Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Free spirit in a can_    08/10/2012    2 recensioni
Queste sono cose che ho scritto tempo fa. Ancora timide e acerbe ma sentite e potenti come mai. È come se avessi ricavato un pigmento da me stessa e ci avessi dipinto quella decina di fogli. Questi. Non li metterò in ordine, ma li metterò tutti, promesso.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Questa vita è una gabbia

giro in circolo tormentandomi come una tigre

Non ho modo di esprimermi

la mia voce è dettata dall'alternarsi del vento

Ciò che mi doveva far volare ora è la mia condanna

Il dolore è forte

Non so perché, ma soffro nel sentirmi sola qui.

Le mani, le uniche vere espressioni del corpo,

limitate ad un andirivieni di ordini

oggi questo, domani quell'altro,

sei così per me, sei cosà per lui

troppo giusta, troppo sbagliata

Chi diavolo sei?

Le poche volte che non mi tengono al guinzaglio

devo attendermi alle regole del mondo,

Dettate da un qualunque non-so-chi

Non so sfogarmi

Mi sento una bestia in gabbia che vede le chiavi,

ma sono troppo offuscate dalle lacrime, troppo lontane

Lacrime, lacrime, lacrime

per chi, poi? Per cosa?

Ciò che mi rende felice mi viene presentato come un mostro.

Il bene è il male. E allora il male cos'è?

Sarà forse il bene?

Ah, certo, sono davvero sveglia come dicono.

Riconosco addirittura il male e nuoto veloce tra i fogli.

Basta davvero una penna e il fratello quaderno

per liberarmi?

Io non ho sfoghi, ma tu sì!

Ti sfoghi con me, logico!

Logico?

Che diavolo è la logica per te?

Sogni?

No, tu non sogni dal tuo ultimo lavaggio del cervello...

Lacrime, lacrime, lacrime

è questo tutto quello che sai fare?

Quando sei tu a soffrire fa più male, sai? Non è vero?

Bé, io soffro più di te,

ma tu non capisci niente.

Tu, lui, lei, siete tutti uguali

un giorno mi proteggete dai cattivi

il giorno dopo mi ci accompagnate per mano.

Cavoli, questo corpo mi blocca!

Sento, so, percepisco, capisco che potrei volare,

eccome.

Ecco, guardatele le mie ali, come splendono al tramonto!

Non sono bellissima?

Peccato che non interessino a nessuno.

A nessuno importa davvero,

delle mie ali, del mio colore, dei miei sogni, del mio futuro.

Circondata da cani addomesticati,

sono l'unica bestia qui?

Prendetemi, cacciatemi, mettetemi in gabbia,

sarò l'unica capace di volare ancora, nonostante tutto,

di farmi rispettare.

Dio solo sa come.

Chiusa, in un mondo che non è il mio.

Pressata, neanche fossi nebbia sulla città più cupa e orrenda.

Vorrei fuggire ma i miei piedi sono pesanti

appesantiti dalla mia mente e dal mio cuore.

Due poveri animali rabbiosi che devono stare a cuccia...

Finirò sull'antologia, che dici prof?

Non so più nemmeno il senso del tutto,

a che mi serve?

Niente mi aiuterà, se non il tempo.

Posso, potete, possiamo

fingere quanto ci pare.

Siamo meglio, siamo peggio, siamo così oppure no.

Tanto alla fine nessuno sa chi siamo davvero,

nemmeno noi.

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Free spirit in a can_