Capitolo
6
Sa di noi.
Vivian
afferra il cuscino e me lo tira
addosso, lo evito con un movimento secco e mi butto sopra di lei
schiacciandola
sul materasso.
“Riflessi da licantropo. Dovrai impegnarti
di più se vuoi colpirmi.”
Allaccia le gambe alla mia schiena e le
mordo la spalla.
“Uff, che ingiustizia.”
Scoppia a ridere. La sua risata mi riempie la
testa e mi sembra che tutto all’improvviso cambi forma e
significato.
Sono un lupo, sono un uomo, sono un
ragazzo che non ha mai conosciuto il padre.
Sono solo uno che stringe fra le braccia la donna che ama. Sono io, io e io soltanto
e ho lei.
Indossa una mia maglietta, talmente
grande che le fa da vestito. I capelli sono sciolti e il corpo
accaldato per il
contatto con il mio. La guardo negli occhi e lei guarda me. Le bacio la
fronte
e con le labbra disegno i contorni del suo viso fino ad incontrare le
sue
labbra. La mia lingua esplora la sua bocca e le mani accarezzano le
cosce. Stringe di
più la presa al mio bacino e poi
sbuffa interrompendo il bacio.
“Te l’avevo detto che era inutile che ti
rimettessi i boxer.”
Sorrido e le mordo le labbra.
“Non ci vuole niente a levarli.”
Mi accarezza la schiena e poi
improvvisamente scioglie la presa dai miei fianchi e si appoggia alla
testata
del letto, mettendosi seduta.
“Embry?” Le sorrido e mi siedo di fianco
a lei. Posa la testa sulla mia spalla e cerco le
sue mani, le accarezzo il dorso e lei
continua.
“ È per quello che sei sempre così
caldo
e tremi quando litighiamo? È il lupo?”
Annuisco e le bacio la fronte.
“Sì, ma non ti farei del male, so
controllarmi bene.” Si alza nelle spalle e chiude gli occhi.
“Non ho paura di te.” Come cavolo riesce
a farmi innamorare ancora di più? Le passo due dita sotto il mento e le alzo il viso.
“Non ti ho raccontato ancora tutto.” La
solita ruga sulla fronte , proprio lì fra i sopraccigli.
Cazzo, fra tutte le
cose proprio questa non vorrei dovergliela spiegare.
“C’è una cosa che dovresti sapere prima
di … non lo so, decidere se restare.”
“Sono praticamente nuda nel tuo letto.
L’ho già presa quella decisione.”
“Potresti cambiare idea.”
“Credevo mi conoscessi un po’ meglio.”
“C’è una cosa chiamata imprinting
che…”
“Sei un lupo, mica una papera, Embry.”
Scoppio a ridere.
Qual
è il tuo trucco Vivian? Come fai a far perdere importanza a
tutto il resto?
“Forse
abbiamo qualche gene in comune.
L’imprinting è il modo in cui il nostro lupo
sceglie la compagna ideale. Una
sorta di selezione naturale.”
“Non capisco, scusa.”
“Quando incontriamo la persona che ci
possa garantire una più forte discendenza è come
se una molla scattasse dentro
di noi. Vedi lei e all’improvviso non ne puoi più
fare a meno.”
Sospira e si tortura il labbro fra i
denti. So che sta decidendo se fare o meno l’ultima domanda.
“Non sono il tuo imprinting.”
Scuoto la testa e non mollo i suoi
occhi. Spero che sia brava a leggerci
dentro come ogni altra volta.
“Ma non vuol dire niente, Vivian, io ti
amo.”
“E quando incontrerai lei lo
dimenticherai.” Si alza in piedi e corre fuori dalla stanza.
Porca puttana. Non
sono una papera, ha
ragione. Sono un combattente solo che non avevo niente per cui valesse la pena farlo
prima di adesso.
La raggiungo, è appoggiata contro il
muro, in sala. Ha la testa bassa e sento il suo cuore. Mi concentro su
quel
suono e faccio un altro passo. Lei alza il viso e mi blocca con una
mano.
“No. Sto bene, Embry.”
“Ascolta...”
“Ti ho detto che sto bene. Insomma, un
giorno te ne andrai, è normale. Tutte le storie
d’amore finiscono.”
Scivola sul pavimento, me ne frego delle
sue proteste e mi inginocchio accanto a lei. Le passo le braccia dietro
la
schiena e la stringo a me.
“Sei qua per ora.” sussurra alla fine,
alle mie orecchie.
“Sono qua.” La bacio. Porta le mani sul
mio viso e mi preme di più contro le sue labbra, quasi con
rabbia. È lei che
cerca la mia lingua, la succhia e io respiro lei. Sono qua. Si aggrappa
alle
mie spalle e mi rialzo prendendola in braccio. Non voglio essere in
nessun
altro posto.
Torniamo in camera e la sdraio sul
letto. La bacio ancora e le levo la maglietta. È nuda,
è perfetta, è mia.
Mi chino su di lei e bacio il suo corpo. Geme
e stringe le mani contro il cuscino quando le apro di
più le gambe. Il mio nome le resta incastrato
in gola e poi lo
lascia andare
raggiungendo l’orgasmo. Ha il respiro
corto,
adesso, e gli occhi li brillano.
Si sposta sopra di me e mi bacia il
petto. L’afferro per i fianchi ed entro dentro di lei, piano.
Inizia a muoversi
e stringo un po’ di più la presa.
Il
lupo ringhia. Lo metto a tacere. Sono qua e la voglio amare.
È lei. Lei e
nessun’ altra. Le
sue unghie mi
graffiano la schiena. Sono dentro di lei ed è questo il mio
posto. È qui che
sono me stesso.
Accelero i movimenti e cerco ancora i
sui occhi.
Mi
vedi? Non è il lupo, sono io. Stiamo facendo
l’amore, è solo questo conta. Io e
te.
Un'altra
spinta, un gemito e un sospiro.
Raggiungiamo l’orgasmo
quasi insieme e il lupo
tace. È lei e basta. Crolla sopra di me e le accarezzo la schiena baciandole la
fronte.
È sudata, ha il mio profumo addosso. Il
nostro odore mischiato. Sa di amore, sa di casa. È mia.
Le
alzo il viso e la bacio sulle labbra.
“Vivian.” Scuote la testa. Non le piace
parlare dopo aver fatto l’amore. Ma stavolta mi deve
ascoltare, perché sa di
noi, il mio perché.
“Non ti farò promesse che non posso
mantenere e non garantisco
che sarà per
sempre. Ma cazzo, ti amo, e se avrò l’imprinting
combatterò con tutto quello
che sono per tornare da te.”
Angolo
Autrice
Ora lei sa veramente tutto e ancora una
volta ha scelto lui.
La prossima settimana posterò l’epilogo e
allora sarà il momento dei veri saluti, per ora, ancora una
volta: GRAZIE.
Con affetto
Noemi