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Autore: Sara Scrive    09/10/2012    9 recensioni
I One Direction si trovano in america per promuovere il loro album "Up All Night" .
Ma dall'alto c'è chi li osserva ed ha in mente molti progetti per loro.
La loro guardia del corpo, Paul, è esausto e così decidono di dargli un periodo di vacanza ed assumono un'altra persona.
- Sorry But Niall ate this -
Un angelo, un angelo quarantenne si ritrova a fare da babysitter a 5 pesti ;)
"Nella vita a tutti capita di assistere a dei miracoli ... devi solo riconoscerli"
STORIA IN REVISIONE DA AllieinWonderful
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-          Pov Zayn -              
< Zayn, Zayn. Svegliati!  >
Riconoscevo la voce di Liam che come al solito provava a svegliarmi invano.
Rigirai la testa dall’altra parte.
<  Ti ordino di alzarti !  > disse Louis .
A quel punto misi la testa sotto il cuscino.
<  Lasciatemi in pace!   > sbottai
<  Ragazzi andiamo!  Nella Dining Room è pronta la colazione !  >
Anche da sotto il cuscino riuscivo a sentire lo stomaco di Nialler che protestava.
<  mmm  > mormorai incapace di formulare una frase.
Avevo troppo sonno. “Ma perché il letto diventa cosi comodo,  la mattina?”
Continuarono ad importunarmi per altri 5 minuti, poi  nella stanza entrò qualcuno.
<  Lasciatelo a me  >
Niall non se lo fece ripetere due volte <  Ok. Noi andiamo a mangiare !  >
Per un attimo tutto tacque , si sentì il rumore della porta chiudersi.
<  Bene, bene .Zayn  >
“Chissà cosa sta per accadere” pensai un po’ scocciato all’idea di dovermi alzare.
Sentii un leggero vento sfiorarmi la pelle che non era coperta dal lenzuolo.
Dopo un secondo mi trovai in piedi , vestito, con la faccia lavata e… anche i denti.
Mi toccai la faccia  sbalordito . Mi stropicciai  gli occhi e guardai Sara, che davanti a me rideva soddisfatta.
<  Che hai fatto ?  >  chiesi, e mi sembrava l’unica cosa che riuscissi a dire, tanto ero sorpreso.
Un secondo prima ero sul letto con canottiera e Boxer e il secondo dopo, eccomi ai piedi del letto pronto per uscire.
Avevo persino i capelli pettinati e il ciuffo in ordine.
<  Ma ti ricordi cosa sono ?  > chiese mentre schioccava le mani.
Sentii un fruscio dietro di me , mi voltai di scatto.
Il letto era rifatto.
<  Che altro sai fare ?  > chiesi gia eccitato all’idea di vedere altre “magie”.
Lei fece una giravolta.
I capelli per la velocità le coprirono il viso.
Quando si fermò era cambiata.
Era quella ragazza che avevo visto giorni fa.
Quella che sembrava davvero un angelo. Quella che aveva i lineamenti perfetti, il viso di porcellana, le guance rosse , gli occhi verde smeraldo, e i capelli castani mossi.
Rimasi a fissarla come era successo l’altra sera.
<  Non ti spiace?   > chiese <  Non mi piace il mio aspetto da vecchia  > disse l’ultima parola con una smorfia.
<  N-no  > balbettai.
<  Allora, che altro so fare ?  >  si chiese guardando la stanza.
Fermò lo sguardo su un tavolino con un vaso.
Sembrò pensare qualche secondo.
Intanto io la guardavo con molta attenzione, osservando ogni mossa o particolare, cercando di capire quale fosse il trucco.
Si avvicinò a grandi passi e prese il vaso , lo alzò in aria e lo fece cadere riducendolo in mille pezzi.
Batté le mani e tutti i cocci si riunirono.
Si chinò e raccolse il vaso ricomposto e lo riappoggiò sul tavolino.
“Forte” pensai compiaciuto, quindi se rompevamo qualcosa giocando a calcio lei poteva riaggiustarla
<  Non pensarci nemmeno   > rispose secca
Sorrisi colpevole.
<  Come funziona? Nel senso, quali sono i tuoi “poteri”. Sono davvero…   > non trovavo le parole per esprimere come mi sentivo.
<  Curioso ?  >
<  Si , curioso è la parola adatta  > confermai.
<  Anche io sono curiosa di sapere cosa sono in grado fare  >
Mi morsi il labbro e mi passai la mano fra i capelli. Aveva un senso quello che mi aveva appena detto?
<  Mi spiego meglio. Di solito gli angeli custodi stanno al fianco di una persona  e possono leggerne i pensieri, sentire le emozioni, vedere i sogni. Sono poteri limitati perché non possiamo interferire con la vita degli umani. Nel senso che non possiamo riaggiustare un vaso  rotto , cosi, dal nulla. Non possiamo .. insomma hai capito, no?  >
Annuii con il capo.
<  Ma tu puoi leggermi ancora nel pensiero ?  > chiesi
<  No. Non posso farlo. Adesso, sono anch’io umana, per metà. E alcuni poteri sono andati via, altri cambiati e altri sono ancora da scoprire. Mi basta pensare quello che voglio che accada , per fare in modo che si realizzi. Certo non posso fare cose come  mettermi a spartire le acque,  come fece Mosè !  >
<  A volte sembra che tu davvero sappia a cosa sto pensando  > l’informai , anche se avevo il sospetto che lei lo sapesse gia.
<  E’ solo perché ti conosco come le mie tasche!  >
C’era una domanda che le volevo fare più di tutte, ma ogni volta mi chiedevo se era il caso di essere cosi sfacciato.
<  Dai, chiedi !  >  esclamò attirando la mia attenzione.
“Siamo sicuri che non sia a cosa sto pensando?”
<  Ma … le Ali? Cioè , io ho visto che… insomma come fanno a spuntarti? Puoi volare con quelle?  >
Si sedette sul letto di Niall di fronte a quello di Harry.
<  Sulla schiena ho due “cicatrici” da lì escono le ali e hanno una proprietà “magica” , se preferisci , di non lasciare buchi sui vestiti.  >
Mentre spiegava si guardava le mani , ora mi stava osservando.
Mi sedetti sul letto per dare un’aria rilassata.
Sara inarcò il sopracciglio <  Scommetto che le vuoi vedere   >
<  Oh Si, ti prego !  > Esclamai senza riflettere.
“Ma da dove ho tirato fuori questo lato da bambino?” chiesi pentendomi  del modo in cui avevo detto la mia risposta.
Stavolta non volevo perdermi neanche un secondo di quello che stava per succedere.
Osservai la sua schiena e poco a poco dalla maglietta spuntava una piccola sporgenza che diventava sempre più grande.
Infine una punta bianca bucò il tessuto e avanzava verso l’alto.
Pian piano le ali si aprirono come un ventaglio.
Erano fatte di piume, ovvio.
Sembravano brillare nei punti in cui la luce del giorno le “colpiva” maggiormente.
Allungai la mano e le accarezzai.
Erano morbide e soffici.
Era una sensazione meravigliosa sulla mano.
Continuai ad accarezzargli le ali. Erano maestose , sembravano quelle delle statue che di solito si vedono nelle chiese.
Ad un tratto vidi che Sara teneva gli occhi chiusi.
<  Ti do fastidio?  > chiesi levando la mano.
Lei scosse la testa sorridendo.
<  Al contrario , non hai idea di come mi senta  >
Ricambiai il suo sorriso.
<  Sono pesanti?  > chiesi
<  No, sono leggerissime, a volte mi sembra di non averle  >
<  Ti servono per volare , giusto? Perché tu sai volare ?  >
Si lasciò scappare una sonora risata.
Ecco , ancora una volta avevo fatto la figura del cretino che non capisce niente.
<  Si, so volare e posso anche  senza ali. La tua è un’ottima osservazione.  >
Ad un tratto si sentii un brontolio.
<  Credo dovremmo andare a mangiare  > propose mettendosi una mano sullo stomaco.
<  Già  > convenni facendo lo stesso e guardando la porta.
<  Quando part…  > Mi girai per guardarla e mi accorsi che era tornata come prima.
In un certo senso ci rimasi male. Se tornava “normale” era come se la magia fosse finita.
<  Partiamo dopo pranzo per Duluth  >
“Davvero non mi legge nel pensiero?” mi chiesi guardandola incredulo.
Mi conosceva cosi bene per anticipare quello che dicevo, forse meglio di me stesso.
Mi conosceva cosi bene che non c’era giorno in cui non riusciva a sorprendermi.

   
 
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