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Autore: JustABitchOnAStroll    07/10/2012    4 recensioni
Non è incoraggiante quando svieni nel bel mezzo della lezione matematica, mentre preghi ogni Dio a te conosciuto - anche quelli inventati - per riuscire a saltare l'interrogazione che sai sta per arrivare. Ed è l'unico giorno che non hai studiato.
Semplicemente perfetto.
Quando poi ti risvegli nell'ufficio dell'Hokage che cerca di inchiodarti nel pavimento non puoi fare a meno di domandarti se ti sei perso qualcosa.
Ecco più o meno che cosa è successo a Shikyo, era arrivata al punto di pregare Jashin perchè qualcosa le impedisse di venire interrogata in matematica.
Peccato che non pensasse minimamente che le sue preghiere sarebbero state esaudite.
E non nel migliore dei modi.
Enjoy and please review!
Bye bye!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Non chiedetemi il titolo cap 2 Se il buon giorno si vede veramente dal mattino avrei fatto meglio a far finta di essere morta.
- Secondo te è sveglia? -

- Stai zitto Hidan -
Sentii qualcosa punzecchiarmi la guancia.
- Hidan...-
- Dai Kakuzu...! -
Sentii qualcosa punzecchiarmi l'occhio, così lo aprii.
Pessima mossa.
La cosa che mi aveva punzecchiato fino a quel momento - e che ero riuscita a identificare come il dito di Hidan - scelse quel momento per ripetere il gesto.
- Dio, mi ha cavato un occhio! - esclamai tirandomi su di scatto e arrivando fin troppo vicina al suo volto, tirandogli una testata e ricadendo a peso morto contro le radici dell'albero che mi avevano fatto da brandina.
- Cazzo, la mia testa! -
- Cazzo, la mia testa e il mio occhio! -
Riaprii gli occhi, tenendomi una mano su quello che mi era quasi stato cavato e che probabilmente era già di un bel colorito pomodoro.
- Sei una testa di cazzo! Non si sveglia così la gente! - sibilai.
- Di solito la gente normale non si tira su così fottutamente veloce! -
- Grrrr...-
- Piantatela voi due. Dobbiamo muoverci, il tempo è denaro, e voi lo state sprecando. - Kakuzu ci gelò con un'occhiataccia.
O per lo meno, gelò me con l'occhiataccia, Hidan -essendo Hidan- cominciò a lamentarsi quasi subito.
E dopo circa tre ore di sentirsi Hidan da una parte che bestemmiava e si lamentava, mentre Kakuzu stava zitto e muto , anche il papa avrebbe avuto un esaurimento nervoso.
- Bastaa!!!!!!! Non ce la faccio più!! -
Per qualche secondo il mio urlo fece stare zitto l'albino, cosa di cui fui profondamente grata a Jashin.
Poi prese ad avvicinarsi alla mia faccia, guardandomi negli occhi, assottigliando lo sguardo, quasi ad esaminarmi.
- Ma... Non avevi gli occhi marroni ieri? -
- Brutto scimunito! Ho gli occhi così da una vita! -
- Guarda che ha ragione. - parlò Kakuzu per la prima volta, puntando a Hidan con il pollice.
- Che?! -
- Hai un'occhio rosso -
- Bhè, potrebbe essere che forse, e dico forse, tu mi abbia ficcato un fottuttissimo dito nel suddetto occhio? - replicai sarcastica
- Ah. Ah. Ah. Molto divertente, anche Jashin-sama sta ridendo. -
- Oddio, sei serio...! - lui inarcò le sopracciglia - Sei dannatamente serio! Oh cazzo. Ooooh cazzo! -
Mi specchiai in una pozzanghera li vicino e per poco non ci rimasi secca.
Effettivamente avevo sì un occhio rosso. E non nel senso che era infiammato.
Mi limitai a svenire. Nella pozzanghera.

Rinvenni incontrando uno sguardo verde smeraldo.
- AK! -
- Vedi Kakuzu? Non è un bello spettacolo vedere come prima cosa la tua faccia! - sghignazzò Hidan
- Guarda che se avessi visto te Hidan, ti avrei tirato un cazzotto come primo riflesso...- dissi, smorzando la sua risata.
- Fottiti! -
- Non posso da sola! -
E rimase a bocca aperta.
- Guarda che ci entrano le mosche -
- Non ci credo, qualcuno è finalmente riuscito a zittirti. - mormorò Kakuzu,poggiandomi a terra, mentre Hidan mi ridava il mio zaino.
- Ma che ci porti qui dentro? Pesa come un macigno! -
- Qualcuno mi dia la forza...Dopo ti spiegherò... - mi irrigidii quando il suo respiro mi solleticò il collo
- E comunque potrei sempre aiutarti io... -
Spalancai gli occhi allibita e gli lanciai una veloce occhiata, sembrava così soddisfatto della sua ribattuta che non vide arrivare la mia gomitata e si piegò in due boccheggiando.
- Preferirei rimanere vergine ancora per un po', grazie. - e detto ciò mi incamminai nuovamente, non badando alla risatina dell'albino.
Non parlammo per il resto della strada, e stavo cominciando a rimpiangere le noiosissime ore di matematica.
La cosa era grave.
Stavo per cercare di intavolare una conversazione con Hidan, quando mi scomparve davanti.
Mi fermai di botto.
Eppure era lì pochi secondi prima!
Oddio,  mi ci mancavano le allucinazioni.
Non c'era nulla di diverso in quel punto dal resto della foresta, c'erano sempre alberi...Era un pezzo di bosco come un altro!
- Uuh...Hidan? Kakuzu? -
Una mano spuntò dal nulla e mi prese per il polso -grazie a jashin non quello rotto- trascinandomi verso il punto dove poco prima era scomparso l'albino.
- Cazzo, ti muovi?! -
- Sì sì! Calmino! -
Kakuzu intanto era già arrivato ai piedi di una piccola cascatella e ci guardava con sguardo vuoto.
- Vi volete muovere? -
Ero mezza tentata di dire " No! " ma poi, ricordandomi come aveva fatto quasi fuori Kakashi ci ripensai...Anzi, avrebbe fatto fuori Kakashi.
- Certo! - dannata fifa!
Lo seguii un po' riluttante attraverso la cascata, per poi venire spinta malamente in avanti da Hidan, che mi fece finire con la faccia nella schiena di kakuzu.
Che. Figura. Di. Merda.
Il tesoriere si limitò a lanciarmi un'occhiataccia e riprese a camminare.
- Questa Hidan me la paghi -
- Cosa? Che ho fatto? - chiese tutto innocente.
lo guardai per un attimo.
- Sai, non ti si addice proprio quell'espressione da cucciolo bastonato. -
- Lo so, sono più una tigre selvaggia! -
Il rumore della manata che mi tirai in piena fronte rieccheggiò per il corridoio di roccia che stavamo percorrendo.
- Ma come siamo modesti...! -
- E' vero -
Va bene. Avevo capito che ragionare con Hidan era pressapoco impossibile, quindi scelsi l'approccio che mi sembrava più adatto.
Rimasi in silenzio tombale finchè non uscimmo di nuovo all'aria aperta.
Erano passati circa cinque secondi e l'albino mi aveva già bombardato con una raffica di domande.
Ma non domande degne di tale nome.
Erano pure cazzate.
Quindi era più che comprensibile che quando Kakuzu annunciò " Siamo arrivati " mi misi a fare quasi i salti di gioia.
- Grazie al cielo - mormorai, prima di spiccare un salto di due metri e atterrare in braccio a Hidan, per colpa di un masso che si era spostato a meno di due centimetri da me.
Altra. Figura. Di. Merda.
- Aaah...Sapevo che non potevi resistermi...-
Feci una faccia schifata. Anche se in verità ero tutto  tranne che schifata.
Mi tirai in piedi.
- Stai buono, tigre. Magari più avanti. - gli diedi un leggero spintone con il braccio sano e poi seguii Kakuzu nel passaggio che si era rivelato.

La base degli Akatsuki era moooolto grande.
- Tu devi essere la ragazza che Pain voleva vedere. -
- Konan! Sei il mio mito, non deve essere facile tenerli a bada! - dissi facendo un cenno con la testa a Hidan e Kakuzu.
Lei sospirò.
- Già, comunque vieni, ti porto dal capo. -
Mi limitai ad annuire, lanciando un'ultima occhiata ai due che mi avevano accompagnata.
Speravo di uscirne viva per lo meno...
Ci fermammo davanti a una porta.
- Capo...Hidan e Kakuzu hanno portato a termine la loro missione. La ragazza è qui. -
Qualcosa nel modo in cui lo disse mi fece accapponare la pelle. Sembrava che si riferisse a me come a una cosa proibita...
Boh, sarà stata la mia immaginazione che mi giocava brutti scherzi.
Mah...
- Falla entrare. - arrivò una voce monotona da dietro la porta.
Konan girò la maniglia e mi fece cenno di entrare, chiudendo subito dopo.
- Bene Shikyo. Ti stavo aspettando. -
- Veramente io non mi chiamo Shiky... -
Non mi lasciò finire.
- Prima di aprire questa parentesi, permettimi  di spiegarti un po' di cose. - mi fece cenno di sedermi su una sedia davanti alla sua scrivania.
- Tanto per incominciare non sei originaria del mondo nel quale hai vissuto fino a adesso. Sei stata mandata lì quando eri ancora in fasce, quindi manchi di tutte le nozioni basilari dell'essere ninja. Per via della tua..."Situazione" -
- C-come fai a... -
- So molte cose sul tuo conto, il rinnegan mi ha consentito di tenerti d'occhio per molti anni...Dopotutto non mi lascerei scappare un membro così utile alla mia organizzazione, che conosce esattamente gli avvenimenti futuri...E che non prova dolore. Quindi adesso ti cedo la parola, cosa succederà all'Akatsuki? -
Ero un po' troppo scossa per parlare.
Quindi gli unici suoni che uscirono dalla mia bocca furono dei gorgoglii poco definiti.
- Prego? -
- Uuh...Scusa! Comunque...Per metterla in termini non troppo crudi...Alla fine muoiono tutti... -

Dopo un'ora abbondante passata a raccontargli in gran dettaglio ogni singolo combattimento che vedeva la morte di uno degli Akatsuki avevo le gambe un po' intorpidite dallo stare seduta così a lungo.
- Grazie Shikyo è tutto quello che volevo sapere. Adesso considerati ufficialmente parte dell'organizzazione, prendi. Mi sono preso la libertà di scegliere un'arma per te, spero che non ti dispiaccia. -
Mi porse la cappa dell'organizzazione e una katana.
- Io invece spero di non uccidermi...-
Feci per uscire dalla porta quando mi fermò nuovamente.
- Un'ultima cosa. Sasori e Deidara partiranno per catturare il monocoda tra due mesi. Nel frattempo ti ho affidato a Kakuzu per l'allenamento nel taijustsu e a Hidan per quello con la spada. Kisame è in missione. Buona fortuna. -
Annuii e uscii dalla porta, trovando fuori Konan che mi sorrise e mi fece strada verso una stanza.
- Ecco, dormirai qui. Se hai bisogno di qualcosa fammi sapere. Hai un cambio di vestiti e un pigiama già sul letto. Buonanotte. -
- Grazie Konan. Ascolta, non è che c'è del disinfettante per caso? Ho un brutto taglio. -
- Certo, vieni con me che ti porto da Kakuzu. -
- E perchè mai? -
- Ti mette i punti, e poi se ne intende più di tutti con le medicazioni. -
- Ok, spero che non gli venga il raptus di uccidermi... -
- Non credo...A meno che non rubi i suoi soldi. -
- Non ho tendenze suicide, grazie. -
La blu ridacchiò e bussò ad una porta, sparendo alla vista prima che l'occupante della stanza apparisse e lasciandomi lì imbambolata.
- Che vuoi? -
Mi limitai ad alzare il braccio rotto - e che era ancora fasciato con il ramo -, socchiudendo un occhio.
- Entra -
Non me lo feci ripetere due volte e lo seguii nella sua stanza.
Mi fece sedere sul letto e si fece uscire un filamento dal braccio, senza neanche darmi il tempo di pensare che immensa figata fosse, e ficcarmelo nel taglio.
Ci misi un po' a registrare la cosa, ma non appena lo feci mi piegai in avanti per simulare il dolore, guardandolo truce e venendo ricompensata con lo stesso sguardo.
- Mamma mia, ma dovevi proprio farlo così forte? -
- Silenzio. -
- Sissignore -
Continuai a fare espressioni di dolore per tutta la durata dell'operazione, cercando di risultare il più credibile possibile.
- Fatto. Adesso stai ferma. - disse mentre prendeva delle bende più spesse di quelle che aveva usato per disinfettare i punti di sutura.
Come se mi fossi messa a ballare sul letto menre mi punzecchiava il braccio...Se avessi voluto morire l'avrei fatto.
Cominciò a avvolgere il mio braccio, facendo la fasciatura particolarmente spessa dove l'osso era rotto, per poi fermarla con un gancetto alla fine.
- Grazie. - feci, alzandomi ma venendo fermata da una mano che con presa ferrea mi aveva afferrato il polso.
- Non ho ancora finito. Se devo fare una cosa la faccio bene. Siediti. -
- Uh... - Kakuzu inasprì lo sguardo - Ok! -
Mi ri-sedetti sul letto e lo guardai torvo mentre mi tirava su la maglia.
- Whoooo!! Non ci provare! - 
- Stai sanguinando. -
Lanciai una veloce occhiata al punto che stava cercando di scoprire. Effettivamente il tessuto della cannottiera che stavo indossando, seppur nera, aveva un colorito più scuro in quel punto.
- Lo so, ma non puoi andare in giro a cercare di togliere la maglietta alla gente! -
- Ehi Kakuzu! Da quando strilli come una ragazzina? - arrivò una voce fuori dalla porta, facendoci girare, prima che la suddetta porta venisse aperta di scatto, rivelando una silouette nella luce del corridoio.
La scena doveva essere comica, infatti Hidan si mise subito a ridere, tenendosi lo stomaco.
- Dai Kakuzu, voglio vedere come va avanti! -
- Allora rimarrai deluso. - feci risoluta, chiudendo gli occhi e girando la testa.
- Togliti la maglietta -
Lo guardai scandalizzata.
- Adesso -
Deglutii rumorosamente e obbedii, sfilandomi la cannottiera.
Sentii Hidan fischiare dalla porta e gli scoccai un'occhiataccia che avrebbe potuto uccidere, mentre Kakuzu armeggiava con altri filamenti e ricuciva anche quella ferita.
La bendò e finalmente mi lasciò andare, affidandomi a Hidan perchè mi riportasse in camera mia.
- Quindi adesso sei una di noi...Pivellina. -
Lo scappellotto che gli tirai rieccheggiò per il corridoio vuoto.
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Allora, ecco il secondo capitolo!
Un GRAZIE gigante a:
Ilarya Kiki
 B_Jane
Che mi hanno recensito!!!
GRAZIEEE!!!
   
 
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