Passai anche in un bar e presi un panino, che nascosi nella borsa. E dopodichè dato che mi restavano ancora dei soldi entrai nella libreria li affianco, e avevano questa assurda offerta di "prendi uno e l'altro lo paghi la metà". Uno o due dovevo prenderli per forza, cosi mi convinsi e presi un nuovo romanzo che parla di questo impero robot, e Harry Potter7 che volevo rileggere di nuovo per la quarta volta. Non ho mai pianto tanto come quando l'ho letto la prima volta, ero in 5 elementare mi pare e mio fratello restò in camera mia a consolarmi finchè non mi addormentai. D'accordo, cominciava a diventare tardi cosi chiamai un taxi e mi portò in centro a Londra, dove sembrava abitare mio fratello.Arrivata alla casa enorme di mio fratello rimasi per un secondo senza fiato, e quasi mi dimenticavo che dovevo essere incavolata nera con lui. Ma poi, montando la mia espressione più incacchiata bussai e mi venne ad aprire un tipo ricciolo, uno dei compagni di mio fratello. Lo spinsi bruscamente da parte e urlai "LOOOOOUUUUIIIISSS!!" Da sopra si senti immediatamente un tonfo come se fosse caduto qualcosa e poi "DIO RISIA! UHM, EHM...DIO, SCUSAMI MI SONO ADDORMENTATO!" Ma non lo ascoltai, chiesi poco gentilmente al ricciolo la mia stanza e mi rintanai li con Harry Potter e il panino che avevo comprato. Circa due pagine dopo, Lou venne a bussare alla porta della mia camera nuda. "BUSSA E SPERA." Gli urlai in tono soddisfatto, ma non sembrò ascoltare dato che entrò e venne a sedersi accanto a me. "Harry Potter, eh? Ti ricordi quella notte? Santo banana, non ho dormito per niente!!" Lo sguardai dritto negli occhi, distogliendo lo sguardo dal libro per la prima volta da quando era entrato nella camera. "Taci." Ci rimase male, si notava dallo sguardo. Non ero abituata a vederlo cosi, ma cosa sarebbe successo se non avessi avuto i soldi per il taxi?! "Ascolta, Risia...Mi spiace, 'kay? Non volevo farti aspettare....Hei, sorella....Hei! Guardami!! Dio, ti sto parlando ragazzina! Ascolta, verrai giù ora?! Non è molto educato..." Ero inferocita ormai, sembrava tenesse più ai suoi stupidi amici che all'unico componente VIVO della sua famiglia! "Non mi importa! Questa è la tua vita, la tua casa, i tuoi amici. NON I MIEI. Lasciami in pace e basta, d'accordo?!" Avevo gli occhi lucidi, e le lacrime minacciavano di riaffiorare. Lou distolse lo sguardo e fece per alzarsi. Ma lo trattenni per il braccio e sussurrai "Scursa Lou, non intendevo...CAVOLO! Vengo giù, 'kay?!?! VENGO!" Cominciai a singhiozzare, e Lou mi prese tra le sue braccia stringendomi forte a lui. Era da tempo che non mi sentivo cosi bene, ci stendemmo sul letto e cosi ci addormentammo.