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Autore: Darkry    05/10/2012    3 recensioni
L'amore a volte fa male, soprattutto perchè è pericoloso. A volte ci si innamora della persona sbagliata nel momento meno opportuno. E questo, è un guaio.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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41.   SCREAM BLOOD

 

Questa è rossa. Vi ho avvertito.

 

Annah camminava lentamente per il paesino.
Era notte fonda e non c’era nessuno per strada.
Si passò una mano tra i capelli neri e calciò una pietra con i piedi nudi.
La pelle candida riluceva al pallore lunare.
Annah proseguì verso la campagna.
Nella periferia del villaggio l’atmosfera era più viva, più calda.
Annah si fermò davanti al bordello.
Alcune signore svestite adescavano uomini che passavano da quelle parti e li portavano sopra, in alcune camere adibite ai loro affari.
Annah arricciò le labbra e si avvicinò.
La gonna del vestito era abbastanza lacera e lasciava intravedere le gambe lunghe e snelle.
Le si avvicinò un ragazzo, profumava di tabacco e legno grezzo e anche un po’ di menta.
La osservò da capo a piedi, le girò intorno, mentre Annah gli lanciava occhiatine maliziose e si lasciava cadere una spallina del vestito.
Il ragazzo le solleticò la pelle del braccio con i polpastrelli e Annah lo attrasse a sé, tirandolo per la giubba.
Lo trascinò dentro casa, mentre lui rideva.
Chiuse la porta della camera alle spalle e vi si appoggiò contro, il vestito lacero che le pendeva in più punti del petto.
Il ragazzo era giovane.
Forse aveva la sua età, forse aveva vent’anni.
Forse aveva l’abitudine di svagarsi in quei luoghi di tanto in tanto.
Ad Annah non importava.
Quella sera si sarebbe svagata lei.
Il ragazzo le si avvicinò, il sorriso che era scomparso dalla bocca di entrambi, i loro respiri che si mescolavano, caldi.
Con una mano le scostò una ciocca di capelli dal volto.
La mano scese ad accarezzarle la gola, il seno, i fianchi, le gambe.
Annah poggiò le sue mani sulle spalle del ragazzo, poi sul suo petto ed iniziò a sbottonare i bottoni, mentre lui le cingeva i fianchi e le si faceva più vicino.
Sentiva il sangue affluirle sul volto, il cuore batterle per l’eccitazione del momento, il respiro farsi più affannoso.
La mano di Annah scese giù, lungo la pancia, accarezzò gli addomi del ragazzo e poi si diresse più giù, premendo.
Il ragazzo chiuse gli occhi, rabbrividendo e prese Annah in braccio, sbattendola contro la parete della camera e allacciando le sue gambe intorno ai suoi fianchi.
Annah gli aprì la camicia in un unico movimento, strappando via i bottoni e iniziò a testare gli addominali, il petto nudo del giovane, lo leccò, assaporandone l’essenza e risalendo fino al collo, fino alle labbra, mordendole, mentre le mani di lui annaspavano nel suo corpo, le sollevavano la gonna, le toccavano le parti intime, le palpavano un seno.
Annah rigettò la testa all’indietro mentre la bocca umida di lui le succhiava un capezzolo e mentre le sue mani le stringevano i glutei nudi.
Annah gli sbottonò i pantaloni, che caddero a terra mentre il ragazzo la sollevava e la stringeva contro i suoi fianchi, mentre ondeggiava avanti e indietro, sbattendola contro il muro e graffiandole il corpo con le mani, mentre i loro respiri si affannavano l’uno nell’altro, mentre Annah gemeva di un cupo piacere e rabbrividiva mentre qualcosa la penetrava a fondo, mentre le sue mani annaspavano nei capelli scuri del ragazzo, mente gli mordeva i lobi delle orecchie, la lingua.
Lui le stringeva i glutei e le mordeva un seno, si tenevano avvinghiati l’uno all’altra mentre entrambi spingevano per ricavarne un piacere più forte, mentre Annah glielo toccava e poi, succhiava, mordeva e poi ancora di nuovo, tutto d’accapo.
Il ragazzo rigettò la testa all’indietro mentre era all’apice del piacere, mentre entrambi gemevano e ansimavano.
Annah strinse l’impugnatura fredda in una mano.
Sollevò il pugnale e lo affondò nella gola morbida e calda del ragazzo.
La lama penetrò senza difficoltà nella carne e il sangue schizzò in ogni direzione, mentre Annah rideva di gusto mentre il ragazzo si accasciava a terra, privo di vita.
Si sollevò, mordendosi un labbro e continuando a ridere, mentre il riflesso della lama affilata del suo pugnale si riverberava sul corpo nudo del ragazzo, accasciato sul pavimento freddo.
Annah si rivestì, si asciugò e continuando a ridere uscì dal bordello.
Per quella sera, si era divertita fin troppo.

 

* WHAWAIEAH !
Non so se è bella, o brutta, so solo che è abbastanza forte e l’ho scritta per darvi un’idea di quello che piace fare alla Vampira.
 Che le piaceva fare quando era ancora viva.
Non che attualmente sia molto cambiata, però.
Insomma, spero di aver reso l’idea, anche se il capitolo non è dei migliori e di sicuro è SCANDALO!
I’m sorry.
Un bacione, spero di non avervi deluso.
Che poi, ne ho lette di più rosse ... vabè ... ;p

Kry <3
 
Lol.
 
ORDER OF THE PHOENIX *

  
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