Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: LokiSoldier    05/10/2012    1 recensioni
"Cosa avrei potuto fare se non accoglierlo fra le mie braccia? Fu la notte d'amore più intensa della mia vita."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"E per la prima volta mi ritrovai a dover seriamente pensare al mio futuro."

[Sull'autobus per andare a scuola.]
Le 7:45 del mattino. Un caldo leggermente afoso colpisce la città. Le strade sono ancora poco popolate, le nuvole troppo deboli per fermare il sole e l'aria calda. Sta proprio arrivando l'estate.
Alla fermata dell'autobus della piazzetta verde, è appena arrivato l'autobus. Salgono pochissimi ragazzi. Solo quattro. Cosa fuori dal normale, dato che ogni mattina quel pullman è pieno di studenti diretti alla scuola superiore del posto. Una ragazzina dai capelli castani e un giovane dai capelli neri prendono posto in fondo al bus, isolati dal resto della gente presente.
"Fortuna che oggi sono quasi tutti andati a teatro, eh?"
"Sì, Giò. Che fortuna."
Il ragazzo la guarda perplesso. Da quella mattina la ragazza è strana. Quella notte era stata qualcosa d'inaspettato per entrambi.
"Che hai..?" chiede lui.
"Ma come che ho?! Sei consapevole di quello che è successo stanotte? Che è stato un terribile sbaglio?!" dice lei sussurrando quasi irata. Era sconvolta da ciò che era successo. Sul momento ci era stata, e bene anche. S'era lasciata andare, l'aveva assecondato, e le era anche piaciuto. Ma quando si è svegliata ci aveva pensato. Era uno sbaglio enorme tutto quello. E la cosa che più le faceva schifo di sè stessa quella mattina era che proprio il fatto che non avrebbe voluto la fine di quella notte. Voleva continuare a toccarlo, averlo, assaporarlo, possederlo; ma allo stesso tempo ne aveva timore e ribrezzo. Aveva tremato davanti allo specchio quella mattina quando aveva visto la sua immagine riflessa sul vetro.
Sono una persona deplorevole.
"Sì. Sì che sono consapevole di ciò che è successo. E so anche con altrettanta sicurezza che non ne sono pentito. Mi è piaciuto e li rifarei anche ora." disse Giò e la baciò d'improvviso.
Lei si ritirò e lo guardò timorosa.
"Non si può!" disse cercando di avere un tono duro.
"Lo vuoi."
"Questo che c'entra?"
"Che c'è di male ad essere felici?"
E con questa frase lei smise di parlare. Cosa poteva ribattere? Lei non conosceva la risposta a quella domanda ma avrebbe voluto tanto conoscerla.
"Lasciati amare in silenzio..." le sussurrò al collo. Le baciò l'incavo sotto l'orecchio e lei rabbrividì. Volle spostarsi ma sapeva che sarebbe stato inutile. Si limitò a chiudere un secondo gli occhi e a riaprirli subito dopo, in tempo per vedere altri studenti che li fissavano con sguardo malizioso.
"Basta, ci vedono!"
"Non li conosciamo."
Le porte si aprirono.
"Scendiamo dai..." disse lei.
"Aspetta... devo avere qualcosa nell'occhio..." disse Giò rimanendo seduto, con le mani sugli occhi. Lei si abbassò al suo livello e si mise davanti a lui.
"Ehi, tutto ok? Fammi dare un'occhiata."
Ma lui tolse le mani dal suo volto per metterle sul viso di lei mentre le sue labbra già la baciavano.
"Sì, tutto ok."
"Scemo! Abbiamo perso la fermata giusta!"
"Lo so. Non andiamo oggi. Non ci sarà nessuno in classe, sono tutti via. Andiamo in giro. Andiamo a mare."
Sapeva che anche se avesse dibattuto non sarebbe riuscita a convincerlo così s'arrese. Si sedette accanto a lui e mise la sua testa sulla sua spalla. "Come dobbiamo fare, Giò?"
"Non lo so. In qualche modo faremo." disse e le strinse la mano.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: LokiSoldier