Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: _L_Black_    04/10/2012    1 recensioni
Theodore era sempre stato un bambino che aveva un'intelligenza innata, ma quando vide sua madre morire, tornò ad essere un bambino normale.
Solo Daphne Greengrass gli fece ricordare che la stella più luminosa del cielo, era sua madre.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daphne Greengrass, Nuovo personaggio, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nome autore EFP e sul forum: _L_Black_ e _L_Black_
Titolo storia: La stella luminosa
Personaggi: Theodore Nott, Nuovo personaggio, Daphne Greengrass, Signor Nott
Rating: Verde
Genere: Triste
Avvertimenti: 
Introduzione: 
Theodore era sempre stato un bambino che aveva un'intelligenza innata, ma quando vide sua madre morire, tornò ad essere un bambino normale. 
Solo Daphne Greengrass gli fece ricordare che la stella più luminosa del cielo, era sua madre.
NdA:
Allora, beh...Theodore Nott è un personaggio possiamo dire anche difficile, perché di lui si sa solo che è figlio di Mangiamorte, che vede i Thestral e che è orfano di madre. Personalmente l'ho sempre immaginato gentile, nonostante fosse della casa Serpeverde. Ho immaginato l'ultimo respiro della signora Nott e l'ultima lacrima di Theodore Nott in questa storia, spero che piacerà.
 

 

La stella luminosa


-è vero che riesci a vedere i Thestral, Theo?- chiese Daphne, guardandolo.

La casa in quei giorni era un via vai di familiari, gente che neanche lui conosceva ma che lo salutavano con un abbraccio o con un bacio sulla guancia.
Dal canto suo, non faceva nulla, ricambiava i saluti e poi scappava in giardino, dove c'era il salice sotto cui si sedeva e guardava le persone che entravano e uscivano da casa sua.
Il motivo di tutta quella gente, era molto semplice.
Sua madre stava morendo.
Dahlia Hyacinth Travers Nott stava morendo.
Un male che suo padre non aveva voluto rivelargli e forse, era meglio così.
Theodore aveva soltanto otto anni, eppure sembrava più grande della sua età, non di certo per il fisico, anzi, la sua intelligenza lo rendeva il bambino più amato tra gli amici di famiglia, anche se non era l'unico ragazzino di quella età, Theodore riusciva a fare un discorso su ciò che accadeva nel mondo con gli adulti.
Guardava la gente entrare e uscire dalla sua casa e si sentiva vuoto.
Un vuoto dentro che non riusciva a colmare, se non rimanendo li, a guardare. 
-Theodore?- lo richiamò una voce vicino a lui.
Theodore alzò il volto e vide suo padre che lo guardava con il suo solito sguardo severo. 
-Si, padre?- chiese Theodore, guardandolo.
-Tua madre ti vuole parlare- rispose con il solito distacco.
Theodore annuì e si alzò dal suo posto per dirigersi a passo lento verso la suntuosa casa in cui viveva, suo padre lo seguì con lo sguardo ma non si mosse di un millimetro da dov'era. 
Theodore sebbene fosse solo un bambino, lo capiva, lo capiva perfettamente.
Entrò in casa e salutò le persone che erano sedute in salotto senza guardarle davvero, tutta feccia per lui, tutta gente che di Dahlia Nott non sapeva nulla, se non il nome. 
Arrivò davanti la porta della stanza della madre e per la prima volta in tutto il tempo della sua malattia, non volle vederla, non voleva vedere quel corpo graziato giacere li, su un letto, morente.
Non voleva vedere quegli occhi castani spenti che lo guardavano con tristezza.
Theodore fece un respiro profondo e aprì la porta color mogano, tenendo lo sguardo fisso a terra. 
Rimase vicino alla porta mantenendo lo sguardo fisso verso il pavimento a scacchi verde e argento, tipico di due coniugi Serpeverde.
-Theo- mormorò una voce calda e stanca allo stesso tempo.
Solo allora Theodore alzò lo sguardo per vedere il volto ormai stanco della madre. 
Dahlia Nott era sempre stata una donna bella, intelligente e piena di vita, una di quelle che era difficile dimenticare e, suo padre di certo era stato fortunato a conoscerla e a sposarla. 
Ma in quel momento della donna bella ed elegante non vi era traccia, al suo posto c'era un'altra persona, che aveva perso ogni voglia di vivere. 
Theodore si avvicinò al letto dove vi era la madre, la sua mano fiorò le coperte di seta verde e i suoi occhi sfioravano a malapena quelli della madre.
-Sto morendo Theo- mormorò Dahlia non appena lui gli fu accanto.
La signora Nott accarezzò il viso angelico del figlio e lo guardò con uno sguardo diverso da quello che lui si aspettava.
Uno sguardo felice, seppur stanco.
-Voglio...Voglio che tu sappia che ci sarò sempre per te- esclamò, mormorando, la donna.
-Come? Come farai ad esserci se stai per andartene?- chiese il bambino con le lacrime agli occhi.
-Oh piccolo mio- mormorò Dahlia facendo un mezzo sorriso. -Ma io continuerò a vivere, nelle stelle che tu ami vedere la sera, quella più luminosa, sarò io- disse sorridendo appena.
-E se il cielo sarà nuvoloso? Cosa succederà?- chiese Theodore mentre una lacrima solcava la sua guancia.
-Continuerò a vivere nelle stelle che abitano i tuoi occhi, Theo- sussurrò la donna, guardandolo. -Non smettere mai di credere nelle stelle, loro sono li per te, a sostenerti nei momenti bui della tua vita. Ricordi cosa ti dissi sulle stelle?- chiese poi facendo un mezzo sorriso.
-Le stelle abitano il cielo notturno per non lasciare che la luna rimanga da sola- rispose automaticamente il bambino, guardando la madre negli occhi.
Dahlia fece un ampio sorriso che Theodore fu felice di ricambiare. 
-Theodore e non farti mai mettere i piedi in testa da qualcun altro, ok?- chiese Dahlia tornando seria.
Theodore annuì alle parole della madre e la guardò negli occhi, iniziando a piangere apertamente. -Ti voglio bene, mamma- mormorò singhiozzando.
-Ti voglio bene anch'io piccolo mio- mormorò di rimando la madre.
Dahlia Nott sorrise nuovamente mentre i suoi occhi guardavano il mondo per l'ultima volta, il suo petto non sussultava più ad ogni respiro, la sua mano non si muoveva più verso di lui.
Dahlia Nott aveva lasciato il mondo per vivere un'altra vita tra le stelle.
Theodore non fece nulla, uscì dalla stanza, dove vi erano suo padre e alcuni familiari, tenne lo sguardo basso e si fermò a pochi passi di distanza dal padre, che lo guardava con gli occhi pieni di lacrime. 
-è morta- mormorò il bambino per poi avviarsi verso il giardino.
Il signor Nott corse nella stanza e, non appena constatò che le parole del figlio erano veritiere, scoppiò in un pianto disperato, che solo Theodore poteva capire a pieno.
Il bambino alzò lo sguardo verso il cielo quando uscì, le stelle avevano cominciato a puntellare il cielo notturno e la luna, non ancora così lucente, si lasciava accerchiare da quei piccoli puntini bianchi. 
La stella più bella era a qualche metro di distanza dalla luna, Theo sorrise, guardandola.
Sua madre non se n'era mai andata.
D'un tratto, un nitrito inondò le orecchie di Theodore, facendolo ridestare dai suoi pensieri, il bambino abbassò lo sguardo e vide uno strano animale malconcio, con le ali, dapprima, pensò fosse un unicorno ma poi capì che non lo era. Si avvicinò a lui e accarezzò il muso del Thestral che era davanti a lui.
-Sei venuto a farmi compagnia?- chiese sussurrando, come se chi lo vedesse potesse prenderlo per pazzo.
Il Thestral inclinò il muso e Theodore sorrise.
Sua madre gli aveva portato un nuovo amico, per non lasciarlo solo.
Delle lacrime solcarono il viso di Theodore e lui le lasciò andare, singhiozzando di quando in quando, anche loro avevano bisogno del loro momento, proprio come quelle del padre.
Quella, fu l'ultima volta che le lacrime, solcassero il viso di Theodore Nott.

-Theo?- lo richiamò Daphne, guardandolo contrariata.
Theodore alzò il capo verso di lei e annuì. -Sì, riesco a vederli- mormorò per poi voltarsi verso le stelle che punteggiavano il cielo notturno.
La stella più luminosa era lì, a qualche metro di distanza dalla luna.
-Ciao, mamma- sussurrò, facendo un mezzo sorriso.
In fondo, Dahlia Nott non se n'era mai andata.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _L_Black_