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Autore: HaroldEdssmile    05/10/2012    5 recensioni
Lei: un migliore amico fantastico. Una pessima storia alle spalle, ma ama la vita e viene amata da tutti. Invisibile agli occhi di lui.
Lui: Popolare e gran figo. Invisibile agli occhi di lei.
Un giorno qualcosa...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel bacio durò a lungo, tanto da farmi pensare che una volta sciolto ci saremmo trovati nell'oscurità invece che al tramonto. Il venticello fresco che si era alzato mi carezzava le guance, gli occhi chiusi, il punto in cui le nostre bocche si incontravano. Era come se, da quando le nostre labbra si erano unite, non si potesse più dire dove finiva lui e dove cominciavo io, eravamo un tutt'uno e combaciavamo alla perfezione. Combaciavamo perché avevamo limato gli angoli che non ci rendevano compatibili. Niall si staccò da me dolcemente per poi subito darmi un bacio a stampo -Principessa ti ci posso chiamare ora?- finsi di pensare e mi portai l'indice e il pollice al mento -Non so...- gli feci la linguaccia e sorrisi. Mi fissò, fece pendere la testa da un lato e continuò a fissarmi, lo guardavo incuriosita, ma non parlavo, ero ancora ubriaca d'amore e le parole erano impastate al mio sorriso. -Sei... bellissima.- gli presi la mano -Smettila, ti preferivo quasi quando eri rude- risi -Grazie comunque- gli diedi un bacio a stampo e poi gli lasciai la mano. -Io vado dentro, ho un certo languorino- e mi massaggiai la pancia facendo movimenti teatrali circolari. Niall mi seguì ed insieme varcammo la porta del ristorante. Il clima era accogliente e c'erano altre tre famiglie oltre a noi, un ragazzo ed una ragazza che parlavano animatamente e cinque amici che litigavano su chi dovesse mangiare l'ultima patatina. Nessuno pareva essersi accorto che eravamo entrati nella sala, nessuno tranne i nostri amici. Liam si sbracciava per farmi segno di dove si fossero seduti. Si era accorto che non me ne sarei mai potuta ricordare, mi conosceva, non c'era dubbio. -Eccoci!- mi sedetti di fronte a Zayn e Alli, accanto a me c'erano Louis e Liam ed accanto a loro, rispettivamente, El e Leen, vicino a Zayn c'era Niall. -Insooomma si mangia!- dissi felice, forse troppo. Louis mi guardò e rise -Ma c'è un momento della giornata in cui non ridi?- -Magari quando dorme!- si intromise Zayn -No!- urlarono all'unisono Leen ed Alli, facendo girare mezzo ristorante -Man- cominciò Alli -Parla, si contorce, rotola e ride anche quando dorme. Quindi, no, fidatevi, forse fa meno casino se sta sveglia- Leen fece la sua faccia di chi è d'accordo e sorrise. -Smettetela di diffamarmi, non è affatto così!- finsi di difendermi, seppur sapessi che era la verità -Taci e mangia!- mi disse Louis mentre il cameriere portava le pizze e la bistecca, quest'ultima era per me. -Grazie Lou!- dissi baciandogli la guancia -Chiunque sa che non mangeresti mai la pizza londinese- -Ma nessuno avrebbe ordinato la bistecca non troppo alta con l'insalata solo verde accanto- -Hai ragione, sono facilmente sgamabile-.

Finimmo di mangiare tardissimo, ci mettemmo un'eternità e io avevo bisogno di parlare con Leen ad Alli, ma ancora non ero sicura se dir loro di Niall o meno. Forse dovevo aspettare di definire cos'eravamo ora io e lui. I ragazzi pagarono la cena dopo dieci minuti di litigata scaturita dal fatto che secondo noi ragazze era meglio pagare tutti insieme, ma nessuno ci diede retta e fecero come volevano, come se fosse stata una novità!

Usciti dal locale il cielo era blu, blu scuro, bello e rilassante, uniforme, ma decorato dai puntini chiarissimi delle stelle. Zayn mi diede una pacca sulla schiena -Ahi!- -Se tu stessi attenta a cosa diciamo, invece di guardare il cielo sarebbe meglio: non ti verrebbe il torcicollo e sapresti che devi venire in macchina con me, Leen, Alli e Liam- lo disse con la faccia da saputello che faceva quando scherzava -Ah, bene, mi fate fare il terzo incomodo- incrociai le braccia e aspettai una risposta -Niente effusioni in auto, promesso- mi fece l'occhiolino e mi precedette avviandosi verso la macchina. Quel ragazzo non era normale. -Arrivo!- urlai in risposta ad Allison che mi stata mandando addosso le peggiori maledizioni -La discoteca non va via!- dissi mentre salivo -Ma noi sì- Zayn accese l'auto e partì. Arrivammo alla discoteca dopo circa mezz'ora di guida da ubriaco di Zayn. -Mi dicono che sai guidare Malik!- -Tu non ce l'hai nemmeno la patente, idiota!- -Perché non ho ancora diciotto anni, babbuino- gli altri tre si lanciavano sguardi rassegnati sotto l'insegna enorme e luminosa con il nome della discoteca. La luce era bianca e il nome di buon auspicio, era la prima volta che ci andavamo 'Up all Night'. Sicuramente meglio di quella desolazione di discoteca dell'ultima volta, neanche riesco a ricordarmi il nome dalla tristezza che scaturiva quel posto. Questa mi dà una buona impressione. Harry era amico del buttafuori così ci fece entrare dalla porta dietro evitandoci una fila di minimo un'ora e tre quarti. La discoteca era grande e la pista ampia, c'erano delle scale che portavano ad un altro piano che s'affacciava sulla pista sottostante. Il tutto era coperto da una nebbiolina costituita da fumo di sigarette e fumo proveniente dalla postazione del dj.

 

Dalle mie palpebre socchiuse vedevo un gran fascio di luce, ma erano troppo pesanti per poterle aprire completamente. Le richiusi, ma qualcosa accanto a me si mosse. Okay, c'è la luce è giorno, ma ora voglio capire dove cazzo sono finita. Nella migliore delle ipotesi accanto a me ci saranno o Leen o Alli. Mi girai e feci uno sforzo immane per aprire anche di pochissimo gli occhi ed intravidi i capelli castani di Allison che facevano capolino da sotto il lenzuolo verde del letto di... Niall? -Alli?- la voce sembrava uscita dell'oltretomba, da sottoterra, ma non aveva nulla della mia. Fanculo, mi pulsano le tempie. -Mmm? Gnrngrnggrng- fu la sua risposta. -Che ci facciamo nel letto di Niall?- -Mgnmngejrnmansmndnengmngmnem- mi rispose, ma prima di riuscire a decifrare ciò che avrebbe voluto dirmi si tirò su seduta e mi guardò con gli occhi gonfi e neri di trucco -Non lo so, ma soprattutto...- ci guardammo e dicemmo all'unisono -Dov'è Cathleen?- -Magari sotto il letto- dissi con la bocca impastata dal sonno, consapevole del fatto che potesse essere davvero così. Infatti, Allison sporse la testa oltre la sponda del letto e guardò sotto -Non c'è ed è stata una pessima idea mettermi a testa in giù- si reggeva la fronte da un lato -Sei un genio- mi guardò storto. -Io vado giù a vedere chi è sveglio e poi magari mi infilo qualcosa nello stomaco- -Mmm- era tornata a mugugnare. Scendemmo le scale reggendoci al corrimano ed arrivammo in salone. Louis vagava per la stanza con la tazza di caffè in mano e il pigiama lungo blu e bianco che gli avevo regalato due anni prima. -Gior!- avrebbe voluto dire 'Buongiorno', ma non capivo se stava peggio di me e Alli o come noi. Zayn uscì dalla cucina che stava meglio di Louis e aveva in mano una ciambella, appena ci vide sorrise -Ciao ragazze- -Oh, finalmente uno che riesce a mettere in fila due parole- dissi allargando le braccia -Perché?- mi chiese, di tutta risposta mi girai verso Allison e tesi il braccio. Lei, sentendosi tirata in causa, mosse la mano per dire 'Ciao' e rimugugnò qualcosa di simile a quello di prima. -Ah capisco- se ne stava andando -Zayn?- si girò -Sì?- -Sai dov'è Niall?- -Ha detto che tornava per pranzo, ma dov'è di preciso non lo so- gli sorrisi -Grazie mille Jawi- mi guardò rendendo le palpebre due fessure -Non mi chiamare così- -Ti voglio bene anche io!- detto questo presi Allison per un braccio e la trascinai in cucina. -Salve a tutti!- davanti al lavandino c'era Liam che preparava altro caffè, sedute sugli sgabelli da bar c'erano El e Leen che ridevano. -Buongiorno Berna, buongiorno Alli- finalmente si decise a pronunciare una frase di senso compiuto -'Giorno Liam, mmmhh, mi faresti un caffè?- -Certo, arriva subito- Allison si sedette con le altre due e sprofondò nella conversazione. Mi avvicinai a Liam e presi la macchinetta per il mio caffè. -Perché io ed Alli eravamo nel letto di Niall?- mi guardò -Eravate talmente ubriache che a casa non potevate tornare, ma non sapevamo dove mettervi così, abbiamo messo te e Alli nel letto di Niall e Leen nel mio. Niall ha dormito per terra in camera con voi e io per terra in camera con Leen. Mentre lei mi ha ritrovato arrotolato nel sacco a pelo, voi non avete trovato l'irlandese- mi scrutò meglio -E, se te lo stai chiedendo, non so dove sia- dov'era finito? Ah boh. -Non mi interessa dove sia, cioè perché dovrebbe interessarmi? -

Seppur avessi provato a non sembrare più felice del solito, non c'ero riuscita. Per tutto il tragitto in macchina con Louis e le ragazze, avevo canticchiato e sorriso a me stessa senza motivo. Avevo risposto svogliatamente 'sì' e 'no' a tutti e, naturalmente, i miei migliori amici se n'erano accorti. Così, arrivati a casa mia, Lou, Leen ed Alli mi si piantarono davanti pretendendo, ovviamente, delle spiegazioni. -E' vero che sei sempre esuberante e non hai mai sonno e, anche se non è una cosa normale, ci siamo abituati, ma ora spiegami perché canticchi cose senza alcun senso e sorridi nei momenti più impensabili- li fissai, tentavo di tenere un'espressione ferma e impenetrabile, ma i miei occhi gioivano da soli, così mi arresi e mi accasciai sul divano mentre raccontavo tutto. Gli occhi di tutti e tre cambiavano espressione e, oserei dire, colore, ogni qual volta il racconto prendeva una via diversa o un risvolto sperato. -Così stai con Horan....- fu tutto quello che esalò Louis mentre si guardava le mani. Era seduto e la testa bassa a guardare le dita intrecciate, posate sulle sue ginocchia. Non sapevo cosa aspettarmi, mi avrebbe detto che era deluso o felice? Che non si aspettava che gli nascondessi tutto o mi sarebbe saltato al collo? Il mio migliore amico continuava a tacere come se si fosse chiuso in se stesso a mo' di riccio e non avesse ancora deciso se l'inverno fosse passato e fosse arrivato il tempo di uscire fuori e gironzolare. Nei suoi occhi, abbassati, ma non troppo, in modo che potessi guardare le sue iridi, mi parve di intravedere un lampo d'incertezza, un momento in cui lui non sapeva come comportarsi. Mentre io fissavo lui fissarsi i palmi delle mani, Leen ed Alli guardavano la scena lanciandosi di tanto in tanto sguardi preoccupati. Finché Louis non decise di rompere il silenzio ed il supplizio che ci stava uccidendo tutti. La tensione, il silenzio, si potevano tagliare col coltello. -Bene, sono contento- mi guardò e si sforzò di sorridere,ma capii quanto gli angoli della bocca gli pesassero -Lou...cosa c'è?- dissi fiaccamente, quasi senza fiato, mi aveva distrutto la bolla in cui galleggiavo dalla sera prima -Niente è solo che, sai com'è Niall... cioè credo tu lo sappia altrimenti non ti ci saresti messa...- lo interruppi -Non stiamo insieme e, so che è questo ciò che ti preoccupa, lo dirò ad Harry appena saprò cosa vuole farne Niall del nostro rapporto. Ora, se non vi dispiace, vi lascio che mi vado a cambiare. Non hai cambiato idea riguardo ad oggi vero?- mi fissò e stavolta sorrise, non sempre del tutto convinto, ma molto più rilassato -Certo! Voi cambiatevi, io vado a recuperare El che l'ho lasciata in balia di quegli idioti. Preparatevi per ogni evenienza, sarà una bella sorpresa- ci schioccò un bacio sulla fronte ciascuna e se ne andò.

Gli occhi di Alli e Leen brillavano quasi fossero i miei. Loro si erano lasciate da un po', mentre io, dopo Harry, non avevo avuto nessuno.

 

Ora anche solo la speranza di un nuovo amore mi faceva gioire il cuore che, però, non smetteva di essere pesante come un macigno. Io quel macigno non dovevo distruggerlo, dovevo semplicemente scalarlo e, sulla cima, capire di essere di nuovo nata, di essere stata ridata alla vita. Quel macigno rappresentava la mia malattia. Prima di conoscere i ragazzi era il doppio. Poi sono entrati loro a far parte della mia esistenza e qualche sassolino è caduto e se n'è andato, poi c'era stato Harry e lì è crollata qualche parete. Chi mi ha davvero aiutato a picconare quel sasso enorme erano state le mie migliori amiche, loro anche in quel momento, mentre gli brillavano gli occhi, non sapevano che mi avevano salvato. Che anche dopo averle conosciute stavo ritornando ad essere quella ragazza malata, ma poi piano, piano, hanno imparato che cos'era il mio cuore e l'hanno preso e aiutato a portare avanti, come se quel peso, per loro non fosse tale, come se volessero aiutami, anche senza esserne obbligate, a dividere il fardello. Quello che mi aveva davvero fatto abbandonare alla loro amicizia, invece di restare sulle mie, era stato proprio il loro modo di aiutarmi. Non mi avevano giudicato e, tanto meno, avevano guardato nella mia direzione con compassione. Forse anche un po' perché non dicevo loro del fatto che ci stavo ricadendo e, senza nemmeno essersene accorte, avevano preso quel peso sulla schiena. Ora, arrivata a quel punto, la montagna non era più da far sgretolare o da picconare, era da scalare. Ora avevo tutto: voglia di riscatto, amicizia, forse amore e, soprattutto, affetto, quello che mi era mancato dopo la morte di mio padre.

Mi infilai una canottiera, un paio di calzoncini e un paio di Nike Blazer, presi la borsa di Armani e urlai alle ragazze -Uscite da quella camera! Zayn ci è venuto a prendere con Liam! Sono qui sotto e mi hanno appena mandato un sms!- dopo la parola 'Liam' non c'era stato più bisogno di urlare, entrambe si erano gettate fuori dalla porta e ora si controllavano nello specchio del ballatoio. -Prendete le chiavi di casa, mi sembro vostra madre- Allison era ritornata in se stessa e tentava di placare gli animi miei e di Leen. Allison cercava il suo mazzo di chiavi. -Man ti vedo meno felice di come dovresti essere.- Cathleen mi guardava sembrando stesse facendomi la radiografia -Niall, non so dove sia.- -Ma vedrai che è da qualche parte a farti una sorpresa!- -Ovvio- mi grattai la nuca con la mano destra e sorrisi facendo pendere la testa dalla parte opposta. -Trovate!- Alli sventolava come un trofeo le chiavi con portachiavi annessi: una magliettina di plastica con scritto I love NY, un ciondolo con scritto Oasis e due gufetti che io e Leen le avevamo fatto per farla riprendere dopo un pessimo voto in non mi ricordo che materia. -Bene! Quei due continuano a chiamarmi!- spinsi il tasto per rifiutare la chiamata di Liam.

 

Il vento che entrava dal finestrino e mi sbatteva in faccia pungente, non era bastato a farmi svegliare, la guida di Zayn nemmeno, ma, ad una sua brusca frenata, avevo ripreso i sensi dal sonno per qualche secondo, il tempo di sentire qualche cosa sconnessa che mi sarei scordata una volta risprofondata nel coma. -MAAAN, svegliati!- la prima cosa che vidi appena sveglia furono i capelli rossi di Leen, le sue tettone e il sorriso di Alli che mi guardava come per dire 'Che idiota'.

Eravamo finiti in campagna praticamente. Era una gran distesa e il prato era verde e ancora appianata dalle orme di qualcuno, ad occhio e croce doveva essere mezzogiorno, mezzogiorno e mezza. Il caldo era soffocante e ringraziai Dio di essermi messa il costume sotto. La prima cosa che mi vidi parare davanti fu un recinto. Lo fissai e poi mi voltai verso i due baldi giovani. -Scusate- dissi indicandolo e per niente convinta -con questo che ci facciamo? Il salto con l'asta?- Zayn mi fissò deciso sul come rispondermi -No, cara, basta che ti fai tirare su da uno di noi due e ci arrivi benissimo!- lo guardai poco convinta, non sarei tornata a casa intera, ne ero certa -Gli altri?- chiese Alli mentre scaricava roba dal cofano dell'auto . Perché quei due avevano caricato quella roba nell'auto? Dio, che intenzioni avevano?

 

 

VI PREGO IN GINOCCHIO SUI CECI VERDI(?) DI SCUSARMI PER IL RITARDO.

La scuola mi assale e mi uccide, vi dico solo che domani francese ci riporta il compito, inglese Lunedì e Matematica già l'ha fatto epure riportato. Compatitemi e capitemi per piacere! Questo capitolo non ha senso, premetto. Cioè, mi serviva per far allentare un attimo il ritmo della storia. Dal prossimo capitolo arriverà un nuovo personaggio (SPOILER) che poi, però, se ne andrà subito(SPOILER). Detto ciò non ho la più pallidissima idea di come far finire questa storia e ne ho già in mente un'altra, non sono normale, lo so. Vi ringrazio per la pazienza, prego Dio che non mi abbiate abbandonate e tenterò, LO GIURO, di non fare più così tardi. Ringrazio chi ha recensito, letto, aggiunto le storie a tutte le liste e vi chiederei di recensire un pochinino anche questo. Cioè non per forza poemi anche: 'Mi fa schifo' mi basta, lo giuro, so accontentarmi. Il più presto possibile metterò il prossimo che so già come scrivere quindi dovrebbe essere più semplice.

Baci, baci, baciiiiiiiii

Mad.

  
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