Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: kikisash    08/10/2012    4 recensioni
-In medias res:
Harry aveva le lacrime agli occhi. Prese un piatto poggiato sul tavolo dietro di se e lo buttò per terra,frantumandolo in mille pezzi.
< Perché a me? > chiese singhiozzando
< Che le ho fatto? Perché mi odia? >
Si appoggiò con la schiena alla parete,nascose il volto nelle sue mani e iniziò a piangere 
Niall si sentiva inutile: voleva aiutare il suo amico,ma non sapeva che dirgli,non l'aveva mai visto così
Harry alzò la testa e guardò Niall con gli occhi rossi e pieni di lacrime
< Niall..io la amo! > 
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi buttai sul divano,esausta.

Quella giornata di scuola era stata davvero pesante,più pesante del solito.

Sarei dovuta essere alleggerita per aver finalmente chiarito la questione con Harry,ma in realtà mi sentivo ancora peggio di prima. C'era qualcosa di strano in quel ragazzo,qualcosa che mi attirava a lui come una calamita,anche se ogni singola cellula del mio corpo lo respingeva. Un paio di giorni fa tutto era così facile,ma ormai tutto era cambiato. Non c'era più solo quel semplice sentimento di disprezzo nei suoi confronti,ora era apparso anche qualcos'altro,qualcosa di nuovo che non sapevo spiegare. Anche lui era cambiato nei miei confronti,già da un po' di tempo non mi guardava più semplicemente con quel stupido sorriso superficiale con cui guardava tutte le ragazze,no.Ora in quello sguardo potevo scorgere qualcosa di più profondo,più intenso,ma non lo sapevo interpretare. A cominciare da ginnastica quando mi aveva aiutata,ai malviventi nella metropolitana da cui mi aveva difesa,a quella volta in cui svenni letteralmente nelle sue braccia e lui stette tutto il giorno al mio fianco sentendosi responsabile. Tutte queste cose sarebbero state impossibili qualche settimana fa.Non potevo dire che i fatti avevano preso una svolta negativa,decisamente no,ma allora come? Non capivo se lo odiavo o se lo amavo.

'Se lo amavo.'

Quelle parole mi provocarono la nausea.Per nessun motivo avrei mai collocato la parola 'amare' e Harry Styles in un'unica frase.Quel verbo non esisteva nel suo lessico.

 

Mi sistemai sotto le coperte e accesi la Tv,scacciando quei pensieri che peggioravano solo il mio mal di testa. Ci avrei pensato dopo,mi dissi.

Alla televisione,come al solito,non c'era nulla di decente,quindi mi dovetti accontentare dei Simpson. 

 

 

Il venerdì mattina,purtroppo,arrivò veloce e con esso anche la festa che ci sarebbe stata la sera.

Non ero il tipo di ragazza che adorava andare alle feste alle quali si ubriacava e fotteva ogni ragazzo che le capitasse davanti; ma non ero nemmeno quella che si rinchiudeva in casa,come un'asociale,e si rifiutava di andare a qualsiasi evento di società. 

 

Camminavo tranquillamente per il corridoio della scuola,mancavano 7 minuti all'inizio delle lezioni. Niall e Zayn erano entrambi più grandi di me ed erano quindi nella classe superiore. Per mia sfortuna,io e Harry,avevamo la stessa età e frequentavamo la stessa classe.

L'ultima volta che ci eravamo parlati era stato quattro giorni fa,nel corridoio,dopo essere stati mandati dal preside dal professor Green. Da li avevo cercato di evitarlo il meglio possibile,e devo dire che ci ero riuscita. 

C'era qualcosa,però,che mi infastidiva. Era finita tutta li? E ora come saremmo andati avanti? 

Non sapevo la risposta a queste domande,sinceramente non ci davo poi così tanto peso; solo che,qualche volta,una fastidiosa vocina spuntava nella mia testa e mi poneva problemi di questo genere e io,invano,cercavo di scacciarla.

Girai l'angolo completamente assorta nei miei pensieri,quando davanti ai me si pose una scena che,se non l'avessi vista con i miei occhi,non c'avrei creduto nemmeno per sogno:

Harry era stato sbattuto contro gli armadietti da Abigale che ora gli si strisciava addosso come un'anguilla,baciandolo.

Baciandolo.

Più che un bacio quello sembrava una sanguisuga -Abigale- intenta a succhiare il sangue della sua vittima -Harry.

Immediatamente girai i tacchi e mi allontanai a passo svelto,per non dover torturare i miei occhi con quello spettacolo disgustoso.

Stavo quasi correndo per i corridoi,intenta ad allontanarmi il più possibile da quell'incubo a cui non volevo credere. Non pensavo a nulla,la mia mente era talmente offuscata che non riuscivo a cogliere un pensiero chiaro.Aumentai il passo ed iniziai a correre,sempre più veloce,sempre più lontano.Non importava dove ma via da quei due,da quel corridoio,da quella scuola. Intravidi la porta del retro che dava accesso all'immenso campo da rugby e al parco della scuola,e mi precipitai fuori. 

Continuai a correre,ormai trafelata,finché raggiunsi un enorme salice piangente in mezzo al parco. Buttai lo zaino nell'erba bagnata e mi sedetti al tronco dell'albero,tirando le ginocchia al petto e nascondendoci dentro la testa.

*Perché?* Mi chiesi.

Perché mi faceva tutto questo? Perché mi faceva impazzire?

Mi ha baciata,ha fatto finta di nulla e dopo quattro giorni ne ha baciata un'altra. 

In fondo era colpa mia,mi dissi. Si,soltanto colpa mia. Sapevo com'era fatto,era un puttaniere,uno sciupafemmine,un masochista,egoista,idiota e insopportabile. Eppure c'ero quasi cascata,per poco,per pochissimo e mi avrebbe avuta.

Dovevo scordarmelo.

Già una volta avrei dovuto dimenticarlo,ma avevo peggiorato tutto.C'era qualcosa nel mio corpo che aveva bisogno di lui,qualcosa di quel ragazzo mi attirava come una calamita e io non riuscivo a resistergli.

Tutto questo era senza prospettive,Harry Styles non si sarebbe mai cambiato,tutta Londra lo sapeva e io sarei dovuta essere quella che lo sapeva meglio di tutti,ma cosa facevo? Mi lasciavo ingannare dai suoi trucchetti.

I suoi fottutissimi giochetti li avevo imparati a memoria a forza di vederli praticare su altre ragazze,ma quella era stata completamente una nuova sfera,un nuovo campo sul quale mi aveva resa vulnerabile ed era proprio questo che non sopportavo.

Nessuno,ma proprio nessuno,era mai riuscito a ferirmi in quei due anni. L'unico a cui mi ero affidata ciecamente,che mi aveva in pugno potendo giocare con la mia anima come gli pareva a lui era Louis. Ma Louis non avrebbe mai fatto una cosa del genere.

Buttai indietro la testa,inarcando la schiena e urlai con tutta l'aria che avevo nei polmoni.

Forse ero pazza,forse Harry Styles mi aveva resa pazza. Ma com'è che diceva il padre di Alice nel paese delle meraviglie?

' Tutti i migliori sono pazzi.' 

Si,ero definitivamente pazza.

 

< Ma dove cazzo sei finita?! Ho aspettato mezz'ora davanti alla tua classe finché è arrivata la Osbourne e mi ha detto che non c'eri! Ma si può sapere cosa ti è preso?! > mi aggredì Niall.

La faccia del biondo era completamente rossa dalla rabbia,gli occhi azzurri lucidi mi lanciavano sguardi fulminanti e sotto la maglietta attillata si intravedevano i muscoli tesi.

Alzai le spalle in senso di nonchalance,facendolo infuriare ancora di più.

< Prima di salare la scuola potresti gentilmente avvertirmi?! Almeno non corro più per i corridoi come un'idiota disperato per cercarti te che sei magicamente scomparsa nel nulla! > continuò con lo stesso tono.

< Scusa > mormorai.

Niall si passò una mano tra i capelli,snervato,e sospirò.

< Fa nulla > disse,ma riconobbi quel tono amareggiato della serie 'sono incazzato ma dico così perché ti voglio bene'.

Gli mostrai gli occhi più dolci che fossi capace di fare e gli cinsi il busto tirandolo a me.

< Scusa > ripetei,stavolta davvero pentita.

Sentii le sue grandi mani sulla mia schiena e accarezzarmi i capelli.

< Non importa > mi tranquillizzò,con tono già più piacevole alle mie orecchie.

Mi stampò un lieve bacio sui capelli continuando ad accarezzarmi.

< Ora però mi dici dove sei stata >

Sospirai.

< Nel parco della scuola > 

Niall corrugò la fronte.

< A fare…? >

Mi morsi il labbro e fissai lo sguardo per terra. Non avevo la forza di parlarne ora. E poi come gli avrei spiegato il motivo della mia reazione se non lo sapevo nemmeno io?

< Amb? > chiese il biondo,aspettando una risposta.

Presi un respiro profondo e cercai di spiegargli tutto quel che avevo visto.

Il biondo rimasse allibito.

< M-ma… sei sicura? >

< Si Niall,sicurissima >

 

 

Mi guardai un'ultima volta allo specchio,pensierosa.

Lisciai le pieghe del mio vestito verde smeraldo aderente che mi lasciava scoperta la schiena e mi arrivava appena sotto il sedere. Era stato un miracolo che Louis mi aveva acconsentito di uscire in quel modo,di solito faceva del casino anche per una cazzata,geloso.

Squadrai i tacchi neri di camoscio,alzai lo sguardo sulle mie gambe,sul petto,poi sulla mia faccia e sospirai. I boccoli biondi mi ricadevano perfettamente fino al fondoschiena,la matita nera e il mascara risaltavano i miei occhi verdi che sembravano brillare più del solito,ma c'era ancora qualcosa che non andava. L'immagine di Harry e Abigale di quella mattina mi aveva perseguitata tutto il giorno,rendendomi nervosa e suscettibile.

< Sei bellissima > mi assicurò Louis,cingendomi i fianchi da dietro e appoggiando il mento sulla mia spalla.

Sospirai.

< Tutto bene? > chiese preoccupato 

< Sisi > lo assicurai poco convinta

Louis aggrottò le sopracciglia,ma prima che mi potesse fare un'altra domanda mi girai e lo baciai. Incrociai le braccia dietro al suo collo e lui,dopo un primo momento di esitazione,mi prese per i fianchi e mi tirò a sé ricambiando il bacio con foga.

< Se avete finito possiamo anche andare > ci interruppe Liam,con un sorrisino strafottente sulle labbra.

< Niall e Harry ci raggiungono dopo > ci informò Zayn entrando in quel momento in camera.

< Perché? > chiesi

Zayn alzò le spalle,in segno che non lo sapeva,poi uscì dalla stanza e lo seguimmo a ruota.

Scendemmo tutti e quattro le scale del condomino,uscimmo dal portone e stavamo per entrare nella R8 nera di Liam quando mi ricordai di aver lasciato la borsa in cucina e avvisai gli altri che dovevo risalire a prenderla.

Corsi su per le scale da cui ero appena scesa e entrai nel nostro appartamento. Mi diressi in cucina dove pensavo di averla lasciata ma non c'era. Tornai in salotto e iniziai a cercarla sotto i cuscini del divano quando,proprio in quel momento, Harry uscì dalla sua stanza.Ci guardammo per qualche secondo in silenzio,poi mi rigirai a cercare la borsa.

< Stai benissimo > lo sentii dire.

Mi voltai e gli tirai uno sguardo agghiacciante,prima di riconcentrarmi nella ricerca della borsa sperduta.

< Potresti anche ringraziarmi >

Mi alzai in piedi e lo guardai in faccia,facendo sentire una risatina disprezzante.

< Certo,ci mancherebbe solo quello! >

Incrociai le braccia davanti al petto sostenendo il suo sguardo trapassante.

< Cosa? Ora hai deciso che non ti degni nemmeno più a ringraziare un ragazzo quando ti fa un complimento? >

La sua voce cambiò tono radicalmente.

< Il tuo non era un complimento,Styles > insinuai con voce ghiaccia. 

< Certo! Era un'offesa! > esclamò lui scuotendo la testa,incredulo.

< Sai benissimo che non intendo quello >

< Beh,allora dimmi te cosa intendi perché io non ti capisco più! > sbottò.

< Quando mai mi hai capita? > risi amareggiata.

Il ricciolo si passò una mano tra i capelli,frustrato.

< Hai ragione,va bene?! Non capisco mai un cazzo! > urlò.

< Bello sentirtelo ammettere! > urlai anch'io di tutta risposta.

< Sei impossibile! >

< Bene,allora lasciami stare! >

Harry si fermò per guardarmi dritto negli occhi.

< Davvero non te ne importa niente di me? > sussurrò.

< Voglio rivelarti quali sentimenti provo nei tuoi confronti > sibilai avvicinandomi a lui fino a quando ci furono solo pochi centimetri tra le punte dei nostri nasi.

< Passo da momenti in cui non me ne frega un cazzo,ad altri in cui non me ne frega proprio un cazzo. >

Con questo presi la borsa che avevo focalizzato sulla poltrona e uscii dall'appartamento senza degnarlo nemmeno di uno sguardo.

 

Harry entrò in cucina abbattuto.

Vide Niall seduto al tavolo mangiando un pacchetto di patatine che lo scrutò curioso.

< Tutto bene? > gli chiese masticando.

Scosse la testa e passò dall'altra parte del tavolo per poggiarcisi contro.

Si passò una mano tra i capelli.

< So che hai sentito tutto > disse

Il biondo non gli rispose,continuò a masticare le patatine pensieroso,fissando la schiena del ricciolo davanti a lui.

Harry aveva le lacrime agli occhi. Prese un piatto poggiato sul tavolo dietro di sé e lo buttò per terra,frantumandolo in mille pezzi.

< Perché a me? > chiese singhiozzando

< Che le ho fatto? Perché mi odia? >

Si voltò appoggiandosi con la schiena alla parete,nascose il volto nelle sue mani e iniziò a piangere.

Niall si sentiva inutile: voleva aiutare il suo amico,ma non sapeva che dirgli,non l'aveva mai visto così.

Harry alzò la testa e guardò Niall con gli occhi rossi e pieni di lacrime.

< Niall..io la amo! >

 

L'irlandese passò con la lingua tra i denti,togliendo i resti di patatine,prima di parlare.

< Lo sai vero che sei poco credibile? >

Harry lo guardò disperato

< C-cosa? > chiese,non capendo.

Niall sospirò. Voleva bene a Harry,era il suo migliore amico,ma la verità andava detta.

< Ti sei fatto quasi tutte le ragazze della nostra scuola,l'hai baciata e quattro giorni dopo,cioè stamattina,ti ha vista baciare Abigale. Scusa ma non sei proprio il modello di ragazzo che tutte vorrebbero >

A quelle parole Harry sgranò gli occhi.

< C-cosa? ABIGALE?! Nonono! > 

Improvvisamente sembrò agitato.

< Io non ho mai baciato Abigale,lei mi si è buttata addosso! Non sono nemmeno stato capace di difendermi! È stato un malinteso! >

Niall alzò le sopracciglia sorpreso.

Il ricciolo prese una sedia e,facendola strusciare rumorosamente contro il pavimento,ci si sedette.

< Poi quelle ragazze… > continuò Harry leggermente in imbarazzo

< Amberli…quando mi sono trasferito qui,con lei e Louis,era ancora rinchiusa in sé stessa e non parlava con nessuno. Certe volte provavo ad attaccarci discorso ma sembrava che a lei non importasse niente,che si interessasse solo di Louis,cosa che forse era anche vera > sospirò.

< Mi innamorai di lei > ammise.

< Ma lei sembrava non fregarsene di nessuno, e questo mi faceva star male,tanto male… Ho iniziato a parlare con altre ragazze,pensando di poterla far ingelosire,ma nulla,non mi guardava nemmeno.Poi,piano piano,mi divertiva il fatto di poter avere tutte quelle ragazze > sulle labbra del ricciolo spuntò un sorriso amareggiato.

< Mi piaceva che tutte cadessero ai miei piedi con un solo schioccare delle dita > continuò.

< Infine cosa dovevo fare? Amberli non si accorgeva nemmeno della mia esistenza! > si giustificò il ragazzo.

Niall seguì il discorso di Harry con pieno interesse.

< E Abigale? Quella notte che l'hai portata qui? > gli chiese.

< Si era ubriacata ad una festa dei suoi amici,non potevo lasciarla guidare da sola a casa,avrebbe fatto sicuramente un'incidente,quindi l'ho portata qui. Ok forse era un errore,forse l'avrei dovuta portare a casa sua,ma non c'era nessuno e avevo paura che potesse fare delle cazzate. Anche se ora può sembrare strano,ti posso giurare che non abbiamo fatto nulla. L'ho lasciata dormire nel mio letto mentre io sono andato a dormire sul divano. Io non mi porterei mai a letto Abigale! > dichiarò con faccia schifata.

< Poi quella volta dell'appuntamento… mi ha rotto le palle per almeno tre settimane,quindi le avevo detto di si per accontentarla,però poi è successa quella cosa con Amberli… avevo solo occhi per lei e me ne ero completamente dimenticato >

A quelle parole Niall rimase spiazzato.

< Amberli è sempre stata l'unica per me,non me ne fregava niente di tutte quelle ragazze >

Harry appoggiò il viso nelle mani,sorreggendosi sui gomiti.

< E ora mi sto sputtanando a te come un coglione,e questo solo per lei… > terminò tutto il suo discorso.

Niall si schiarì la voce,non sapendo bene che dire

< Harry… > iniziò invano.

< Harry,hai fatto un gran bel casino > sospirò.

Il due occhi verdi e lucidi del ragazzo lo guardarono disperati.

< Ma riusciremo a sistemare tutto > lo assicurò Niall,dipingendo un lieve sorriso sulle labbra del moro.

 

 

Aprii la porta anteriore del R8 e,trafelata per aver fatto le scale di corsa,mi buttai sul posto libero accanto a Zayn.

< Trovata la borsa? > mi chiese Louis sul sedile davanti al mio.

Mi limitai ad un cenno del capo e Liam mise in moto la macchina entrando nel traffico serale di Londra.

*'Davvero non te ne importa niente di me?'*

Quella domanda si era stampata nella mia testa e non ci si voleva più togliere. Cosa aveva voluto intendere? Perché ogni volta che ci parlavo mi confondeva sempre di più?

*Basta!*

Scacciai bruscamente quelle domande dalla mia testa. Quella sera mi sarei divertita,non sarei davvero stata a pensare a lui. A lui e ai suoi occhi verdi magnifici.

 

Caldo. Alcool.Fumo. Centinaia di persone che si strusciavano una sull'altra e musica a palla,tanto da poter spaccare i timpani.

< Vado a cercare Josh > ci informò Liam prima di sparire tra i corpi danzati.

< Volete bere qualcosa? > chiese Louis più rivolto a Zayn che a me,visto che io avevo 17 anni e guai a me se toccavo qualcosa che anche solo assomigliasse ad un alcolico!

Zayn accettò la proposta e cercammo di liberarci una via per il bar di quel locale.

Il barista era un ragazzo abbastanza giovane,capelli color carota,piercing sulla lingua e al naso,il braccio destro coperto di tatuaggi e un sorriso smagliante in faccia.

< Cosa posso portarvi? > chiese appena ci vide

< Due Brandy > ordinò Zayn 

Gli occhi castani nel ragazzo si rivolsero a me

< E per lei,signorina? >

< Per ora nulla,grazie > risposi,cercando di nascondere l'amarezza che provavo in quel momento. Certe volte avrei voluto mandare a quel paese Louis e le sue stupide 'precauzioni'.

Il ginger-boy mi guardò un po' stranito,poi iniziò a preparare le bibite per i ragazzi.

Mi sedetti su uno di quegli sgabelli alti,senza schienale e mi domandai dove fosse Niall. Alle feste cercavo sempre di stare con lui che almeno mi faceva divertire un po',non come Louis che,soprattutto in quei locali, si comportava come se fosse mio padre.

All'istante,come un colpo di fulmine, ricomparse nel mio cervello quella fottuta domanda,di quel fottuto ricciolo:

*'Davvero non te ne importa niente di me?'*

Cosa rispondevano persone normali a questa domanda? 

Forse: 'No,ma scherzi? Certo che mi importa qualcosa di te!'

Oppure: 'Non dire scemenze,sei la persona più importante della mia vita!' 

Le solite cazzate che dicevano persone normali ad altre persone normali che facevano domande normali in circostanze NORMALI.

Ehi,aspetta.

Ma io non ero normale.

 

< Tutto bene Principessina? > Louis dovette urlare per farsi sentire,anche se eravamo distanti solo poco centimetri. La musica era decisamente troppo alta.

< Si si > risposi vagamente

< Dov'è Niall? > gli chiesi,sempre urlando.

In quel momento il cellulare di Louis si illuminò.

'Niall'

Il moro lesse il messaggio,poi mi passò il cellulare:

'Siamo arrivati ora,dove siete?'

< Eccolo! > urlò Louis e indicò una chioma bionda ossigenata che si stava dirigendo verso di noi.

Solo pochi attimi dopo due splendidi occhi azzurri mi squadrarono dalla testa ai piedi.

< A-Amb… > balbettò Niall.

< Smettila di sbavare Horan,e chiuditi quella bocca che altrimenti qualcuno potrebbe farsi falsi pensieri > rise Louis e,come al solito,non riuscì a nascondere quel pizzico di amarezza che rivelava la sua gelosia.O forse ero solo io che lo conoscevo troppo bene.

L'irlandese diventò rosso come un peperone e si passò la mano tra i capelli,imbarazzato.

Gli regalai un sorriso rassicurante e scivolai dallo sgabello per schioccarli un bacio sulla guancia.Persino con i tacchi ero più bassa di lui.

< Sei davvero bellissima > mi assicurò,ancora rosso dall'imbarazzo.

< Ow,grazie Niall! Anche tu stai bene > sorrisi,passando una mano nei suoi capelli morbidi.Era impossibile per me resistere a quella chioma bionda.

Il sorriso dell'irlandese si allargò ancora di più e,anche se non mi giravo,sapevo benissimo che Louis,in quell'istante,lo stava incenerendo con lo sguardo.

< Louis! > sentimmo urlare e,in quel momento,vidi Liam liberarsi una via tra la folla e dirigersi verso di noi.

< Louis! Vieni ti devo presentare qualcuno! >

< Non può venire qui? > urlò quello.

Liam alzò gli occhi al cielo.

< No! Vieni te! >

Louis mi guardò con sguardo pensieroso.

< Vai pure,ci sto attento io alla Principessina! > gli urlò Niall,mettendomi un braccio intorno alle spalle.

Non seppi interpretare lo sguardo che lanciò al biondo,ma sicuramente non significava nulla di buono.

Mi prese per i fianchi e mi tirò a sé.

< Non fare cazzate > mi intimò.Poi sparì con Liam tra la gente.

Quando ero sicura che non mi avrebbe più vista alzai gli occhi al cielo e sbuffai.

Non ero una bimbetta di 5 anni,sapevo quel che facevo.

< Mmh la Principessina è scocciata? > mi prese in giro Niall.

Non gli risposi e mi sedetti di nuovo sullo sgabello,accavallando le gambe.

Il biondo si sedette accanto a me,e fece un cenno al barista,in segno che voleva ordinare.Quello arrivò subito,con il solito sorriso smagliante stampato in faccia.

< Cosa prendi? > mi chiese Niall

< Louis non vuole che io beva > risposi contrita.

< Ma Louis non c'è > sorrise malizioso.

Non potei fare a meno che ricambiare quel sorriso.Adoravo Niall per i suoi momenti di pazzia come questi.

< Un Golden e un Paradise > si rivolse al barista che subito iniziò a frullare qualcosa.

< Non so nemmeno cos'è > ridacchiai 

< Non importa,ti piacerà di sicuro > mi fece l'occhiolino,il biondo.

Mi girai sulla sedia per osservare la gente nel club.

Erano per la maggior parte ragazzi e ragazze all'incirca della mia età,forse un po' più grandi.Da quant'avevo capito il locale era del padre di questo John,l'amico di Liam.

< Prego > il barista appoggiò sul bancone due bicchieri con dentro un liquido giallastro che,secondo me,assomigliava tanto a succo di mango.

Incuriosita presi in mano una dei due cocktail e lo annusai.Un forte odore di alcool e frutti esotici mi annebbiò i sensi.

< Ei piccola,non è veleno > rise Niall.

< Smettila di chiamarmi piccola > ringhiai scherzando e presi un sorso del liquido giallastro.

Una strana sensazione di caldo pervase il mio corpo facendomi sentire al settimo cielo.Entusiasta buttai giù il resto di quella sostanza giallastra.Il sapore fortissimo e fruttato dell'alcool mi bruciò in gola e feci una smorfia prima che Niall mi potesse togliere il bicchiere dalla mano.

< Oh oh,vacci piano Principessina! Questa roba non è acqua! > mi avvertì leggermente preoccupato.

< Keep calm Nialler,mi sento benissimo > lo tranquillizzai

Il biondo mi lanciò uno sguardo dubbioso,poi prese il suo cocktail e sorseggiò un po' del liquido giallo.

< Piuttosto ti dovrei parlare di una cosa… > iniziò serio.

Alzai gli occhi al cielo.

< Non ne ho voglia ora di cose serie,Niall > sbuffai.

< Dai,andiamo a ballare! >

Il biondo alzò le sopracciglia,divertito.

< Credo che quel cocktail ti abbia fatto male > 

< Perché? > chiesi confusa.

Niall si avvicinò a me con un sorrisetto ammiccato.

< Tu non vuoi mai ballare,Amberli > mi sussurrò in un orecchio.

< Beh,ora voglio! Quindi alza il tuo culo e andiamo >

L'irlandese mi guardò con un'espressione che vacillava tra il sorpreso,confuso e divertito,poi buttò giù l'ultimo goccio del suo cocktail che aveva sorseggiato tutto il tempo e scese dallo sgabello.

Eravamo al centro della pista,tra centinaia di ragazze e ragazzi che ballavano appiccicati gli uni agli altri.

< Sai ballare,piccola? > chiese,cingendomi i fianchi.

< La domanda qui è se TU sai ballare,Horan > replicai,agganciando le braccia intorno al suo collo.

 

 

Cccciao ragazze,

devo dire che questo capitolo l'ho scritto tipo speedy (?) non so perché ma ho avuto un sacco di ispirazione

in questi giorni :') spero per voi che continui così ;)

In questo capitolo sono successe un paio di cose,eh?  Hahaha ora mi odierete per aver fatto un casino del genere çwç

Va bè,io vi amo ugualmente! ;)

Continuate a recensire,siete meravigliose!

Grazie di tutto

xx

Al.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: kikisash