Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Juliefer    06/10/2012    55 recensioni
Non so esattamente cosa spinga due persone a legarsi. Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole. Probabilmente, l’incominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po’ di se, a scoprire pian piano quel che il cuore cela. Imparare a volersi bene, ad accettarsi per i difetti, i pregi, per le arrabbiature e le battute. O forse accade perché doveva accadere. Perché le anime son destinate a trovarsi prima o poi.
-Juliefer.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CHAPTER Seven
 






 

Rosalie



Image and video hosting by TinyPic



 

Come organizzato, passò a prendermi sotto casa Susanne.
Con il suo motorino saremmo arrivate alla stazione di bus e insieme al resto della squadra direttamente a Londra.
Zuzu era emozionatissima. Non smetteva un attimo di parlare.
A me andava bene. Io stavo in silenzio, l’ascoltavo e annuivo leggermente quando serviva.
Mi accorsi di essere vuota. Scavata in profondità.
Prima di partire, ero riuscita a stampare un fugace bacio sulle morbide guance di Tommy. Aveva un dolce profumo di fragole sulla pelle.
Dormiva come un angioletto ai lati del letto a due piazze. Avvolto nelle coperte, era ancora nel mondo dei sogni.
Era come un piccolo orsacchiotto che giocava a nascondino: andava sempre a rintanarsi negli angoli più appartati, con la speranza, però, che qualcuno prima o poi lo trovasse.
L’uomo e la donna che mi avevano cresciuta non si fecero trovare in casa quella mattina. Lasciarono un semplice biglietto che nemmeno lessi. Meglio così.
Sapevo che mi amavano come loro figlia ma non potevo accettare quella situazione.
‘Chi ama ha il potere di distruggere’ ed io ero stata distrutta, sbriciolata.
 

Arrivammo alla stazione in netto anticipo. Non c’era nessuno ancora.
Sfilai il casco e controllai  l’orologio.
-Siamo arrivate presto, Rose.
La mia migliore amica mi fece l’occhiolino.
La squadrai da capo a piedi.
Era una bellissima ragazza. Alta, slanciata, occhi color nocciola e capelli castano chiaro.
Le ciocche che le ricadevano sul viso era del color dell’oro.
Si era vestita carina. Fin troppo per uno scomodo viaggio di tre ore.
Una gonna piuttosto stretta le sfiorava le ginocchia. Una maglietta per buona parte trasparente lasciava fantasticare chiunque. Degli stivali in morbido camoscio le fasciavano i piedi.
Io indossavo semplicemente la divisa della squadra, da buon capitano.
Mini shorts aderenti, canottiera con il numero ‘uno’ stampato dietro, coperta da una felpa con il cappuccio e delle semplici e comodissime scarpe da ginnastica.
Alzai un sopracciglio e la guardai intensamente.
Lei scoppiò a ridere.
-Beh, sono tutte squadre maschili. Qualcuno lo dovrò pur trovare, no?
Eravamo fatte così. Bastava uno sguardo e ci capivamo.
Telepatia. Tornava utile durante le interrogazioni.
Mi avviai verso una panchina e posai il borsone.
Una manata sul fondoschiena mi bloccò prima che potessi sedermi.
-Anche tu, capitano, non sei messa meglio. Quegli shorts mettono in mostra tutto.
Mi lanciò un’occhiata compiaciuta.
Accennai un lieve sorrisetto che durò meno di un istante.
-Io l’ho sempre detto che hai un culo da favola. E a quanto pare non sono l’unica.- disse, alzando il tono della voce.
Spostò gli occhi in direzione di tre ragazzi che ci guardavano sfacciatamente. Confabulavano tra loro, ammiccando nella nostra direzione. Disgustosi.
Susanne era sempre stata un’anima libera. Pronta a cogliere ogni momento per divertirsi e far divertire.
Io, invece, ero più cauta.
Si, avevo avuto molte storie, ma nessuna si era mai avvicinata alla definizione vera e propria di ‘relazione seria’.
Gli uomini erano una razza particolare. Definivano le donne complicate invece di iniziare a darsi dei coglioni.
-Che parolone! Attenta, siamo in minoranza.- mormorai maliziosamente.
-E dove è il problema? Mi sacrificherò e ne prenderò due.
Scoppiammo a ridere.
Lei. L’unica che mi aveva sempre capito, sopportato e dato fiducia in questo mondo difficile ed incerto.
Lei, la cui dolcezza e sincerità avevano risvegliato in me la voglia di vivere, di credere in un futuro migliore, avevano tirato fuori quello spirito giovane, quasi incosciente, ma con tanta voglia di fare.
Lei. Quella sola persona che era capace di rubarmi una risata e di salvarmi dall’inferno in cui ero.
La mia migliore amica.




 

Harry
 

Image and video hosting by TinyPic



 

Ci sono persone che mettono i loro sogni in una piccola scatola e dicono : 'Sì, ho dei sogni, naturalmente ho dei sogni.'
Poi mettono via la scatola e di tanto in tanto la guardano. Sì sono ancora lì.
Si tratta di grandi sogni, rimasti in quella scatola per tanto tempo.
Ci vuole molto coraggio per farli uscire, per tenerli in piedi e dire: 'Quanto valgono?'.
Ed è qui che entra in gioco la determinazione.
Noi eravamo determinati. Costi quel che costi, ce l’avremmo fatta.
 

Arrivammo al campo per gli allenamenti insieme ad altre due squadre.
Erano robusti e corpulenti ma spesso l’apparenza inganna.
Facemmo una piccola partitella di riscaldamento e le mie predizioni si rivelarono esatte.
Non toccarono palla. La partita finì 4 a 0.
Eravamo appena arrivati e già tutti sudati.
-Così ci rendono la vita troppo facile, però.- commentò Louis con un sorrisetto sulle labbra.
-Spero che le altre squadre siano ad un livello superiore.- aggiunse Zayn, passandosi una mano tra i capelli.
-Ma anche no! Meglio se sono scarse… Almeno abbiamo la coppa e i soldi del premio assicurati!- ribatté Niall saltando addosso a Louis.
-Certo! Così finalmente potremmo incidere il nostro disco!- esclamai euforico.
Liam mi sorrise.
-Si, finalmente! Però non dobbiamo sottovalutare nessuno. Ricordatevelo.- aggiunse.
Il mio corpo era in agitazione. Il solo pensiero che vincendo quel torneo avremmo potuto realizzare i nostri sogni, mi fece tremare il cuore.
Quella scatoletta, impolverata su uno scaffale, avrebbe potuto finalmente essere aperta.
Accordi su accordi. Prove su prove. La musica era parte integrante del nostro corpo.
Ci aveva accolti nelle sue braccia, isolandoci dal mondo, ci aveva cresciuti, curati, migliorati.
Non ne potevamo fare a meno.
-Hai visto Styles che assist perfetto che ti ho fatto?- urlò Niall ancora arrampicato sulla schiena di Louis.
-Niall! Scendi! Mi stai facendo male!- gridò il mio migliore amico.
Aveva la vaga sembianza di un’anatra in calore.
Scoppiammo tutti a ridere mentre le altre squadre, con un’espressione indignitosa sul volto, ci lanciarono occhiate sprezzanti.
-Forza, ragazzi! Tutti sotto la doccia. Puzzate come capre!- urlò Paul.
Louis si annusò la maglietta, completamente inzuppata, e annuì, correndo verso l’edificio.
Repressi un sorriso divertito.
Feci per seguire gli altri, quando una mano forte mi bloccò la spalla.
-Bel lavoro, Styles. Mi sei piaciuto.- mormorò con voce cavernosa.
-Grazie mister.- risposi alzando la testa.
Lo cercai con lo sguardo ma era già sparito.
 

Mi voltai con aria soddisfatta e, con la coda degli occhi, notai una cresta corvina.
-Hey, Zayn. Hai intenzione di rimanere là fino a domani mattina?- urlai.
Era fermo, immobile, in mezzo al campo di gioco. L’erba sintetica gli sfiorava gli scarpini.
I suoi occhi erano persi nel vuoto mentre balbettava qualcosa di incomprensibile.
Seguii la direzione del suo sguardo e rimasi sbalordito.
Un gruppo di ragazze scendeva dal bus indossando quella che, all’apparenza, sembrava una divisa da calcio.
Le scrutammo una per una. Tutte alte e robuste. Uomini vestiti da donne.
-Se queste sono le cheerleaders, mi rifiuto di segnare.- mormorai.
-Non credo siano cheerleaders, Harry.- commentò Zayn, con una nota di timore nella voce.
 
 
 
Isn't she lovely, isn't she wonderful?
Isn't she precious less than one minute old?
I never thought trough love we'd be.
Making one as lovely as she…
-Lou, passami l’asciugamano!- urlai, interrompendo la dolce melodia della mia canzone preferita.
Dopo una doccia fredda, mi sentii meglio.
Afferrai al volo il tessuto bianco e lo legai attorno alla vita.
I ragazzi erano già pronti per uscire.
L’essere puntuale, non faceva parte della mia lunga lista di qualità.
-Io ho fame!- protestò Niall, massaggiandosi la pancia.
Un ciuffo di capelli biondi gli ricadeva sulla fronte, lasciando intravedere due occhi color del ghiaccio.
-Mi vesto e andiamo a mangiare.- lo rassicurai con un sorriso.
Ignorai gli urletti di Zayn ogni qualvolta una ciocca di capelli sfuggiva dalla sua amata cresta, arricciai il naso per l’odore nauseante del profumo di Louis confuso con il deodorante di Liam, e mi feci strada tra il campo minato di vestiti, buttati sul pavimento.
Discutevamo sulla tattica da adottare in partita, quando bussarono alla porta.
Louis non fece in tempo ad aprire la soglia che ci ritrovammo davanti due figure alte e slanciate.
 




















 

Trullallero!
Solo due parole: GANGNAM STYLE.
Io sto ancora piangendo dal ridere (?) :')
Altre quattro parole: LWWY Behind The Scenes.
Questi sono i miei idoli.
Ultime due parole: Nialler's Twitcam.
Io credo di amarlo profondamente.
Ultimissime paroline: BBC Radio.
Loro ridono, io muoio.
(Liam, Harry e Zayn ci son stati già, tra poco arrivano Niall e Louis!)
#News: Cosa ne pensate del concorso BringMeTo1D?
Sinceramente? Secondo me, è una cavolata. 
Una vera directioner avrebbe ordinato Take Me Home ugualmente.
Ho paura che i management stiano seriamente esagerando.
Non voglio che i miei idoli si trasformino in un'icona commerciale u.u
Bene, dopo avervi detto gli ultimi spettegulesssssss sui nostri ragazzuoli,
passiamo alle cose personali.
No, ma io dico, siete pazze? Non potete. Nono. Non se ne parla proprio.
Mannaggia ai pesciolini rossi dell'acquario della sorella di mia nonna (?) 
ma io vi lovvo. 
Grazie, grazie & grazie.
Non merito tutto questo! Mi fate commuovere :')
Anyway, vi è piaciuto il capitolo? Siamo arrivati al culmine.
Il prossimo sarà quello decisamente decisivo .-.
Vi andrebbe di passare dalle mie OS?
Vi rubano solo due minutini *occhionidolci*
-Let me dream
-If we could only turn back time
Noi. Il coraggio di sognare.
Seguitemi su twitter, ricambio subitissimo: @letmedreamx
Love ya,

//g.

   
 
Leggi le 55 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Juliefer