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Autore: ella2412    06/10/2012    14 recensioni
Juliet adora il suo lavoro nel campo del matrimonio e considera l’amore un sentimento meraviglioso. Così meraviglioso, ma che non fa per lei. Le sue relazioni sentimentali finiscono ogni volta nell’inceneritore e la ragazza è convinta di avere una sorta di maledizione ereditaria che le impedisce di trovare la sua anima gemella. Ma fino a che punto questa concezione le chiuderà il cuore?
Louis è il solito rubacuori, impulsivo e spensierato.
I due dovranno intraprendere una sfida interiore, purchè siano disposti a trasformare un semplice flirt in un legame speciale, e dare nuovo senso ai loro giorni mettendo in gioco il futuro e il concetto stesso dell’amore.
Tratto dal capitolo 16:
“ Hai intenzione di farmi credere che non hai intenzione di portarmi a letto? Che non è quello che vuoi?” Juliet lo studiò con il suo solito ghigno.
“Sicuro che voglio portarti a letto, o in qualunque altro posto confortevole, e intendo farlo. Ma non ho fretta. Vuoi bruciare le tappe? Toglierebbe tutto il divertimento e a me piace divertirmi. Stavo per dire che provo qualcosa per te, e voglio scoprire cos’è. E poi mi risulta difficile scoprirlo se pensi solo a scopare”.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The dress of seduction'
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pronto capitolo11

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Capitolo 11

 

Aveva rinunciato agli esercizi in palestra, dato che i dolori mestruali le avevano messo in trambusto il corpo, rendendolo dolorante e fiacco. Sospirò tentando di calmare i dolori alla pancia sorseggiando una tazza di thè caldo, che la signora G le aveva premurosamente preparato.
<< Bevilo tutto, ragazza. Vedrai che le fitte diminuiranno in minuto in minuto >> la rassicurò la governante con un sorriso.
<< Mmh >> mugugnò una Juliet accigliata, mentre soffiava sul liquido verde. Durante la permanenza delle cosiddette “compagne mensili”, il suo umore era sempre nero come il catrame, tanto che non riusciva a sorridere senza poi fare una smorfia. La giornata era stata davvero lunga e si era rifugiata in cucina per un istante di riposo. Sospirò assumendo un atteggiamento più rilassato. << La ringrazio signora G >> la salutò con un sorriso sincero, date le premure che l’anziana signora le riservava sempre.
<< Di niente cara >> rispose dandole una pacca leggera sul fondoschiena, e questo fece ridacchiare Juls.
<< Phoebe >> esordì quest’ultima notando la sorella di Jade scendere dalle scale.
<< Ehi Juls >> la ragazza si avvicinò dandole due baci di saluto sulle guance.
<< Cosa ti porta qui a quest’ora? Non lavori oggi? >> le chiese.
<< Oh ero solo venuta a dare delle carte a Jade, ma niente d’importante. >> rispose con noncuranza la riccia. Lei e Jade erano molto simili: stessi capelli dai ricci scuri e ribelli, occhi grigi sebbene quelli di Jade fossero più chiari, e che
Phoebe fosse qualche centimetro più alta.Per il resto erano uguali.Possedevano lo stesso carattere conciso e cordiale, che le rendeva temerarie agli occhi degli sconosciuti ma anche a quelli dei conoscenti. Phoebe le sorrise apertamente dicendole: << Mmh è inutile che ti chieda che cos’hai, perché quel thè e la tua faccia scazzata dicono tutto >>.
Juliet le rivolse un mezzo sorriso di riconoscimento. << Tu invece sei radiosa. Cosa mi racc… >>, ma s’interruppe vedendo una macchia scura, livida a dire il vero sul collo di Phoebe. << Quello è un succhiotto?! >> chiese strabuzzando gli occhi.
Phoebe si coprì con una ciocca di capelli la macchia ben visibile. << No…>> tentò di simulare indifferenza.
Juls, malgrado il suo stato sofferente, scoppiò a ridere facendo attenzione a non far cadere la tazza di thè. << Ai miei occhi non sfuggono i particolari. Forse puoi farla a Jade, ma a me no. Chi n’è l’autore? >> sussurrò in tono complice ammiccandole.
La riccia diventò imbarazzata, inumidendosi le labbra e guardando altrove. << Ehm…K…y…l…e…>> farfugliò in tono così stretto che Juls non capì un tubo.
<< Come? Credo di non aver capito…>> ammise la ragazza facendosi più vicina.
<< Kyle…>>.
Stavolta rischiò seriamente di far precipitare la tazza in ceramica sul pavimento. << Mio fratello?! >> ripetè con un’espressione tra il sorpreso e il compiaciuto.
Phoebe sorrise con le guance rosse per l’imbarazzo. Juls non l’aveva mai vista con quella strana luce negli occhi grigi come il ferro. Era emozionata quanto lei.
<< Uscite insieme! >> esclamò euforica Juliet. Poi si accigliò. << E quel cretino non mi ha detto niente! >>.
<< Non usciamo insieme! E che il troppo lavoro ce lo impedisce…>> Phoebe fece una smorfia addolorata.
Lei alzò un sopracciglio, inarcando un sorriso malizioso. << E quel marchio dove l’ave…>>.
<< In ufficio >> rispose secca Phoebe trattenendosi dall’andare via in punta di piedi per l’imbarazzante situazione in cui si era cacciata.
Juls spalancò gli occhi, incredula per quella dichiarazione. << Oh wow. Santo cielo. Sono così contenta! >> posò la tazza sul mobiletto nel corridoio per abbracciare la ragazza.
<< Ehi frena! Cosa ci sarebbe da festeggiare? >> rise ignara la riccia.
<< Saremo cognate! Evvai! >>. Non c’era notizia più bella che potesse migliorarle la giornata.
Phoebe sospirò. << Sarà il ciclo che non ti fa riflettere. Te l’ho appena detto: Non stiamo uscendo insieme! >>.
Juls si staccò per guardarla con due occhi saccenti. << Non ancora, non ancora >>.
La riccia scosse la testa. << Riuscirai a mantenere il segreto? >>.
<< Quale segreto? >> ripetè Juliet con un visino ingenuo.
Lei scoppiò a ridere e l’abbracciò di nuovo. << Grazie. Ora devo andare. Sia io che te dobbiamo lavorare >>, e si congedò.
<< L’amore fa fare le rime >> mormorò divertita Juls tra sé e sé, e riprendendo la tazza con quel dannato liquido ormai freddo, andò nel suo angolo della tenuta per ricevere i clienti che l’attendevano.
<< Ehi >> disse quando si trovò Jade nel suo studio.
<< Ehi >>, il tono della sua socia non prometteva nulla di buono.
<< Qualcosa non va? >> domandò pensierosa Juls, chiudendosi la porta alle spalle.
<< Vicky sarà qui a momenti per la prima prova d’abito. >> annunciò la riccia tamburellando le dita sulla scrivania.
<< Sì, lo so…e? >> . Il tono di Juls era palesemente spazientito.
Jade alzò gli occhi per incontrare quelli dell’amica. Si vedeva che aveva un viso stanco. Rise intimamente pensando a quanto gli occhi di Juliet potessero rivelare senza l’uso delle parole. << Verrà anche lo sposo: Robert >>.
<< Cosa? >> Juls aggrottò le sopracciglia. << Lo sposo che accompagna la sposa alla prova d’abito?! >>.
<< Già. Robert ha insistito >>.
Lei grugnì. << Non è mai successo che fosse proprio lo sposo ad accompagnare la sua compagna nel momento della scelta dell’abito >>.
<< A quanto sembra Vicky si fida solo della sua opinione, e lo vuole con lei in un momento del genere. >> disse Jade guardando l’espressione contrariata di Juls. << E lo so che non ti va giù >>.
<< Ho sempre pensato che l’uomo non dovesse vedere l’abito, prima della cerimonia. >> commentò Juliet sedendosi pesantemente sul divano << Quella suspense da un tocco in più all’atmosfera magica che viene a crearsi. Ma se è la sposa a volerlo, mi atterrò ai suoi completi desideri >>.
<< È quello che facciamo. Soddisfiamo ogni singolo capriccio di tutte le donne e siamo bravissime a compiacerle perché non sbagliamo un colpo >> affermò Jade con un sorriso compiaciuto.
<< Hai perfettamente ragione. Nat? >>.
<< Sta ultimando gli ultimi scatti della coppia in giardino. Tra venti minuti saranno qui. >> rispose prontamente Jade.
<< Sono stanca…domani abbiamo un’intera cerimonia da preparare e devo dormire almeno otto ore, pregando che il flusso mi dia tregua. >> borbottò Juls massaggiandosi la fronte con una mano.
<< Lo so. Ma secondo quanto sostenevano i due, non potevano incontrarci prima delle otto di sera >> sospirò rassegnata.
Juliet si portò una mano allo stomaco. << Che sia una cosa veloce…! >>.
<< Parliamo d’altro. Come sta Chris? >> Jade si sedette sul braccio del divano.
Lei serrò gli occhi. << Bene >>.
<< Oh su avanti. Sappiamo tutti che state uscendo insieme >> ridacchiò la riccia.
<< A voi non sfugge proprio niente eh? Comunque sì >> ammise con voce incolore.
<< Da quanto tempo? >>.
<< Mah un paio di giorni…>> rispose con palese indifferenza.
<< Wow assicurati di non accecarmi con le tue scintille di felicità >> la schernì Jade.
Juls si mise seduta guardandola con una smorfia. << Scusami. Non è la reazione che ci si aspetterebbe…>>.
<< Non credo sia colpa del tuo malessere fisico. Ho notato che da quando esci con Chris, non hai più visto Louis. Giusto? >> chiese con naturalezza Jade guardandola di sbieco.
Juliet s’irrigidì al suono di quel nome. Erano quattro giorni che non lo vedeva. Forse anche lui aveva pensato che non ci fosse motivo nel rivedersi, ma lei si era chiesta perché non l’avesse chiamata quel giorno che aveva lasciato il regalo alla madre. Era certa che lo avesse ricevuto, si fidava di Joannah, allora perché Louis non l’aveva almeno cercata? Magari per dirle anche un: “ Ehi grazie”, o roba così. Non che si aspettasse un ringraziamento particolare, visto che il suo vecchio cellulare si era rotto a causa del tuffo in acqua, e quindi rendendo lei indirettamente responsabile del suo decesso. La sua intima amarezza si era trasformata in indignazione. Quel ragazzo la mandava fuori di sé, e con i dolori che le attanagliavano il corpo, il comportamento di Louis a lei ignaro la faceva innervosire ancora di più.
<< Sì >> confermò con un tono volutamente sprezzante.
<< Avete…ehm…litigato? >>.
<< E quand’è che non litighiamo noi due? >> bofonchiò sardonica Juliet alzandosi dal divano. << La faccenda è limpida come l’acqua: non siamo fatti neanche per essere amici, quindi l’idea di rivederci è fuori questione >>.
<< Non potete essere amici perché siete pazzi l’uno dell’altra >> mormorò con un sorriso flebile Jade.
Juls la fulminò con lo sguardo. << Che enorme stronzata! Mai sentito niente di più ridicolo! >>.
<< Non puoi mascherare i tuoi sentimenti >>.
<< Io non mascherò proprio un bel niente! È stato chiaro quando mi ha augurato una vita felice con Chris. Io per la mia strada, lui per la sua con Rachel. Fine-della-storia >>.
<< E tu gli hai creduto? >> la canzonò Jade poggiandole una mano sul braccio.
<< Cosa vorresti dire? >>.
<< Gli uomini amano tergiversare. Ti ha detto che era geloso, ma ti ha spinto verso un altro uomo. È contraddittorio. >>.
<< Louis è contraddittorio. Tutto di lui lo è. Lo sai qual è il suo vero intento? Prendermi per il culo! Ma io non mi lascerò incantare dai suoi strabici comportamenti! >> ringhiò Juls serrando il pugno.
<< Cos’hai intenzione di fare? >>.
<< Sbattergli in faccia tutto ciò che penso di lui >>.
<< Oookay, ma quel momento dovrà attendere. Ora spalanca il tuo miglior finto sorriso, perché gli sposini stanno arrivando >> annunciò Jade sentendo la voce di Nat echeggiare dal corridoio.
<< Bene. Diamo inizio alle danze! >> sbuffò lei voltandosi di spalle per sorridere nel miglior modo possibile agli ultimi clienti della giornata.

 

Juliet batteva nervosamente il piede sul pavimento da più di venticinque minuti buoni. La giornata non poteva che terminare con una coppia più seccante di quella. Aveva fatto provare a Vicky per lo meno undici abiti. Sembrava piacerle l’ultimo, ma il suo adorabile marito lo aveva scartato senza mezzi termini.
<< Lo strascico è troppo lungo. >> disse perentoriamente, spintonando Juls per poter vedere meglio il vestito che indossava la compagna. Erano presenti Allison, Jade e Nat. Con quei due ci voleva la squadra speciale al completo.
<< Mmh…>>. L’unica sillaba che fosse mai uscita dalla bocca della moglie per tutta la durata dell'incontro.
Juls n’aveva abbastanza.
<< Vicky, sei d’accordo con Robert? >> le chiese con il miglior tono paziente del mondo.
<< A me piace… >> mormorò lei.
<< A me no. Potresti inciampare >> disse in tono duro Robert.
La moglie si zittì, annuendo. << Hai ragione >>.
Questo è troppo corto, questo è troppo lungo, il pizzo no, la taffetà no…ma chi era che doveva indossarlo? Lei o lui?!
<< Tagliamolo. >> fu l’ordine del marito.
Juliet serrò la mascella, e si girò verso Allie.
<< Tagliarlo? >> ripetè Allie. Non le era mai capitato di dover tagliare l’abito. Aveva sempre apportato delle modifiche, ma quello strascico era il pezzo forte e non poteva essere cambiato.
<< Andrò a cercare un altro abito >> disse Juls, capendo la riluttanza di Allie.
Robert scosse la testa. << A noi piace questo. Vero Vicky? >>.
<< Sì, è vero >> concordò.
<< Io credo che lo strascico si rovinerebbe se venisse tagliato…>> ribattè cordialmente Allison.
<< Non per forza. Sarebbe solo un pezzo. Fidatevi di ME. >> Robert cominciò a cercare un paio di forbici sulla scrivania di Juliet.  << Eccole >>.
Juliet corse subire prendendogliele dalle mani. << No, non lo farà >> disse in tono glaciale.
Robert alzò un sopracciglio sconcertato. Jade si schiarì la gola, e gli occhi di Juls balzarono sull’amica. Poi guardò Allie. Quest’ultima sospirò, poi con tono conciso disse: << Sono io la designer. Lo farò io >>.
<< Come volete >> Robert indietreggiò, ma tenne gli occhi fissi su Allie, mentre questa si chinava per tagliare un pezzo dello strascico.
<< Può andare >> convenne l'uomo annuendo impercettibilmente.
<< Tutto sommato l’abito non ha perso il suo fascino >> commentò sollevata Allison raccogliendo la stoffa in eccesso.
<< Grazie mille. Questo è l’abito giusto. >> trillò Vicky entusiasta. Nat le passò un fazzolettino. << Tieni >>.
<< Avete visto? Non c’era motivo d’innervosirsi. I miei consigli sono stati utili >> si pavoneggiò Robert compiacendosi.
Juls mostrò i denti. << Già…Utili come un asciugacapelli in un bagno di un uomo senza capelli >> ringhiò sardonica.
<< Come scusi? >> le domandò l’uomo.
Lei sorrise in modo sinistro << Niente. Parlo da sola >>.
<< Oh dovrebbe andare da uno psichiatra…>>.
A quel punto divenne paonazza. Portò un piede in avanti, ma Jade la trattene da dietro per i jeans.
<< Juls…>> la rimproverò dolcemente parlandole nell'orecchio orecchio per non farsi sentire.
L’espressione di Juliet assunse un’aria raggelante. << Sbarazzati di loro. Sono stanca. >> sibilò in un sussurro.
Jade annuì. << Bene, siamo molto felici di aver esaudito le vostre richieste per l'abito da sposa. Vi accompagno alla porta…>> sorrise cordiale.
Rob e Vicky annuirono. << Buona serata >> disse l’uomo con un mezzo sorriso. Vicky fece lo stesso ringraziandole ancora per l’aiuto.
<< Tre…>> cominciò Nat.
<< Due…>> Allison chiuse gli occhi.
<< Uno…>> concluse Jade rientrando nello studio.
<< Glielo do' io lo psichiatra a quel masochista schifoso! Provo pena per quella donna che diventerà sua moglie! Egocentrico di un dittatore!! Arrogante pallone gonfiato provasse di nuovo a mettere piede nel mio studio e gli taglierò quel cazzo moscio che si ritrova con le forbici!! >> ringhiò Juliet alzando i pugni in aria.
<< Esistono le sposine isteriche, piagnucolanti, viscide, ma è la prima volta che ci troviamo di fronte ad uno sposo del genere. Di solito sono sempre così tranquilli…>> commentò Nat prendendo una bottiglia d’acqua dal mini frigo per rinfrescarsi.
<< Dovremmo dargli un nome che lo descriva in pieno. >> propose con un sorriso aspro Jade accoccolandosi sul divanetto.
<< Sposostro! >> fu la risposta concisa di Juliet con un ghigno furente.
<< Oh, parola derivante dall’unione di “sposo” e “mostro”. Mi piace >> concordò Allison adagiandosi anch’essa sul divano.
<< Decisamente. >> rise Nat dando il cinque ad Allison.
<< Un’ora e trentacinque minuti. Non posso crederci. Dio solo sa cosa mi ha trattenuto dal non esplodere. >> borbottò Juls.
<< Siamo troppo nobili per abbassarci al livello di quegli individui >> commentò Jade con un gesto di supremazia.
<< Troppo per i miei gusti >> rispose secca Juls. Era troppo stanca per lasciarsi prendere dai commenti di quell’uomo. C’era un unico pensiero nella sua testa, e cioè il suo adorato letto.
<< Dove vai? >> le chiese Allie.
<< A dormire. Ne ho bisogno, se domani dovremo preparare un evento. Altrimenti scoppierò e rischierò seriamente di spaventare gli invitati ringhiando come un cane. >> Afferrò borsa e cappotto.
Nat rise. << Oh sarei molto curiosa di assistervi, ma credo che non ci convenga se vogliamo essere pagate >>.
<< Me ne vado anch’io. Spero che Niall mi abbia preparato qualcosa da mangiare >> pregò speranzosa Allison.
<< O magari ha mangiato anche la tua di cena >> commentò divertita la rossa dandole un buffetto sul braccio.
<< Se lo ha fatto, niente sesso per una settimana >>.
<< Quanto sei crudele! >> esclamò Nat fingendosi sconvolta.
<< Notte ragazze >> le salutò Juls.
<< Aspetta…e Louis? >> le ricordò Jade ammiccandole.
Juliet sospirò. Non aveva le forze per gridare anche contro di lui. << Oh tranquilla. Arriverà anche il suo momento >>.
Quando se n’andò, Nat sbattè le palpebre più volte. << Ci siamo perse qualcosa? >>.
<< Oh non temete. Niente che già non si sappia. >> rispose Jade con un gesto di nonchalance.

 

I nervi si erano distesi, e poteva annunciare che le occhiaie erano sparite. Meno male, perché la sua faccia torva, non si sarebbe potuta oscurare da un velo di trucco. Non che non sentisse più dolori, ma erano decisamente diminuiti e di questo ringraziò il cielo.
<< Potevo andare benissimo con la mia auto a lavoro… >> borbottò Kyle appoggiando un gomito sul finestrino.
<< Sicuro. Ma non mi sarei privata del piacere di chiacchierare un po’ con il mio adorato e sincero fratellino. >> lo punzecchiò Juliet marcando bene l'aggettivo "sincero".
<< E di cosa vorresti chiacchierare mia dolce sorellina? >>.
<< Oh non lo so…forse del fatto che non mi hai detto che ti sei preso una sbandata per Phoebe? >> lo canzonò tenendo gli occhi sulla strada.
<< Cosa?! >>.
<< Oppure del fatto che non ci sei ancora uscito insieme, ma questo non ti ha impedito di farle un succhiotto durante l’orario di lavoro…? >>. Juls non si preoccupava di celare quella nota di divertimento nella voce. Suo fratello era sbiancato in volto, e dovette trattenersi dal non scoppiare a ridere.
<< C-come diavolo fai a saperlo?! >> chiese sconvolto.
<< Io so sempre tutto di te. Ma speravo che me lo dicessi tu. Mi turba che tu non me lo abbia confidato. >> ammise lei mettendo il broncio.
<< È successo tutto così in fretta, che sono rimasto spiazzato. Scusami Star. >> Kyle le posò una mano sulla spalla. << Non so nemmeno io come comportarmi >>.
Juls sorrise per l’espressione scombussolata di suo fratello. << Ricordi quando ti ho parlato di Phoebe in quel senso? Tu mi dicesti che la vedevi soltanto come un’amica. Cosa ti ha fatto cambiare idea? >>.
<< Te lo giuro. Non ne ho la minima idea. Stavamo conversando come tutte le mattine. Lei era lì: operosa e adorabile, mentre leggeva le sue scartoffie. Poi le tue parole mi sono balenate in testa, e l’ho cominciata a vedere con una luce nuova, più…>>.
<< Impegnativa >> terminò Juliet per lui.
<< Esatto >> Kyle si passò una mano tra i capelli biondi.
<< Ti piace? >>.
<< Dio sì, mi piace. A te piace, a mamma anche. Sarebbe perfetta… >> commentò pensieroso inarcando un sorriso.
<< Oddio che emozione…quindi posso spargere la notizia ai quattro venti?! >> lo implorò la sorella con una faccia da cucciolo.
Kyle scoppiò a ridere. << Intendi dire alle altre? Va bene >>.
<< Evvai! >> Juliet suonò il clacson. << Mio fratello con la sorella della mia migliore amica!! >> gridò a gran voce dal finestrino.
<< Tu sei completamente fuori di testa! Dimmi una cosa: sei in quel “periodo” del mese? >> volle sapere Kyle apostrofando con le dita l’ultima parola.
<< Sì, quindi ho tutto il diritto di essere fuori di testa >> annuì Juls ammiccandogli.
<< Spero tanto che Phoebe non si comporti in questo modo in quei giorni…>> supplicò al cielo il ragazzo.
<< Ehi! Così mi offendi! >> s’incupì Juliet dandogli una pacca sulla gamba.
Kyle rise di nuovo. << Bene! Ora dimmi…come vanno le cose con Chris? Qui non sono l’unico che nasconde qualcosa! >> le puntò il dito contro con fare scherzoso.
Ma la faccia di Juliet era ben lontana dallo scherzo adesso, e Kyle si pentì di averle fatto quella domanda.
<< Ehi…Star cosa c’è? >> le chiese guardandola inquieto.
<< Niente Kyle. Va tutto bene con Chris. Sai che usciamo insieme. >> fu la risposa atona di lei. << E prima di dirmi che la mia faccia smorta non da segni di contentezza, ti rispondo che sto bene. Ho solo qualche dolorino allo stomaco e questo mi rende stizzita >>.
<< Non lo eri fino ad un attimo fa. >> commentò asciutto Kyle.
Juls grugnì. << Okay. Cosa vuoi sapere? Pensare a Chris mi fa pensare automaticamente a Louis, ed io non voglio pensare a lui >>.
<< Quando stai con Chris pensi ad un altro?! Non è normale, Star. >> la redarguì il fratello adoperando un tono dolce.
<< Lo so >>.
<< Anche quando andate a letto insieme, pensi a quell’altro? >> le chiese molto cautamente Kyle.
Lei sgranò gli occhi, ma si concentrò sulla guida. << Cosa? Letto? Io e Chris? Oddio no, non siamo andati a letto insieme! >>.
<< Sono giorni che ci esci e non hai provato neanche una scintilla di passione? >>.
<< No >> rispose secca Juliet.
<< Perché? >>.
Lei strinse le mani al volante, soffocando un tono acido. << Non credo che parlarne con te sia una buona idea >>.
<< Hai ragione. Sono un maschio e sono tuo fratello, ma voglio solo sapere se stai bene…>> il suo tono di voce suonò apprensivo, e Juls imprecò mentalmente per l’essersi ritrovata in quella situazione fastidiosa.
<< Chris è un bravo ragazzo. È gentile, ironico e dolce. Non è uno stronzo >>.
A differenza di qualcun altro, avrebbe voluto dire, ma lo tenne recondito nella sua testa.
<< E allora perché pensi a Louis? >> ripetè di nuovo suo fratello, confuso.
Ma se c’era una confusa lì, quella era lei. La prima in assoluto. Lasciando da parte il malumore, Juls pensò alla tristezza di quel momento. A quando aveva creduto che subito dopo la confessione di Louis, sul fatto di essere geloso, le avrebbe detto cosa provava per lei. Ci aveva creduto ciecamente, che si era sentita una povera idiota alle parole che le aveva invece rivolto. Le parole mormorate sulla sua fronte, pronunciate da quelle labbra che tanto agognava di assaggiare, le avevano bloccato la circolazione sanguigna, raggelandola da capo a piedi. La verità è che il non vederlo l’aveva rattristata in un modo deplorevole. Si sentiva una povera sciocca, desiderosa di un uomo che non sarebbe mai stato suo. Era una stronzata il poter convincere se stessa a volerlo anche come semplice conoscente. Voleva Louis, ma non in termini amichevoli. Un desiderio impossibile ostacolato dal lume della ragione, che le diceva: Non ti amerà mai, lui non è fatto per amare.
Lo scudo di amianto doveva di nuovo fare capolino, altrimenti avrebbe sofferto un’altra volta. La delusione di vedere un uomo che la desiderava soltanto fisicamente, ma che non l’avrebbe mai tenuta con sé per il resto della vita.
Pensò a Chris, alla sua prudenza e gentilezza di starle vicino. Non aveva accennato al sesso nemmeno una volta da quando aveva cominciato ad uscire con lei. Le rivolgeva sempre parole dolci che la facevano sentire tranquilla e ben voluta. Era semplicemente una sciocca a poter credere che al posto di Chris, ci sarebbe dovuto stare lui.
<< Io…>> cominciò a dire Juls, ma sentì la vibrazione del suo cellulare nella borsa. Perchè non riusciva mai a terminare un discorso?
<< Lo prendo io. Stai guidando >> disse Kyle.
<< Allora che dice il messaggio? Chi lo manda? >> chiese Juls accostando per far scendere Kyle.
<< È di Nat. >> strabuzzò gli occhi e assunse un’espressione indecifrabile << Dice: S.M.V.S.A.U.P.M.O.S.U.S >> la guardò sconcertato. << Che diavolo significa? >>.
<< E che ne so. Nat è Nat trecentosessantacinque giorni l’anno >> rispose lei in tono normale.
<< Giusto. Me’ ti saluto. A più tardi Star >>. Kyle le lasciò un bacio sulla tempia e scese dalla sua auto.

 

<< Sei in ritardo! Non hai ricevuto il mio messaggio?! >> Nat trascinava gli attrezzi da una parte e l’altra con fare nervoso.
<< Già non hai ricevuto il suo messaggio? >> si accodò Jade squadrandola come se fosse un alieno.
Juliet le guardò con un sopracciglio sollevato. << Sì…ma mi sfugge il significato di: S.M.V.S.A.U.P.M.O.S.U.S >> ammise schietta.
Jade strabuzzò gli occhi, e guardò di sbieco Nat. << Devo dire che sfugge anche a me >>.
La rossa alzò gli occhi al cielo. << Santa Merda Vieni Subito Abbiamo Un Problema Mamma Oggi Sono Uno Schianto, no? >> spiegò guardandole con ovvietà.
Juls sbattè le palpebre << Ah come ho fatto a non pensarci prima? Perdona la mia ignoranza >>.
<< Che fine hanno fatto gli S.O.S oppure ALLARME ROSSO?! >> chiese Jade scuotendo la testa.
<< Troppo banali >> fu la risposta di Nat.
La riccia si accigliò alzando gli occhi al cielo. << La prossima volta te lo mando io >> promise a Juls, che scoppiò a ridere.
<< Okay, ora che il messaggio in codice è stato tradotto, qual è il grosso problema? >> volle sapere Juliet seriamente.
<< Samantha e Lucas hanno chiesto una variazione all’ultimo minuto >> spiegò Nat con un brontolio.
<< Non vogliono più l’orchestra. Vogliono un cantante. >> spiegò Jade.
<< Merda! >>
<< Al quadrato >> aggiunse Nat all’imprecazione di Juliet.
<< E tu cosa hai detto? >> chiese quest’ultima a Jade.
<< Che avrei fatto tutto il possibile per trovarglielo >> rispose.
<< E? >>.
<< Non l’ho trovato. Non c’è nessun cantante disponibile >>.
<< Merda un’altra volta. >>, s’incupì Juls.
<< Dovrò comunicare loro la notizia >> sospirò la riccia.
<< Aspetta. Mi si è accesa la lampadina. >> esordì Nat con un largo sorriso.
Jade e Juls la guardarono attentamente e la rossa disse: << Louis canta >>.
Juliet la folgorò con uno sguardo colmo di disapprovazione.
Tutt’altro fu lo sguardo di Jade. << Perfetto, non ci resta che chiamarlo >>.
<< No! >> gridò contrariata Juliet prendendole il telefono dalle mani.
Jade la guardò con due occhi argentati e di sfida. << Juliet, è per Samantha e Lucas >>.
Lei mantenne la stessa caparbietà.
Non m’interessa…Si disse.
Non puoi essere così egoista…Si rimproverò.
È per la loro unica felicità…Esitò.
Puoi farcela, lo farai per loro…Sospirò, pensando a quei due ragazzi così innamorati e meritevoli del giorno più bello che potessero vivere.
Alla fine cedette sotto lo sguardo intimidatorio di Jade. << Okay >> le restituì riluttante il telefono.
<< Grazie, Juls. C’è un’altra cosa…>>.
<< Oh oh >>.
<< Non ho il nuovo numero di Louis. Dovrai andare a prenderlo tu e portarlo qui >>.
<< Come scusa? >> Juls contrasse la mascella.
<< Per favore >> Jade sbattè le lunghe ciglia in maniera melliflua.
<< No >>.
<< Sarò in debito con te >>.
<< Pff >>.
<< Sul serio >>.
<< Perché io? >>.
<< Perché sei l’unica che è libera in questo momento >>.
<< Ma tu guarda che fottuta fortuna >>.
<< Ci volete dare un taglio? >> s’intromise Nat.
<< Allora? >> chiese Jade a Juliet.
<< Ti detesto >>.
<< Anch’io ti voglio bene >> le scoccò un bacio sulla guancia.
Juliet si diresse a passo strascicato verso la porta, e quando l’aprì per uscire Nat disse: << Cerca di non saltargli addosso. Lo vogliamo vivo >>.
<< E anche vestito se ti comporterai da brava gattina... >> ammiccò Jade.
<< Crepate stronze, crepate >> Juls sfoderò il dito medio, ignorando le risate sguainate delle due.
A noi due Louis.

 

 
Dopo aver sgraffignato qualche biscotto ai cereali dalla dispensa della signora G, Juliet parcheggiò sotto la casa di Louis.
Scese sbattendo bruscamente lo sportello dell’auto e sbocconcellando nervosamente il biscotto, andò verso il portone. Non c’era tempo di litigare con lui, doveva fare in fretta. C’erano un sacco di cose da organizzare ancora, e mancavano soltanto tre ore e quarantacinque minuti all’arrivo degli sposi.
<< Oh che fortuna è aperto. >> disse sollevata, vi s’introdusse e prese l’ascensore.
Perse il conto di quante volte aveva bussato al campanello. Pensò che forse non era in casa, ma erano appena le otto di mattina, quindi doveva esserci per forza. E sia, avrebbe fatto alla vecchia maniera. Doveva ricordarsi di ringraziare Allie e i milioni di film sullo spionaggio che le aveva rifilato per tutti gli anni del college, stavano per tornarle utili. Prese una forcina dalla borsa, e la infilò nella serratura, adoperandone un altra per fare leva. Che figata, proprio come nei film, cominciò a canticchiare una canzoncina alla James Bond adatta alla situazione.
Non era violazione di proprietà privata, si rassicurò con un sorrisetto. Lo faceva soltanto a fin di bene. E anche perchè scassinare una porta era dannatamente divertente. Prendendo il piccolo cacciavite- e sì nella sua borsa c'era praticamente di tutto- lo fece girare nella serratura e quando questa scattò, la porta si aprì con un cigolio.
<< Louis ci sei? >> chiese ad alta voce. Nessuna risposta. Juliet si diresse per la camera da letto. Si fermò, quando sentì uno strano verso. Qualcuno stava…ansimando?
Il suo passo divenne più leggero man mano che si avvicinava alla stanza con la porta semichiusa.
Le uscirono gli occhi fuori delle orbite, quando lo vide. Li vide. Ecco perché Louis non rispondeva al campanello. Era impegnato in ben altre faccende.
Distolse lo sguardo dal corpo nudo di Louis che si trovava al di sopra di quell’altro nudo di Rachel. Juliet imprecò mentalmente, serrando i pugni. Le venne un moto di rabbia e qualcos’altro che non seppe definire.

Bè affermerei che in questi giorni si è decisamente DATO DA FARE.
Si riscosse, ricordandosi del motivo per cui era lì. Samantha e Lucas contavano su di lei. Doveva riflettere. Doveva agire con tutta la logica che possedeva.
<< FERMI TUTTI! >> Esclamò a gran voce spalancando la porta.

Okay, figura di merda. Darò la colpa anche di questo al ciclo.
Louis sussultò violentemente, mentre Rachel strillò cadendo dal letto per non farsi vedere nuda.
<< Ehm…>> Dovette fare uno sforzo enorme perché gli occhi non le cadessero su quella parte ben esposta del corpo di Louis. << Ehilà buongiorno >> tentò di nuovo Juliet sorridendo innocentemente guardando il soffitto.
<< Cristo Santo Juliet! Mai sei completamente pazza!! >> sbraitò Rachel coprendosi con le coperte.
<< Ma non potevi bussare?! >> chiese un Louis alquanto furente. Juliet notò che era avvampato fino alle orecchie. Trattenne un risolino perverso, che non c'entrava niente con la situazione.
<< L’ho fatto. Tu non hai risposto. >> rispose secca.
<< E perché secondo te? >> la canzonò Louis con un ghigno, mentre afferrava i pantaloni. << Non potevi andartene vedendo che non venivo ad aprirti? >>.
<< No >>.
<< Come scusa? >> Louis era sconcertato per il suo comportamento. Era piombata lì nel bel mezzo di una scopata con Rachel, non mostrando alcun segno di vergogna o timidezza. Dovette ammettere che quella ragazza fosse proprio unica. La fissò per un lungo istante. Erano giorni che non si vedevano, e rivederla gli fece uno strano effetto. Sorrise intimamente: era una vera bellezza, caparbia e intraprendente. Quegli occhi ambra lo stavano scrutando con una misteriosa stizza, e se ne chiese il motivo. Era lui quello che doveva essere irritato per il suo comportamento spudorato. Si dimenticò completamente della presenza di Rachel nella stanza, che non si accorse che si era avvicinato così tanto a Juls.
<< Ho bisogno di te. >> digrignò Juliet guardandolo con due occhi ambrati pieni di tensione.

Santo cielo, Louis copriti! Supplicò nella sua testa. Mmh ripensandoci meglio, va bene così...
Louis si sentì inconsapevolmente amareggiato per quel tono così freddo con cui lei aveva pronunciato quelle quattro parole. Aveva sempre sperato, in una parte dentro di sé, che lei pronunciasse quelle parole, ma il tono doveva essere passionale e dolce, non freddo e nervoso.
<< Puoi ripetere? >> le richiese con un tono mellifluo. Troppo mellifluo per i gusti di Juls. Infatti fece una smorfia. Quello stronzo bellissimo, non le avrebbe fatto perdere un minuto di più.
<< Vestiti. Vieni con me >>.
<< Dove andiamo? >> volle sapere Louis incuriosito.
<< Louis dove hai intenzione di andartene? >> chiese una Rachel indignata.
<< Oggi Louis aiuterà una giovane coppia a festeggiare il più bel giorno della loro vita. Vi sentirete domani. Ciao Rachel, felice di averti rivista. O almeno non nel modo in cui mi sarei aspettata >> Juliet contrasse le labbra per non ridere apertamente.
Louis se n’accorse e infatti si accigliò. << Smettila. Come sarebbe che io aiut… >>.
<< Ti spiego tutto dopo. Ma ti basti sapere che guadagnerai una bella sommetta, e magari con una parte di quei soldi potresti regalare a Rachel una collana di diamanti. >> dichiarò Juliet con finto entusiasmo.
<< Davvero? >>. Rachel invece era palesemente radiosa adesso.
<< Okay. Comprerò alla mia ragazza qualcosa di bello, così la renderò felice. A dopo amore. >> Louis la salutò con un bacio lungo.
Juls non distolse lo sguardo nemmeno nel momento in cui Louis baciava Rachel.
<< Nessuno ti ha mai detto che esiste la privacy? >> la rimbrottò Louis spintonandola verso la porta.
Juliet puntò i piedi al pavimento, alzò il mento e lo guardò dritto negli occhi. Inarcò un bel sorriso sfrontato e disse: << Mmh…Non m’interessa. Sbrigati. >>. Detto questo gli voltò le spalle schiaffeggiandolo con i suoi capelli lunghi e castani, e si congedò.

Note dell’autrice

 
*Sto lontano dallo stress, fumo un po’ e dopo gioco a PES*
Ciaoo bellissime questa canzone mi è entrata nella testa yeaah!! Scusate il ritardo ragazze, ma questa settimana sono stata tutti i pomeriggi a studiare perciò raramente stavo al pc U.U
Veniamo a noi…
Ahahahahahah vi siete divertite a leggere il capitolo? :D Non so a voi ma Juliet con il ciclo la trovo una miscela esplosiva X'D Chi di noi non è così in quei giorni? Ahahahaah dovete sapere che la sottoscritta mentre scriveva era in compagnia proprio delle “amichette” perciò direi che l’ho reso proprio realista, non c’è che dire LOL
Alors che ne pensate? Fatemi sentire :3
Come sempre -e lo farò ogni volta in quanto non smetterò mai di ripeterlo- ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente facendomi sorridere, ridere e commuovere :’)
Ringrazio di cuore le nuove meravigliose ragazze che si aggiungono, facendomi sentire nuove opinioni e ringrazio chi c’è sempre con le sue parole <3 <3
Mando un bacio a chi mi considera una delle sue autrici preferite. A chi segue in silenzio questa storia dico che è davvero un tesoro, e che se vuole qualche volta può farmi sentire cosa ne pensa con una recensione ^_^
In poche parole: vi amo tutte <3
Qualcuno desidera un anticipo del prossimo capitolo?
Bè…allora se comincio a parlare poi vi dico troppo perciò lascio a voi indovinare…Cosa succederà ora che Juliet e Louis si sono rivisti? E tra Rachel e Chris?
Ora mi dileguo ^_^
A presto splendori miei <3
Ella

 

  
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