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Autore: elyred    08/10/2012    1 recensioni
Emily è una ragazza italiana che si è trasferita in Inghilterra, presto scoprirà di avere un vicino di casa molto speciale.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Nonostante fossimo nel bel mezzo della stagione estiva il cielo ci aveva fatto un brutto scherzo: grosse nuvole cariche di pioggia sovrastavano le nostre teste come a dire – ah ah, vi abbiamo fregato!-
-ecco, ci mancava pure questo tempo- zayn si mise la felpa che aveva tra le mani sbuffando sonoramente
-perché?- chiesi con nonchalace – ti ha rovinato i piani?-
Mi guardò sorridendo e mi prese sottobraccio. Fantastico, aveva capito il mio gioco
-uffa, dammi almeno un indizio!- incrociai le braccia sfregandomele
-un pallone- mi bloccai di colpo, sperando di aver sentito male
-Zayn Jawaad Malik non avrai intenzione di portarmi ad una partita di calcio spero!-
Mi prese per i fianchi facendomi avvicinare a lui fino a sussurrare nel mio orecchio –sì- come se mi avesse appena detto che mi avrebbe portato alle Hawaii o ad una cena.
Invece no, il mio romanticissimo fidanzato mi portava ad una partita di calcio.
 
-non sarai mica arrabbiata- rise facendosi spazio fra gli spalti e sedendosi nel posto indicato sul biglietto
-no, figurati-osservai il mio vicino di posto, alquanto eccentrico per i miei gusti!
Alzai lo sguardo verso il cielo e sorrisi: le nuvole grigie diventavano sempre più scure, verdi e cariche d’acqua. Magari avrebbero annullato la partita!
L’unico motivo per cui non riuscivo ad esultare era il vento che mi faceva tremare come una foglia, entrando nelle mie ossa. Quanto mai non avevo portato una felpa!
-era da un sacco di tempo che volevo venire allo stadio- poteva vedere anche l’uomo che c’era oltre al campo di fronte a me che Zayn era esaltato e carico di adrenalina, per poco non consumava i jeans a forza di sfregarli con le mani.
Finalmente i giocatori arrivarono in campo e con mia grande felicità la benedetta partita iniziò.
Cercai di concentrarmi sul numero 16 che, ovviamente, era il mio numero preferito ed era pure portato da un gran pezzo di… Zayn, ricordati di Zayn
Dopo circa dieci minuti di avanti e indietro della palla rinunciai all’inseguimento e decisi di passare ad uno spettacolo migliore  appoggiando le braccia sulle gambe e girando la testa verso di lui.
I suoi occhi erano concentrati, profondi ( più del solito), potevo quasi vedere la partita dentro quelle pupille. La sua mascella, cu cui c’era l’ombra della barba era contratta.
Poche volte avevo visto Zayn così serio, a quanto pare era veramente importante per lui il calcio.
Spostò gli occhi su di me e sorrise – non guardi la partita?-
Scossi la testa e sospirai – preferisco guardare la meraviglia del mio fidanzato-
Con fare sospettoso si guardò in giro – chi è? Lo conosco?-
-questo qua- indicai il mio vicino di posto senza la maglietta
Storse il naso ridendo – è vecchio, avrà 30 anni!-
-sapessi quanto è passionale quando…- venni interrotta dalle urla e dall’incitamento di metà stadio, qualcuno aveva o stava per segnare e tutta la gente vicino a me si era messa ad urlare e saltare, compreso Zayn e il tipo senza maglia.
-stavi dicendo?- quando le urla si attenuarono riprese posto a sedersi e riportò l’attenzione su di me
-dicevo che è bravissimo a letto- risposi pensierosa, guardando un bambino saltare allegro, circondato da una sciarpa grande quanto lui ( va bene, è estate e oggi fa freddo, ma non è un po’ esagerato? Povero cucciolo obbligato da mamma!)
-dopo non dirai la stessa cosa- mi prese il viso avvicinandosi a me
-ah sì?- alzai un sopracciglio in segno di sfida
-sì- mi baciò delicatamente, facendomi assaporare quelle labbra morbide e carnose (mmm, ne voglio ancora)
-sai, se continui così il tuo ragazzo si ingelosirà di me- mi soffiò sulle labbra, lasciandomi per un istante interdetta
-mi sa che lo lascerò- abbassai lo sguardo e giocai con l’orlo della sua felpa, che avrei voluto tanto avere addosso
Che noia che barba, che barba che noia.
Come se avesse sentito i miei pensieri zayn mi strinse a sé facendomi appoggiare la testa sulle sue spalle – dai tesoro, ancora mezz’ora-
Forse per colpa della partita, forse per colpa della stretta di zayn, forse per colpa dei suoi baci nei miei capelli, mi addormentai in un istante, cullata dai cori dello stadio.
-sveglia, è finita- mi sentii trasportare sulle sue gambe
Mi strofinai gli occhi guardandomi intorno: le ultime persone stavano uscendo, noi eravamo gli unici ancora seduti e il campo era completamente vuoto
-abbiamo vinto?-
-lo so che non ti interessa- vero
-sì, ma almeno so se ne è valsa la pena… e se non ne è valsa preparati a guai grossi, Malik- non riuscivo a fare la seria con lui perché ogni volta che lo guardavo in faccia scoppiavo a ridere
-allora è il mio giorno fortunato, 2 a 1-
Mi strinsi al suo collo –dove andiamo ora?-
-a comprarti una felpa- si alzò tenendomi in braccio
-perché?- che giorno romantico, prima allo stadio e poi in un negozio! Non che disprezzassi lo shopping, anzi…
-pensi che non ti abbia vita? È due ore che tremi-
-potresti darmi la tua felpa- scesi dalla presa
-Certo, così dopo muoio io di freddo- si guardò la felpa verde che aveva addosso – e poi a te sta male il verde-
-non sei per niente carino oggi! Se avessi dovuto conquistarmi l’avresti fatto in un batter d’occhio- ripensai alla frase che aveva detto – e vaffanculo, io sto  bene con il verde!- no ok, mi stava malissimo ma non potevo dargliela vinta
Tirò indietro la testa ridendo – ma io non ho bisogno di conquistarti, sono già il tuo fidanzato- oh certo, Zayn Malik era il mio fidanzato, come dimenticare!
-se continui così non ancora per molto- lo spinsi perdendo l’equilibrio ma malik, con un gesto rapido, mi prese il braccio riportandomi alla stabilità
-tutto culo, il tuo- sbuffai incrociando le braccia
-ah, allora hai notato il mio culo-  pessima battuta, ma pura verità
 
-non la voglioo- pestai i piedi come una bambina capricciosa di 4 anni – e poi non ho soldi…- scusa accettabile
-ma stupidina, te la pago io!- fanculo lui e i suoi soldi
-ascolta, io…- come una posseduta mi diressi nel reparto maschile, attirata da un qualcosa di indescrivibile
-tu cosa?- chiese alle mie spalle senza ottenere risposta. – Emily dove cavolo?-
-questa!- afferrai un felpa blu elettrico e gliela buttai quasi in faccia
-non vorrei contraddirti ma è da ragazzo…-sembrava stesse parlando con una ritardata mentale
-lo so, infatti è per te, provala!- saltellai allegramente verso i camerini
-ma io- lo zittii chiudendolo in camerino
Lo so, lo so… ho un pessimo carattere!
-come mi sta?- sì guardò allo specchio con un espressione da *sonofigoeloso*
Roteai gli occhi avvicinandomi a lui –perfetto- gli strinsi la vita e gli baciai la guancia
Allo specchio sembravamo una bella coppia, chissà se anche quando eravamo in giro stavamo così bene insieme.
Certo, un po’ come la bella e la bestia ( lui la bella, ovviamente).
-comunque non abbiamo risolto niente- zayn mi aprì la porta facendomi passare
-invece sì, tu mi dai la tua felpa e tu metti quella nuova- finalmente sarei stata al caldo!
Si tolse la sua felpa sbuffando e me la mise sulle spalle
-allora c’è ancora un po’ di romanticismo in te!- sorrisi stringendomi nella sua felpa ancora calda
-grazie a te- mi prese sottobraccio
Prima che potessi rispondere scoppiai in uno starnuto, facendo ridere zayn ed una bambina che camminava nella direzione opposta alla nostra
-che ne dici di tornare a casa? Ti riposi un po’ così sei in forma per stasera- mi strinse i lacci del cappuccio come una madre premurosa
-ma io sto bene!- uno, e poi altri due starnuti contraddirono la mia frase
Maledetto raffreddore arrivato nel giorno sbagliato!
-Emily! Ma come sei conciata!?- mia madre mi guardò da dietro il suo libro di cucina
-sì, lo so… il verde mi sta malissimo ma avevo freddo e…-
-non intendevo la felpa! Hai una faccia…-
-ah sì, non sto tanto bene- non riuscii neanche a finire la frase che un giro di testa mi fece aggrappare a Zayn
-sì, vai a riposarti che è meglio- si rimise gli occhiali rituffandosi in quelle ricette strampalate
Zayn mi accompagnò in camera tenendomi e mi fece sdraiare sul letto rimboccandomi le coperte – io vado a fare la doccia, tu intanto riposati e fai tanti bei sogni- con un bacio sulla fronte si alzò dal letto e richiuse la porta lasciandomi completamente sola a pensare.
 
Erano passate circa 2 ore (eh sì, Zayn prende le cose con molta calma, soprattutto se si parla del suo aspetto) ed io avevo avuto tutto il tempo necessario per pensare e cambiare umore, diventando una specie di bomba ad orologeria.
-amore?- mi trovavo rannicchiata nel letto e le coperte mi coprivano totalmente, rendendomi quasi invisibile ( quasi perché da fuori si vedeva una gobba nascosta sotto le coperte)
Lo sentii avvicinarsi e quando alzò il lenzuolo un brivido mi percorse l’intero corpo
-stai meglio?- un’espressione preoccupata prese posto al suo dolce e solito sorriso
-secondo te sto meglio!? Ma che domande sono queste! Vattene, ti odio!- non pensavo veramente a quelle cose, ma non ero io a parlare, erano i miei ormoni
-hei, che succede? È da stamattina che sei strana…hai continui sbalzi d’umore e ora stai pure male…-si zittì un attimo per pensare – non sarai mica…- vidi il suo viso trasformarsi in quello di un cadavere
-no cretino! Non capisci un cavolo!- risposi singhiozzando
-amore… è il tuo periodo?- con un’espressione mortificata mi strinse appoggiando la testa sulla mia pancia dolorante
-già, e come se non bastasse ora ho pure il raffreddore! Non puoi capire…non puoi capire quando starnutisco!- al posto di farmi compatire riuscii a farlo ridere, facendomi venir voglia di piangere
-aspettami qui, arrivo in un secondo- uscì di corsa dalla camera senza aspettare una mia risposta
Ok Malik, ti aspetto.
Tornò mezz’ora dopo, ma se fossi stata in lui me la sarei data a gambe. Non capivo cosa ci trovasse in una ragazza dall’umore incontrollabile e da un aspetto alla ‘the ring’.
-cupcakes, pasticcini, caramelle… e tutti i dvd di twilight! Ti aspetta una meravigliosa serata- si sedette sul letto accanto a me porgendomi tutte le scatole colorate
- e queste?- indicai le rose che aveva nell’altra mano
-queste sono  sempre per te- me le appoggiò sulle gambe e prese il computer dal comodino
-è per questo che ti amo- sussurrai su una rosa, inspirando profondamente
-non ho fatto niente di speciale- oltre che di una bellezza eterea era anche modesto, ma che aveva fatto di male per stare con me?
-Emily… lo so che ti stai facendo paranoie, piantala! Sei perfetta e a me vai bene così, ora fammi vedere Kristen Stewart!-
Cercai di dimenticare il suo ultimo commento e premetti play, pronta a godermi 4 film di seguito.
-Emily!- una scossa alle spalle mi fece aprire gli occhi, facendomi rendere conto di essere osservata da 4 occhi
Mamma e papà.
-che c’è?- mi accorsi solo in quel momento di avere il fiatone e di sentire un gran caldo
-hai la febbre tesoro, zayn ci ha chiamati perché era preoccupato- mamma mi mise uno straccio bagnato sulla fronte facendomi rabbrividire -ora prendi queste pastiglie e riposati, ti tengo d’occhio io stanotte- ma se mi controllava lei, zayn… spostai lo sguardo dietro mia madre e lo vidi seduto sulla sedia –mamma non sto per morire, può stare qua lui con me. È capace di curarmi- cercai di fare una cosa più simile ad un sorriso
-ma lui non è la tua mamma, e non vorrei mai che si ammalasse per colpa tua!- oh, che mamma premurosa che avevo
-zayn dorme con me- intervenne mio padre picchiettando allegramente la spalla al mio povero e innocente ragazzo
Non volevo essere al suo posto, avrei preferito dormire con un leone che con mio padre! Era ora di intervenire (per quanto riuscissi ad essere lucida) –mi lasciate parlare da sola  con il mio ragazzo? GRAZIE- i miei presero i loro bagagli e con molta calma uscirono dalla camera. Avrei scommesso che mia madre sarebbe tornata nel giro di 5 minuti.
-zayn, ti prego scappa! Fai ancora in tempo- cercai di alzarmi sui gomiti ma zayn mi fece risdraiare ridendo- Em, stai delirando, riposati-
Ma perché non mi voleva ascoltare, accidenti a lui! –lo so che sembro una povera pazza ma ascoltami, mio padre ti terrà sveglio tutta la notte o perché russerà o perché ti farà uno dei suoi monologhi-
-ok, andrò sul divano… non preoccuparti piccola vampira-
-farò finta di non aver sentito…come hai fatto a capire che avevo la febbre?- sì lo so che non ci vuole un genio ma era tanto per sapere
-scottavi e tremavi… ah, continuavi a ripetere ‘ ti prego mordimi!’- rise alzandosi dal letto e baciandomi sulla fronte
Oh. Povera. Me.
Non è colpa mia se Robert Pattinson mi fa questo effetto… e vogliamo parlare di Taylor Lautner?
-ah, emily- una voce mi fece ritornare alla realtà
Zayn era sulla soglia della camera -anche io ti amo- con un bacio volante sparì lasciandomi sorridere come una cretina
-anche io ti amo?- gracchiò mia madre chiudendo la porta
-ma’, stai zitta- mi arrotolai nelle coperte in cerca di salvezza, se mi fossi addormentata non avrei dovuto sopportarla.
Non bastava avere le mie cose, macchè! Mancavano giusto raffreddore e febbre.
Eh, che schifo di giornata. 

ciao ragazze,
come va la vita?
mi chiedo ancora come io abbia avuto il coraggio di pubblicare questo capitolo visto che sono andata ora a vedere e l'ultima volta che ho aggiornato è stata a marzo, è una cosa scandalosa.
quindi direi che vi devo 2 spiegazioni!
sì, la scuola da marzo era diventata una cosa impossibile e non guardavo più il computer. quest'estate idem, ho dovuto pensare alla scuola e poi fra vacanze e uscite ho dimenticato internet.
ed ora eccomi qui!
ho pensato più volte di cancellare questa storia perchè:
1) ammettiamolo, è scritta da cani!
2) ho iniziato a scriverla/pubblicarla quando mi ero appena registrata ad efp e avevo un'idea iniziale. ovviamente da idiota esaltata ho iniziato a scrivere ma mano a mano le idee mi hanno abbandonata. quindi non cancello la storia ma non la faccio durare ancora molto.
credo che tutte voi ormai abbiate dimenticato che è successo, e questo (per colpa mia ovviamente) mi dispiace un po'.
spero vi abbia fatto piacere ricevere almeno un mio segno di vita.
vi auguro una buona serata, un bacio!
ele





  
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