Capitolo 4 - Il grande giorno
“Ginny... Ginny!” chiamò la signora Weasley la figlia da dietro la porta.

La ragazza si spostò nel letto e nascose la testa sotto il cuscino.

“Ginevra!” la chiamò nuovamente la madre entrando nella camera.

Vedendo come fosse messa, spalancò le tende e un leggero sole mattutino, nascosto da molte nuvole grigie chiare, inondò la camera.

“Mmh...” mugugnò la ragazza raggiunta un pochino dalla luce, pur essendo sotto il cuscino.

“Ginny, alzati, dobbiamo iniziare i preparativi!” ripeté la madre toccandole una spalla.

Ginny tirò fuori un pochino la testa e guardò l'orologio vicino al letto. Segnava le sei del mattino.

“COSA? Ma stai scherzando?” chiese alla madre svegliandosi di soprassalto.

In quel momento entrò Angelina: “Oh, Ginny... brava, ti sei svegliata! Pensavo dormissi ancora. Dobbiamo iniziare a prepararti...” disse la ragazza prendendola per un braccio.

Molly sorrise alla ragazza che cercò di non ridere.

Ginny non le vide, sospirò e si alzò in piedi. Anche quella sarebbe stata una lunga giornata... anche se, sarebbe finita decisamente meglio.

* * *

Harry si svegliò.

Aggrottando le sopracciglia, guardò il soffitto e poi l'intera stanza.

Oh, giusto... era a casa di Dean.

Guardò l'orologio e balzò giù dal letto. Erano già le nove e mezza, e la cerimonia era alle undici.

Svegliò Ron.

“Ron! Ron!” l'amico si guardò intorno intontito.

“Cosa, Harry, cosa c'è?” chiese tirando fuori la bacchetta in allerta.

Pur essendo passati anni dai tempi di guerra, la vecchia abitudine di stare sempre all'erta non era ancora scomparsa. Harry sospirò: “Siamo in ritardo... la cerimonia è tra un'ora!” disse all'amico che si alzò in piedi e svegliò gli altri con la bacchetta ancora in mano.

“Quella puoi anche metterla via...” disse Harry indicando la mano dell'amico.

Ron sospirò svegliando Neville: “Per come reagirà mia madre quando ci vedrà finalmente arrivare, è meglio tenerla fuori, amico...” disse facendo ridere istericamente Harry.

* * *

“Oh Ginevra... è proprio un abito da te... ti hanno aiutata gli gnomi a tesserlo? Dicono che siano molto bravi...” disse sognante Luna.

Ginny sbuffò divertita: “No Luna l'ho comprato in un negozio...” disse chiudendo in fretta la conversazione.

Erano ore che le ragazze e sua madre le stavano lavorando attorno.

Le avevano arricciato i capelli in onde morbide e glieli avevano fissati dietro la testa, lasciandoglieli sciolti, in modo che non le andassero davanti al viso.

“Magari i miei capelli fossero ricci in questo modo... avrei molti meno problemi...” disse Hermione sorridendo all'amica.

Anche Ginny sorrise, sapendo che in realtà, Hermione, non era mai stata troppo interessata a come stessero i suoi capelli.

La piccola Weasley sospirò. Era da quando si era alzata che aveva una morsa allo stomaco.

Ogni volta che qualcuno entrava nella stanza dove si stava preparando aveva paura che fosse per qualche contrattempo.

“Oh Ginny, rilassati, davvero! Lord Voldemort non resusciterà per assistere alle tue nozze...” disse Angelina alzando gli occhi al cielo e facendo ridere Ginny.

“è solo che... la tensione e il nervosismo combinati non sono un granché...” disse Ginny sbuffando.

Nessuna di loro aveva ancora indossato l'abito da cerimonia. Erano in jeans e maglietta, in modo da aiutare Ginny per tutto il tempo.

Attorno alle dieci, la ragazza le congedò: “Insomma, è vero che mi devo sposare, ma anche voi dovete essere pronte... forza! A cambiarvi!” disse imitando il tono della madre che era giù a vedere come stesse lavorando il catering e a correggere ogni piccola cosa.

Sorrise al pensiero e si guardò allo specchio.

Per l'occasione Angelina le aveva regalato un corsetto bianco e blu, da mettere sotto il vestito.

L'abito sul manichino era stato portato nella stanza dove si stava preparando, ma lei non lo aveva ancora indossato.

Era molto felice che la madre avesse resistito dal fargli dei cambiamenti, lo aveva ritrovato esattamente com'era.

Accarezzò la stoffa morbida e leggera della gonna.

Era bellissimo. Quasi si sentiva in colpa ad indossarlo, talmente fosse perfetto sul manichino.

Non ci poteva credere. Si stava per sposare. Con Harry Potter! Col suo Harry! Era talmente incredibile, che le mancava il respiro.

La porta si aprì e la signora Weasley entrò a passo svelto.

“Ginny, ma non sei ancora vestita? Su cara... la sposa deve farsi desiderare, questo è vero, ma non troppo!” disse prendendo gentilmente l'abito dal manichino e allentando i fili.

Ginny infilò i piedi nella gonna e spostò lentamente i capelli per farsi allacciare il bustino dell'abito.

“Pensi che io sia pronta, mamma?” le chiese non sapendo da dove venisse quella domanda.

Molly si fermò e guardò la figlia confusa: “Se non sei certa, Ginny, non devi farlo.” le disse sorridendo la madre.

La ragazza scosse la testa con foga: “No... sono sicura di Harry... è solo che... io... io non sono come te. Tu sei una perfetta mamma, una donna che sa lavorare bene in casa... io tendo a concentrarmi sullo sport, sulle cose divertenti... non ho paura è solo che...” disse sospirando la ragazza.

Molly sorrise: “Cara. È normale che tu abbia qualche insicurezza... ma se avrai bisogno di qualche cosa, una ricetta, un incantesimo, una rassicurazione, saprai dove trovarmi... solo perché ti sposi non vuol dire che non potremo più vederci, cara...” disse Molly commossa.

Ginny si voltò verso la madre e l'abbracciò: “Mi dispiace di non essere stata la solita figlia femmina...” le disse un po' tristemente.

Molly sorrise e le accarezzò la schiena: “Cara, se fossi stata una bimba come le altre non saresti stata la mia Ginny, fissata con il Quidditch, con Hogwarts e Harry Potter... tesoro, non avrei voluto niente di diverso...” disse accarezzandole una guancia dolcemente.

Ginny sospirò più felice e tranquilla e si guardò nuovamente allo specchio. Quando la madre le ebbe finito di legare l'abito, si fermò e la guardò.

“Ginny... so che non vuoi nessuna esagerazione e tutto il resto, ma... mi è venuto in mente che avevo una fascia con dei fiori argentati e... posso fartela vedere?” Chiese la signora Weasley.

Ginny sospirò e annuì. Non avrebbe voluto rovinare il momento arrabbiandosi con la madre, perciò aspettò che Molly tornasse.

La donna arrivò cinque minuti dopo con una scatola grigia in mano.

La aprì con delicatezza, spostò dei fogli di carta velina e ne tirò fuori un nastro bianco con attaccati delle rose formate da tanti cristalli.

Ginny la fissò ammaliata, era veramente bella.

Molly arrossì un pochino: “Era di mia madre...” disse sorridendo al ricordo.

“Andrebbe messo in vita?” chiese Ginny fissando la decorazione elaborata e semplice allo stesso tempo.

Molly annuì e Ginny alzò le braccia: “Possiamo provare...” disse sorridendo.

La donna le legò la fascia e Ginny guardò l'abito ammaliata: “Oh mamma, è... wow... è perfetta!” disse accarezzando la decorazione con le dita.

Molly guardò la figlia: “Ti piace davvero?” chiese incredula.

Ginny annuì e l'abbracciò stando attenta alla fascia: “è bellissima...” disse sorridendo.

In quel momento Hermione entrò nella stanza seguita da Luna e Angelina.

Angelina aveva un abito blu scuro lungo fino alle ginocchia, mentre le altre due erano nei loro vestiti da damigella, verdi.

Ginny li aveva scelti verde smeraldo... del colore degli occhi di Harry. All'iniziò aveva optato per argento, ma quando aveva visto quella stoffa, non era riuscita a trattenersi.

“State benissimo ragazze...” disse guardando gli abiti corti al ginocchio di raso delle sue due damigelle e complimentandosi subito dopo con la cognata per il suo bell'aspetto.

“Wow, Ginny! Stai benissimo così!” ricambiò Angelina guardando le rose di cristallo.

“Era di mia nonna...” disse lei guardando la madre sorridendo.

Hermione saltò su: “Bene! Così hai già qualche cosa di vecchio! Ora ti manca qualche cosa di blu, di prestato e di nuovo!” disse felice la ragazza.

Ginny la fissò incredula: avrebbe dovuto seguire tutte le tradizioni? Si chiese.

“Ci ho pensato io...” disse Luna sognante: “Sono degli orecchini... tengono alla larga i nargilli... così sarai meno nervosa.” disse sorridendo.

Ginny pregò che non fossero quelli a forma di rapanelli.

Aprì la scatolina e vi trovò dentro dei piccolissimi orecchini a forma di stelle... o di scintille, visto che erano a otto punte.

“Wow, Luna, grazie! Sono magnifici!” disse abbracciando l'amica.

“Oh... e il corsetto è anche blu.” disse Angelina sorridendo: “Ti manca solo qualche cosa di nuovo...”

“A questo ci ha pensato Ron...” disse Hermione porgendole un ulteriore pacchettino: “So che i regali andrebbero aperti dopo le nozze, ma questo te lo manda e dice di aprirlo subito...” disse sorridendo.

Ginny aprì la scatolina e vi trovò un braccialetto con un ciondolo a forma di orsetto di peluche.

Senza riuscire a fermarsi, iniziò a ridacchiare con le lacrime agli occhi.

Tutte la guardarono stranite.

“Lei sa cosa vuole dire signora Weasley?” chiese Hermione a Molly.

Lei scosse la testa confusa più di tutte: “Pensavo lo sapessi tu Hermione...” disse la donna.

La ragazza scosse la testa: “No, Ron un giorno è arrivato a casa e ha detto di aver preso il regalo per Ginny e che a quello per Harry ci potevo pensare io.” disse lei alzando le spalle.

Intanto Ginny, non riusciva quasi a reggersi in piedi per le risate e le lacrime insieme.

“Ginny! Non vorrai rovinare il trucco, insomma!” disse Molly non sapendo se essere preoccupata o divertita.

“Credo sia isterismo...” disse con calma Luna sorridendo.

Angelina sospirò portandosi una mano al viso: “Ginny! Sveglia!” le disse prendendola per le spalle.

Lei guardò l'amica continuando a ridere: “Scusa Angie, ma... mi ha fatto ricordare un momento felice e molto divertente...” disse la ragazza incapace di smettere di ridere.

La piccola Weasley si era ricordata di quando da piccola, Ron le aveva dato un orsetto di pezza.

In realtà, era lo stesso orsetto che uno dei gemelli gli aveva trasformato in ragno, ma Ginny amava quel giocattolo, quindi quando Ron glielo aveva dato ne era stata tremendamente felice.

Effettivamente, non c'era nessun motivo per ridere, ma Ron non era mai stato un genio per i regali, mentre in quel momento... le aveva donato l'unica cosa che l'avrebbe potuta far sorridere e, in un certo senso, calmare.

Prendendo un respiro profondo, Ginny si legò al polso il braccialetto con un sorriso idiota stampato in viso e guardò le altre ancora un po' preoccupate: “Sto bene, davvero... è stato solo un momento un po' pazzo, tutto qui...” disse deglutendo per non ricominciare a ridere.

Hermione sospirò poi le sorrise: “Bene, quindi hai tutto. La fascia è il tuo oggetto vecchio, il corsetto è blu, il braccialetto è nuovo e gli orecchini sono prestati... Ginny, sei pronta.” le disse l'amica sorridendo.

Ma lo era davvero?

Angolino autrice:
Ed eccoci al penultimo capitolo :)
Col giorno del matrimonio sono arrivate anche le preoccupazioni e tutto il resto... almeno, io l'ho sempre vista così XD
Spero vi sia piaciuto, qui potete vedere l'abito a cui mi sono ispirata per il vestito di Ginny :3 Non è magnifico? Io lo adoro :')
Ditemi che ne pensate e grazie a quelli che hanno recensito/messo tra le preferite, ricordate, seguite/sono anche solo passati di qui, un bacio a tutti :D
Giuly