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Autore: Sha e Gio    09/10/2012    3 recensioni
I frequenti attacchi degli Akuma alla città di Firenze non possono essere delle coincidenze. Due ragazze compatibili difendono la città ma in loro è nata la voglia di scoprire il perchè di questi attacchi. Proprio quando stanno per partire alla volta della Sede Europea dell'Ordine Oscuro fanno un particolare incontro che le convince a rimanere lì, ma non tutto è come ci si aspetta.
(Il titolo è tratto da una canzone [Il tempo sprecato - Virginio Simonelli] ci ha colpito tanto e abbiamo deciso di usarla come titolo! ;) )
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker, Nuovo personaggio, Tyki Mikk, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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1° CAPITOLO- Incontri.

L’attesa è snervante.

Nonostante siano passate solamente ventiquattro ore dalla visita del Finder, mi sembra passata un eternità.

Continuo a strofinare e a lucidare sempre la stessa teiera di porcellana in modo insistente, poi finalmente decido di lasciare in pace la povera stoviglia e vado nella hall dalla mamma.

“ Tesoro cortesemente puoi andare a chiamare i tuoi fratelli stanno giocando col loro gruppetto di amici in giro per la città per favore?”,mi chiede la mamma.

“ Ma non ci può andare Simon?”, le chiedo, quello stupido di mio fratello maggiore se ne va sempre in giro per la città a fare un bel niente.

“ No Simon non c’è, è in giro per la città.”,

“D’accordo.”, ed esco dalla locanda e sbuffando vado a cercare quelle due pesti.

Camminando per la città piena affino la vista per trovare i bambini, ma non li trovo da nessuna parte.

Arrivo fino al fiume Arno dove finalmente li trovo.

“ Ehi bambini la mamma ha detto che dovete tornare con me!”, urlo ai miei fratelli.

“ Dai Sorrow altri cinque minuti!”, mi pregano tutti e due in coro.

“ D’accordo ma solo cinque, non uno di più!” gli rispondo e felici tornano a giocare mentre io mi stendo sul prato verde in riva al fiume.

Il rumore dell’acqua e delle risate dei bambini è così rilassante.

“ Sorrow la palla si è incastrata tra i rami alti di un albero, va a prenderla!”, mi dice, o meglio ordina, il mio adorato fratellino Teo, proprio quando iniziavo a rilassarmi.

“ La parolina magica Teo!”, lo rimprovero.

“ Si, muoviti!”, mi urla contro e così sbuffando mi alzo e vado verso l’albero dove la suddetta palla sarebbe incastrata.

“ Se non me lo dici con gentilezza te lo sogni che mi arrampico fin lì per prendere la vostra palla!”, gli dico.

“ Per favore, ok? Adesso muoviti!”.

Sempre sbuffando inizio ad arrampicarmi sull’albero.

Dopo varie e coloratissime imprecazioni contro i rami che si spezzavano sotto la pressione, del mio peso arrivo fino al ramo dove è incastrata la dannata palla.

La prendo e la lascio cadere poi, quando sto per scendere, la mia attenzione viene catturata da un uomo, vestito in modo elegante, ma sicuramente non fa parte dell’aristocrazia della città.

Dall’alto riesco solamente a vedere i suoi capelli ricci tiranti all’indietro e sembra anche molto alto.

Spinta dalla curiosità mi sporgo per vedere meglio, ma per poco perdo l’equilibrio quindi scendo il più velocemente possibile per osservare meglio l’uomo.

Non riesco a comprendere la mia curiosità verso di lui e nemmeno perché continuo ad osservarlo costantemente.

Cerco di pensare ad altro ma non riesco a distogliere le sguardo.

 “ Ehi Sorrow, ti ho cercata dappertutto!”, mi volto verso la voce e vedo Jane che corre verso di me.

“ Scusa, ma sono dovuta scappare per andare a cercare queste pesti e ho perso più tempo del previsto.”, le dico giustificandomi quando si avvicina.

“ Non preoccuparti. Chi stavi fissando?” mi chiede sorridendo in modo furbo.

Cavolo, colta in flagrante.

Quando sto per dire qualcosa i bambini corrono verso di noi per poi nascondersi.

“ Sorrow, Jane aiutateci!” dicono stringendosi alle nostre gambe.

Io e la mia amica ci guardiamo stranite poi la voce di un uomo attira la nostra attenzione:

“ Credo che questa appartenga a voi.”,

L’uomo che prima osservavo adesso mi sta porgendo la palla dei bambini, solo adesso capisco perché si sono nascosti dietro di noi; hanno lanciato la palla contro di lui.

“ Mi dispiace tanto signore, sono terribilmente mortificata. Li perdoni sono solo dei bambini!”, gli dico chinandomi in segno di scusa.

“ Non preoccuparti.”, mi dice e porge la palla al mio fratellino Teo sorridendogli così il bambino la riprende e torna a giocare.

“ Ehi pesti tornate qui!,” gli urlo contro.

“ Sono sempre i soliti Sorrow non puoi farci niente.”, mi dice Jane ma la mia rabbia è salita, la loro educazione dov’è finita? Ad un tratto una risata mi fa voltare verso l’uomo.

“ Scusatemi se rido,ma non importa. Sono solo dei bambini che vogliono

giocare. Davvero non preoccupatevi.”, ci dichiara.

“ Voi non siete di questa città giusto?”, gli chiede Jane.

“ No, sono semplicemente di passaggio per lavoro. Che maleducato non mi sono presentato, mi chiamo Tyki mentre tu sei ?”, risponde presentandosi.

“ Io sono Jane.” dice Jane,dal suo sguardo intuisco che sospetta qualcosa su Tyki.

“ E tu sei Sorrow. Bene ragazze è stato un grande piacere conoscervi.” Si congedanda frettolosamente per poi allontanarsi a passo veloce.

“ Anche per noi signor Tyki, buona fortuna per il vostro lavoro.”, dico.

“ Sorrow dobbiamo stare attente,  quel tipo non mi piace affatto.” dice Jane e io annuisco.

Riaccompagniamo i miei fratelli a casa e andiamo a perlustrare la città.

“ Molto strano, sembra che gli Akuma abbiano rinunciato ad attaccare la città.” le dico.

“ Forse si sono accorti che non c’è traccia di innocence a parte la nostra così hanno rinunciato.”, afferma lei a sua volta.

“ Meglio così.”,

“ E se quell’uomo di prima fosse un Akuma?”, chiede Jane ad un tratto.

“ Ci avrebbe attaccate subito.”,

“ Fatto sta che non mi convince affatto.”, ribatte lei.

Rassegnata, non rispondo e credo che questo l’abbia fatta insospettire, meglio non dire niente sull’improvvisa curiosità che ho provato nei confronti del signor Tyki.

Continuando a camminare da lontano, vicino la locanda dei miei genitori, intravediamo tre figure incappucciate di nero con una strana divisa.

Finalmente gli esorcisti sono arrivati.


  JANE

“Gli esorcisti.”, dice con euforia Sorrow.
“Quel tipo ha i capelli bianchi?”, osservo perplessa indicando uno dei strani ragazzi incappucciati, dal cappuccio spuntano dei ciuffi bianchi. Rimango sbalordita.
“Hai ragione!”, dice Sorrow scoppiando a ridere con molta “eleganza”
“Dici che ci hanno accalappiato tre vecchi?”,
“Mmmh, non mi pare… insomma non mi sembra una persona vecchia, ha solo…i capelli…bianchi!”, dice scoppiando a ridere nuovamente.
La sua risata mi contagia, così arriviamo ridacchiano dagli altri tre esorcisti, bene. Bella figura insomma.

 I genitori di Sorrow ci guardano come a rimproveraci e io e lei ci ricomponiamo velocemente.
“Em… piacere, sono Allen”, si presenta il ragazzo dai capelli bianchi abbassandosi il cappuccio e sfoggiando la sua chioma bianca.
“Io sono Jane e lei è Sorrow.”, dico indicando la mia amica.
“Bene, loro sono Miranda e Kuro-chan. Voi dovete essere le esorciste di Firenze vero?”,
“Esattamente.”, rispondo.
“Qual è il problema?”, domanda il giovane.
“Akuma. C’è ne sono troppi e non capiamo perché. Non c’è innocence in giro.”, risponde Sorrow.
“Ma… in questi giorni pare siano misteriosamente spariti, le aggressioni si sono fermate, e non capiamo il motivo neanche di questo.”, sbuffo quasi come se stessi ammettendo una sconfitta.
“Piuttosto bizzarro.”, interviene Miranda.
“Non so se possa c’entrare qualcosa ma…conoscete un certo Tyki?”. domando improvvisamente interrompendo qualche minuto di silenzio.
“Ty…Tyki?” , balbetta Kuro-chan.
“Lo conoscete!?”, domanda improvvisamente Sorrow quasi allarmata.
“Voi piuttosto, come fate a conoscerlo?”, domanda Allen.
“Un tipo di nome Tyki prima si è avvicinato a noi. In tono del tutto amichevole in verità ma non me la conta giusta.”,
“Comprensibile.”, bisbiglia Miranda.
“Emmm…direi di fare un giro per la città per investigare, che ne dite?”, Allen cambia discorso.
“ Ok!”, rispondono a coro i sui compagni.
“Non troverete nulla.”, mi intrometto.
“Preferisco fare un giro per la città comunque”, replica Allen sorridendomi.
Appena gli ‘incappucciati’ si allontanano, prendo Sorrow sotto braccio e mi allontano.
“Senti, secondo me ci hanno mandato tre deficienti.”, le sussurro
“Dai, a me sembrano persone affidabili.”,
“A me tre deficienti.”, sbuffo mettendo le mani delle tasche della felpa che indossavo.
“Jane… dietro di te.”, mi fa segno Sorrow con gli occhi sgranati.
“Cosa…”, dico voltandomi.  Una moltitudine infinita di Akuma mi si presentano davanti. Ripetono con tono agghiacciante tutti la stessa cosa: ‘Innocence’.
“O mio Dio! Non riusciremo mai ad eliminarli tutti.”,  sussurro a Sorrow.
“Siamo spacciate!”, esclama pessimista.
“Vale comunque la pena combattere” dico io facendo un passo in avanti, e quando sto per evocare la mia innocence, quando vedo Allen saltare in aria improvvisamente, si toglie il cappuccio e sfoggia uno strano artiglio.
“Cosa ci fai qui Road?”, urla contro qualcuno, ma non riesco a capire chi, mentre atterra su un tetto.
“Come se non lo sapessi.”, solo adesso noto la figura minuta di una ragazzina seduta su di un Akuma.
“Sei tu la causa dell’attacco degli Akuma?”, urla di nuovo Allen.
“Io, oh forse… sai…”,
“Road!”, un uomo si intromette nella conversazione. Riesco chiaramente a capire che si tratta dello stesso uomo con cui parlavamo oggi, Tyki.
“Tyki!”, urla la ragazzina sorridendo.
“Vieni via, non è ancora ora.”, la ammonisce l’uomo con tono pacato
“Ma come? Proprio sul più bello?”, sbuffa Road.
“Ordini del Conte del Millennio.”,
“D’accordo.” sbuffa nuovamente la ragazzina.
In un attimo la marmaglia di Akuma sparisce, insieme a Road e Tyki. Inutili i tentativi di Allen di fermarli.
“Hey tu!”, urlo verso Allen.
“Sì?”, dice il ragazzo scendendo dal tetto.
“Ci devi delle spiegazioni.” lo freddo.
“Forse sì.”

“Chi erano quei tipi? E cosa volevano tutti quegli Akuma?”.
“Credo che qualsiasi cosa vogliano, riguarda voi due.”,
“Noi?”, chiede perplessa Sorrow.
“Sì. Credo proprio di sì.”

 

Ok,se sei arrivato fin qui puoi aspettare cinque minuti e leggere a anche qui no? u.u
Vooolevo solo chiarire una cosuccia! La parte che ha scritto Gio è venuta staccata ad ogni rigo e la mia invece tutta attaccata ho provato ad attaccare anche la sua ma viene fuori un casino perche mi è impazzito html D: cooomunque! Grazie di aver letto, vi saremmo grate se lasciaste una piccola recenzione.
Sha. 


  
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