Capitolo 11
<<
Bevilo tutto, ragazza. Vedrai che le fitte diminuiranno in minuto in minuto
>> la rassicurò la governante con un sorriso.
<<
Mmh >> mugugnò una Juliet accigliata, mentre soffiava sul liquido verde.
Durante la permanenza delle cosiddette “compagne mensili”, il suo umore era
sempre nero come il catrame, tanto che non riusciva a sorridere senza poi fare
una smorfia. La giornata era stata davvero lunga e si era rifugiata in cucina
per un istante di riposo. Sospirò assumendo un atteggiamento più rilassato.
<< La ringrazio signora G >> la salutò con un sorriso sincero, date le
premure che l’anziana signora le riservava sempre.
<<
Di niente cara >> rispose dandole una pacca leggera sul fondoschiena, e
questo fece ridacchiare Juls.
<<
Phoebe >> esordì quest’ultima notando la sorella di Jade scendere dalle
scale.
<<
Ehi Juls >> la ragazza si avvicinò dandole due baci di saluto sulle
guance.
<<
Cosa ti porta qui a quest’ora? Non lavori oggi? >> le chiese.
<<
Oh ero solo venuta a dare delle carte a Jade, ma niente d’importante. >>
rispose con noncuranza la riccia. Lei e Jade erano molto simili: stessi capelli
dai ricci scuri e ribelli, occhi grigi sebbene quelli di Jade fossero più
chiari, e che Phoebe fosse qualche centimetro più
alta.Per il resto erano uguali.Possedevano lo stesso carattere conciso e cordiale, che le rendeva
temerarie agli occhi degli sconosciuti ma anche a quelli dei conoscenti. Phoebe le sorrise
apertamente dicendole: << Mmh è inutile che ti chieda che cos’hai, perché
quel thè e la tua faccia scazzata dicono tutto >>.
Juliet le rivolse un mezzo sorriso di riconoscimento. << Tu invece sei radiosa. Cosa
mi racc… >>, ma s’interruppe vedendo una macchia scura, livida a dire il
vero sul collo di Phoebe. << Quello è un succhiotto?! >> chiese
strabuzzando gli occhi.
Phoebe si
coprì con una ciocca di capelli la macchia ben visibile. << No…>>
tentò di simulare indifferenza.
Juls,
malgrado il suo stato sofferente, scoppiò a ridere facendo attenzione a non far
cadere la tazza di thè. << Ai miei occhi non sfuggono i particolari.
Forse puoi farla a Jade, ma a me no. Chi n’è l’autore? >> sussurrò in
tono complice ammiccandole.
La riccia diventò imbarazzata, inumidendosi le labbra e guardando altrove.
<< Ehm…K…y…l…e…>>
farfugliò in tono così stretto che Juls non capì
un tubo.
<<
Come? Credo di non aver capito…>> ammise la ragazza facendosi più vicina.
<<
Kyle…>>.
Stavolta rischiò seriamente di far precipitare la tazza in ceramica sul pavimento.
<< Mio fratello?! >> ripetè con un’espressione tra il sorpreso e il
compiaciuto.
Phoebe
sorrise con le guance rosse per l’imbarazzo. Juls non l’aveva mai vista con
quella strana luce negli occhi grigi come il ferro. Era emozionata quanto
lei.
<<
Uscite insieme! >> esclamò euforica Juliet. Poi si accigliò. << E
quel cretino non mi ha detto niente! >>.
<<
Non usciamo insieme! E che il troppo lavoro ce lo impedisce…>> Phoebe
fece una smorfia addolorata.
Lei alzò
un sopracciglio, inarcando un sorriso malizioso. << E quel marchio dove
l’ave…>>.
<<
In ufficio >> rispose secca Phoebe trattenendosi dall’andare via in punta
di piedi per l’imbarazzante situazione in cui si era cacciata.
Juls
spalancò gli occhi, incredula per quella dichiarazione. << Oh wow. Santo
cielo. Sono così contenta! >> posò la tazza sul mobiletto nel
corridoio per abbracciare la ragazza.
<<
Ehi frena! Cosa ci sarebbe da festeggiare? >> rise ignara la riccia.
<<
Saremo cognate! Evvai! >>. Non c’era notizia più bella che potesse
migliorarle la giornata.
Phoebe
sospirò. << Sarà il ciclo che non ti fa riflettere. Te l’ho appena detto:
Non stiamo uscendo insieme! >>.
Juls si
staccò per guardarla con due occhi saccenti. << Non ancora, non
ancora >>.
La riccia scosse la testa. << Riuscirai a mantenere il segreto? >>.
<<
Quale segreto? >> ripetè Juliet con un visino ingenuo.
Lei
scoppiò a ridere e l’abbracciò di nuovo. << Grazie. Ora devo andare. Sia
io che te dobbiamo lavorare >>, e si congedò.
<<
L’amore fa fare le rime >> mormorò divertita Juls
tra sé e sé, e
riprendendo la tazza con quel dannato liquido ormai freddo, andò
nel suo angolo della tenuta per ricevere i clienti che
l’attendevano.
<<
Ehi >> disse quando si trovò Jade nel suo studio.
<<
Ehi >>, il tono della sua socia non prometteva nulla di buono.
<<
Qualcosa non va? >> domandò pensierosa Juls, chiudendosi la porta alle spalle.
<<
Vicky sarà qui a momenti per la prima prova d’abito. >> annunciò la
riccia tamburellando le dita sulla scrivania.
<<
Sì, lo so…e? >> . Il tono di Juls era palesemente spazientito.
Jade alzò
gli occhi per incontrare quelli dell’amica. Si vedeva che aveva un viso stanco.
Rise intimamente pensando a quanto gli occhi di Juliet potessero rivelare senza
l’uso delle parole. << Verrà anche lo sposo: Robert >>.
<<
Cosa? >> Juls aggrottò le sopracciglia. << Lo sposo che accompagna
la sposa alla prova d’abito?! >>.
<<
Già. Robert ha insistito >>.
Lei grugnì. << Non è mai successo che fosse proprio lo sposo ad accompagnare
la sua compagna nel momento della scelta dell’abito >>.
<<
A quanto sembra Vicky si fida solo della sua opinione, e lo vuole con lei in un momento del genere. >>
disse Jade guardando l’espressione contrariata di Juls. << E lo so che
non ti va giù >>.
<<
Ho sempre pensato che l’uomo non dovesse vedere l’abito, prima della cerimonia.
>> commentò Juliet sedendosi pesantemente sul divano << Quella
suspense da un tocco in più all’atmosfera magica che viene a crearsi. Ma se è
la sposa a volerlo, mi atterrò ai suoi completi desideri >>.
<<
È quello che facciamo. Soddisfiamo ogni singolo capriccio di tutte le donne e
siamo bravissime a compiacerle perché non sbagliamo un colpo >> affermò
Jade con un sorriso compiaciuto.
<<
Hai perfettamente ragione. Nat? >>.
<<
Sta ultimando gli ultimi scatti della coppia in giardino. Tra venti minuti
saranno qui. >> rispose prontamente Jade.
<<
Sono stanca…domani abbiamo un’intera cerimonia da preparare e devo dormire
almeno otto ore, pregando che il flusso mi dia tregua. >> borbottò Juls
massaggiandosi la fronte con una mano.
<<
Lo so. Ma secondo quanto sostenevano i due, non potevano incontrarci prima
delle otto di sera >> sospirò rassegnata.
Juliet si
portò una mano allo stomaco. << Che sia una cosa veloce…! >>.
<<
Parliamo d’altro. Come sta Chris? >> Jade si sedette sul braccio del
divano.
Lei serrò gli occhi. << Bene >>.
<<
Oh su avanti. Sappiamo tutti che state uscendo insieme >> ridacchiò la
riccia.
<<
A voi non sfugge proprio niente eh? Comunque sì >> ammise con voce
incolore.
<<
Da quanto tempo? >>.
<<
Mah un paio di giorni…>> rispose con palese indifferenza.
<<
Wow assicurati di non accecarmi con le tue scintille di felicità >> la
schernì Jade.
Juls si
mise seduta guardandola con una smorfia. << Scusami. Non è la reazione
che ci si aspetterebbe…>>.
<<
Non credo sia colpa del tuo malessere fisico. Ho notato che da quando esci con
Chris, non hai più visto Louis. Giusto? >> chiese con naturalezza Jade
guardandola di sbieco.
Juliet
s’irrigidì al suono di quel nome. Erano quattro giorni che non lo vedeva. Forse
anche lui aveva pensato che non ci fosse motivo nel rivedersi, ma lei si era
chiesta perché non l’avesse chiamata quel giorno che aveva lasciato il regalo
alla madre. Era certa che lo avesse ricevuto, si fidava di Joannah, allora
perché Louis non l’aveva almeno cercata? Magari per dirle anche un: “ Ehi
grazie”, o roba così. Non che si aspettasse un ringraziamento particolare,
visto che il suo vecchio cellulare si era rotto a causa del tuffo in acqua, e
quindi rendendo lei indirettamente responsabile del suo decesso. La sua intima
amarezza si era trasformata in indignazione. Quel ragazzo la mandava fuori di
sé, e con i dolori che le attanagliavano il corpo, il comportamento di Louis a
lei ignaro la faceva innervosire ancora di più.
<<
Sì >> confermò con un tono volutamente sprezzante.
<<
Avete…ehm…litigato? >>.
<<
E quand’è che non litighiamo noi due? >> bofonchiò sardonica Juliet
alzandosi dal divano. << La faccenda è limpida come l’acqua: non siamo
fatti neanche per essere amici, quindi l’idea di rivederci è fuori questione
>>.
<<
Non potete essere amici perché siete pazzi l’uno dell’altra >> mormorò
con un sorriso flebile Jade.
Juls la
fulminò con lo sguardo. << Che enorme stronzata! Mai sentito niente di
più ridicolo! >>.
<<
Non puoi mascherare i tuoi sentimenti >>.
<<
Io non mascherò proprio un bel niente! È stato chiaro quando mi ha augurato una
vita felice con Chris. Io per la mia strada, lui per la sua con Rachel. Fine-della-storia >>.
<<
E tu gli hai creduto? >> la canzonò Jade poggiandole una mano sul
braccio.
<<
Cosa vorresti dire? >>.
<<
Gli uomini amano tergiversare. Ti ha detto che era geloso, ma ti ha spinto
verso un altro uomo. È contraddittorio. >>.
<<
Louis è contraddittorio. Tutto di lui lo è. Lo sai qual è il suo vero intento?
Prendermi per il culo! Ma io non mi lascerò incantare dai suoi strabici
comportamenti! >> ringhiò Juls serrando il pugno.
<<
Cos’hai intenzione di fare? >>.
<<
Sbattergli in faccia tutto ciò che penso di lui >>.
<<
Oookay, ma quel momento dovrà attendere. Ora spalanca il tuo miglior finto
sorriso, perché gli sposini stanno arrivando >> annunciò Jade sentendo la
voce di Nat echeggiare dal corridoio.
<<
Bene. Diamo inizio alle danze! >> sbuffò lei voltandosi di spalle per
sorridere nel miglior modo possibile agli ultimi clienti della giornata.
<<
Lo strascico è troppo lungo. >> disse perentoriamente, spintonando Juls
per poter vedere meglio il vestito che indossava la compagna. Erano presenti Allison, Jade e Nat. Con
quei due ci voleva la squadra speciale al completo.
<<
Mmh…>>. L’unica sillaba che fosse mai uscita dalla bocca della moglie per tutta la durata dell'incontro.
Juls
n’aveva abbastanza.
<<
Vicky, sei d’accordo con Robert? >> le chiese con il miglior tono
paziente del mondo.
<<
A me piace… >> mormorò lei.
<<
A me no. Potresti inciampare >> disse in tono duro Robert.
La moglie
si zittì, annuendo. << Hai ragione >>.
Questo è
troppo corto, questo è troppo lungo, il pizzo no, la taffetà no…ma chi era che
doveva indossarlo? Lei o lui?!
<<
Tagliamolo. >> fu l’ordine del marito.
Juliet
serrò la mascella, e si girò verso Allie.
<<
Tagliarlo? >> ripetè Allie. Non le era mai capitato di dover tagliare
l’abito. Aveva sempre apportato delle modifiche, ma quello strascico era il
pezzo forte e non poteva essere cambiato.
<<
Andrò a cercare un altro abito >> disse Juls, capendo la riluttanza di
Allie.
Robert
scosse la testa. << A noi piace questo. Vero Vicky? >>.
<<
Sì, è vero >> concordò.
<<
Io credo che lo strascico si rovinerebbe se venisse tagliato…>> ribattè
cordialmente Allison.
<<
Non per forza. Sarebbe solo un pezzo. Fidatevi di ME. >> Robert cominciò
a cercare un paio di forbici sulla scrivania di Juliet. << Eccole >>.
Juliet
corse subire prendendogliele dalle mani. << No, non lo farà >>
disse in tono glaciale.
Robert
alzò un sopracciglio sconcertato. Jade si schiarì la gola, e gli occhi di Juls
balzarono sull’amica. Poi guardò Allie. Quest’ultima sospirò, poi con tono
conciso disse: << Sono io la designer. Lo farò io >>.
<<
Come volete >> Robert indietreggiò, ma tenne gli occhi fissi su Allie,
mentre questa si chinava per tagliare un pezzo dello strascico.
<<
Può andare >> convenne l'uomo annuendo impercettibilmente.
<<
Tutto sommato l’abito non ha perso il suo fascino >> commentò sollevata
Allison raccogliendo la stoffa in eccesso.
<<
Grazie mille. Questo è l’abito giusto. >> trillò Vicky entusiasta. Nat le
passò un fazzolettino. << Tieni >>.
<<
Avete visto? Non c’era motivo d’innervosirsi. I miei consigli sono stati utili
>> si pavoneggiò Robert compiacendosi.
Juls
mostrò i denti. << Già…Utili come un asciugacapelli in un bagno di un
uomo senza capelli >> ringhiò sardonica.
<<
Come scusi? >> le domandò l’uomo.
Lei
sorrise in modo sinistro << Niente. Parlo da sola >>.
<<
Oh dovrebbe andare da uno psichiatra…>>.
A quel punto divenne paonazza. Portò un piede in avanti, ma Jade la trattene da dietro per i
jeans.
<<
Juls…>> la rimproverò dolcemente parlandole nell'orecchio orecchio per non farsi
sentire.
L’espressione
di Juliet assunse un’aria raggelante. << Sbarazzati di loro. Sono stanca.
>> sibilò in un sussurro.
Jade
annuì. << Bene, siamo molto felici di aver esaudito le vostre richieste per l'abito da sposa.
Vi accompagno alla porta…>> sorrise cordiale.
Rob e
Vicky annuirono. << Buona serata >> disse l’uomo con un mezzo
sorriso. Vicky fece lo stesso ringraziandole ancora per l’aiuto.
<<
Tre…>> cominciò Nat.
<<
Due…>> Allison chiuse gli occhi.
<< Uno…>> concluse Jade rientrando nello studio.
<<
Glielo do' io lo psichiatra a quel masochista schifoso! Provo pena
per quella donna che diventerà sua moglie! Egocentrico di un
dittatore!! Arrogante pallone gonfiato provasse di nuovo a mettere
piede nel mio studio e gli taglierò quel cazzo moscio che si
ritrova con le forbici!! >> ringhiò Juliet alzando i pugni
in aria.
<<
Esistono le sposine isteriche, piagnucolanti, viscide, ma è la prima volta che
ci troviamo di fronte ad uno sposo del genere. Di solito sono sempre così
tranquilli…>> commentò Nat prendendo una bottiglia d’acqua dal mini frigo
per rinfrescarsi.
<<
Dovremmo dargli un nome che lo descriva in pieno. >> propose con un
sorriso aspro Jade accoccolandosi sul divanetto.
<<
Sposostro! >> fu la risposta concisa di Juliet con un ghigno furente.
<<
Oh, parola derivante dall’unione di “sposo” e “mostro”. Mi piace >>
concordò Allison adagiandosi anch’essa sul divano.
<<
Decisamente. >> rise Nat dando il cinque ad Allison.
<<
Un’ora e trentacinque minuti. Non posso crederci. Dio solo sa cosa mi ha
trattenuto dal non esplodere. >> borbottò Juls.
<<
Siamo troppo nobili per abbassarci al livello di quegli individui >>
commentò Jade con un gesto di supremazia.
<<
Troppo per i miei gusti >> rispose secca Juls. Era troppo stanca per
lasciarsi prendere dai commenti di quell’uomo. C’era un unico pensiero nella
sua testa, e cioè il suo adorato letto.
<<
Dove vai? >> le chiese Allie.
<<
A dormire. Ne ho bisogno, se domani dovremo preparare un evento.
Altrimenti
scoppierò e rischierò seriamente di spaventare gli
invitati ringhiando come un cane. >> Afferrò borsa e
cappotto.
Nat rise.
<< Oh sarei molto curiosa di assistervi, ma credo che non ci convenga se
vogliamo essere pagate >>.
<<
Me ne vado anch’io. Spero che Niall mi abbia preparato qualcosa da mangiare
>> pregò speranzosa Allison.
<<
O magari ha mangiato anche la tua di cena >> commentò divertita la rossa
dandole un buffetto sul braccio.
<<
Se lo ha fatto, niente sesso per una settimana >>.
<<
Quanto sei crudele! >> esclamò Nat fingendosi sconvolta.
<<
Notte ragazze >> le salutò Juls.
<<
Aspetta…e Louis? >> le ricordò Jade ammiccandole.
Juliet
sospirò. Non aveva le forze per gridare anche contro di
lui. << Oh tranquilla. Arriverà anche il suo momento
>>.
Quando se
n’andò, Nat sbattè le palpebre più volte. << Ci siamo perse qualcosa?
>>.
<<
Oh non temete. Niente che già non si sappia. >> rispose Jade con un gesto
di nonchalance.
<<
Potevo andare benissimo con la mia auto a lavoro… >> borbottò Kyle appoggiando un
gomito sul finestrino.
<<
Sicuro. Ma non mi sarei privata del piacere di chiacchierare un po’ con il mio
adorato e sincero fratellino. >> lo punzecchiò Juliet marcando bene l'aggettivo "sincero".
<< E di cosa vorresti chiacchierare mia dolce sorellina? >>.
<<
Oh non lo so…forse del fatto che non mi hai detto che ti sei preso una sbandata
per Phoebe? >> lo canzonò tenendo gli occhi sulla strada.
<<
Cosa?! >>.
<<
Oppure del fatto che non ci sei ancora uscito insieme, ma questo non ti ha
impedito di farle un succhiotto durante l’orario di lavoro…? >>. Juls
non si preoccupava di celare quella nota di divertimento nella voce. Suo
fratello era sbiancato in volto, e dovette trattenersi dal non scoppiare a
ridere.
<<
C-come diavolo fai a saperlo?! >> chiese sconvolto.
<<
Io so sempre tutto di te. Ma speravo che me lo dicessi tu. Mi turba che tu non
me lo abbia confidato. >> ammise lei mettendo il broncio.
<<
È successo tutto così in fretta, che sono rimasto spiazzato. Scusami Star. >>
Kyle le posò una mano sulla spalla. << Non so nemmeno io come comportarmi
>>.
Juls
sorrise per l’espressione scombussolata di suo fratello. << Ricordi
quando ti ho parlato di Phoebe in quel senso? Tu mi dicesti che la vedevi
soltanto come un’amica. Cosa ti ha fatto cambiare idea? >>.
<<
Te lo giuro. Non ne ho la minima idea. Stavamo conversando come tutte le
mattine. Lei era lì: operosa e adorabile, mentre leggeva le sue scartoffie. Poi
le tue parole mi sono balenate in testa, e l’ho cominciata a vedere con una
luce nuova, più…>>.
<<
Impegnativa >> terminò Juliet per lui.
<<
Esatto >> Kyle si passò una mano tra i capelli biondi.
<<
Ti piace? >>.
<<
Dio sì, mi piace. A te piace, a mamma anche. Sarebbe perfetta… >>
commentò pensieroso inarcando un sorriso.
<<
Oddio che emozione…quindi posso spargere la notizia ai quattro venti?! >>
lo implorò la sorella con una faccia da cucciolo.
Kyle
scoppiò a ridere. << Intendi dire alle altre? Va bene >>.
<<
Evvai! >> Juliet suonò il clacson. << Mio fratello con la sorella della
mia migliore amica!! >> gridò a gran voce dal finestrino.
<<
Tu sei completamente fuori di testa! Dimmi una cosa: sei in quel “periodo” del mese?
>> volle sapere Kyle apostrofando con le dita l’ultima parola.
<<
Sì, quindi ho tutto il diritto di essere fuori di testa >> annuì Juls
ammiccandogli.
<<
Spero tanto che Phoebe non si comporti in questo modo in quei giorni…>>
supplicò al cielo il ragazzo.
<<
Ehi! Così mi offendi! >> s’incupì Juliet dandogli una pacca sulla gamba.
Kyle rise
di nuovo. << Bene! Ora dimmi…come vanno le cose con Chris? Qui non sono
l’unico che nasconde qualcosa! >> le puntò il dito contro con fare
scherzoso.
Ma la
faccia di Juliet era ben lontana dallo scherzo adesso, e Kyle si pentì di
averle fatto quella domanda.
<<
Ehi…Star cosa c’è? >> le chiese guardandola inquieto.
<<
Niente Kyle. Va tutto bene con Chris. Sai che usciamo insieme. >> fu la
risposa atona di lei. << E prima di dirmi che la mia faccia smorta non da
segni di contentezza, ti rispondo che sto bene. Ho solo qualche dolorino allo stomaco e questo mi rende stizzita >>.
<<
Non lo eri fino ad un attimo fa. >> commentò asciutto Kyle.
Juls
grugnì. << Okay. Cosa vuoi sapere? Pensare a Chris mi fa pensare
automaticamente a Louis, ed io non voglio pensare a lui >>.
<<
Quando stai con Chris pensi ad un altro?! Non è normale, Star. >> la
redarguì il fratello adoperando un tono dolce.
<< Lo so >>.
<<
Anche quando andate a letto insieme, pensi a quell’altro? >> le chiese
molto cautamente Kyle.
Lei sgranò gli occhi, ma si concentrò sulla guida. << Cosa? Letto? Io e
Chris? Oddio no, non siamo andati a letto insieme! >>.
<<
Sono giorni che ci esci e non hai provato neanche una scintilla di passione?
>>.
<<
No >> rispose secca Juliet.
<<
Perché? >>.
Lei
strinse le mani al volante, soffocando un tono acido. << Non credo che
parlarne con te sia una buona idea >>.
<<
Hai ragione. Sono un maschio e sono tuo fratello, ma voglio solo sapere se stai
bene…>> il suo tono di voce suonò apprensivo, e Juls imprecò mentalmente
per l’essersi ritrovata in quella situazione fastidiosa.
<<
Chris è un bravo ragazzo. È gentile, ironico e dolce. Non è uno stronzo
>>.
A
differenza di qualcun altro, avrebbe voluto dire, ma lo tenne recondito nella
sua testa.
<<
E allora perché pensi a Louis? >> ripetè di nuovo suo fratello, confuso.
Ma se
c’era una confusa lì, quella era lei. La prima in assoluto. Lasciando da parte
il malumore, Juls pensò alla tristezza di quel momento. A quando aveva creduto
che subito dopo la confessione di Louis, sul fatto di essere geloso, le avrebbe
detto cosa provava per lei. Ci aveva creduto ciecamente, che si era sentita una
povera idiota alle parole che le aveva invece rivolto. Le parole mormorate
sulla sua fronte, pronunciate da quelle labbra che tanto agognava di
assaggiare, le avevano bloccato la circolazione sanguigna, raggelandola da capo
a piedi. La verità è che il non vederlo l’aveva rattristata in un modo
deplorevole. Si sentiva una povera sciocca, desiderosa di un uomo che non
sarebbe mai stato suo. Era una stronzata il poter convincere se stessa a
volerlo anche come semplice conoscente. Voleva Louis, ma non in termini
amichevoli. Un desiderio impossibile ostacolato dal lume della ragione, che le
diceva: Non ti amerà mai, lui non è fatto per amare.
Lo scudo
di amianto doveva di nuovo fare capolino, altrimenti avrebbe sofferto un’altra
volta. La delusione di vedere un uomo che la desiderava soltanto fisicamente,
ma che non l’avrebbe mai tenuta con sé per il resto della vita.
Pensò a
Chris, alla sua prudenza e gentilezza di starle vicino. Non aveva accennato al
sesso nemmeno una volta da quando aveva cominciato ad uscire con lei. Le
rivolgeva sempre parole dolci che la facevano sentire tranquilla e ben voluta.
Era semplicemente una sciocca a poter credere che al posto di Chris, ci sarebbe
dovuto stare lui.
<<
Io…>> cominciò a dire Juls, ma sentì la vibrazione del suo cellulare nella
borsa. Perchè non riusciva mai a terminare un discorso?
<<
Lo prendo io. Stai guidando >> disse Kyle.
<<
Allora che dice il messaggio? Chi lo manda? >> chiese Juls accostando per
far scendere Kyle.
<<
È di Nat. >> strabuzzò gli occhi e assunse un’espressione indecifrabile
<< Dice: S.M.V.S.A.U.P.M.O.S.U.S >> la guardò sconcertato. <<
Che diavolo significa? >>.
<<
E che ne so. Nat è Nat trecentosessantacinque giorni l’anno >> rispose lei in tono normale.
<<
Giusto. Me’ ti saluto. A più tardi Star >>. Kyle le lasciò un bacio sulla
tempia e scese dalla sua auto.
<<
Già non hai ricevuto il suo messaggio? >> si accodò Jade squadrandola
come se fosse un alieno.
Juliet le
guardò con un sopracciglio sollevato. << Sì…ma mi sfugge il significato
di: S.M.V.S.A.U.P.M.O.S.U.S >> ammise schietta.
Jade
strabuzzò gli occhi, e guardò di sbieco Nat. << Devo dire che sfugge
anche a me >>.
La rossa alzò
gli occhi al cielo. << Santa Merda Vieni Subito Abbiamo Un Problema Mamma
Oggi Sono Uno Schianto, no? >> spiegò guardandole con ovvietà.
Juls
sbattè le palpebre << Ah come ho fatto a non pensarci prima? Perdona la mia ignoranza >>.
<<
Che fine hanno fatto gli S.O.S oppure ALLARME ROSSO?! >> chiese Jade
scuotendo la testa.
<< Troppo
banali >> fu la risposta di Nat.
La riccia si
accigliò alzando gli occhi al cielo. << La prossima volta te lo mando io >> promise a Juls,
che scoppiò a ridere.
<<
Okay, ora che il messaggio in codice è stato tradotto, qual è il grosso problema?
>> volle sapere Juliet seriamente.
<<
Samantha e Lucas hanno chiesto una variazione all’ultimo minuto >> spiegò
Nat con un brontolio.
<<
Non vogliono più l’orchestra. Vogliono un cantante. >> spiegò Jade.
<<
Merda! >>
<<
Al quadrato >> aggiunse Nat all’imprecazione di Juliet.
<<
E tu cosa hai detto? >> chiese quest’ultima a Jade.
<<
Che avrei fatto tutto il possibile per trovarglielo >> rispose.
<<
E? >>.
<<
Non l’ho trovato. Non c’è nessun cantante disponibile >>.
<<
Merda un’altra volta. >>, s’incupì Juls.
<<
Dovrò comunicare loro la notizia >> sospirò la riccia.
<<
Aspetta. Mi si è accesa la lampadina. >> esordì Nat con un largo sorriso.
Jade e
Juls la guardarono attentamente e la rossa disse: << Louis canta >>.
Juliet la
folgorò con uno sguardo colmo di disapprovazione.
Tutt’altro
fu lo sguardo di Jade. << Perfetto, non ci resta che chiamarlo >>.
<<
No! >> gridò contrariata Juliet prendendole il telefono dalle mani.
Jade la
guardò con due occhi argentati e di sfida. << Juliet, è per Samantha e
Lucas >>.
Lei mantenne
la stessa caparbietà.
Non
m’interessa…Si disse.
Non puoi
essere così egoista…Si rimproverò.
È per la
loro unica felicità…Esitò.
Puoi
farcela, lo farai per loro…Sospirò, pensando a quei due ragazzi così innamorati
e meritevoli del giorno più bello che potessero vivere.
Alla fine
cedette sotto lo sguardo intimidatorio di Jade. << Okay >> le
restituì riluttante il telefono.
<<
Grazie, Juls. C’è un’altra cosa…>>.
<<
Oh oh >>.
<< Non
ho il nuovo numero di Louis. Dovrai andare a prenderlo tu e portarlo qui
>>.
<<
Come scusa? >> Juls contrasse la mascella.
<<
Per favore >> Jade sbattè le lunghe ciglia in maniera melliflua.
<<
No >>.
<<
Sarò in debito con te >>.
<<
Pff >>.
<<
Sul serio >>.
<<
Perché io? >>.
<<
Perché sei l’unica che è libera in questo momento >>.
<<
Ma tu guarda che fottuta fortuna >>.
<<
Ci volete dare un taglio? >> s’intromise Nat.
<<
Allora? >> chiese Jade a Juliet.
<<
Ti detesto >>.
<<
Anch’io ti voglio bene >> le scoccò un bacio sulla guancia.
Juliet si
diresse a passo strascicato verso la porta, e quando l’aprì per uscire Nat
disse: << Cerca di non saltargli addosso. Lo vogliamo vivo >>.
<< E
anche vestito se ti comporterai da brava gattina... >> ammiccò Jade.
<<
Crepate stronze, crepate >> Juls sfoderò il dito medio, ignorando le risate sguainate delle due.
A noi due
Louis.
Dopo aver
sgraffignato qualche biscotto ai cereali dalla dispensa della signora G, Juliet
parcheggiò sotto la casa di Louis.
Scese
sbattendo bruscamente lo sportello dell’auto e sbocconcellando nervosamente il biscotto,
andò verso il portone. Non c’era tempo di litigare con lui, doveva fare in
fretta. C’erano un sacco di cose da organizzare ancora, e mancavano soltanto
tre ore e quarantacinque minuti all’arrivo degli sposi.
<<
Oh che fortuna è aperto. >> disse sollevata, vi s’introdusse e prese
l’ascensore.
Perse il
conto di quante volte aveva bussato al campanello. Pensò che
forse non era in
casa, ma erano appena le otto di mattina, quindi doveva esserci per
forza. E sia, avrebbe fatto alla vecchia maniera. Doveva ricordarsi di
ringraziare Allie e i milioni di film sullo spionaggio che le aveva
rifilato per tutti gli anni del college, stavano per tornarle utili.
Prese una forcina dalla borsa, e la infilò nella serratura,
adoperandone un altra per fare leva. Che figata, proprio come nei film,
cominciò a canticchiare una canzoncina alla James
Bond adatta alla situazione.
Non era violazione di proprietà privata, si rassicurò con
un sorrisetto. Lo faceva soltanto a fin di bene. E anche perchè
scassinare una porta era dannatamente divertente. Prendendo il piccolo
cacciavite- e sì nella sua borsa c'era praticamente di tutto- lo
fece girare nella serratura e
quando questa scattò, la porta si aprì con un cigolio.
<<
Louis ci sei? >> chiese ad alta voce. Nessuna risposta. Juliet si diresse
per la camera da letto. Si fermò, quando sentì uno strano verso. Qualcuno
stava…ansimando?
Il suo
passo divenne più leggero man mano che si avvicinava alla stanza con la porta
semichiusa.
Le
uscirono gli occhi fuori delle orbite, quando lo vide. Li vide. Ecco perché Louis non rispondeva al campanello. Era impegnato in ben altre faccende.
Distolse
lo sguardo dal corpo nudo di Louis che si trovava al di sopra di quell’altro
nudo di Rachel. Juliet imprecò mentalmente, serrando i pugni. Le venne un moto
di rabbia e qualcos’altro che non seppe definire.
Bè affermerei che in questi giorni
si è decisamente DATO DA FARE.
Si
riscosse, ricordandosi del motivo per cui era lì. Samantha e Lucas contavano su
di lei. Doveva riflettere. Doveva agire con tutta la logica che possedeva.
<<
FERMI TUTTI! >> Esclamò a gran voce spalancando la porta.
Okay, figura di merda. Darò la colpa anche di
questo al ciclo.
Louis
sussultò violentemente, mentre Rachel strillò cadendo dal letto per non farsi
vedere nuda.
<<
Ehm…>> Dovette fare uno sforzo enorme perché gli occhi non le cadessero
su quella parte ben esposta del corpo di Louis. << Ehilà buongiorno
>> tentò di nuovo Juliet sorridendo innocentemente guardando il soffitto.
<<
Cristo Santo Juliet! Mai sei completamente pazza!! >> sbraitò Rachel
coprendosi con le coperte.
<<
Ma non potevi bussare?! >> chiese un Louis alquanto furente. Juliet notò
che era avvampato fino alle orecchie. Trattenne un risolino perverso, che non
c'entrava niente con la situazione.
<<
L’ho fatto. Tu non hai risposto. >> rispose secca.
<<
E perché secondo te? >> la canzonò Louis con un ghigno, mentre afferrava
i pantaloni. << Non potevi andartene vedendo che non venivo ad aprirti?
>>.
<<
No >>.
<<
Come scusa? >> Louis era sconcertato per il suo comportamento. Era
piombata lì nel bel mezzo di una scopata con Rachel, non mostrando alcun segno
di vergogna o timidezza. Dovette ammettere che quella ragazza fosse proprio
unica. La fissò per un lungo istante. Erano giorni che non si vedevano, e
rivederla gli fece uno strano effetto. Sorrise intimamente: era una vera
bellezza, caparbia e intraprendente. Quegli occhi ambra lo stavano scrutando
con una misteriosa stizza, e se ne chiese il motivo. Era lui quello che doveva
essere irritato per il suo comportamento spudorato. Si dimenticò completamente
della presenza di Rachel nella stanza, che non si accorse che si era avvicinato
così tanto a Juls.
<<
Ho bisogno di te. >> digrignò Juliet guardandolo con due occhi ambrati
pieni di tensione.
Santo cielo, Louis copriti! Supplicò nella sua testa. Mmh ripensandoci meglio, va bene così...
Louis si
sentì inconsapevolmente amareggiato per quel tono così freddo con cui lei aveva
pronunciato quelle quattro parole. Aveva sempre sperato, in una parte dentro di
sé, che lei pronunciasse quelle parole, ma il tono doveva essere passionale e
dolce, non freddo e nervoso.
<<
Puoi ripetere? >> le richiese con un tono mellifluo. Troppo mellifluo per
i gusti di Juls. Infatti fece una smorfia. Quello stronzo bellissimo, non le
avrebbe fatto perdere un minuto di più.
<<
Vestiti. Vieni con me >>.
<<
Dove andiamo? >> volle sapere Louis incuriosito.
<<
Louis dove hai intenzione di andartene? >> chiese una Rachel indignata.
<<
Oggi Louis aiuterà una giovane coppia a festeggiare il più bel giorno della loro
vita. Vi sentirete domani. Ciao Rachel, felice di averti rivista. O almeno non
nel modo in cui mi sarei aspettata >> Juliet contrasse le labbra per non
ridere apertamente.
Louis se
n’accorse e infatti si accigliò. << Smettila. Come sarebbe che io aiut…
>>.
<<
Ti spiego tutto dopo. Ma ti basti sapere che guadagnerai una bella sommetta, e
magari con una parte di quei soldi potresti regalare a Rachel una collana di
diamanti. >> dichiarò Juliet con finto entusiasmo.
<<
Davvero? >>. Rachel invece era palesemente radiosa adesso.
<<
Okay. Comprerò alla mia ragazza qualcosa di bello, così la renderò felice. A
dopo amore. >> Louis la salutò con un bacio lungo.
Juls non
distolse lo sguardo nemmeno nel momento in cui Louis baciava Rachel.
<<
Nessuno ti ha mai detto che esiste la privacy? >> la rimbrottò Louis
spintonandola verso la porta.
Juliet puntò i piedi al pavimento, alzò il mento e lo guardò dritto negli occhi. Inarcò
un bel sorriso sfrontato e disse: << Mmh…Non m’interessa. Sbrigati.
>>. Detto questo gli voltò le spalle schiaffeggiandolo con i suoi capelli
lunghi e castani, e si congedò.
Note dell’autrice
*Sto lontano dallo stress, fumo un po’ e dopo gioco a PES*
Ciaoo bellissime questa canzone mi è entrata nella testa yeaah!! Scusate
il ritardo ragazze, ma questa settimana sono stata tutti i pomeriggi a studiare
perciò raramente stavo al pc U.U
Veniamo a noi…
Ahahahahahah vi siete divertite a leggere il capitolo? :D Non so a
voi ma Juliet con il ciclo la trovo una miscela esplosiva X'D Chi di noi non è
così in quei giorni? Ahahahaah dovete sapere che la sottoscritta mentre scriveva
era in compagnia proprio delle “amichette” perciò direi che l’ho reso proprio
realista, non c’è che dire LOL
Alors che ne pensate? Fatemi sentire :3
Come sempre -e lo farò ogni volta in quanto non smetterò mai di
ripeterlo- ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente facendomi
sorridere, ridere e commuovere :’)
Ringrazio di cuore le nuove meravigliose ragazze che si
aggiungono, facendomi sentire nuove opinioni e ringrazio chi c’è sempre con le
sue parole <3 <3
Mando un bacio a chi mi considera una delle sue autrici preferite.
A chi segue in silenzio questa storia dico che è davvero un tesoro, e che se
vuole qualche volta può farmi sentire cosa ne pensa con una recensione ^_^
In poche parole: vi amo tutte <3
Qualcuno desidera un anticipo del prossimo capitolo?
Bè…allora se comincio a parlare poi vi dico troppo perciò lascio a
voi indovinare…Cosa succederà ora che Juliet e Louis si sono rivisti?
Ora mi dileguo ^_^
A presto splendori miei <3
Ella