Non appena i due furono volati via dal campo di
battaglia,
Vegeta si alzò dal sasso su cui era seduto per avvicinarsi a Nappa.
A quest’ultimo non sfuggì il movimento del compagno e
quindi
si voltò nella sua direzione con aria interrogativa.
“Lo sistemi tu, Nappa? O ci devo pensare io?” chiese il
Principe dei Saiyan al suo amico.
“No, pensaci pure tu a schiacciare quel moscerino!”
“Grazie mille Vegeta…non vedo l’ora di ridurlo in
poltiglia!”
“Figuriamoci se io mi abbasso a combattere contro questo
Saiyan di livello così basso! Sono il Principe dei Saiyan e come tale i
miei
avversari devono essere soltanto i migliori combattenti!” pensò Vegeta
alle
parole di Nappa.
Il Saiyan rivolse il suo sguardo famelico verso Goku,
che lo
guardava con una calma impressionante.
Non sembrava per nulla intimorito dalla figura che si
ritrovava davanti.
La distanza fra loro due si stava riducendo, poiché
Nappa si
stava dirigendo con passo svelto verso Goku.
All’improvviso attaccò Goku, il quale schivò il pugno
con
notevole facilità.
L’altro rimase sorpreso dai riflessi dell’avversario ma
continuò a cercare di colpirlo invano.
Pochi minuti dopo aveva già il fiatone.
“Sei già stanco?” chiese Vegeta divertito dalla scena.
Nappa, infastidito dalla domanda, gli rispose
bruscamente:
“Certo che no! Come vedi il bello deve ancora cominciare!”.
Dopo circa mezz’ora era ormai stremato, mentre Goku
sembrava
che non si fosse ancora mosso.
Vegeta non toglieva gli occhi di dosso da Kaaroth, il
quale
si era accorto di essere osservato attentamente. Per questo motivo
decise di
non lasciar capire a Vegeta che sta contenendo la sua potenzialità
combattiva.
Ma non era uno stupido e aveva capito esattamente quello
che
Goku stava facendo. Decise di dirlo a Nappa.
“Ehi, Nappa, non ti sei accorto che sta contenendo la
sua
forza?”.
“Ma che cosa stai dicendo? È impossibile!” rispose il
compagno.
“Dai, togliti di mezzo, ci penso io a spedirlo all’altro
mondo!” urlò l’altro.
“Non ti devi abbassare, ce la faccio benissimo anche da
solo”.
“A quanto pare non sembra” disse Vegeta sarcastico.
“Adesso lo finisco, non ti preoccupare!”
Vegeta si alzò e andò verso Nappa, il quale lo guardò
con
aria interrogativa.
Sul viso di Vegeta si disegnò un sorriso sadico.
Il suo compagno cominciò ad avere paura. Non aveva mai
visto
il Principe rivolgergli quell’espressione.
All’improvviso prese il braccio di Nappa e lo scagliò
per
aria.
“Che stai facendo, Vegeta? Non hai la benché minima
pietà
per chi ti ha servito?”
“Non mi servi più, Nappa!” disse Vegeta ridendo di gusto.
Dalle mani del Principe dei Saiyan si formò una sfera di
energia che si diresse verso Nappa.
Per quest’ultimo non ci fu nulla da fare; fu colpito e
ridotto in polvere come se fosse uno spiedino cotto troppo sul fuoco.
Goku rimase sbalordito. Il Saiyan che si trovava davanti
era
talmente crudele da uccidere il compagno senza pensarci due volte.
Vegeta si mise di nuovo a ridere di gusto. “Non eri
altro
che un’incapace! Ecco la fine che fanno quelli come te!” disse Vegeta
tra una
risata e l’altra.
Da lontano Crilin e Gohan sentirono che l’aurea di Nappa
era
scomparsa e pensarono che Goku lo avesse ucciso.
I
due rimasero stupiti dal fatto che il loro amico lo avesse fatto fuori
così rapidamente.