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Autore: S e r e n a    05/10/2012    18 recensioni
L'idea di questa storia mi è venuta così, un giorno avevo l'ispirazione e via, a liberare la mente con tante paroline una dietro l'altra.
Questa FanFiction parla di Fred ed Hermione, ai quali succedono degli “incidenti” a causa di Harry, Ginny e George, che cercano di farli mettere insieme.
Ci riusciranno? O verranno AvadaKedavrizzati per strada?
Dal testo del primo capitolo:
«ADESSO BASTA!» Urlò, sempre con il suo tono alla Dolores.
Quasi urlasse, appunto, di “dolore”. Che fosse mestruata?
A quella voce, venne a tutti la pelle “d'oca”.
«Dopo pranzo, Granger, Weasley, tutti e due nel mio ufficio.»
Donna strana sì, era passata dall'urlare al quasi sussurrare quelle parole.

«Prima di tutti, come al solito signorina Granger.» Disse la professoressa.
«Grazie..» Rispose timidamente lei.
«Non pensare però che la punizione salti. Torna al tuo posto, ora.»
Mentre tornava al suo banco, notò un altro foglietto.
“L'abbiamo combinata grossa eh? Quando finisci di mangiare vai alla Sala Comune, ci incontreremo lì, poi, andremo insieme per la punizione. Fred.”
Lei, sorrise.

Beh, buona lettura!
S e r e n a xoxo❤
Genere: Guerra, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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«Rose, solo parlando, puoi farti dare attenzione. Se aspetti che qualcuno si accorga di te, questo non succederà mai.
Devi andare da lui e dirglielo.»
 
«Mamma, non posso. Nessuno accetterà questa relazione, in famiglia» Disse triste Rose.
«Se ami Scorpius Malfoy, non sarà di certo il cognome a fermarvi. E poi, ci sono io.»
La rassicurò Hermione, mentre le spostava un ciuffo rosso di capelli dietro l'orecchio.
«Per favore mamma, continua a raccontare».
 
«Ma.. Hermione, com'è possibile!?» Chiese Harry, agitandosi non poco.
Il pensiero dell'Oscuro Signore alle prese della sua migliore amica lo faceva sudare freddo.
La conosceva da sette anni esatti, o forse un po' di più.
Avrebbe voluto essere testimone al suo matrimonio, battezzare un suo figlio, perfino restare con lei fino alla vecchiaia.
Si era impostato, ormai, delle idee: sopravvivere con gli amici. Continuare a vivere. Vivere felici.
Come poteva perdere la sua migliore amica? Quella con cui litigava di rado, quella con cui si comprendeva subito.
Quella con cui aveva sofferto le relazioni di Ginny, e quella che aveva consolato durante le liti con Fred.
«Allora Harry, sai quando due ragazzi si amano, e..» Cominciò a raccontare Hermione, prima di essere interrotta dal suo migliore amico.
«So come succede! Intendo solo che.. È la fine. Per noi, Hermione. Sai che cosa succederebbe se Tu-Sai-Chi lo venisse a sapere? Ho paura per te e il bambino!»
«Sta tranquillo, non lo saprà. Sono abbastanza brava in Trasfigurazione, ma se dovessi sentirmi male, non so come farei. Mi aiuterete?» Chiese ancora la riccia,
spostando lo sguardo su Ron. Era pallido, il che faceva impressione con i capelli rossi che si ritrovava.
Lui era diverso.
Era sempre stato il secondo migliore amico, il secondo migliore amico innamorato.
Lo devastava l'idea di vederla con un altro, figuriamoci suo fratello!
Ogni notte mugulava delle parole incomprensibili, lasciando capire solo il nome 'Hermione'.
La sognava. La desiderava. Ma lei non era sua.
«Certo!» Rispose subito il moro, guardando anche lui il Rosso.
«Ron?» Chiesero all'unisono Harry ed Hermione, risvegliando Ron dai suoi pensieri.
«Chi... Chi è il padre?» Chiese con voce tremante, mentre passava una mano tra i capelli per ravvivarli.
Sapeva che suo fratello Fred centrava qualcosa, avevano avuto sempre un bel rapporto con la riccia.
Quando aveva scoperto che i due stavano insieme, non era stato più quello di prima.
Sintomi? Insonnia, rifiuto del cibo, voglia di solitudine, rapporto sciolto con la sua migliore amica.
«Fred.» Disse semplicemente la riccia. «Penso che tu sia stato informato che io e lui stiamo insieme da due anni, o forse no?»
 
«Mamma, ma perché eri così fredda con zio Ron?» Chiese Rose, guardandola preoccupata.
«Lui è sempre stato innamorato di me, e potevo solo fare in questo modo, o lui non avrebbe mai capito. Ancora ora, se noti, non siamo più amici come prima»
Rispose con una tristezza nella voce ben udibile Hermione.
«Alla fine come hai fatto a sopravvivere?»
«Beh...»
 
Malfoy Manor.
Un nome, tante grida.
Una giovane Grifondoro torturata.
Hermione Granger perse i sensi durante l'ennesima tortura che Bellatrix Lestrange le stava infliggendo, i 'Crucio' non le erano mai sembrati così dolorosi.
Ecco qualcosa che non si sarebbe mai aspettata di vedere; un pancione stava nascendo dalla riccia.
Evidentemente, non aveva previsto di svenire o essere catturata, così da rendere l'incantesimo permanente anche in un eventuale malanno.
Bellatrix rise malefica, e cominciò a urlare che la Mezzosangue era incinta, e che avrebbe chiamato il Lord Oscuro.
In dormiveglia, Hermione non capì se era una minaccia contro i suoi amici o una conferma che voleva dare a se stessa.
Se non fosse stato per Harry Potter e Ronald Weasley, quella ragazza non sarebbe sopravvissuta; per fortuna appena furono liberi,
Harry scattò verso i Mangiamorte, schiantandoli e fregandosene di essere ucciso, e Ron corse subito verso la riccia, liberandola da Bellatrix.
Così scapparono.
 
«E in guerra?» Chiese curiosa Rose, ricevendo uno sguardo di rimprovero dalla madre per l'interruzione.
«Ci stavo giusto arrivando.» Disse solamente Hermione, ricominciando a raccontare.
 
Durante la guerra, l'unica difficoltà fu correre, ma per fortuna la ragazza aveva letto in un libro di Difesa Contro Le Arti Oscure
della sezione proibita della biblioteca di Hogwarts, uno scudo, a proteggerla.
Ogni maledizione che potesse ferirla o ucciderla, comprese le fatture e incantesimi vari, venivano rispediti al mittente.
Aveva evitato la morte centinaia di volte, cribbio!
 
«Hum. E la storia di zio Harry e zia Ginny? Non hai finito di raccontarmela».
«Hai ragione, Rosie!» Rispose subito più felice dell'argomento la riccia.
 
Durante il sesto anno ad Hogwarts, alla fine di una partita di Quidditch vinta dai Grifi, Ginny corse felicissima verso Harry, che l'abbracciò e la baciò.
Ron all'inizio non fu molto d'accordo, non per Harry ma per la sorella; troppe oscenità da sopportare. Però, alla fine, si arrese.
 
«Il loro amore cresceva ogni giorno di più, e quando siamo soli ricordiamo ancora quell'estate del quinto anno che ci ha cambiato la vita.»
Disse felice la riccia, sistemandosi i capelli ancora crespi come una volta.
«E perché Alicia non si è sposata con George, scusa? Non capisco. Mi hai detto che dopo quei "baci", si sono messi insieme e innamorati seriamente. Allora?»
 
«No, no! Voi vi sposerete. Ve lo meritate più di noi, cari!» Aveva detto Alicia, ricevendo uno sbuffo da parte della cugina.
«Siete gentili a cederci l'onore, ma perché?» Chiese curioso Fred, stampando un bacio sulle labbra della fidanzata.
«Sono stato io a farvi mettere insieme, e pretendo che finiate da dove avete cominciato! Non accetto rifiuti.» Aveva risposto George, sorridendo ad Hermione.
Alla fine, i due si erano arresi.
«Ma cavolo! Il Ministero, poteva fare qualcosa di buono nella sua lunga ed eterna vita?» Sbuffò Hermione, ricevendo occhiatacce da tutti.
«Tipo?» Chiese dopo un paio di secondi Alicia, ricevendo un sorriso da parte della cugina.
«Poteva non abolire i matrimoni tra parenti?»
A quella frase tutti scoppiarono a ridere.
Sarebbero stati una famiglia perfetta.
 
«Ti spiego meglio:  siccome Alicia è mia cugina, e George il fratello di Fred, sarebbe stato un matrimonio tra parenti, vietato dalla legge.
Così hanno preferito far sposare me e tuo padre» Un nuovo sorriso, il più sincero del mondo, si increspò sulle labbra di Hermione.
«Che bel gesto! Ma mamma, zio Harry mi ha detto che papà era in difficoltà durante la guerra. Com'è finita?» Chiese Rose, prima di essere attirata da un suono.
 
Il campanello.
 
Una stranita Rose andò ad aprire, e con un urletto di gioia finì tra le braccia di suo zio George, chiamando a gran voce la madre, per chiederle di raggiungerla.
Hermione scese velocemente le scale, sorridendo davanti ai due uomini che le si erano presentati davanti;
vestivano come babbani, con dei jeans ed una T-Shirt.
«Freddie!» Esclamò contenta la riccia, fiondandosi tra le braccia del marito.
Mentre lo abbracciava, notò con piacere che George aveva appena messo due rose rosse,
tra i capelli della figlia.
Rose e rose. 
Si risvegliò dai suoi pensieri solo quando Fred le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente, facendo venire finti conati di vomito al gemello.
«Suvvia zio, non fare così che al tuo primo incontro con Alicia se non sbaglio ti sei dato da fare!»
Esclamò Rose, prima di prendere lo zio -estremamente basito- per la manica, e trascinarlo verso la porta.
«Aspetta, Rosie.» La chiamò sua madre, e la piccola la raggiunse.
Si abbracciarono, ed Hermione le sussurrò qualcosa all'orecchio.
«Tesoro, tuo padre non è morto per un motivo.»
«Cioè?»
«L'amore è un sentimento troppo forte per essere sconfitto.»
Hermione sorrise, mentre una lacrima le rigava il viso.
Rose annuì semplicemente, e uscì dalla porta con suo zio George.
 
Ne era sicura, avrebbe raccontato ancora quella storia.


 
THE END.

 
SPAZIO SERENA:
Ciao a tutti!
Mi dispiace tantissimo dirlo, ma siamo alla fine, questa storia è terminata.
Fra un po' ne intraprenderò altre, elencate tutte nella biografia del mio profilo.

Dopo queste tre o quattro Fanfiction create dalla mia ccceniale mente,
vi avviso che intraprenderò il continuo di questa storia!


Vi avverto: ho pianto come una fontana, rileggendo quello che ho scritto.
Spero commuovera anche voi, perché ci ho messo tutto il cuore per scriverlo.
Cioè, ho messo la parola 'FINE' alla storia, non ci credo! D:
La cosa buona è che non sentirete la mia mancanza.

Fatemi sapere che ne pensate, gradirei che un po' tutti recensissero,
sopratutto quelli che non l'hanno mai fatto :3


Una pioggia di baci a tutti,
Serena ♥
  
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