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Autore: Bloodygirl    07/10/2012    0 recensioni
Bingo, Smith sorrise per il colpo basso che gli era stato offerto su un piatto d’argento ed improvvisamente ricordò perché i rapporti con quell’uomo squinternato e un po’ pazzoide erano stati affidati a lui.
“Omofobo, maschilista, violento… ne vogliamo aggiungere altre sig. Rose. La sua posizione mi sembra già abbastanza precaria, senza contare che il disco, a sua detta del secolo, ha incassato meno di un terzo rispetto alle sue previsioni.” Smith con un gesto brusco tolse gli occhiali, scattò in piedi e poggiò le mani sulla scrivania, piegandosi quel tanto che bastava per giungere all’altezza degli occhi del suo interlocutore. È ora di tirare fuori le palle, pensò, concentrandosi nell’espressione più minacciosa che poteva.
“ Signor Rose le ricordo” sibilò suadente “ Che la Geffen a forza di dirlo, la fa veramente andare in pensione anticipatamente.”
Axl scattò in piedi e allargo le narici in un espressione omicida. Smith non indietreggio di un centimetro, non poteva perdere quella battaglia, non ora che aveva scommesso tutto su di lui.
Contro ogni previsione Axl mise una mano sulla porta e con sorriso vittorioso:
“Signor Smith. Accetto. Facciamo questa cosa, ma le assicuro che farò di tutto per rendere quest’esperienza
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Era passata una settimana. La vita di Angela era ormai scandita da ritmi serrati e ripetitivi. Era inquietante come quell’uomo riuscisse a farti crollare psicologicamente ed emotivamente. Le aveva lasciato la massima libertà. Pretendeva soltanto che si presentasse puntuale ai pasti e stesse il più possibile fuori dalle scatole. Sarebbe stato una pacchia, ma il fatto è che la casa era situata a 30 km dal centro abitato, i mezzi pubblici non circolavano in quella zona dimenticata da Dio e lei non aveva l’autorizzazione ad utilizzare l’autista. Dopo una settimana di mare la chitarrista ormai scalpitava, era stata sempre una ragazza straattiva, considerando anche il fatto che nell’ultimo periodo in Italia aveva passato la maggior parte delle giornate a comporre con le ragazze! Che tra l’altro non poteva sentire perché non aveva un cazzo di pc e una connessione internet. Quella mattina si sveglio insolitamente presto, tirò fuori la sua acustica (l’elettrica sarebbe arrivata dall’italia la settimana successiva) e cominciò a strimpellare qualcosa in soggiorno. Era talmente presa da un riff che non aveva sentito la porta aprirsi. “Ciao” Dj le si era immediatamente seduta accanto “wow te la cavi alla grande!” aveva concluso stendendo la mano “ sono Dj la settimana scorsa non abbiamo avuto modo di presentarsi.” “Angela” la ragazza aveva tirato fuori un sorriso a 32 denti felice che finalmente avesse un contatto umano con qualcuno che non fosse Ursula. Dj rispose al sorriso stordito da tanta vitalità. “ Davvero ti piaceva?” chiese la ragazza. Poi notando lo sguardo confuso del ragazzo “Ahahaha. Il riff Dj!” “Certo” e volse lo sguardo altrove offeso “ Guarda che avevo capito!”. “Dai non offenderti!” continuò “ Era per dire .. Lo so che i rockettari non prendono neppure in considerazione le ragazze che suonano. Ma sono ugualmente convinta che io e le ragazze spaccheremo anche negli states.” Dj si maledì per averla fatta rattristare. “Ti mancano?” chiese a bruciapelo. “Abbiamo vissuto insieme per tre anni, siamo finite talmente tante volte nella merda insieme, abbiamo vissuto di stenti per un lungo periodo,litigato,fatto pace,rilitigato e poi finalmente vediamo uno spiraglio di successo conosciamo un discografico interessato a noi, esce il nostro cd che in Europa va alla grande e lui che fa ci divide? E non solo la sfiga mi fa finire nella casa di un pazzo megalomane che non mi permette neppure di sentirle!” disse tutto ciò di un fiato senza neppure pensare alle eventuali conseguenze, infondo non conosceva neppure quel ragazzo. Dj sorrise della sua espressione impaurita “ Tranquilla il megalomane non sarà a casa prima di pranzo. Mi ha mandato qui per farti da balia. Ursula non c’è è uscita e lui temeva per i suoi strumenti.” La ragazza scattò in piedi e corse su per le scale. Entrò in camera e comincio a mettere le sue cose in valigia. Lui non si fidava, pensava di avere a che fare con una stupida ragazzina fan sfegatata, sapeva che non sarebbe stata facile la convivenza con l’uomo ma di certo non credeva di essere trattata come la peggio ladra. Dopo dieci minuti sentì un leggero bussare alla sua porta e si ritrovò Dj davanti. “Che stai facendo?” chiese sornione. “Secondo te?” rispose lei imbufalita. Ashba sospirò e si sedette sul suo letto scaraventendosela in collo. Angela trattenne il respiro per due minuti buoni. Si sentiva leggermente in trappola. “Ascoltami attentamente. Hai ragiona Axl è un megalomane, ma ti assicuro che è una brava persona,ed è inutile che sbuffi perché lo è. Ti sta solo mettendo alla prova. Devi cercare di entrare nelle sue grazie e vedrai che la tua permanenza qui prenderà una svolta.” Angela si perse in quelli occhi ghiaccio. Non si accorse neppure che il ragazzo si era alzato e l’aveva mollata inebetita sul letto. “Cosa dovrei fare per entrare nelle sue grazie? Le nostre case discografiche hanno stipulato un patto che lui non sta rispettando dato che non mi permette neppure di provare con voi!” asserì angela. Ashba le sorrise aprendo la porta di camera. “Disfai le valige a raggiungimi in sala.” Disse uscendo di camera. La ragazza fece come le era stato ordinato e non appena giunse al piano di sotto notò Dj con una Les Paules in mano. Corse febbrilmente verso di lui allungando le mani verso la chitarra. “Ehi ragazza. Io non faccio suonare la mia chitarra alle sconosciute!” sorrise Dj passandole la sua bambina. “fammi sentire qualcosa coraggio.” Le disse. La ragazza incapace di parlare con un sorriso di parte in parte del volto cominciò l’intro di Paradise City. Dj rimase sconvolto lui era bravo tecnicamente parlando si, Angela magari era leggermente inferiore anche perché non doveva avere più di venti anni, ma il suo suono era una sorta di firma, una impronta digitale, solo i grandi chitarristi potevano vantare un modo di suonare tutto proprio. Guardò meglio le sue mani e dal movimento notò che doveva essere un autodidatta. “Chi ti ha insegnato a suonare?” le chiese a esecuzione finita. “Ho il diploma al conservatorio in violino, ma la chitarra mi ha sempre appassionato molto, quindi ho bazzicato qualche lezione in conservatorio, ma per di più ho utilizzato you tube.” Disse ricordando le sere passate a cercare di emulare quei chitarristi famosi. Dj nascose la sua espressione sorpresa. “Beh” disse staccando la chitarra dall’amplificatore “ Ripeto ciò che ti ho detto stamani.Te la cavi alla grande.” Le sorrise “E’ questo ciò che devi fare con Axl devi cercare di stupirlo. Axl è un animale strano divide il mondo in ebeti, mediocri e suoi pari. Io rientro sicuramente nella seconda categoria per lui.” Angela fece per parlare ma lui la zittì “ Tu hai tutti i requisiti per entrare nella terza, sta a te giocare bene le tue carte.” Angela si sedette accanto a lui nel divano. “dj sei un ottimo chitarrista e Axl è solo un piccolo bambino viziato che riesce a cantare come un uomo con i coglioni stretti all’uscio, cosa che lo rende particolare. E sinceramente sei un uomo adulto e vaccinato per cui dovresti smetterla di farti questi problemi da checca e per favore cambiamo argomento.” Dj le sorrise grato “ Hai mai visto Los Angeles?” Passarono il resto della giornata a zonzo per i negozi, al lunapark e perfino al cinema. Dj era stato un vero e proprio gentleman, le aveva parlato molto della sua ragazza, il che significava solo una cosa il territorio era ahime marcato. Angela gli aveva raccontato di come aveva incontrato le ragazze, di come avevano trasformato il loro sogno in una realtà consolidata e quando arrivarono davanti a villa Rose la ragazza fu invasa da uno strano senso di inquietudine. Dj parcheggiò nel vialetto e notando il suo malessere si offrì di accompagnarla di fronte al portone. “Grazie” disse angela tutto di un fiato baciando dj sulla guancia. Lui le intrappolò una mano tra le sue e sorridendole le dette un buffetto sulla nuca. “Ehi bionda, tranquilla, non stai andando al patibolo. Stai calma e comportati come con me oggi vedrai che andrà tutto bene.” Angela sorrise “ma sei sicuro di essere proprio impegnato impegnato no perché nel caso non lo fossi potrei mettermi con te e potresti non so ospitarmi a casa tua?” Dj rise forte. “Sciocca entra e vai a dormire. Da domani devi dare il meglio di te l’hai promesso.” Detto questo le restitui un bacio sulla guancia e si allontanò lasciando la ragazza al suo triste destino. Che cavaliere senza macchia penso angela aspettando che la macchina di Dj scomparisse dal vialetto. Bussò piano e si ritrovò davanti un Ursula tutta preoccupata. “ma dove sei stata ragazzina?” le chiese trascinandola in cucina. “Non sai che scusa mi sono dovuta inventare con quello lì” disse gesticolando. “Con dj..” disse angela prendendo posto a tavola. Ursula sbuffò. “Ragazzina non ti cacciare…” Angela non la fece neppure finire di parlare. “Tranquilla siamo solo amici, e poi mi ha fatto chiaramente capire di essere fidanzato…” Angela si estraneò pensierosa “ E poi sinceramente non penso di provare un bel niente per lui, insomma lo so che è strano..” stava per cominciare una sua disquisizione logorroica sui rapporti di amicizia che rimangono fini a se stessi quando sentirono la porta della cucina aprirsi e Axl fece la sua entrata squadrandola da capo a piedi. Come di prassi non disse una parola , si limitò a delle occhiate indagatrici prendendo posto a capo tavola. Angela fissava il suo piatto in silenzio e Ursula si dileguò altrove pensando fosse necessario lasciare ai due il tempo per chiarirsi dato che conosceva abbastanza bene Axl e sapeva che era meglio che la bomba scoppiasse subito. “Allora divertita?” chiese l’uomo ostentando una tranquillità che mal si addiceva ai suoi modi quasi nevrotici. Angela alzò lo sguardo dal suo piatto maledicendosi per non aver chiesto ad Ursula cosa aveva raccontato ad Axl. “Si” rispose fredda. “La prossima volta che esci sei pregata di comunicarmelo..” sibilò l’uomo “questa casa non è un albergo.” Angela sbuffò sinceramente infastidita dal suo comportamento. “Beh sto rispettando i patti, sono a casa in orario per la cena e poi sinceramente non ho fatto proprio nulla di male sono solo uscita un po’ con un amico e…” axl la interruppe bruscamente battendo un pugno sul tavolo. “Non mi interessa un cazzo se fuori di casa mia la svendi a chi vuoi!” disse scattando in piedi “ Ma hai un contratto con me quindi ti atterrai alle mie regole..” disse uscendo e sbattendo la porta. Angela si alzò a sua volta decisa ad affrontarlo. Doveva giocarsi il tutto per tutto con quell’uomo altrimenti non si sarebbe mai guadagnata la sua fiducia. Si fermò in sala. Non aveva idea di dove potesse essere, ma una melodia molto malinconica proveniente da un piano attirò la sua attenzione. Doveva essere lui. Prese coraggio e fece l’unica cosa che le era stata espressamente vietata in tutte le lingue del mondo, scese in sala prove. Non aveva mai visitato il piano terra ,era off limits. Come tutta la casa presentava uno stile semplice, ma areoso. Seguendo le note ben presto si ritrovò di fronte ad una porta socchiusa. Fece un sospiro e cercando di controllare i battiti cardiaci aprì un piccolo spiraglio in modo da poter entrare senza deconcentrare l’uomo. Axl era magnificamente assorto nelle suo note e assecondava i movimenti del piano con il corpo. La ragazza non potè fare a meno di avvicinarsi al piano e silenziosamente prese posto nello sgabello accanto al cantante. Era bellissimo. Un animale raro,regale e pericoloso. Non avrebbe potuto essere descritto diversamente. Era talmente assorta nei pensieri che quella strana melodia le procurava da non essersi neppure accorta che il piano aveva cessato di suonare. Fissò l’uomo nelle iridi che emanavano rabbia da tutti i pori. Nessuno dei due disse niente e per Angela fu automatico avvicinarsi e cercare di toccare il volto di Axl. Il significato di quella carezza era ignoto perfino a lei. Nessuno certo poteva immaginare neppure la reazione del cantante che fece meglio aderire la guancia a quella mano tremolante. Angela per la prima volta si rese conto che forse quella che leggeva negli occhi dell’uomo non era rabbia ma disperazione. Gli si avvicinò come si fa con un gattino selvatico e baciandogli una guancia “Notte Axl…” Uscì dalla stanza ancora tremante e si diresse in camera sua. Sotto le coperte ripensò alla sua giornata. Dj era stato fantastico certo un buon amico, ma era certa di non aver mai provato ciò che stava provando per Axl. Quell’uomo semplicemente le mozzava il respiro con un solo sguardo e poi quegli occhi… incapace di dormire prese la sua bambina e cominciò a comporre… doveva cercare di scavare meglio nella vita di quell’uomo e finalmente aveva capito che tattica di avvicinamento utilizzare.
  
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