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Autore: _johanna_    09/10/2012    6 recensioni
Edward e Bella un po' diversi da come li conosciamo. Nemici per razza, essendo un cacciatore e una vampira. Spero vi piaccia :3
Dal primo capitolo:
Mi chiamo Edward Masen e sono un cacciatore di vampiri. Vi riassumo i miei compiti: cacciare e uccidere i vampiri. Quindi vi chiederete se avrei già dovuto uccidere quei vampiri. Sbagliato: non potevo uccidere i componenti di quella famiglia per colpa di un accordo fatto anni prima.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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..non metto mai la nota a inizio capitolo, ma questa volta lo faccio per dedicare il capitolo a _mrsmalik_ perchè oggi è il suo compleanno.. auguri tesoro!! <3


POV EDWARD.
Parcheggiai la mia auto davanti alla villa dei Cullen e vidi Alice già sulla porta per accogliermi.
- Ha chiamato pure voi, vero?- impossibile non sorridere dopo aver saputo che era ancora viva.
- Ha chiamato prima noi poi te, sappilo.- e mi abbracciò lasciandosi alzare da terra ridendo.
- Ciao Ed!- mi salutò Emmett come entrai nel soggiorno con Alice.
- Buonasera!- salutai tutti in generale.
- Edward, ci interesserebbe sapere cosa ti ha detto Bella.- Carlisle arrivò subito al punto.
- Mi ha detto che si è salvata e che purtroppo dovrà restare lìin Italia per un tempo indefinito. Non mi ha detto altro.- beh, sempre meglio che rimanere all'oscuro della sua vita.
- Un tempo indefinito?! Beh, non ci resta che aspettare una sua chiamata, a questo punto..- mi disse Carlisle.
- Nelle mie visioni vedo che è ancora nell'ospedale. Un'infermiera le sta facendo delle ferite sulla pelle per togliere una sostanza strana. Stanno pure conversando!- Alice rise ricordando le sue visioni.
- Bella mi stupirà sempre. È l'unica capace di parlare con un essere umano che le sta facendo delle ferite sul corpo. Io l'avrei già sbattuta a terra!- Emmett si prese una pappina da Rosalie.
Risi della scena comica e il mio telefono vibrò facendomi sperare fosse Bella. Le mie speranze non furono accontentate.
"Ciao amore..è da un po' che non ti fai sentire..c'è qualche problema? Chiamami." Era Tanya. Mi ero completamente dimenticato di lei, essendo concentrato totalmente su Bella.
- Devo andare, scusatemi. Vi farò sapere se si farà sentire.- diedi un bacio sulla fronte ad Alice ed uscii per andare da Tanya. Non meritava di soffrire.
"Sei a casa? Sono da te fra 10 minuti." inviai ed accesi la mia Volvo.
Arrivai davanti casa sua trovando il vialetto vuoto. I genitori non c'erano, come sempre.
Suonai il campanello e sentii subito dei passi dietro la porta che si aprì rivelandomi la bella ragazza con cui "stavo".
- Ciao.- le sorrisi dolcemente e lei mi si avvicinòper baciarmi sulle labbra.
- Ciao..- sussurròsorridendomi.
Mi prese la mano e mi fece entrare tirandomi verso di sè e portandomi in soggiorno.
- Senti, Tanya. Io avrei bisogno di parlarti..- iniziai il discorso sedendomi davanti a lei sul divano guardandola negli occhi.
- Anche io, Edward.- mi stupì. Lei doveva parlarmi?!
- Cosa devi dirmi? Parla prima tu..- le presi le mani tra le mie. Cercando di leggerle nel pensiero inutilmente: aveva le idee troppo incasinate.
- È successa una cosa, ieri.- il suo sguardo era triste ma deciso mentre mi guardava negli occhi.
- Cosa è successo? Qualche problema?- la mia preoccupazione era reale. Non la amavo, però tenevo a lei come un'amica.
- Si è sentita male mia nonna in Alaska. Ha avuto un ictus.- la strinsi a me vedendo i suoi occhi riempirsi di lacrime.
- Mi dispiace tantissimo, Tanya.- e le baciai i capelli aspettando che i singhiozzi cessassero.
- Devo tornare in Alaska. Domani ho il volo.- disse di punto in bianco guardandomi di nuovo negli occhi.
- Vi trasferite di nuovo?- era una cosa ovvia, però avevo bisogno di sapere che avevo capito bene.
- Si, Edward. E con te voglio essere sincera e aperta, come sono sempre stata.- la sua voce era ferma e decisa. Annuii. Avevo già capito cosa voleva dirmi.
- Non penso che sarebbe un bene continuare a stare insieme. Le relazioni a distanza fanno soffrire ed è inutile farsi del male da soli. Tu capisci cosa intendo, vero?- teneva le mie mani strette nelle sue e non spostava lo sguardo dal mio.
- Si, lo capisco. La scelta più giusta per entrambi ètroncare qui la storia. Sarebbe inutile.- andava bene così.
- Mi fa piacere che tu abbia capito. Sei un ragazzo d'oro, Edward. Sono sicura che da qualche parte troverai una ragazza degna di te.- la abbracciai stringendola al mio petto e lei ricambiòla stretta.
- Sei bellissima, Tanya. Da qualche parte, dietro l'angolo, c'è la tua anima gemella. Capirai che èla persona giusta guardandola negli occhi e sentendoti sprofondare in essi.- io sapevo cosa si provava. Con Bella era così.
- Grazie, Edward.- aumentòla stretta.
Rimanemmo abbracciati per un tempo infinito, finchè non capii che era ora di andarmene. Non ci facevo più nulla in quel posto.
- Ciao Tanya. Fai buon viaggio.- le dissi ormai sulla porta di casa sua.
- Grazie.- e sorrise timida con le lacrime agli occhi.
- Vieni qui..- anche io avevo le lacrime agli occhi. Sentire i suoi pensieri non aiutava. La strinsi ancora al mio petto sentendo la maglietta diventare umida.
- Fatti sentire..- disse tra i singhiozzi.
- Vivi felice..- sussurrai io vicino al suo orecchio e le baciai i capelli allontanandola da me per andarmene.
 
- Ciao amore.- risposi alla chiamata di Bella. Era passato un mese circa dalla partenza di Tanya e tra me e Bella tutto andava benissimo.
- Ciao amore mio. Come stai?- aveva la voce rilassata e calma, miele per le mie orecchie.
- Benissimo, ora che sento la tua voce. Tu invece?-. Rise della mia risposta e sorrisi soddisfatto di sentire quel dolce suono.
- Starei meglio se fossi in America con te.- sentivo che stava sorridendo. Risi e lei rise con me
- Mi manchi.- dissi dopo qualche secondo.
- Anche tu. Spero di poter tornare al più presto, anche se non metterei una mano sul fuoco suo fatto che i Volturi mi facciano partire prima del prossimo mese.- rispose amara.
- Una pausa dal troppo tempo che passiamo insieme ci vuole, o sbaglio?- cercai di sdrammatizzare e lei rise, anche se in modo meno spensierato di prima.
- Beh,  abbiamo passato insieme quasi 10 ore, l'ultima volta. Era già troppo!- risi con lei ma poi la sentii salutate qualcuno.
- Ed devo andare. Ci sentiamo.- mi salutò.
- Ciao amore..- e chiusi.
Chiusi la chiamata e mi voltai verso la porta per uscire dalla mia camera ma rimasi paralizzato.
- Ciao papà.- lo salutai. Dai suoi pensieri avevo già capito che aveva ascoltato la conversazione.
- Con chi parlavi?- il suo tono era freddo e duro.
- Con Tanya.- sperai che il mio tono non mi smascherasse e che, soprattutto, non sapesse che avevo rotto con quella ragazza.
- Vi sentite ancora, anche se è partita?- aveva già capito, in realtà.
- Si.- continuai a mentire.
- È difficile tenere in piedi una relazione a distanza, Edward. Sopratutto se la tua compagna non può entrare in questo territorio.- il suo sguardo era perforante.
- Lo so.- sostenni il suo sguardo duro.
- Era Isabella Cullen, vero?- il tono era severo.
Risposi annuendo.
- Edward, per la miseria! La tua relazione con quella ragazza è solo un male, non lo capisci?!  È un'immortale! Non capisce le tua esigenze da umano, da essere mortale! Se vuoi vivere davvero, devi rompere con lei!- urlò gesticolando eccessivamente.
- È una mia scelta con chi stare e sopattutto chi amare! Lei capisce meglio le mie esigenze di altri mortali, se dobbiamo metterla in questi termini!- non poteva dirmi cosa fare.
- Amarla?! AMARLA EDWARD?! Tu non puoi amare qualcuno che non ha neppure un cuore che batte!! Non puoi amare un morto!!- mi posò le mani sulle spalle.
- Secondo il tuo ragionamento, allora, noi non dovremmo uccidere la sua specie, essendo già morti, o sbaglio?- urlavamo entrambi.
- Sono non-morti! Persone dannate sfuggite alla morte! Ti sembra normale che tu possa amare qualcuno così?! Oppure ti sembra possibile che lei possa davvero amarti?- le sue parole non mi toccavano. Sapevo già che mi amava.
- Io almeno ho qualcuno da amare!- la mia voce era tagliente. Sapevo di aver toccato un nervo scoperto. Da quando Renèe aveva abbandonato Charlie, lui non aveva avuto vere e proprie storie.
Il suo viso divenne bianco,rosso e poi viola, fino a che il suo pugno chiuso non colpì la mia guancia facendomi voltare il viso dalla parte opposta.
Un rivolo di sangue uscì dal mio labbro spaccato e gli resi il pugno senza pensarci un attimo di più.
- Esci da casa mia, subito!- urlò dopo che lo colpìe io uscii di casa afferrando le mie chiavi  e sbattendo la porta.
Entrai nella mia auto e uscii dal vialetto sgommando.
La mia rabbia cresceva ogni secondo di piùinsieme alla velocitàdella mia auto.
Il mio telefono vibrònella tasca dei pantaloni.
"Vieni da noi. Non fare cose stupide." lessi il messaggio di Alice e, con la parte ancora lucida del mio cervello, capii che correre in auto non sarebbe servito a nulla. In quel momento, mi serviva una casa.
Arrivai in pochi minuti davanti alla villa dei Cullen e trovai Alice aspettarmi nella porta.
- Calmati. Puoi dormire nella stanza di Bella, non penso farebbe storie sapendo che dormirai lì.- la ringraziai con un bacio sulla guancia ed entrai nella casa salutando tutta la famiglia.
"Ti accompagno, cosíti rilassi." sentii i pensieri di Alice e mi accompagnònella stanza di Bella.
Arrivammo e lei aprìla porta che ci portònella sua stanza, satura del suo profumo.
Ero stato solo una volta in quel luogo, e pure per pochi minuti perchèlei doveva solo prendere il telefono che si era dimenticata. Inoltre, entrare senza di lei faceva uno strano effetto.
Mi guardai intorno: le librerie coprivano le pareti bianche ed erano piene di cd e libri, che lei mi aveva spiegato essere ordinati in base ad anno, artisti e preferenze: le uniche pareti libere erano quelle occupate dai finestroni che davano sulla foresta. Un letto matrimoniale, di linea moderna come tutta la stanza faceva bella mostra al centro della camera.
- Io vado, Ed. Dobbiamo andare a cacciare. Se ti serve qualcosa, scendi ai piani inferiori.- mi disse Alice, interrompendo le mie riflessioni. Mi avvicinai a lei sorridendo e la abbracciai.
- Grazie, Alice.- sussurrai baciandole i capelli e lei ridacchiò.
- A domani, dormi bene.- sciolse l'abbraccio ed uscì.
Aspettai qualche secondo e sentii la porta d'ingresso chiudersi.
Ero solo, nella stanza della mia ragazza, con la mia ragazza lontana migliaia di chilometri da me. Scossi la testa per allontanate quei pensieri dalla testa e mi avvicinai allo stereo mettendo in riproduzione il cd già inserito. La camera fu avvolta dalle note classiche di "claire de lune", facendomi rilassare.
Decisi di dare un'occhiata ai cd presenti nelle librerie e mi colpìun piccolo libro inserito tra un cd di musica classica e uno di pop, di un anno che non riuscii ad identificare. Afferrai il libro e mi sedetti sul letto, accomodandomi.
"Memories" era la scritta presente sulla copertina del libro, rilegato in oro e nero, con scritta fatta a mano in oro. Era un album fotografico e fui preso dalla curiositàdi vedere vecchie della vampira che popolava i miei sogni e il mio presente.
Iniziai a sfogliarlo: erano foto antiche, ingiallite e stampate in bianco e nero, dove lei, vestita con abiti del 900 faceva bella mostra di sè. Erano foto di quando era ancora una ragazzina di 15 anni circa.
Continuai a sfogliare l'album, vedendo la sua crescita nell'andar del tempo. Ne trovai una dove passeggiava per il giardino di, supposi, fosse casa sua, e dovetti concentrarmi per capire se fosse umana o meno. La differenza con lo stato attuale era il naso, che da umana era leggermente storto. In poche parole: era bellissima anche da umana.
Capii di essere arrivato alla fine della sua vita umana, e quindi alla malattia, quando trovai una pagina bianca e poi un'altra pagina strappata al centro, come se un moto di rabbia le abbia fatto aggredire quell'album.
Le foto seguenti erano tutte post-trasformazione, fatte tutte da Carlisle visto che era sempre sola nelle foto. L'unica eccezione era una foto con Esme e Carlisle, quindi risalente a un periodo ancora successivo.
In quelle seguenti trovai già raffigurati anche Emm e Rose, quindi al periodo in cui era andata via e tornata trovando giàquei due.
In seguito arrivarono pure Jazz e Alice, con le foto serie del primo e quelle divertenti della seconda.
Girai la pagina dove era attaccata la foto che probabilmente lei e le sue sorelle si erano fatte da sole e mi si bloccò il respiro.
Era una foto fatta con una digitale, vicino al fiume che passava vicino a casa Cullen, col sole a far brillare la sua pelle. Era bellissima, con un sorriso dolcissimo rivolto alla persona che sovrastava standogli coricata sopra. Lui sorrideva allo stesso modo, godendosi le carezze che la ragazza gli stava facendo sul viso.
Mi scese una lacrima vedendo uno dei pochi momenti che avevo passato con lei immortalato su un pezzo di carta.
Chiusi l'album e presi una delle decisioni piùimportanti della mia vita.



Ciao! :3 so che non è un capitolo lungo quanto gli altri anche visto il tempo che è passato dall'ultimo aggiornamento, però mi scuso umilmente <3
ho avuto impegni scolastici e sportivi (sono appena rientrata da una gara nazionale) e ho messo la scrittura da una parte per un po' di tempo.. mi scuso ancora :3
parlando del capitolo: la frase "vivi felice" è stata inserita perchè mi è stata detta da un mio amico, ma questo è secondario.. cosa pensate accadrà adesso? quale puà essere la scelta presa da Edward?
Non prometto aggiornamenti a breve, però spero continuiate a seguirmi :* 
un bacio, panda_rose <3

  
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