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Autore: Ila_JL    09/10/2012    3 recensioni
Storia nata da un delirante quanto straordinario viaggio a Verona quest'estate.
Cosa ne sarà venuto fuori? Leggere per scoprire!
*-*
"Ma vaa! – rispose Sirius, muovendo una mano con noncuranza – noi stiamo benissimo, e ci hai mai visti con un libro in mano? No! Vero James?"
Il ragazzo chiamato in causa distolse lo sguardo dai due e comincio a balbettare parole sconnesse e senza senso:
"Eh.. Esattamente.. Libri.. Bah.. Balcone..Stupidaggini"
Remus e Sirius si scambiarono uno sguardo confuso, ed esclamarono contemporaneamente:
"BALCONE?!"
*-*
Spero di avervi incuriositi un pochino! :)
Aspetto le vostre critiche e i vostri commenti!
A presto,
Ila
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Capitolo IV

 
 

Ah, povero Romeo! Morto com’è,
trafitto il cuore da nera pupilla
di candida fanciulla, rintronato
ambo gli orecchi da canzon d’amore,
spaccato il cuore in due da una quadrella
dell’arciere bendato…

 
I giorni trascorrevano con la solita routine nel castello di magia e stregoneria di Hogwarts: tra lezioni, allenamenti di Quidditch, ore di studio in bilblioteca e passeggiate nel parco, tutti gli studenti studenti si preparavano al meglio per l’ultima parte dell’anno.
Anche i Grifondoro del settimo anno si erano ormai riadattati alla vita del castello dopo la pausa delle vacanze di Pasqua. Solo una piccola novità si era intromessa nelle loro vite: lo strano rapporto tra James e Lily. Si chiamavano ancora per cognome, talvolta si urlavano ancora in corridoio, ma si allontavano con il sorriso, non più con attacchi isterici o ghigni sadici; anzi, qualche ragazzino più piccolo poteva giurare di averli visti scambiarsi qualche battutina e ridere entrambi, e persino di averli trovati in biblioteca a studiare insieme.
Qualunque fosse il piano di James stava andando a gonfie vele, oppure non lo aveva ancora messo in atto, quindi non aveva rovinato nulla. Molto più probabile, visto il soggetto.
<< Lily dobbiamo parlare. >> una voce insolitamente seria ruppe il silenzio tranquillo del dormitorio  femminile. Era giovedì sera, le ragazze si rilassavano, leggendo o ripassando sui letti, rassicurate dal fatto che il giorno seguente sarebbe stato venerdì, e poi sarebbe seguito il finesettimana a Hogsmeade.
<< Dimmi Mary >>scattò sull’attenti Lily.
<< Si tratta di James, come sta andando tra voi? >>
A quel punto anche le altre due ragazze fissarono la rossa, aspettando la risposta. Lily le guardò, soppesò con cura le parole e rispose:
<< Niente in particolare.. era da mesi ormai che non si verificavano le scenate degli anni passati. Non mi faceva più imbestialire con i suoi stupidi scherzi. In effetti è da quando ho litigato con Piton che non ha più superato un certo limite. Ci è andato vicino, molte volte, ma non so.. ho avuto come l’impressione che provasse un pò più di rispetto nei miei confronti.. E’ anche caposcuola quest’anno, e sinceramente credevo si sarebbe comportato in modo molto più infantile. Ali, tu lo conosci da una vita.. magari sai perchè questo cambiamento! >>
La ragazza sorrise a Lily con la solita dolcezza:
<< Come cerco di spiegarti da sei anni, Lily, James è sempre stato un bravo ragazzo. Non mi hai mai fatto finire una frase del genere, rischiavo la vita non appena pronunciavo la parola “James”! Comunque ha un cuore enorme, ha accolto Sirius a casa sua quando lui è scappato dalla sua famiglia, per esempio. Come hai visto anche tu questanno, è molto gentile con i bambini più piccoli.. okok magari solo con i Grifondoro – aggiunse, notando l’occhiata scettica che le aveva lanciato la ragazza – ma è un ragazzo fondamentalmente buono. Ogni tanto, spesso, combianava qualche disastro, ma ormai è cresciuto. Ma il cambiamento più grande non è stato in lui: sei tu che hai cambiato modo di vederlo. Senza volerlo gli hai dato una nuova possibilità, e lui la sta sfruttando bene, a quanto ho capito! >> concluse con un occhiolino.
<< Forse hai ragione, ma non potevo proprio vedere il suo lato buono mentre continuava a lanciare fatture su Piton o comunque ad assillarmi nei corridoi, facendomi anche fare figuracce con i professori! >>
<< Bhè, cara Lily.. a questo punto non si può fare altro che aspettare e vedere come si mette la situazione.. Chissà il capitano cosa combinerà questa volta! Ma la buona e vecchia Mary starà in guardia e sarà pronta a schierarsi al tuo fianco, giovane! >> concluse Mary pomposamente.
<< Sono in una botte di ferro! Godric, salvami tu! >> disse sconsolata Lily, provocando le risate di tutte le ragazze.
 

-***-

 

..Se per caso la vostra intenzione
sia di menarla, come si suol dire,
al paradiso degli scervellati,
sarebbe proprio, come si suol dire,
la più perfida delle vigliaccate;
perché la damigella è molto giovane,
e se con lei giocaste di doppiezza,
sarebbe una solenne canagliata
ai danni d’una vera gentildonna,
un’azione davvero riprovevole.

 
Lily poteva anche pensare che scherzasse, ma non era così. Per quanto potesse essere spensierata, maliziosa e fosse la più impulsiva ed esplosiva del gruppo, aveva a cuore le sue amiche. E il cuore di Mary, si sapeva, era enorme. Così quel giorno dopo gli allenamenti aveva fermato James, che in quel momento la stava guardando confuso.
<< Ehm.. dimmi Mary, hai bisogno di qualcosa? >>
I due giocavano insieme da ormai qualche anno, ma non si potevano di certo definire amici. Andavano d’accordo, e la ragazza ammirava la bravura di James, ma niente di che.
<< Sta tranquillo, Capitano! – lo rassicurò Mary, mentre cercava di reprimere un sorriso che le nasceva sulle labbra alla vista del grande Potter così impacciato – voglio solo farti una domanda, poi verrà il momento delle intimidazioni, allora lì si che dovrai innervosirti!! >> concluse con la solita schiettezza.
<< Mm.. ok Mary.. Sputa il rospo.. >>rispose il ragazzo, non eccessivamente convinto.
<< Ecco, credo di poter dire di non essere l’unica ad essermi accorta di un certo cambiamento avvenuto tra te e Lily. – dritta al punto, cominciò seria Mary, e quando vide James annuire a conferma delle sue parole proseguì – bene, la domanda è la seguente: hai intenzioni serie con lei, vero?  Sono anni ormai che sei cotto, lo si vede da un kilometro! >>
James non sapeva cosa dire. Ovvio che aveva intenzioni serie! Ma non era importante: si erano avvicinati molto nell’ultimo periodo,era vero, ma la ragazza in questione rimaneva pur sempre Lily Evans, cosa poteva importare cosa pensava lui? Non aveva di certo alcuna speranza. A meno che...
<< Mary! Prima di rispondere alla tua domanda te ne pongo una io, perchè sei qui a farmi questo discorso?? >> gli occhi di James erano accesi di speranza, come non lo erano da molto tempo.
Mary lo fissò sorridendo, era furbo il ragazzo, sapeva che non sarebbe mai andata a parlare con lui se non avesse pensato che da parte di Lily potesse esserci qualcosa. E lei conosceva troppo bene la sua amica per non notare i sorrisi che cercava di trattenere quando salutava il ragazzo, o le rare risate liberatorie che risuonavano nel corridoio quando questo diceva qualcosa di particolarmente divertente. La Evans di qualche mese prima lo avrebbe affatturato all’istante. Certo, lei non se ne era ancora accorta, ma Mary sapeva che sarebbe stata solo questione di tempo, sempre che James non avesse rovinato tutto con qualcuna delle sue solite bambinate. Quindi aveva deciso di mettere le mani avanti.
<< Sono qui per chiederti un favore personale, non per montarti troppo la testa, quindi via quel sorrisone a trentadue denti, per cortesia! >>
James scoppio a ridere, ma, sforzandosi, tornò serio e le fece cenno di proseguire.
<< Bene, non ti sto dicendo che Lily è follemente innamorata di te, perchè non è così. Quello che ha bisogno ora è di tempo. Stalle vicino, ma non combinare nessuna delle tue solite stupidaggini. Rischi di rovinare tutto! Ma prima rispondimi. Non è un premio da aggiungere alla  tua collezione, vero? >>
<< Mary, pensi seriamente che le correrei ancora dietro, dopo sette anni i cui ho rischiato  la vita se la a considerassi solo una sfida? Ok, forse all’inizio mi ha attratto perchè era l’unica a rispondermi male, mentre tutte le altre ragazze non aspettavano altro che mi rivolgessi a loro, ma con il tempo mi sono reso conto che era molto più di questo. >>
La ragazza lo fissò sbalordita, ma soddisfatta della risposta ricevuta.  Improvvisamente però si ricompose e guardandolo fisso negli occhi parlò con voce decisamente più dura.
<< Bene, allora Potter devi essere avvisato. Osa solo farle del male, ferirla in un modo qualsiasi e, fidati, te la vedrai con me. E a quel punto rimpiangerai di avere lasciato la tua comoda casetta e il tuo tenerissimo orsacchiotto a undici anni per venire in questo posto. Mi hai intesa? >>
James, deglutì rumorosamente. Quella ragazza era davvero terrorizzante! Ora capiva perchè era amica di Lily!
La guardò, e annuì, senza nascondere la paura.
Lei gli sorrise sadica, e, certa di aver compiuto il suo dovere, uscì dalla stanza, senza più proferir parola.
 


-***-
 

E così questo fior di gentiluomo,
un parente assai prossimo del Principe,
e amico a me assai caro,
s’è buscato quella mortal ferita
per difendere me… l’onore mio
macchiato dall’insulto di Tebaldo…

 
Venerdì sera: quasi tutti gli studenti del castello si stavano godendo il meritato riposo dopo un’intensa settimana di lezioni, compiti, verifiche e interrogazioni. Quasi tutti...
 
Quella riunione era interminabile. James non ne poteva più già da un pezzo, e anche Lily ormai era sull’orlo della disperazione. Le ronde dei prefetti e dei caposcuola dovevano essere risistemate per l’ultimo trimestre, sarebbe dovuta essere una cosa semplice, ma a causa di alcune lamentele da parte dei Tassi si stava prolungando all’infinito. James da un pò stava fissando con sguardo vacuo e fisso la parete di fronte a loro, ma si riscosse quando, finalmente, sembrava che il discorso stesse giungendo al suo termine.
<< Così, cari Caposcuola, confessando le nostre preoccupazioni a riguardo dell’argomento trattato in precedenza – la voce del prefetto Simon McMillan continuò la sua litania pomposa – ribadiamo quanto sia necessaria un’immediata soluzione. >>
“Soluzione per cosa? Argomento quale?” Pensava disperato James, rendendosi conto di non essersi perso solo gli ultimi cinque minuti della riunione, ma il completo discorso del prefetto.
<< D’accordo McMillan, io e Potter discuteremo il vostro problema con il preside e vedremo di fare il possibile >> rispose diplomatica la Evans.
McMillan era visibilmente soddisfatto si sè, quindi conluse nel solito tono pomposo:
<< Ripongo la massima fiducia nell’interesse vostro e del professor Silente, sono certo che metterete in atto le adeguate contromisure. >>
Mentre Lily, esausta, annuiva e si rivolgeva al resto del gruppo chiedendo se ci fossero altri problemi da discutere, James si allungò verso un foglio di carta e scrisse alcune parole velocemente.
Con un’aria insolitamente seria passò il foglio a Lily,  seduta al suo fianco dietro la cattedra.
La ragazza lo prese scetticà e guardo James, che annuì.
Abbassò lo sguardo sulla pergamena e si dovette sforzare per non scoppiare a ridere in faccia a tutti i prefetti, che intanto discutevano tra loro.

<<  Se usassi un incantesimo di adesione permanente su McMillan e lo incollassi al Platano Picchiatore, potrebbe essere considerato come “ atto di adeguata contromisura” per salvare la scuola dalla minaccia di suicidio di massa? >>

Quando tornò a guardare il ragazzo negli occhi non riuscì a non farsi sfuggire una risata leggera: James era visibilmente esausto, da quanto aveva capito da Mary, avevano avuto anche gli allenamenti quel pomeriggio. Poveretto...ci mancava solo McMillan con le sue assurde pretese. Rubò la piuma dalle sue mani e scrisse:

<< Mi sconvolge ammetterlo, Potter, ma penso che in questo caso potrei mettere una parola buona per te con la McGranitt e Silente per farti evitare la punizione! >>

Ma James scosse la testa, e ripresosi la penna scribacchiò veloce:

<< Macchè evitare la punizione! Voglio come minimo una teca nominale per i servigi resi alla scuola! >>

Lily stava per ridere di nuovo, ma una voce dal fondo dell’aula la riportò al presente.
<< Penso che per questa sera sia sufficiente così. >>
Il ragazzo aveva parlato con un tono secco, quasi disgustato. Ma Lily, che conosceva quella voce da tanto tempo, riconobbe il dolore. Severus Piton era visibilmente alterato. Mentre parlava si era già alzato. Evidentemente lo scambio di battute tra lei e Potter non era passato inosservato. Non a lui, che ora alternata occhiate ferite a lei, e di disgusto a lui. Lily rimase impietrita e questa volta fu James a risolvere la situazione.
<< Perfetto, allora ci rivediamo tutti tra tre mesi per la verifica finale. Buonanotte! >>
Con uno stridore di panche tutti i presenti si alzarono, dirigendosi verso la porta.
James guardò Lily, che era china a raccogliere le sue cose, evidentemente turbata. Soltanto Remus era rimasto ad aspettarli, e ora stava in piedi in mezzo alla stanza, anche lui decisamente esausto.
<< Che riunione interminabile! >> disse, spezzando il silenzio.
<< Già, Rem visto che sei pronto, guarda se fuori ci sta aspettando Sir, aveva una punizione con la McGranitt stasera. >>
<< Black in punizione? Quale novità per le mie orecchie! Cosa ha combinato stavolta? >> chiese Lily, ritrovando la sua acidità.
<< Niente che ti possa riguardare, Evans. Anche se forse ti sarebbe piaciuto essere nei panni della corvonero che è stata beccata con me in corridoio oltre il coprifuoco. >> Rispose sghignazzando Sirius, entrando con Remus nella stanza.
<< Certo, Black! Perchè non hai invitato anche me? Mmm, fammici pensare.. Sapevi già che ti avrei dato buca vero? >>
<< Ah ah, molto spiritosa Evans, ma direi di rimandare a domani le battute sarcastiche, è tardi. Devo riposare altrimenti domattina due occhiaie intaccheranno il mio volto perfetto! >>
<< Sei peggio di una ragazza Black, te lo ha mai detto nessuno? >> commentò Lily, mentre seguiva i ragazzi fuori.
<< Circa quattro volte al giorno tutti i giorni, Evans, stai tranquilla! >> rise James, dando una pacca sulla spalla dell’amico.
<< Senti chi parla James-sto-davanti-allo-specchio-per-ore-per-ricordarmi-quanto-sono-bello-Potter! >> replicò Sirius a un James che si passò una mano nei capelli dando un’occhiata imbarazzata a Lily.
La ragazza sorrise, quando non erano eccessivamente sbruffoni e vanesi, stare con i Malandrini poteva essere addirittura piacevole.
La stessa voce di prima interruppe quella comica scenetta:
<< E così ora ti diverti con loro, Lily. Non pensavo che potessi cadere così in basso. E immagino anche che te la spassi con Potter, visto come eravate intimi durante la riunione di stasera. >>
Piton era sbucato dall’angolo davanti a loro, stava fermo in mezzo al corridoio; era chiaro che avesse ascoltato la loro conversazione.
Questa intromissione infastidì parecchio la ragazza, che fece un passo verso di lui e lo  affrontò:
<< Quello che faccio, con chi parlo e come scelgo di passare il tempo non è affar tuo, Piton. Non più almeno. >> sputò fuori, con una calma agghiacciante.
Piton accusò il colpo, ma proseguì facendo finta di niente.
<< Bhè, sembra che tu ti sia dimenticata del tempo passato ad insultare Potter e i suoi amici. Sei una di loro adesso! Che fortuna Lily, dovresti essere fiera di te! – commentò con tono canzonatorio – spero che tu ti diverta abbastanza ora che puoi, perchè quando ti spezzerà il cuore, sarò io a dirti che ti avevo avvisato. >>
Concluse lanciando un sorriso di sfida a James, sapeva che lo avrebbe fatto scattare e sperava proprio in una reazione esagerata del moro, che dimostrasse a Lily che si stava sbagliando.
<< Non ti permetto.. >> cominciò Lily, ma James le si mise affiancò, e guardando Piton con una freddezza spaventosa, mise una mano sulla sua spalla, dicendo:
<< Andiamo Lily. E’ tardi, siamo tutti esausti. Piton, eviterei di lanciare sentenza su chicchessia senza una buona ragione. Buonanotte. >>
Lily lo fissò per un attimo.
Lo sguardo di James era deciso, distaccato, e lei sapeva quanto autocontrollo stava esercitando su se stesso per non scagliare qualche fattura sul serpeverde.
Apprezzava molto quanto stava facendo. Annuì, e si voltò con lui per avviarsi verso la Torre dei Grifondoro.
La rabbia e la frustrazione di Piton erano alle stelle: perchè non lo aveva attaccato? Era solo per farsi vedere bello e maturo davanti a lei? Ma lei non poteva credergli. Lui era il solito arrogante e presuntuoso Potter.
Il ragazzo che aveva tormentato le loro vite fino a due anni prima. Il ragazzo con cui lei, da una settimana, rideva per i corridoi, studiava in biblioteca, parlava durante le feste.
Facendosi dominare dall’istinto alzò la bacchetta:
<< STUPEFICIUM! >> gridò, mirando alla schiena di James, che si girò di scatto.
Il ragazzo non fece in tempo a rendersi conto della situazione, ma un corpo si mosse rapido e si contrappose tra lui e lo schiantesimo.
Sirius cadde a terra: non si fidava di quella serpe di Piton, ma non aveva fatto in tempo ad estrarre la bacchetta, così si era tuffato lui stesso per proteggere James.
James che ora lo fissava colmo di stupore.
Lily si abbassò subito su di lui, pronunciando il controincantesimo.
Un rumore dalle parti di Piton costrinse il ragazzo ad alzare gli occhi sul serpeverde. Stava per attaccare di nuovo: dai suoi occhi traboccava pazzia, insieme a qualcosa di più forte:  disperazione.
Il grifondoro fu rapido, schivò il secondo schiantesimo e gli spedì contro un incantesimo d’ostacolo.
Piton si bloccò a mezz’aria. James, incurante, gli diede le spalle e si chinò su Sirius, che stava riprendendo i sensi.
<< Maledetto.. Mocciosus.. >> farneticava, mentre Remus lo aiutava a rialzarsi.
Lily lanciò un ultimo sguardo verso Piton:
<< Cinquanta punti in meno a Serpeverde, ne parlerò con la McGranitt. >> scosse la testa e seguì gli altri nella loro sala comune, mentre James stava borbottando rimproveri a Sirius e alla sua egocentricità:
<< Felpato! Va bene che sei geloso delle attenzioni che ricevo da tutti, ma prendere anche le fatture destinate a me! Non ti sembra di esagerare? >>
<< Cervo, taci o ti schianto io!! >>
<< Ok, Sir. Grazie comunque.. >>concluse James, guardandosi i piedi imbarazzato, gli mise un braccio intorno alle spalle e lo aiutò a camminare fino alla Sala Comune.
Superato il buco del ritratto, Lily diede la buonanotte a tutti e raggiunse il suo dormitorio. Aveva bisogno di pensare.




NOTES:
Rieccomi, un pò in ritardo ma spero che non ci siano problemi..
In questo capitolo succedono un bel pò di cose, lascio a voi i commenti!
Solo una precisazione: la parte di Mary all'inizio, può sembrare un pò esagerata, in realtà corrisponde alla parte della nutrice di Giulietta, che va da Romeo pregandolo di non illudere la ragazza. Piton è il solito Tebaldo, che colpisce Mercuzio-Sirius quando Romeo non accetta le provocazioni.. Torna tutto?
Vi lascio, aspetto le recensioni!
Ah, a proposito di questo, ho notato che la storia è seguita-preferita da qualche persona che però non recensisce, se vi va a me fa piacere sapere se devo cambiare qualcosa o se la storia vi piace!
Grazie per la lettura,
a presto.
Ila
 
  
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