allontanò. Lo fulminai con lo sguardo e sbattei la porta scanzandolo per poco. Mi gettai sul divano e avvolsi il mio viso fra le mani.
'Cos'hai?' -che coglione, faceva finta di nulla. 'Me lo chiedi? Harry mi sono semplicemente.. rotta di... di te.' -nonono, cos'avevo detto? 'Cos'hai detto?' - 'Harry, non prendiamoci in giro. Per una volta voglio potermi spingere oltre con te, senza dovermi sentire una fottuta malata. Per quello ci sono tutte le ore da passare in ospedale ogni mattina!' -spalancò gli occhi.
'Annie, devi capire che tu sei una fottuta malata come dici tu, sei fragile, non puoi spingerti oltre come vuoi.' -i miei occhi si riempirono di lacrime. No, non potevo piangere. 'No. Non piangere, io.. io ti amo. Non ti basta?' -infuriata, mi alzai di scatto dal divano.
'No, Harry. Non capisci un cazzo, e non fare a me questi discorsi su ciò che mi basta o meno. Io credo.. credo semplicemente che tu stia passando gli anni che dovrebbero essere i più belli della tua vita cercando di farmi essere felice, quando invece la mia vita ormai è andata. Per giunta, mi neghi anche le poche cose che potrebbero tirarmi su il morale per una giornata. No, Harry. Hai perso l'obiettivo. Ti prego, ora vai e lasciami stare. Per sempre' -numerose lacrime cominciarono a rigarmi il viso silenziosamente e, in preda alla tensione, andai verso la porta e l'aprii, per farlo andare via.
'Mi.. mi stai cacciando da casa tua?' - 'Si, e.. e anche dalla mia vita' -scattò verso di me, afferrò le mie mani e le baciò.
'No, non parli seriamente. Annie, perché lo fai?' - 'Harry, non ci arrivi? Tu, hai diciotto anni. A diciotto anni tutti i ragazzi escono, vanno in discoteca, hanno una vita sessuale alquanto movimentata, e tu? Tu passi la tua affannata mattinata diviso fra la scuola e l'ospedale, appresso ad una fidanzata malata, che ti ostacola in tutto, ti invecchia prematuramente. Harry, ti sto rovinando la vita. Per favore, ora.. ora vai e vivi, vivi per me’.
Pianse, pianse tanto, troppo. Mi prese dalle mani e mi attirò a sé, mi strinse tanto da schiacciarmi contro il suo petto e mi baciò freneticamente i capelli.
‘Annie, no. Non devi assolutamente preoccuparti per me, della mia vita.. sessuale, è assurdo. Cerca di capire che io sono felice così come sono, qui con te. Smettila di ossessionarti con i tuoi rimorsi. IO.STO.BENE.’ –No, non va bene affatto.
‘Harry, basta. Ora esci di qui e lasciami stare.’ –mi afferrò ancora, fissandomi negli occhi. ‘Ok, guardami negli occhi e dimmelo.’ –Ok, fatti forza Annie, fatti forza. Lo fissai, aveva gli occhi lucidi. ‘Harry, non ti voglio. Ora vai e fatti una vita, sii felice.’ –Mi regalò un altro sguardo deluso, aprì la porta e andò via, senza dire niente.
Brava Annie, sei una fottuta cogliona. Hai ferito la persona più importante della tua vita e l’hai cacciata via. Pensi di essere onnipotente? No, non lo sei.
Indossai un pantalone comodo e una canotta, presi l’ipod, scrissi un post-it ai miei genitori per avvisarli e uscii di casa infilando le cuffie nelle orecchie con l’intenzione di fare jogging.




SPAZIO AUTRICE:
Eccomi qui con un nuovo capitolo, il secondo di questa FF.
Riguardo la lunghezza del capitolo, sto facendo di tutto per allungarli, ma la lunghezza dipende dalla disposizione nella trama.
Quuuuuuindi, magari recensite e, se potete, fate un po' di pubblicità a questa storia.
Love u all, al prossimo!
-Angie.

  
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