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Autore: Alice Depp    07/10/2012    3 recensioni
E se la conosciutissima storia non fosse una mera invenzione, ma un reale fatto accaduto nel passato? E se per caso, durante una vacanze due pazze amiche si fossero imbattute in personaggi conosciuti solo tramite libri e film? E se il famoso Anello non fosse stato completamente distrutto?
Ecco a voi il sequel di una incredibile avventura che vi porterà in un mondo di pazzie, azione, intrighi, misteri e nuovi amori!
Se vi abbiamo incuriosito un minimo, venite a leggere!
Genere: Avventura, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aragorn, Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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SPIEGAZIONI

LA NOTTE

Pov Elena

 

Si era fatta sera e venne il momento di entrare in azione, o meglio, di realizzare quella strampalata e folle idea della mia coinquilina!

–Allora, ripassiamo il piano: Merry e Pipino andrete nel reparto gastronomia e prenderete ciò che vi ho scritto sul biglietto; Frodo e Sam entrerete nel negozio affianco per comprare l’occorrente per dormire; Gandalf e Ghimly controllerete che nessuno arrivi e in caso contrario farete il segnale concordato; Legolas e...– Guardai con sorriso maligno Gaia –Gaia…

–No! Aragorn, al massimo!– Ribattè lei ancora prima di avermi fatto finire la frase…

–No mia cara, le coppie sono formate secondo un preciso schema! Quindi voi due starete insieme che tu lo voglia o no!

Lei mi guardò storta e esordì: –Ma che ti sei fumata?

Io la lasciai perdere e continuai il discorso: –Legolas e Gaia andrete nel reparto ortofrutticolo; infine io e Aragorn ci occuperemo dei vestiti! Bene, tutti pronti? Si dia il via alle danze!–

Come un sol uomo ci dirigemmo verso i vari negozi, per poi dividerci nelle coppie designate.

Risi quando vidi i due “piccioncini”, ovvero Legolas e Gaia, che si dirigevano sbuffando e punzecchiandosi verso il reparto…

–Hai fatto apposta, vero?– Mi sussurrò divertito Aragorn osservando anch’egli la stessa coppia.

Io mi voltai verso di lui e annuii: –Non dirmi che non stanno bene insieme?!

Lui rise e poi fece cenno di sì con il capo.

Una volta persi di vista gli altri entrammo nel negozio di abiti. Quegli otto pazzi non potevano andare in giro vestiti come medievali o, peggio ancora, personaggi di un romanzo!

Una volta dentro non fu facile decidere cosa comprare, le persone erano tante e le taglie ancor di più! Si andava da un Frodo (piccolo e magro) ad un Gandalf (alto e robusto), con ogni possibile intermezzo! Se già era una fatica comprare abiti per me, figurarsi per altre otto persone!

Terminato il nostro compito, anche se veramente Aragorn aveva fatto assai poco, ovvero tenermi tutti i pacchi di abiti, uscimmo dal negozio aspettando gli altri.

–Ma… Tu quanti anni hai?– Chiesi a colui che mi stava affianco, non era esattamente una domanda tipica, ma non potevo fare a meno che esserne curiosa: –Probabilmente ne ho qualche migliaio!– Ribatté lui per scherzare.

Io gli feci la linguaccia e poi soggiunsi: –Perchè devi sapere che, per quello che ti conosco io, tu dovresti avere circa una quarantina di anni, tolti gli anni passati in stasi!

Lui spalancò gli occhi: –Li porto così male i miei venticinque anni?

Io scossi la testa ridendo: –No, no, diciamo che…

Stavo per spiegare la situazione, quando vidi uscire dall’ortofrutticolo i due che si stavano allegramente menando!

–No! L’insalata è la migliore in assoluto!– Urlava Gaia, mentre Legolas le ringhiava contro: –Ma che dici? Sono molto meglio le patate!–

E dopo questa affermazione guardò la ragazza con sguardo malizioso. Lei divenne completamente rossa, non saprei dire se per l’imbarazzo o per la rabbia, o entrambi, fatto stava che Legolas non sapeva tenere quella bocca chiusa!

–Smettetela voi due! Siete assolutamente insopportabili!–

Urlai io senza riuscire a trattenermi, e soprattutto arrabbiata perché avevano interrotto la mia discussione.

–Grazie, lo so!– Mi rispose Gaia.

In pochissimo tutti gli altri componenti uscirono dai rispettivi negozi e insieme tornammo verso casa, anche perché avevamo fatto una confusione tale che fu per miracolo che nessuno si svegliò!

Dopo una cena frugale e assai molto divertente ci apprestammo alla prossima impresa: vestire otto medievali!

Gli unici che riuscirono a vestirsi senza problemi anche con i nostri abiti e persino con qualche abbinamento azzeccato furono Frodo e Sam, mentre per gli altri fu un disastro!

Merry e Pipino indossarono dei corti pantaloni di jeans e delle attillate magliette bianche… Non ammetterò neanche sotto tortura di aver sbagliato misura unicamente perché in quel momento Aragorn si era appena tolto la maglia per provarne un’altra…

Ghimly portava dei pantaloni militari che, in teoria, dovevano essere corti, ma vista la sua altezza gli arrivavano alle caviglie.

A Gandalf feci indossare una semplice tuta bianca.

A Legolas diedi dei bermuda a fiori e una camicia hawaiana arancione che, però, non riusciva ad indossare, Gaia gli si avvicinò e iniziò a chiudere i bottoni. Inizialmente la scena era molto romantica e tenera, ma quando Gaia disse: –Certo che non sai neanche allacciare una camicia! Sei proprio inutile!– L’atmosfera si dissolse!

Infine Aragorn indossava una semplice maglia candida aderente che gli stava d’incanto e dei jeans stracciati ad arte che gli donavano un’aria trasandata, ma professionale!

 

Pov Gaia

 

Guardai Elena mentre Aragorn si vestiva e le dissi: –Attenta a non sbavare!

Lei mi guardò malissimo e si voltò dall’altra parte facendo l’indifferente.

Non me la raccontava giusta…

Una volta terminata la prova dei vestiti mandammo tutti a dormire, ovviamente per terra, tranne Gandalf che essendo il più anziano occupò il divano. Noi stavamo nella nostra stanza, mentre tutti gli altri in soggiorno.

Mi stesi sul letto e in pochissimo mi addormentai, come mio solito.

Mi svegliai d’improvviso tutta sudata per un incubo e guardai l’orologio: 4.37. Era notte fonda.

Visto che non riuscivo a riaddormentarmi andai a farmi una doccia rilassante, per sciacquare via l’incubo.

Mi diressi in bagno e accesi l’acqua.

Una volta sotto la doccia ripensai a ciò che avevo sognato…

Knew…

Sentii uno strano rumore provenire dalla porta del bagno, subito mi voltai impugnando la spugna a mo di spada e vidi Legolas in mutande che mi fissava ad occhi ben aperti!

Ah… Ops… Io ero sotto la doccia! Presi in un lampo un asciugamano di fianco a me e me lo avvolsi intorno.

–Ciao Legolas… Sai, esiste una interessante moda, si chiama bussare!– Gli sbraitai sottovoce.

–Scusa, non pensavo che qualcuno si facesse una doccia a quest’ora, non riuscivo a dormire…– Rispose lui.

–Nemmeno io… Ho avuto uno strano incubo che ormai ricorre spesso…

Lui mi guardò dubbioso e chiese: –Ne vuoi parlare?

Io annuii e mi sedetti sul water chiuso mentre lui si accomodò appoggiandosi alla lavatrice.

–Devi sapere che è da qualche mese che continuo a sognare la stessa cosa: c’è Elena che viene avvolta da una strana luce bluastra e pronuncia parole senza senso contro una figura che rimane oscurata e che quindi non riesco a distinguere, quando improvvisamente sento che le sta per accadere qualcosa e mi fiondo addosso ad una sagoma che la sta per aggredire, ma mi ritrovo con una lancia in petto e, in quel momento vedo degli occhi… sono verdi e sono terrificanti… Poi il buio.

Guardai l’ascoltatore e vidi che, incredibile ma vero, era ancora serio: –Non so dirti cosa possa significare questo sogno… Ma assomiglia moltissimo alle visioni che abbiamo noi elfi…

Cosa?

–Cosa?– Esclamai a voce un po’ troppo alta, subito mi portai una mano alla bocca dandomi della stupida.

Nessun suono provenne dalle stanze esterne, me l’ero cavata.

–Hai capito bene, da come la descrivi questa è una delle visioni che possediamo noi elfi grazie alle quali riusciamo a conoscere alcuni avvenimenti del nostro futuro…

Mi lasciò senza parole, non era umanamente concepibile… In effetti era un elfo!

–E quindi io… creperò?– Esclamai sgomenta!

–Tu cosa?– Ops, avevo utilizzato un termine un po’ troppo… attuale!

–Scusami volevo dire… bè, muoio, perisco, cesso di vivere, mi spengo, trapasso…– Ero brava con i sinonimi!

–Sì, sì, ho afferrato il concetto!–

Ci fu un momento di silenzio in cui i nostri sguardi s’incrociarono con un’intensità che mi fece quasi paura… Cavolo, ma aveva degli occhi fantastici!

–E… quindi? Muoio oppure no?–

Per interrompere quell’imbarazzante momento riportai l’argomento originario…

Lui scosse un attimo la testa e rispose: –Non ne ho idea… Se questa visione si avverasse, perché di visione si tratta, allora tu potresti davvero fare una brutta fine, ma il futuro non è scritto sulla carta, può essere modificato a seconda delle nostre scelte!

Mentre pronunciava queste ultime parole con un tono sempre più basso di voce si stava pericolosamente avvicinando al mio viso finchè la distanza non fu nulla…

Mi baciò prima delicatamente, per poi passare ad un bacio più passionale e travolgente… Mi prese per i fianchi e mi sbattè contro la lavatrice.

–Mmmm…– probabilmente non fece apposta, ma fraintese il mio gemito di dolore e intensificò il bacio, quando…

 

Pov Elena

 

Boom!

–Mmmm….–

Mi svegliai di soprassalto per quei rumori molesti che sentii provenire dal bagno…

–Gaia? Hai sentito anche tu?–

Mi voltai per cercare di svegliare la mia vicina, ma non la trovai sul letto e subito la mia mente collegò… Cosa stava accadendo in quel bagno?

Non volevo fare la guastafeste, ma la curiosità s’impossessò di me e mi ritrovai davanti alla porta del bagno… Prima la socchiusi cercando di fare il meno rumore possibile, ma ben presto vidi che i due occupanti non si sarebbero accorti neanche di una bomba. Spalancai la porta e mi si presentò uno spettacolo alquanto insolito…

Gaia era addossata alla lavatrice con indosso semplicemente un asciugamano, mentre Legolas le stava appiccicato addosso in mutande facendole la respirazione bocca a bocca alquanto intensamente…

Le loro mani sembravano quelle di un polipo, Gaia aveva un mano fra i capelli del biondo e l’altra ancorata alla sua schiena mentre, per fortuna, non potei vedere le mani del ragazzo poiché nascoste dalla ragazza…

–Ohhh…–

Mi sfuggì un sospiro commosso… Ops…

Subito i due si staccarono guardandomi prima stravolti e poi furenti, con passo lento e delicato uscii dalla stanza cercando di non farmi notare troppo, ma inciampai in uno scalino; mi vidi già distesa a terra dolorante, ma non toccai mai il terreno in quanto due mani mi trattennero in aria. –Aragorn! Che ci fai sveglio a quest’ora?–

Lui ribattè: –Potrei farti la stessa domanda, e potrei farla anche a loro, solo che per loro è meglio evitare!

–Emm… in realtà ero curiosa di vedere cosa stava succedendo in bagno… Lo so che non avrei dovuto, ma… che vuoi farci? Son fatta così!– Risposi sorridendo tesa.

Aragorn mi mise in piedi e ci dirigemmo verso la mia stanza per non disturbare nuovamente Gaia e Legolas.

–Era abbastanza ovvio che sarebbe accaduto! Li hai visti, no?–

Io annuii: –Però… Boh, volevo essere sicura che si trattasse di loro due… Ma tu non mi hai ancora risposto: che ci fai sveglio a quest’ora?–

Lui fece un sorriso triste e rispose: –Non riuscivo a dormire… Nella mia mente continua a comparire Arwen e non riesco a darmi pace senza sapere dove si trovi…

Io gli feci cenno di aver capito, doveva essere terribile stare lontani ere ed ere dalla propria amata senza averla neanche potuta salutare: –Dai Aragorn, hai chiesto a Gandalf?

Annuì: –Certo, ma non ha saputo darmi una risposta, con molta probabilità Arwen è morta molti millenni fa, ma come noi ci troviamo qui anche lei potrebbe, solo… Mi pare improbabile…

Gli sorrisi: –La speranza è l’ultima a morire, mio caro!

–Hai ragione, grazie mille per il consiglio Elena, ora me ne torno di là, anche perché sento dei passi verso questa stanza.

Quando se ne fu andato dalla porta entrò Gaia, ciondolando più del solito, come se fosse ubriaca: –Tu mi devi delle spiegazioni!

Lei annuì: –Domani! Durante l’ora di jogging mattutino!–

E si distese nel letto crollando in un sonno profondo e, a quanto diceva il suo sorriso, felice.

Io feci lo stesso, ma il sonno non fu altrettanto felice…

 

Pov Gaia

 

Uno spiraglio fastidioso di luce mi svegliò ed io mi stiracchiai per cercare di togliermi di dosso il sonno rimasto.

Mi alzai e cercai di togliermi il pigiama… Aspetta un attimo… Io non avevo il pigiama! Indossavo un semplice asciugamano avvolto in vita… Ma perché?

–Oddio!– In un lampo mi ricordai degli avvenimenti della notte prima e piombai addosso ad una ancora addormentata Elena.

–Elena! Svegliati immediatamente!–

Lei aprì gli occhi di scatto e cercò intorno qualcosa che potesse giustificare un tale comportamento: –Sta morendo qualcuno? Va a fuoco la casa? Sono arrivate le cavallette?–

Io la guardai perplessa: –No, ovviamente no! Ma sono in asciugamano! Te ne rendi conto?–

Lei ci mise un attimo a capire, ma poi collegò e mi fissò con sguardo assassino: –Sì, Gaia! Sei in asciugamano! Capita se hai fatto quello che hai fatto ieri notte!

–Ma… Cosa ho fatto ieri notte? Ah già la doccia…– Avevo la testa ancora annebbiata…

–Se non lo sai tu… Anzi sei tu che me lo devi raccontare!

Lei sorrise tesa: –Emm… ho fatto la doccia!

–Sì, e poi? Direi che quando sono entrata stavate facendo tutt’altro che la doccia!

Vero! Purtroppo, o per fortuna, me lo ricordavo benissimo!

–Bè, diciamo che… Emm… Su dai hai capito! Non è successo praticamente niente, ci siamo solo… baciati!

Lei alzò un sopracciglio: –Ma no?! Non l’avrei mai detto! Ma come? Chi è stato? Perché? Ne avete parlato?–

Raccolsi il fiato e risposi: –Bè, come… lo sai, è stato lui, perché…. Boh! Gli avevo appena raccontato un incubo, che poi lui diceva essere una visione…

Lei mi guardò con un espressione inequivocabile: –No non ne abbiamo parlato! Fine…–

Elena scosse la testa rassegnata, non c’era verso di cavarmi qualcosa quando ero appena sveglia!

–Scusa, una visione? Che?–

Io le suggerii di lasciar perdere: –Sono cose da elfi! Non mi chiedere…–

–E allora cosa centri tu?–

Mi si aprì la mente: –A questo non avevo pensato… boh! So solo che faccio uno strano sogno da qualche mese e a quanto dice Legolas è una visione…

–Io non ho avuto strani sogni ricorrenti in realtà, però devo dire che un paio di volte mi è capitato di sognare di volare per poi svegliarmi e vedere che stavo veramente levitando a qualche centimetro dal letto… Però forse è tutto solo un sogno!

Le suggerii di parlare con Gandalf, che di magie se ne intendeva assai più di me!

 

Pov Legolas

 

–Ohhh…–

Chi era?

Mi staccai da Gaia per vedere chi fosse il possessore della voce e vidi Elena che lentamente camminava all’indietro facendo finta di niente. Stavo per urlarle dietro, quando vidi Aragorn che la prendeva al volo perché stava per cadere dalle scale. Quest’ultimo mi fece cenno di stare in silenzio e chiuse la porta del bagno.

Mi voltai verso la ragazza e la vidi guardare con sguardo omicida la porta: –Aahahaha!– Scoppiai a ridere e vidi la sua faccia che mi osservava come per dire: “Ma che stai facendo??

–Sei buffissima!–

Lei mise il muso e disse: –Non sono buffissima!

Cadde un silenzio imbarazzante durante il quale nessuno dei due sapeva che dire o fare. Forse avrei dovuto prendere la parola, spiegare il perché del mio bacio, ma in realtà non ne avevo idea… Avevo seguito l’istinto e, come si sa, l’istinto non ha logica!

–Noi…–

–Tu…–

Esordimmo nello stesso istante…

–No, no parla prima tu…–

–Prego, a te la parola…–

Continuammo contemporaneamente...

Mi poggiò una mano sulla bocca in modo da mettere fine a quel buffo teatrino.

–Noi… Dovremmo andare a letto… A domani!–

Detto questo sparì in un lampo…

Che strane le ragazze!

La porta del bagno si era appena chiusa, quando qualcuno girò il pomello, per un attimo pensai che fosse Gaia, ma quando vidi Aragorn entrare capii.

–Ciao Principino!–

Gli dissi, conoscendo già la sua reazione, ma quando questa tardò ad arrivare mi preoccupai: –Che succede Rago?

Lui alzò lo sguardo come se prima di allora non mi avesse notato: –Ciao Las, niente.

Sì, certo, quando diceva così era ovvio che c’era qualcosa e pensavo anche di conoscere la causa…

–Ce l’hai ancora in mente vero?–

Lui annuì. Da quando era arrivata quella Arwen il mio fratellino non era più lo stesso… Lei l’aveva trasformato fin da subito, ormai non aveva quasi più il controllo di sé stesso, fu soprattutto per questo che lo obbligai ad entrare nella camera d’ibernazione, così facendo Arwen sarebbe morta nel frattempo e lui sarebbe potuto tornare a sorridere come una volta…

Rago… Devi capire che Arwen ormai sarà morta… Sono passati millenni dall’ultima volta che l’hai vista, neanche un elfo può vivere così a lungo…

Lui mi rispose: –Lo so Las, ma non riesco a mettermi il cuore in pace… Lei potrebbe ancora essere viva.. Magari quando ha saputo della mia scomparsa mi ha cercato in lungo e in largo, anzi l’ha fatto di sicuro! E magari ha cercato un modo per rimanere viva nel tempo per cercarmi…

–Caro… Lei non poteva avere idea di quello che è accaduto… Quindi al massimo può aver pianto la tua morte, ma di certo non ha cercato di vivere più a lungo e prolungarsi il dolore…

Lui annuì, sapeva benissimo che avevo ragione, ma era troppo fisso e  concentrato per poter dimenticare, occorreva un… diversivo!

–Ma… Cambiando argomento… che mi dici di Elena?

Aragorn mi guardò dubbioso: –Che cosa devo dirti?

Io sorrisi malignamente: –Dai, lo sai! Come io, diciamo ho una … predilezione, verso quella spocchiosa di Gaia, ho notato che tu… bè, le stai un po’ tanto vicino, diciamo!–

–Ma cosa dici Legolas?! Lo sai benissimo che non potrei mai tradire Arwen!

Pff… Era andata buca questa volta: –Però…

Forse non era ancora perduto: –Però?–

Lui tossì nervosamente: –Però… diciamo che è simpatica… Intelligente… Divertente… Una… possibile… buona amica…

Alzai un sopracciglio: –Sì, solo una buona amica… Ahahahah sei sempre il solito!

Lui alzò le spalle e poi mi disse: –Vedi di fare meno l’arrogante con la tua cara Gaia, altrimenti altro che rose e fiori! Ahahah!–

 

 

 

  
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