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Autore: nickstalent    06/10/2012    0 recensioni
'Alice mi colpì dαl primo giorno che lα vidi.
Erα unα rαgαzzα timidα, simpαticα mα soprαtutto dolce. E' lα miα migliore αmicα dαlle elementαri.
Lα conosco dα αnni orαmαi, e lei si è sempre confidαtα con me, come io ho fαtto con lei.
Hα sofferto fin troppo, siα per αmore, sia per la fαmigliα, e io non gli permetterò che succedα αncorα.' -Zαyn.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo mi svegliai con il mal di schiena. Mi alzai e mi accorsi che avevo dormito sul divano, ma chi mi ci aveva messo? Pensai subito a Zayn, e di quanto coglione possa essere.
“Svegliati!” dissi io entrando nella sua stanza. Sempre la solita storia ogni mattina, ci fosse stata una volta nella quale Zayn si sveglia per primo. Questa volta però si alzò subito. “Cosa c’è?” disse lui stiracchiandosi. “Perché mi hai messo sul divano? Non potevi mettermi a letto? Ci avresti messo cinque passi di differenza.” Mi toccai la schiena, protestando che mi faceva male. Lui scoppiò a ridere. “Mi scocciavo di sforzarmi ancora, e poi è questione di ore, e ti passerà.” Annuì, e andai in bagno.
Se c’era una cosa che alcune volte non sopportavo di lui, è che rideva nei momenti meno opportuni.
Uscii dal bagno, chiedendo a Zayn che avremmo fatto nella giornata. Lui ovviamente mi ripose di andare in spiaggia. ‘Maledetta me, di quando gli ho chiesto di andare in spiaggia, e di averlo fatto andare a giocare a pallavolo con degli sconosciuti.’ Pensai infuriata. “Va bene, io vado in centro.” Dissi calmandomi. “Sicura? Non è pericoloso?” Mi chiese lui. “Ma che pericoloso! Ho diciotto anni Zayn, non sono una bambina.” Dissi preparandomi la borsa. “Si okay, ma calmati. Questa mattina sei fredda, sei diversa. E’ successo qualcosa?” Feci finta di non averlo sentito e uscii dall’appartamento.
Che intendeva nel dire che ero diversa? Su questo me ne ero accorta anche io, si, ma non sapevo che mi stesse succedendo. Forse era per il fatto di Liam, oppure per il fatto che Zayn mi stesse trascurando un po’.
Lasciai vagare i miei pensieri per la testa liberamente, finchè non arrivai in un bar molto bello all’esterno, e decisi di entrare. Mi sedetti ad un tavolo, aspettando che venisse una cameriera. Dopo cinque minuti arrivò un cameriere, pronto per prendere ordinazioni. “Alice, che ci fai qui?” Disse lui basito. Non ci potevo credere, il mio ex. E come se non bastasse, dietro al bancone c’era il suo amico, una delle tante ragioni per cui avevamo rotto. “Piuttosto, che ci fai tu qui? Louis, spiegami.” Dissi io alzandomi dal tavolo. “No aspetta, non te ne andare. Non voglio far perdere una cliente a Caroline, siediti.” Disse lui sbattendomi sulla sedia. “I tuoi modi non li hai persi, eh? Vattene, voglio ordinare da un altro cameriere.” Mi fece di no con la testa, e a quel punto mi resi conto che era meglio andare. Presi la mia roba, e corsi fuori. Louis mi afferrò per un braccio “Ho bisogno di parlare, perché fai così? Sono cambiato.” Non lo ascoltai, stavo solo pensando a come mi teneva forte il braccio, e a come mi stava facendo male. “Lasciami, lasciam…” Non mi finì di dire la frase che mi baciò. Mi allontanai subito e gli diedi uno schiaffo. Mi lasciò il braccio, e potei finalmente andare. Corsi via, con una lacrima che mi scendeva giù per il viso, non sapendo che cosa fare. Trovai un posto isolato, abbastanza lontano da quel locale, e mi sedetti su un marciapiede per riflettere. In quel momento mi arrivò un messaggio di Zayn con scritto che sarebbe tornato già all’appartamento, perché i ragazzi non erano in spiaggia. Non me ne fregava niente. L’unico mio pensiero in testa era quello di andare via da quella città. Perché era qui? Non riuscivo a capire niente, solo che odiavo Louis con tutta me stessa.
Vidi da lontano Louis che si avvicinava, e mi rimisi a correre. Mi arrivò un altro messaggio, sempre di Zayn ‘Quando torni? Mi annoio.’ Diceva. Lo lessi, non fermandomi, ma correndo un po’ più piano. Mi girai indietro, Louis c’era ancora. Ma che voleva? Perché non mi lasciava andare? Un’altra lacrima scese, l’asciugai. Non feci in tempo di rialzare la testa, che andai a sbattere contro qualcuno. Mi rialzai con una mano sulla testa per il dolore “Scusami tanto, stavo scappan.. stavo correndo e non ti ho visto.” Alzai finalmente la testa e vidi. Era Liam. “Ma tu non sei Liam? Che ci fai qua?” Chiesi io. “Ci abito. Comunque non preoccuparti, è colpa mia.” Disse alzandomi la borsa. Mi guardai attorno, Louis non c’era più. Sembrava pazzo, non so. “Stai bene? Ti vedo strana, e hai gli occhi rossi. E’ successo qualcosa?” Mi chiese. “Tutto apposto, o almeno credo.. “ Dissi io con gli occhi lucidi. “Non è vero.. ti và di salire su da me e parlarne?” Non sapevo che fare, di nuovo. Tutto quello che volevo era un abbraccio e una persona che mi dicesse che sarebbe andato tutto bene. “No grazie.. devo andare. La prossima volta giuro che ne parliamo, okay?” Dissi io.
Lo conoscevo a malapena da due giorni, e non sapevo niente di lui. “Va bene, alla prossima volta allora.” Mi saluto con la mano, e se ne andò. Presi un taxi e me ne tornai subito a casa.
Arrivata fuori alla porta, non riuscivo a trovare le chiavi, e bussai. Zayn mi aprì subito, e io mi buttai nelle sue braccia. “Che è successo?” Mi chiese lui ricambiando l’abbraccio. “Louis, è in centro.” Risposi io con la voce tremolante. Zayn chiuse la porta e ci sedemmo sul divano. “Che ci fa qua’? Non era andato in America per cercare lavoro?” Chiese lui. “Era andato. Ora e’ cameriere in un bar, e come se non bastasse c’è anche Niall, quel suo amico che si porta da tutte le parti.” Dissi. “Si, ma che è successo? Perché stai così? Che ti ha fatto Louis?” Non sapevo come dirglielo, mi vergognavo, non so. “Quando l’ho visto volevo che se ne andasse. Lui non se ne è andato, così l’ho fatto io. Mi ha preso per il braccio..” Dissi facendogli vedere i segni che avevo. “.. e mi ha baciato.” Abbassai lo sguardo. “Ha fatto che? Se prova a sfiorarti di nuovo vado la’ e non so che gli combino.” Disse lui molto sicuro. Lo abbracciai e andai in camera mia. Presi la chitarra e incominciai a suonare. Era il mio vero modo di sfogarmi. Incominciai a strimpellare talmente forte, che si ruppe una corda. Lasciai perdere e mi misi a riposare.
Finito questo breve riposino, era ora di pranzo, e andai in cucina. Zayn si stava dando da fare. “Devi accompagnarmi a prendere una nuova corda per la chitarra.” Dissi io fingendo un sorriso. “Certo, quando vuoi. Oggi pomeriggio?” Chiese lui girando la frittata che stava cucinando. “No, ho paura che ci sia ancora Louis, meglio domani.” Dissi io pensando di nuovo all’accaduto. “Allora andiamo a mare?” Chiese. “Perché non in piscina? Così ti insegno a nuotare.” Dissi ridendo. “Va bene, okay.”
Dopo aver cucinato e mangiato, ci preparammo e andammo lì. Arrivati, mi buttai subito in acqua, come sempre. Quando vedevo un mare o una piscina non riuscivo a resistere. “Buttati, qui si tocca!” Urali io. Dopo essersi buttato in acqua, e aver visto che si toccava per davvero, si rassicurò. Fummo circa un’ora in acqua. Ci sedemmo sulle scale della piscina “Sai come mai Louis è qui? Io non riesco a capire.. quando l’ho lasciato sembrava così felice di non stare più con me..” dissi io giocherellando con l’acqua. “Non lo so, so solo che è un coglione.” “Non voglio parlarne, non avrei dovuto iniziare questa conversazione” uscii dall’acqua e mi asciugai.
Non ere del tutto coglione, nel tempo in cui siamo stati insieme, stavo bene. Era dolce e molto simpatico. Ma dopo sei mesi che stavamo insieme, è diventato violento, e non sapevo perché. Non mi parlava mai della sua famiglia, o di quello che faceva a casa. Quando usò più volte quei modi con me, mi stufai e.. lo lasciai. Dopo una settimana mi pentii e tornai da lui, ma lui non c’era, oh meglio, stava già con un’altra.. Anzi, si! E’ un coglione e un montato del cazzo.

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Scusate se l'ho postato dopo
tanto tempo, ma sono stata impegnata..
Spero vi piaccia!
Quattro recensioni e continuo al più presto! jdksa

  
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