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Autore: Ashlein    07/10/2012    1 recensioni
“Oltrepasserò il limite oltre il quale nemmeno Lord Voldemort ha saputo spingersi.”
Sono passati quasi venticinque anni dalla scomparsa di Lord Voldemort, anni di fatiche ed impegno per il Mondo Magico, costretto a risorgere dalle sue ceneri. Mentre il dolore e la disperazione dei tempi appena trascorsi rieccheggiano ancora nelle menti e nei cuori dei sopravvissuti, la pace duramente conquistata pare essere messa nuovamente in pericolo: un Erede del Signore Oscuro comincia la sua scalata al potere, ripercorrendo i passi del più grande Mago Oscuro di tutti i tempi, disseminando lungo il suo cammino morti e torture. L'Erede verrà aiutato ed affiancato da una figura misteriosa, ultimo membro di una delle famiglie più antiche e potenti, creduta ormai estinta da oltre settant'anni. Il panico ed il caos sono pronti a sconvolgere nuovamente il popolo magico, portando un'ennesima lotta estenuante: chi l'avrà vinta stavolta?
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione, Più contesti
Capitoli:
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[3. Un nuovo inizio (parte II)]

 

Stazione di King's Cross, 1 Settembre 2022

Quando aveva aperto gli occhi quella mattina ed aveva visto i raggi del sole caldo filtrare attraverso le ante della sua finestra, James Potter aveva realizzato che le vacanze estive erano terminate e che il suo sesto anno ad Hogwarts stava per avere inizio; non era mai stato un ragazzo particolarmente dedito allo studio, preferiva certamente giocare a Quidditch e, proprio come suo padre alla sua età, si ritrovava ad essere il Capitano della squadra di Grifondoro, la sua casata ovviamente.
Tornare a giocare a Quidditch era l'unico pensiero positivo che lo accompagnava quella mattina, mentre si faceva largo tra la folla di studenti che si riversava all'interno del treno del binario 9 e ¾.
Suo padre era stato certamente più basso alla sua età, ma non meno magro; in verità, era Albus che fisicamente somigliava maggiormente a loro padre, ma caratterialmente non si trovavano mai d'accordo. Infatti, Albus era stato smistato a Serpeverde...era un po' la pecora nera della famiglia.
Nel pensarlo, James lanciò un'occhiata al fratello minore che procedeva silenzioso al fianco della sorella Lilian Potter, più conosciuta con il soprannome di Lily; lei pareva più che altro la figlia di Hermione Granger, sua zia, così dedita allo studio e così poco sportiva, ma aveva gli stessi occhi verde smeraldo del padre.
Sì, la loro famiglia era davvero formata da componenti tra loro tutti diversi, ma uniti da un legame d'affetto e d'amore che era difficile da dissolvere. O almeno così era all'apparenza.
«Bè, io vado...» annunciò Albus, risvegliandolo da quei pensieri. Il più giovane dei Potter salutò con un cenno della mano tutti e sparì con i suoi bagagli sul treno: probabilmente andava a cercare i suoi amichetti striscianti.
James non approvava affatto la compagnia del fratellino, personalmente detestava sia Scorpius Malfoy che il resto della sua cerchia, ma non aveva mai voluto ficcanasare nelle scelte di Albus: dopotutto, loro due non parlavano mai molto.
«Andiamo anche noi, James?» gli chiese sua sorella, alzando lo sguardo verso di lui, che annuì.
Presero anche loro i bagagli e si allontanarono dopo aver salutato Harry e Ginny, che andarono alla ricerca di Ron ed Hermione, che quasi sicuramente erano giunti prima di loro.
La stazione era un luogo di ritrovo anche per loro, dove ritornavano a viaggiare con la mente verso i vecchi ricordi, lasciandosi cullare dalla nostalgia degli anni passati a correre per non arrivare in ritardo e a ridere nei vari scompartimenti: sebbene i loro trascorsi ad Hogwarts non fossero stati dei più sereni, v'erano momenti meravigliosi che ognuno di loro conservava nel proprio cuore, gelosamente.
James vide di sfuggita i suoi zii e li indicò alla sorella, senza però fermarsi «Hugo e Rose devono già essere sul treno...» accompagnò il gesto con queste parole, scrutando tra la folla, ansiosa di vedere la cugina.
I due fratelli Weasley si trovavano alla ricerca di uno scompartimento libero che potesse ospitare il loro gruppo, sperando di non doversi recare fino alla coda del treno per potersi accomodare in santa pace: quell'anno gli studenti parevano essersi duplicati, evidentemente quelli del primo anno dovevano essere parecchio numerosi. Rose camminava davanti al fratello minore, scrutando tra la folla per vedere un volto famigliare ed amico, mentre lui la seguiva, come sempre.
La piccola Rose aveva indubbiamente ereditato molto più da sua madre, che da suo padre, sia caratterialmente, che fisicamente; aveva, infatti, solo il colore dei capelli tipici degli Weasley e lei portava con fierezza la sua chioma rossa, riccia proprio come lo era quella di sua madre. Fisicamente era molto minuta e sottile, appariva quasi indifesa e fragile, ma il suo carattere era ben diverso: possedeva, infatti, tutta la furbizia, l'intelligenza e la sagacia di Hermione, che era parecchio fiera della sua bambina, nonostante litigassero spesso perché troppo simili.
Hugo, al contrario, aveva un carattere più mite e debole, che ancora doveva crescere e formarsi con lui; spesso e volentieri restava in disparte, trascinato dalla sorella maggiore...e anche dagli altri in generale; non aveva la capacità di difendersi e la sua goffaggine lo rendeva una preda perfetta per gli scherzi maligni dei compagni Serpeverde, che subiva in silenzio.
Per fortuna, il suo migliore amico, Patrick Paciock, che l'anno precedente non aveva superato il secondo anno ed era stato costretto a ripeterlo insieme a lui, aveva ereditato un temperamento molto forte, tipico dei Grifondoro e dei suoi nonni paterni, per cui lo difendeva ogni qual volta gli era possibile, dimostrando di essere una vera e propria testa calda, imprudente ed irrazionale, ma di buon cuore.
Era proprio il giovane Paciock che Hugo si mise a cercare con lo sguardo, una volta salito sul treno, senza tuttavia trovarlo: sperava solo non arrivasse in ritardo come suo solito o avrebbe perso il treno. Patrick era l'incarnazione della pigrizia: dormiva fino all'ora di pranzo ogni qualvolta poteva, a scuola faceva sempre il minimo indispensabile (a volte nemmeno quello, come s'era appurato con la sua bocciatura) ed aborriva qualunque tipo di attività troppo onerosa od impegnativa. Nonostante ciò, era l'amico più leale e fedele che si potesse trovare, sempre pronto a lasciare in disparte la sua accidia per aiutare una persona cara in difficoltà.
«Entriamo qui» annunciò Rose, aprendo all'improvviso la porta di uno scompartimento vuoto, verso la metà del treno. Hugo non fiatò e la seguì, sedendosi sul sedile imbottito, ancora troppo piccolo perché potesse toccare i piedi a terra: non era molto alto, come stazza somigliava più a suo zio George, ma era ancora presto per dire come sarebbe stato da adulto. Fissò la porta dello scompartimento aperta, in attesa di vedere la capigliatura riccia e scomposta di Patrick, restando però deluso per molto tempo.
Rose si mise a leggere in attesa che il treno partisse, completamente disinteressata alla presenza del suo fratellino, immergendosi nella favolosa storia d'amore e d'odio di Cime Tempestose.
Heathcliff...pensò, sognando di incontrare a sua volta, un giorno, un uomo che l'amasse alla disperazione come il protagonista aveva amato Catherine.
ma la sua lettura fu presto interrotta dal sopraggiungere dei loro cugini: James e Lily. La giovane Potter subito si sedette di fianco alla cugina, che l'abbracciò e le cominciò a bisbigliare qualcosa nell'orecchio; al contrario James si sedette silenzioso di fronte ad Hugo, sorridendogli solo brevemente: lui era il tipico ragazzo che non amava particolarmente i bambini piccoli, per questo non aveva mai avuto un gran rapporto con il cuginetto, nonostante il suo atteggiamento solare ed amichevole facesse pensare il contrario. La verità era che non voleva avere alcuna responsabilità verso qualcuno di così piccolo nel caso fosse accaduto qualcosa, aveva già abbastanza atteggiamenti che avrebbero meritato delle punizioni, non voleva aggiungerne altri. Persino con Albus, il suo fratellino, s'era sempre dimostrato restio nel fargli da babysitter: era troppo distratto per accollarsi tale responsabilità.
Il maggiore dei Potter guardava il paesaggio all'esterno del finestrino, mentre attendeva che il resto del gruppo sopraggiungesse, e pensava, contemporaneamente, a cosa fosse accaduto la notte precedente: aveva visto suo padre parecchio preoccupato e di riflesso lo era stato anche lui. Stava per avvenire qualcosa, v'era aria di cambiamento, ma non si prospettava un cambiamento positivo.
La pace non dura mai a lungo...
Così diceva sempre suo padre e quelle sue parole gli rimbombavano nella testa in modo assordante da quella mattina.
Per fortuna fu distratto da quei cupi pensieri con il sopraggiungere di Patrick Paciock, Lorcan e Lysander Scamandro e Dominique Weasley. Il primo si sedette subito accanto a suo cugino Hugo, quasi senza nemmeno salutare, ma James non ci fece caso: era concentrato come al solito su sua cugina, la biondissima e bellissima Dominique. Lei gli sorrideva gentile e lo abbracciò dopo che anche i suoi due miglior amici, i gemelli Scamandro, lo ebbero salutato; James tenne Dominique in braccio poiché non v'era più spazio libero per farla sedere, non dispiacendosi del contatto con la cugina: le voleva un bene dell'anima, si trovava sempre in sintonia con lei.
«Mi sei mancata...» le disse, sorridendole sincero.
Lei piegò le labbra perfette in un sorriso dolce e poi gli diede un bacio sulla guancia in una muta risposta: Dominique non parlava mai molto, ma a lui andava bene così.
«Che coppia romantica...» commentò Lysander, con fare sarcastico, mentre Lorcan dietro di lui sbatteva le ciglia con fare sognante.
James li guardò storto, ma con un sorrisetto divertito stampato sul volto gioviale, mentre le guance pallide di Dominique si tinsero di un lieve rosato ed i suoi grandi occhi celesti schivarono qualunque sguardo, chiaramente in imbarazzo. Solo i due gemelli si accorsero della sua reazione e si scambiarono sguardi divertiti: sorgevano spesso dei dubbi sulla scelta del Cappello Parlante di inserirli a Corvonero, tipica Casata di persone silenziose e distaccate, ma nessuno dei loro compagni li aveva mai fatti sentire fuori posto per il loro carattere scherzoso, anzi.
Intanto Rose e Lily bisbigliavano tra loro, come sempre; la piccola Weasley si confidava in ogni occasione con la cugina, che sapeva ogni cosa di lei e cercava di consigliarla quando s'innamorava di questo o di quel ragazzo; Lily un po' la invidiava poiché lei, al contrario, non s'era mai innamorata, non aveva mai desiderato così tanto qualcuno da creare qualcosa di più profondo di una semplice amicizia. Aveva visto molti bei ragazzi, era uscita anche con qualcuno, ma nessuno l'aveva coinvolta abbastanza: dopotutto era ancora al quarto anno, c'era tempo, ma vedere la cugina che ogni volta perdeva la testa per qualcuno e fantasticava su una favolosa ed intensa storia d'amore, non l'aiutava.
Ormai da un paio d'anni, Rose aveva una cotta per Scorpius Malfoy, nonostante il bel giovane la disprezzasse esattamente come suo padre aveva disprezzato i suoi genitori a suo tempo, se non anche maggiormente visto il suo carattere spinoso: secondo Lily aveva preso tutti i caratteri peggiori di suo padre e di sua madre, non aveva mai visto nulla di buono in lui, solo cattiveria, disprezzo ed arroganza. Eppure Rose non riusciva a vedere altro che il suo bell'aspetto, i suoi modi eleganti e raffinati, il suo innegabile fascino e tutte le altre caratteristiche che attiravano ogni ragazza di Serpeverde desiderosa di ottenere un po' di popolarità. Sua cugina, però, non cercava popolarità, lei cercava l'amore e Lily temeva che Scorpius fosse la persona peggiore in cui cercarlo; aveva versato tante lacrime per la sua indifferenza ed il suo disprezzo, tante volte aveva cercato di cambiare il soggetto delle sue attenzioni, eppure più lui la disprezzava, più lei l'amava profondamente. Sembrava non essere in grado di uscire da quella spirale, da cui traeva solo sofferenza. E Lily non poteva far altro che ascoltarla e starle accanto: prima o poi le sarebbe passata, non aveva dubbi.
In quello scompartimento, tra le chiacchiere e le risate generali, l'ombra nera all'orizzonte, che si preparava a coprire quella gioia, appariva agli occhi di tutti come molto, molto lontana.

Perdonatemi umilmente per il ritardo! Ho avuto problemi di Internet, che fortunatamente ho risolto entro oggi, al contrario delle mie aspettative di dover dilazionare a mercoledì prossimo.
Dunque, con questi due capitoli ho presentato un po' la maggior parte dei personaggi principali della mia FF, che ora si svilupperà in modo più interessante (o almeno credo).
Vi lascio la lista aggiornata e poi scappo che sono in ritardo :D


Scorpius Hyperion Malfoy: Serpeverde VI anno, figlio di Draco Malfoy ed Asteria Greengrass (capelli biondi, quasi bianchi, occhi grigi, alto come suo cugino, ma meno possente)
Vincent Zabini: Serpeverde VI anno, figlio di Blaise Zabini e Daphne Greengrass (occhi verde bottiglia, capelli neri, mulatto, fisico possente)
Fredrick Nott: Serpeverde Vi anno, figlio di Theodore Nott e Pansy Parkinson (alto e magro, occhi azzurri e capelli castani)
Albus Severus Potter: Serpeverde II anno, figlio di Harry Potter e Ginny Weasley (magro, dinoccolato, capelli scuri spettinati ed occhi verde brillante)
James Sirius Potter: Grifondoro VI anno (molto alto, capelli scuri e spettinati, occhi verde brillante e sorriso gioviale. Molto simile ad Albus fisicamente, ma non caratterialmente)
Lilian Luna Potter: Grifondoro IV anno (snella e formosa, lunghi capelli rosso fuoco, lisci e piccole efelidi sul volto. Occhi verde brillante come gli altri due fratelli)
Rose Weasley: Grifondoro IV anno, figlia di Ron ed Hermione (piccola e minuta, lunghi capelli ricci e rossicci, efelidi più marcate sul volto di quelle di Lily, ma poche, soprattutto sul naso e sulle guance. Occhi nocciola grandi ed espressivi)
Hugo Weasley: Grifondoro II anno (basso e robusto, corti capelli rossicci ed occhi verde scuro, quasi marroni)
Patrick Paciock: Grifondoro II anno - bocciato- figlio di Neville ed Hannah Abbott(alto e magro, capelli lunghi e ricci, come un cespuglio castano, occhi azzurro ghiaccio)
Dominique Weasley: Corvonero VI anno, figlia di Fleur e Bill (alta e magra, il volto ovale dai tratti alieni, inquietanti ed affascinanti allo stesso tempo. Occhi azzurro ghiaccio e lunghi capelli biondi ondulati)
Lorcan e Lysander Scamandro: Corvonero Vi anno, figli di Luna Lovegood e Rolf Scamandro (di corporatura molto simile a quella di James, alti e slanciati, capelli biondo grano ed occhi blu).


 

  
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