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Autore: Ce_    09/10/2012    5 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Io son brava a raccogliermi.

 
Si svegliò di soprassalto, di nuovo quell'incubo, quello in cui c'era suo fratello Fred, quello che la perseguitava dopo la sua morte, quello che le faceva riviere la morte del gemello, quello che faceva sempre più di rado, ma che continuava ad esserci e a tormentarla, prepotente, ripetitivo.
Ginny scese a preparare la colazione.
Era la mattina di Santo Stefano e la giornata non era iniziata particolarmente bene e, non sapeva neanche perché, ma aveva davvero un brutto presentimento.. 
Sperò di sbagliarsi con tutta se stessa, ma non sapeva ancora quanto la sua speranza fosse vana.
Prese la tazza del latte e si andò a sedere sul divano, aveva bisogno di rilassarsi, si era appena svegliata, ma sembrava che fosse stata in piedi tutta la notte.
Dopo neanche un quarto d'ora sentì qualcuno sedersi al suo fianco, si voltò... Era Harry che la guardava con quegli occhi indagatori che riuscivano sempre a leggerle dentro.
<< Buongiorno >> cercò di sorridergli, ma lui non si fece incantare
<< Come mai sei sveglia quest'ora? Che succede? >> le chiese il moro
<< Niente, Harry... Sta tranquillo >> lei cercò di sviare il discorso, ma lo sguardo del marito le fece cambiare idea << di nuovo quel sogno... Tutto qui >> si arrese
<< Tutto qui, Gin? Non è tutto ok se hai fatto di nuovo quel sogno >>. 
<< Oh, Harry, faccio quel sogno da quando Fred è morto, quando ero a Manchester, lo sognavo anche più volte, sempre quella scena, i suoi ultimi istanti di vita, quelli che ha usato per salvarmi. In continuazione, non è una novità per me, ogni tanto rispunta fuori >> ora si stava arrabbiando, cavolo, lui sapeva di quel sogno da tempo, era inutile che ogni volta ci faceva una tragedia sopra, era una cosa al di sopra del loro controllo.
<< Scusa, è che vederti così fa male.. Gin non è colpa tua ciò che è successo, non smetterò mai di dirtelo, non è colpa tua e Fred non vorrebbe che tu te ne facessi una colpa >> nonostante Ginny era stata dura, Harry aveva sempre quello sguardo dolce, lo sguardo di una persona che c'era già passata, aveva già provato le stesse emozioni che stava provando la moglie in quel momento, emozioni che, lo sapeva bene Harry, non se ne sarebbero mai andate, avrebbero vissuto con loro fino alla fine.
<< Grazie! Sarà il Natale che mi fa tornare in mente queste cose, o quest'aria tesa che si respira in casa... Non lo so, ma ho dei brutti presentimenti >> confessò la rossa. 
In effetti, dalla litigata della sera precedente, la famiglia Potter non era quella di prima, Albus e James non si guardavano neanche in faccia, mentre Lily cercava di non trattare così male il Serpeverde, anche se, inevitabilmente, si era schierata con il maggiore dei Potter. 
E Ginny non sapeva cosa fare perché i suoi figli non avevano mai litigato così pesantemente, si erano sempre sostenuti a vicenda, ma quello che era successo la sera precedente era davvero una cosa irreparabile, in quel momento.
<< Sta tranquilla, vedrai che chiariranno >> Harry le leggeva nel pensiero, per caso? Lo guardò negli occhi e ci vide tanta speranza, ma ci vide anche una nota di rassegnazione, anche lui sapeva che, per il momento, loro non potevano fare nulla se non stare a guardare.
<< Buongiorno >> Albus fece il suo ingresso in salotto, sul viso ancora ritratte le pieghe del cuscino
<< Buongiorno, tesoro >> Ginny saltò su dal divano e lo andò ad abbracciare, di certo l'uscita di Hugo della sera di Natale non aveva fatto bene a suo figlio e lei sapeva che aveva bisogno di qualcuno che lo capisse e che accettasse in pieno le sue scelte.
Andarono tutti e tre in cucina per fare colazione, passarono mezz'oretta a parlare del più e del meno e Ginny, in quel lasso di tempo, ritrovò la serenità, quella che le era stata portata via quella notte, la ritrovò grazie alla sua famiglia, anche se non al completo.
L'arrivo di James e Lily gelo l'aria intorno a loro, il maggiore salutò i genitori, senza neanche guardare il fratello che continuava a tenere lo sguardo da tutt'altra l'arte, mentre, la ragazzina fece solo un cenno con la mano, abbastanza imbarazzata, nascondeva qualcosa, Ginny non sapeva ancora cosa, ma se lo sentiva e sapeva anche che la bomba sarebbe scoppiata, prima o poi.
Si girò verso suo marito, lo vide osservare i loro tre figli con un'aria strana, li amava tutti e tre, questo era certo, ma il rapporto che aveva con Al era speciale.

Per lei erano sempre stati loro tre, tre persone divise, ma che, alla fine, potevano essere racchiuse in una sola: James era il primogenito, Lily la principessa intoccabile e Albus quello che riusciva a capire di più, questo gli permetteva di stare più tranquilla con lui perché riusciva a tenere la sua situazione sotto controllo, mentre, con gli altri due non ci riusciva, erano ingestibili, non si capiva mai cosa gli passasse in mente e questo era davvero frustrante per una mamma.
 

***

 
Odiava quell'aria tesa che si respirava in casa, odiava l'orgoglio di James e il menefreghismo di Albus, odiava il fatto che suo fratello si facesse mettere sotto dalla sua famiglia per non deluderla, odiava il dover rimanere li, seduta al tavolo della cucina a mangiare in silenzio con il resto dei Potter, odiava il non poter vedere Scorpius, odiava avere paura e odiava il fatto che in quel momento se la stava facendo addosso, ma più di tutto odiava il fatto che, proprio in quell'istante, sua madre, ritirando i piatti dove avevano mangiato, le stava praticamente dicendo: "è il momento, Lily, lancia questa maledetta bomba" e lei non era pronta, decisamente non lo era.
E se suo padre non avesse accettato la cosa? E se non le avesse permesso di frequentare la Royal? Che diavolo avrebbe fatto? Non era pronta a lasciare il tetto di casa, non era pronta a niente, in quel momento, ma doveva prendere tutto il coraggio che aveva e farsi avanti.
Lanciò uno sguardo a James che cercò di infonderle più tranquillità possibile, fece un respiro profondo e si alzò a fronteggiare la sua famiglia.
<< Mamma, papà, devo dirvi una cosa >> stava parlando al plurale, ma guardava insistentemente suo padre, pregandolo mentalmente di non arrabbiarsi. Sapeva che sua madre ne sarebbe stata felice, l'unico scoglio era Harry.
<< Ehi, tesoro... Che succede? >> ecco, appunto. Di certo suo padre, chiamandola "tesoro" non l'aiutava a concludere il suo discorso.
<< Vi ricordate che quest'estate vi avevo detto che a lezione di danza erano venute delle persone dalla Royal Ballet School? >> aveva deciso di partire da lontano, da molto lontano. Vide i suoi genitori annuire, Ginny entusiasta, Harry un po' meno, molto meno, a dir la verità.
<< Beh, uno di loro mi ha detto che se avessi fatto un provino il 9 dicembre e fossi passata, sarei stata presa come prima ballerina per il tour dell'estate e avrei vinto una borsa di studio da loro >> prese fiato, stava per continuare, ma fu interrotta da suo padre.
<< Ma il 9 dicembre non sei andata perché eri ad Hogwarts >> fece Harry
<< Ecco, sono riuscita ad avere dei permessi dalla McGranitt >> guardò James con un sorriso enorme e lui ricambiò << sono andata e mi hanno preso! >> sputò fuori. 
Vide la notizia far spazio pian piano nella testa dei suoi genitori, Ginny si alzò velocemente e la stritolò in uno dei suoi abbracci, ripetendo frasi come: "Sono fiera di te, congratulazioni" Lily le sorrise felice, dopodiché il suo sguardo si spostò su Harry.
Era meno entusiasta della moglie, ma la sua faccia non prometteva neanche troppo male, in fondo. Si alzò e abbracciò anche lui la figlia, Lily rimase perplessa, ma entusiasta della reazione dei suoi genitori.
<< È meraviglioso Lils, davvero! >> le disse suo padre, una volta che si fu nuovamente seduto.
<< Già! >> sorrise la ragazza << ah, comincio il 2 gennaio, quindi, non farò in tempo a tornare ad Hogwarts >> lo disse come se fosse la cosa piú naturale del mondo e, in fondo, lei pensava che lo fosse, pensava che i suoi genitori avessero capito tutto, invece si era sbagliata e di grosso. 
I sorrisi di tutta la famiglia Potter si spensero all'istante.
<< Non farai in tempo? Che stai dicendo Lily? >> le chiese suo padre
<< Papà, sono una persona sola e non posso frequentare Hogwarts e la Royal insieme >> rispose lei
<< Mi stai dicendo che lascerai Hogwarts, che smetterai di istruirti per una stupida scuola di ballo? >> Harry si alzò in piedi per fronteggiare la figlia
<< Non è una stupida scuola di ballo, papà! È LA ROYAL BALLET SCHOOL, può farmi diventare grande! E, comunque, farò anche lezioni di incantesimi, difesa, trasfigurazione e pozioni >> esplose Lily, ma le sue parole non ebbero l'effetto desiderato
<< No, Hogwarts ti farà diventare grande! Non ti permetto di abbandonarla! >> non poteva farlo, non poteva chiuderle ogni possibilità di dialogo
<< Non puoi farlo, papà! Ti prego, è il mio sogno! >> le lacrime premevano per uscire. 
<< Harry, cerchiamo di parlarne civilmente >> s’intromise Ginny, a Lily cadde il mondo addosso, il tono della madre era un tono del tipo ''io sono d'accordo con tuo padre, ma non ti aggredirò come sta facendo lui " aveva sperato troppo nella reazione positiva della madre.
<< Non c'è nulla da discutere. Lily non ci andrà! >> quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, suo padre le stava impedendo di scegliere, ben sapendo che quella era la cosa che Lily odiava di più. La ragazza prese coraggio.
<< È deciso, invece. Io frequenterò la Royal, che tu lo voglia o no! >>
<< Tu non farai proprio nulla senza il mio consenso, signorina. Sei minorenne, non puoi fare nulla >> la stava mettendo con le spalle al muro, la stava costringendo a fare quello che mai e poi mai avrebbe voluto fare, la stava costringendo a chiudere la porta in faccia alla sua famiglia, non era pronta. Avrebbe rinunciato al suo sogno? Si, ora capiva Albus, non  poteva spezzare tutti i legami, non e aveva la forza. Forse era ancora troppo piccola, forse le serviva l'aiuto di qualcuno.. Da sola non ce l'avrebbe mai fatta.
Annuì impercettibilmente, abbassando il capo.
<< Nulla che non sia andarsene da questa casa e stare sotto la mia responsabilità >> la voce di James le giunse ovattata alle orecchie, quando capì il senso delle sue parole, però, il sangue le si gelò nelle vene. 
James non poteva rischiare così tanto, si stava chiudendo tutte le possibilità di far accettare la sua relazione con Dominique, si girò verso di lui, era determinato e, inevitabilmente, l'amore di Lily nei suoi confronti crebbe a dismisura. Si poteva avere un fratello migliore? 
<< James, non farlo >> provò a dirgli, ma inutilmente, il ragazzo già si era alzato, era andato vicino a lei e le aveva cinto la vita con un braccio
<< Fa quello che vuoi, ma stai sbagliando e quando ti renderai conto che non ne vale la pena, bhe, non venire da me! >> Harry era stato duro, mai come quella volta, Ginny cercò di convincerlo a non farlo, ma non ci riuscì
<< È QUESTO CHE VUOI? MI STAI AUGURANDO DI ESSERE CACCIATA FUORI? SINCERAMENTE, PENSAVO FOSSI UNA PERSONA MIGLIORE, IO ME NE VADO! >> esplose Lily, avviandosi verso il piano di sopra, seguita a ruota dal fratello
<< LILY, TI STAI BUTTANDO VIA >> urlò Harry
<< BEH, IO SON BRAVA A RACCOGLIERMI*  >>
 
Era appena risalita in camera e aveva già cominciato a preparare le cose per andarsene. 
Non riusciva a capire ancora cos'era successo, si aggirava per la camera, riuscendo ogni tanto a farfugliare un "grazie" e un "non dovevi farlo" in direzione di James che la guardava impotente.
Cosa avrebbe fatto? Dove sarebbe andata? E James? Sarebbe rimasto a casa con i genitori? 
Non ce la faceva più, tutto si aspettava dal padre, tranne un rifiuto così categorico, ma, soprattutto, era stata Ginny che l'aveva stupita di più, non aveva fatto molto per non permettere ad Harry di maltrattarla in quel modo.
Non riusciva a fermarsi, sapeva che se si fosse fermata sarebbe crollata e doveva impedirlo, lei era forte, non poteva piangere, non doveva piangere, aveva ottenuto ciò che desiderava, la Royal Ballet School, tutto il resto era niente.
<< Lily >> suo fratello la chiamò, una nota di preoccupazione nella sua voce
Nessuna risposta
<< Lily, fermati! >> 
Ancora nulla
<< Luna, per Merlino, fermati! >> la prese per le spalle e cominciò a scuoterla, ma niente, Lily era un automa, un corpo senza anima e senza ragione.
<< Grazie, non dovevi farlo >> la voce era meccanica, come se stesse recitando un mantra
Lils vide James prendere il suo telefono, comporre un numero e portarselo all'orecchio.
<< Malfoy, ha bisogno di te >> dopodiché James riappese il telefono, Lily aveva abbassato lo sguardo, come se fosse lei la causa di tutto quello, si sentì stringere da due braccia forti, ricambiò l'abbraccio del fratello e si sentì più leggera, ma ancora non riusciva a piangere, aveva gli occhi completamente asciutti, come se fosse prosciugata dentro.


***
 

Quella con Potter grande, probabilmente, era stata la conversazione telefonica  più breve della storia, in realtà, non era stata neanche una conversazione, visto che il moro non gli aveva dato neanche il tempo di replicare. 
Sapeva ciò che doveva fare Lily quel giorno e, quindi, aveva subito intuito che la sua famiglia non aveva preso benissimo la notizia del provino. 
La cosa che lo aveva sorpreso di più, però, era il fatto che non fosse stato Al a chiamarlo, bensì James, sapeva che Al odiava mettersi contro la famiglia, d'altronde, odiava farlo anche lui, ecco perché si erano piaciuti subito, ma non riusciva a capire cosa fosse successo.
Scese in giardino, afferrò la sua scopa e si diresse verso casa Potter, era il mezzo più lento, ma non poteva presentarsi nel camino della casa della sua ragazza e trovarsi i suoi genitori davanti.
Il viaggio fu breve, entrò in camera di Lily dalla finestra lasciata aperta, trovò lei e James abbracciati.
<< Non riesco a smuoverla >> nel volto del maggiore dei Potter c'era troppa preoccupazione per i suoi gusti.
<< Che è successo? >> chiese
<< Se ne va di casa, è sotto la mia responsabilità >> possibile che più si andava avanti e più James era impossibile da detestare? 
<< Grazie >> e si ritrovava, un'altra volta, a doverlo ringraziare.
Lui annuì e, dando un bacio a Lily, lasciò la stanza.
Guardò la rossa, aveva un'espressione indefinita, passiva, come se nulla di ciò che le stava succedendo intorno le interessasse.
Gli fece paura, non aveva mai visto Lils in quello stato.
Preso dalla preoccupazione corse ad abbracciarla, all'inizio era un abbraccio unidirezionale, c'era solo lui che stringeva una bambola di pezza, poi sentì qualcosa bagnargli la camicia che indossava, erano le lacrime di Lily, finalmente era riuscita a piangere, la sentì aggrapparsi a lui come se fosse la sua unica ancora di salvezza e lui la stinse ancora di più contro il suo petto, pronto ad essere tutto ciò che lei voleva.
<< È tutta colpa mia, tutta colpa mia >> la sentì farfugliare, scossa ancora dai singhiozzi. Molto prevedibile, era sicuro che si sarebbe andati a finire a quel punto.
<< No Lily, non è colpa tua >> cercò di rassicurarla. 
Lils si staccò da lui, si guardarono negli occhi per un tempo indefinito, azzurro e marrone, marrone e azzurro, Scorpius si rese conto che era davvero tutto ciò di cui aveva bisogno.
<< James non doveva farlo, sta rischiando troppo e non posso lasciare Al da solo, ha bisogno di noi, come io ho bisogno di lui >>. 
<< Lils, James è maggiorenne e sa quello che fa >> davvero lo sapeva? Lui che difendeva James Sirius Potter? Il mondo sarebbe finito molto presto << e Al capirà, gli ci vorrà un po', ma capirà >> ne era più che sicuro, si fidava ciecamente del suo migliore amico.
<< Si, ma.. >>
<< Niente ma.. Non è colpa tua, tu vuoi solamente inseguire il tuo sogno e non devi permettere a nessuno di ostacolarti, nemmeno a tuo padre.. Ora, andando al pratico, dove te ne vai a vivere? >> non poteva lasciarla li, in preda al panico.
<< Non lo so, spero di potermi permettere un albergo per una notte, con i miei risparmi... >> 
<< Non se ne parla, non ti mando da sola per alberghi, soprattutto in questo periodo... Vieni al Manor con me >> ci pensava dall'istante in cui James gli aveva detto che se ne sarebbe andata di casa. 
Per suo padre sarebbe stato un bel colpo, ma era sicuro che l'avrebbe accettato senza fare troppe storie.
<< Non se ne parla, ho conosciuto i tuoi genitori solo ieri >> disse Lily
<< Mia madre già ti adora e mio padre appena saprà che hai litigato e tenuto testa a Harry Potter, ti amerà, quindi, non hai scuse.. E non ribattere, questo è un ordine >> riuscì anche a farla sorridere per un secondo.
La lasciò a preparare la valigia, mentre lui andava in camera del suo migliore amico, entrò senza neanche bussare.
<< Al >> Albus era seduto sul letto
<< Scorpius, che ci fai qui ? >> gli chiese subito, il biondo indicò con la testa la stanza di Lily
<< Se sei venuto qui per farmi la predica, risparmiatela >> rispose duro Al
<< Non sono venuto a farti la predica, ti conosco e so che per te è una scelta difficile, ma so anche che prima o poi farai la scelta giusta. Quindi, accompagni me e Lily al Manor? Lei viene a stare da me per qualche giorno >> lo disse con semplicità, come se fosse la cosa più naturale del mondo, Albus non sembrò particolarmente sorpreso
<< Lily non mi vuole >> disse il moro
<< Stupido, non è vero, ha bisogno di te >> quelle poche parole convinsero Potter a seguirlo nella stanza della rossa.
<< Grazie >> fu un sussurro, quello di Albus.

 
***

 

James aveva appena terminato di raccontare a lei e suo fratello tutto ciò che era successo a casa Potter, era orgogliosa di lui, era cresciuto davvero, non era piú il ragazzino menefreghista e sempre spensierato, stava diventando un uomo e lo stava facendo accettando tutto ciò che questo implicava, tutte le responsabilità, tutti gli oneri.
Le dispiaceva da morire per Lily, lei sapeva bene cosa significava essere in conflitto con uno dei propri genitori, lei e sua madre Fleur non erano mai andate d'accordo, sapeva come si sentiva Lily, le colpe che, sicuramente, in quel momento, si stava addossando, i dubbi che le stavano venendo.
Dominique sarebbe voluta andare da lei, ma James aveva detto che c'era Scorpius ed era meglio lasciarle il suo spazio, probabilmente aveva ragione, ultimamente aveva sempre ragione.
<< Rimani a dormire da noi, stanotte, fratello? >> chiese Louis a James, lui annuì in risposta, ormai casa loro era anche casa sua e viceversa, era sempre stato così e non si facevano particolari problemi.
<< Bene, io vado a farmi una doccia >> il biondo uscì dalla camera della sorella, lasciandoli da soli.
Dominique si sentiva un'egoista, nonostante tutto ciò che stava succedendo, lei non riusciva a non pensare a se stessa, a lei, a James e alla loro relazione.
Se Harry aveva preso male la notizia di Lily, come avrebbe reagito con loro? Se Hugo non accettava il fatto che Albus fosse gay, cosa avrebbe detto se avesse saputo della loro relazione? Tutto quello la stava uccidendo da dentro, mettendole dei dubbi incolmabili.
Alzò lo sguardo verso James, la stava osservando con un’espressione concentrata sul viso, come se cercasse di capire cosa stava pensando, ma, probabilmente, erano le stesse cose che stava pensando lui.
<< Che cosa penseranno di noi? >> Gli chiese titubante
<< Non lo so >> anche James era parecchio preoccupato, non aveva la solita aria decisa, anche lui era spaventato all'idea di dirlo a tutti.
<< James, abbiamo una famiglia di merda >> le era uscito così, senza pensarci, ma, probabilmente, quando si trattava di quelle cose, la famiglia Weasley lo era davvero.
<< Lo so, a volte li odio >> possibile che non potessero avere un momento tranquillo come le coppie normali? Già, ma loro non erano una coppia normale, vero? 
<< Tu sei pronto? >> 
<< Credo di si, ma se tu non lo sei, aspetterò >> Merlino se era cresciuto, il vecchio James non l'avrebbe mai detto, oppure era solamente innamorato di lei
<< James, guarda Al, non riescono ad accettare che sia gay, guarda che sta succedendo a Lily, è costretta ad andarsene di casa per inseguire il suo sogno e solo perché non vuole frequentare Hogwarts, ma la Royal che, oltre a darle una preparazione base, può farla diventare grande nel campo della danza. Cosa diranno del nostro quasi incesto? >> le lacrime premevano per uscire ai lati degli occhi della ragazza. 
Dominique le lasciò libere di farlo, non poteva trattenersi, non davanti a James.
Sentì le braccia del suo ragazzo avvolgerla, non era un abbraccio consolatorio, no, anche James cercava la forza in quel gesto e lei gliela diede, si sorreggevano a vicenda, incapaci di dividersi, incapaci di stare l'uno senza l'altra.
<< Ci sarà tempo per dirglielo, sta tranquilla >> le sussurrò all'orecchio, lei annuì impercettibilmente, ma James se ne rese conto e a Dominique scappò un sorriso, un sorriso lacrimoso, ma pur sempre un sorriso.
 
* Ligabue, Non è tempo per noi... In realtà la frase sarebbe: dicono che noi ci stiamo buttando via/ beh, noi siam bravi a raccoglierci... Ma io l'ho riadattata. 
 
NDA
Salve, gente!
Eccomi di nuovo di martedì, scusate, ma ieri proprio non ce l'ho fatta!
Allora, finalmente è arrivato il capitolo che tutti aspettavate, la grande rivelazione di Lily, beh, al contrario delle aspettative di molte di voi, Harry non la presa molto bene, anzi, per niente.. Vedremo che succederà.
James e Dominique, come avete visto, ci hanno ripensato, non diranno nulla per il momento.
Ora è ufficiale, le vacanze di Natale sono state parecchio movimentate, decisamente! 
Spero che mi farete sapere cosa ve ne pare di questo capitolo.
Un grazie a chi segue/preferisce/ricorda la storia, a chi la legge soltanto e alle fantastiche ragazze che la recensiscono.
-GiulyHermy99 (Anche detta, signorina-io-lascio-le-recensioni-belle-della-storia)
-Wekesa(*_*)
-MartyViola91 (*.*)
-RoseBlack98
-fall_4 (*.*)
-Razorbladekisses
-AleJackson (<3)
-scarlett90 ( :* )
-LolaMalfoy
-_LenadAvena_
-danyazzurra (*_*)
Continuate a seguirmi e a recensire, mi raccomando!
Un bacione, 
Ce_
   
 
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