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Autore: _Enya    05/10/2012    4 recensioni
E lei ride, sai che passerà giornate splendide, mentre tu starai seduta in un angolo a guardarla ridere e giocare con gli altri. Sai che un giorno lei si allontanerà da te, sai che un giorno sarai davvero sola. Passerai il tempo a girare da una stanza all’altra, avvicinandoti al frigo e bevendo un sorso di birra. Uno solo. Per non perdere lucidità. Vedrai le foto dove regala i suoi sorrisi a ragazze e ragazzi che non conosci, che non conoscerai mai. Ti allontanerai dalla sua vita, sparirai nell’ombra, d'altronde a chi interessa chi eri?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E lei ride, sai che passerà giornate splendide, mentre tu starai seduta in un angolo a guardarla ridere e giocare con gli altri. Sai che un giorno lei si allontanerà da te, sai che un giorno sarai davvero sola. Passerai il tempo a girare da una stanza all’altra, avvicinandoti al frigo e bevendo un sorso di birra. Uno solo. Per non perdere lucidità. Vedrai le foto dove regala i suoi sorrisi a ragazze e ragazzi che non conosci, che non conoscerai mai. Ti allontanerai dalla sua vita, sparirai nell’ombra, d'altronde a chi interessa chi eri?
 
Ti stai distaccando da lei. Ogni giorno avverti la sua distanza, la sua freddezza che si fa sempre più rigida, ti stai costruendo un muro attorno, il muro dove solo tu puoi entrare, che ti rende ermetico al mondo. Il mondo che sta cambiando, e tu?
I tuoi amici si avvicinano ai loro sogni, li sfiorano con le dita, crescono insieme a loro, i tuoi genitori mostrano le prime rughe e le prime espressioni stanche e affaticate, non ce la fanno più a starti dietro. Il tuo pesce rosso muore, affannato dalla vecchiaia, le foglie degli alberi ingialliscono e cadono, ma ormai sei l’unica a saltarci sopra e sentirle scricchiolare, sei l’unica che siede su quel muretto aspettando. Aspettando cosa?
 
Aspettando l’alba, che hai vissuto per tanto tempo. Non riconosci più nessuno che passa per quelle vie, tutti quelli che conoscevi sono lontani anni luce da te, e tu li hai persi. Sei rimasta indietro, hai avuto paura. Paura di cosa?
 
Ti sei attaccata all’unica cosa per cui valesse la pena aspettare, ma è arrivato quel giorno in cui hai aspettato troppo tempo.
Ancora aspetti. Ma ormai anche tu sei cresciuta, hai dovuto tingere i capelli per nascondere le chiazze bianche, proprio tu che difendevi il tuo colore a spada tratta, che andavi contro ad ogni tipo di tinta, le disprezzavi pure. Ma ti sei dovuta piegare a questo, e per cosa?
 
Per sentirti giovane. Per poterti sedere su quel muretto e accarezzare la tua vecchia vita, nascosta sotto al pelo pulcioso di un vecchio gatto nero.
Alla fine è solo un bisogno, una misera consolazione, l’unica cosa per cui vale la pena alzarsi la mattina.
 
Quando lo capirai che avresti dovuto smetterla di aspettare, smetterla di essere così con tutti, e che avresti dovuto far finta di nulla? Perché quella mattina hai dovuto guardarla in quei grandissimi occhi e dirle che non ne potevi più? Perché quella mattina non potevi andare a scuola, invece di fare sega soltanto per lei?
Perché eri condannata a vivere questa vita, perché è colpa tua se ora sei ancora qui ad aspettare una risposta.
 
È colpa tua se la tua tomba sentirà solo il peso delle zampine di un gatto.






;Enya's corner.

So che è scritta male  e sembra affrettata, ma viene dal cuore, e mi è uscita di getto, in un particolare momento triste. È la prima cosa che scrivo dopo tanto tempo.
Più volte ho detto che avrei ripreso la penna e sarei tornata a scrivere, ma ho sempre un grande blocco all'altezza della gola. Mi sento esattamente come la ragazza della storia, completamente esausta. Di tutto. Penso che sia più io in questa storia che il personaggio all'interno [Che si chiama Mandy, chi vuole si segni questo nome, che forse un giorno scriverò ancora su di lei.]. Anche io sento di essermi esclusa da questo mondo esterno. Ed andava tutto bene fin quando ho avuto la scrittura. Poi è venuta a mancare anche lei. E ora spero davvero di riprendermi. È strano anche che io stia facendo le note finali così lunghe, di solito o non ci sono o sono affrettate. Quindi, posso prenderla come rinascita.
A tutti i lettori di questa storia: essendo una storia, e non una fic, molto personale, vorrei sapere cosa ne pensate. Accetto anche insulti e pomodori, anche tre parole [che non siano "ti prego continua" dato che questa è una Oneshot.]
Boh, di solito non vengo a chiedere pareri o opinioni, ma in questo caso.. È più una richiesta affettuosa. Che potrebbe anche aiutarmi a mettere la penna nel portapenne definitivamente.

Beh, buon fine di lettura.

Enya. 

Ultima cosa.  Se avete voglia di ascoltare qualcosa per distrarvi da questa bruttura, io consiglio di ascoltare questa. Mi ha davvero ispirato molto.

http://www.youtube.com/watch?v=y1Bl4BnU_NI&feature=related
   
 
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