Capitolo 8: IL DOLORE Più
GRANDE
Passo
molto tempo dalla volta in cui Sana e tutti gli amici si
videro.
Ma
ormai,dopo tanto tempo, anche se Sana aveva rimandato la data del
suo rientro a scuola era inevitabile…sapeva che un giorno sarebbe
dovuta ritornare,quel giorno era
arrivato.
Le
andava tutto bene,d'altronde una cosa giusta almeno l’aveva
fatta…era riuscita a fare quello che aveva promesso a
Fanny.
Sana non
rivide più Heric.
Aveva
fatto la cosa giusta,per la sua amica…ora almeno Fanny era
felice.
Ma di
Sana?? Chi si preoccupa di Sana?
La
ragazzina che pensa sempre agli altri,la ragazzina,che ragazzina da
molto tempo non lo è più.
…………………………………………………………………………………………………………
Sana era
li a fissare la sua divisa
scolastica.
Tra
qualche ora doveva indossarla,tra qualche ora sarebbe dovuta andare
a scuola.
Era
passato così tanto tempo dall’ultima volta che la
indosso.
-…Sarà meglio andarsi a
preparare.
È
inutile che sto qui a fissare la mia divisa…non credo che da un
momento o l’altro possa iniziare a
parlare??.
Eppure,non ci riesco! Come sono scema…basta mi devo
andare a preparare!!!!!...-
Mentre
si preparava Sana ripensava a tutte le cose che le erano
capitate…
Dal film
a New York,l’incidente che ha
avuto.
Ma ora
era il momento di affrontarle queste
cose.
Era
appena uscita di casa,questa volta non l’avrebbe accompagnata Robby
a scuola.
Se solo
non avesse fatto l’incidente a quest’ora era già in viaggio con
Charles.
Mentre
camminava si guardava in giro,la giornata era soleggiata e il vento
era leggero.
Sana
guardava spesso in alto nel cielo e pensava,pensava a
Fanny.
-…Come faccio adesso?? Io glielo avevo promesso…adesso
sarà molto più difficile non poter stare vicino a
Heric.
Che
razza di stupida che
sono,anche se gli ho promesso a Fanny di stare lontano da Heric io
non riesco…io gli sono sempre vicino col cuore,è inutile che
fingo…mentirei solo a me stessa…-
Ecco i
suoi pensieri…i suoi tormenti,le sue piccole prove…che ormai fanno
parte della sua vita quotidiana.
Mentre
camminava una figura le stava venendo incontro il sole però le
abbagliava gli occhi e quindi non riuscì
riconoscerla.
Era
sempre più vicino,si stava avvicinando sempre di più. Quando fu
abbastanza vicino lo vide.
Si fermò
di colpo. Non si sarebbero dovuti
incontrare….
Lei
riprese a camminare.
Il cuore
iniziò a battergli sempre più forte,da un momento all’altro sarebbe
esploso per la troppa tensione.
Quella
per Sana era la battaglia più dura…la più difficile e soprattutto
era convinta di uscirne
sconfitta.
-Heric….perchè sei sempre più vicino a me….i tuoi
occhi sono sempre gli stessi...ogni tuo dettaglio è stampato nella
mia memoria.
Sei
sempre più vicino…ma ora non riesco proprio a incontrarti,devo
cambiare strada assolutamente…ma dove cavolo vado???
Ecco
per di qua,allungherò un po’ ma cosa mi importa???meglio
così…-
Proprio
mentre Sana girò l’angolo una mano la tirò verso di se e la porto
vicino al suo petto.
L’abbraccio fu lungo e
intenso.
Sana non
capì più nulla Heric la stava tenendo tra le sue mani in un
abbraccio che sprigionava calore e
sicurezza.
-…come sto bene insieme a lui vorrei che questo
momento durasse per sempre…ma non posso,lui sta con Fanny ora
e non posso ferirla così…-
Sana si
stacco dall’abbraccio di Heric appena lo guardò rimase
pietrificata.
Sana:
“Heric ma cos’hai fatto alla
faccia??? Ti senti bene??perchè hai un occhio
nero??
Fanny lo sa??
Rispondimi accidenti…”
Lui la
guardò negli occhi ma non gli disse niente…Sana si mise a
piangere,presa dalla disperazione e dallo sconforto di aver perso
l’unico suo più grande amore…
Sana:
“Heric perché non mi parli?
…io sono stata male in questi ultimi mesi non puoi ignorarmi così…io
sono preoccupata per te…”
Heric:
“Preoccupata per me??? Se
fosse davvero così,perché non ti sei mai fatta sentire?? Non ti sei
mai preoccupata di farmi sapere come stavi…all’ospedale sembravi
morta… in questi ultimi giorni non ho fatto altro che credere che
stavi male,che avessi avuto una ricaduta…”
Sana:
“Perché mi dici queste
cose…quando te ne sei andato dall’ospedale,l’ultima volta che mi hai
visto non e che avevi una grande voglia di salutarmi….se stavo così
male è solo per colpa t…”
Heric:
“ Dillo…voglio che lo dici
…”
Sana:
“io…non
volevo…scu…”
Heric:
“DILLO SANA
!!!!!”
Sana:con le lacrime agli occhi
“ E’colpa TUA!!!!! Heric è
solo colpa tua!!!!”
-Ma
cosa ho detto!!!!! Non dovevo…io voglio andarmene
-
Sana:
“ Io me ne vado…sono stufa
di questa situazione…basta”
Sana si
stava allontanando dalla via dove si erano messi a
parlare.
Heric:
“ da quando sei stata in
ospedale io mi sentivo solo avevo paura di perderti…”
Sana si
fermò di colpo senza girarsi iniziò a
parlargli
Sana:
“ Heric io ho sempre avuto
la paura di perderti ma tu stai con Fanny…e io non posso ferirla
così…non posso proprio…”
Voltandosi e guardandolo dritto negli occhi con le
lacrime agli occhi lei gli disse
ancora…
Il suo
volto abbozzava un piccolo sorriso maledettamente
finto.
Sana:
“ Ora devo andare…anche tu
dovresti venire a scuola,farai preoccupare Fanny…”
Detto
questo corse via più in fretta della luce senza mai guardarsi
indietro…questa volta aveva detto addio a Heric almeno glielo aveva
fatto credere.
-Dai
Sana stai tranquilla vedrai che ti passa…devi essere forte…hai fatto
la cosa giusta…si la cosa gius….-
Ora si
era fermata e guardava in basso trovando il pavimento molto più
interessante.
Poi alzò
il volto al celo pianse,pianse non curante delle persone che
passavano.
Guardando sempre in alto e incantandosi per un minuto
ricordò tutte le cose belle che riguardavano Heric,il bacio che
Heric gli strappo in gita,quando l’aveva salvata in montagna nella
capanna,all’aiuto che gli aveva dato con la
mamma.
Era come
un flashback un lungo viaggio nel passato,quei bei momenti passati
insieme erano un bel ricordo. Abbozzando un piccolo sorriso Sana
continuava a guardare il cielo.
-…ADDIO Heric…sarà difficile per tutte e due ma forse
e meglio così…-
Dopo
questo se ne andò e si avvio a
scuola.
Eccomi….
Scusatemi per il ritardo…mamma mia quanto tempo ma
l’importante e che ora ho
aggiornato….
Aspettatevi il seguito…..spero che vi piaccia e che
continuate a leggere ….