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Autore: deb_    10/10/2012    9 recensioni
Incredibilmente dolce, infinitamente bella, e perdutamente innamorata. Questa è la storia di un incantevole ragazza, che, dopo tanti orribili sacrifici per scappare al suo crudele passato, si ritrova ad affrontarlo incapace di reagire alle forze avverse al suo destino.
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"Ti amo e ti ho sempre amato, ma non posso illudermi che per te sia lo stesso, vero Harry?"Chiese Gwen spudoratamente.
Harry stette li impassibile e non mosse nemmeno un muscolo per contraddirla.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Amari ricordi.

I ricordi hanno il potere di trasformare il passato e stravolgere il presente. Uniscono ciò che la vita separa. Pulsano dolorosamente insieme al tempo che passa inesorabile e sono l’unica cosa che nessuno potrà mai portarti via.

Gwen ci stava ricadendo. Di nuovo. Erano già due dannati giorni in cui non ingeriva cibo o qualsiasi altra sostanza che la facesse sentire un po’ più piena.

Due dannati giorni in cui riusciva indenne a prendere in giro i suoi genitori.

Due dannati giorni in cui la vita sembrava scorrerle tra le dita.

Stava tornando indietro,  stava ripercorrendo i suoi passi, stava mandando all’aria i suoi progressi.

 ‘Era guarita’, si diceva. Ma perché allora i sintomi di quell’orribile malattia si stavano ripresentando?

‘Sarà facile uscirne’, si diceva quando aveva cominciato a vomitare anche il suo cuore.

‘Sarà facile smettere’, si diceva quando si chinava sul gabinetto.

‘Sarà facile nasconderlo’, si diceva quando appena uscita dal bagno, si ritruccava per nascondere gli occhi arrossati e la mano piena di segni violacei procurati dai denti.

Tutto le sembrava immensamente facile quando aveva dato il permesso a quella malattia di travolgerla, di distruggerla, di prendersi cura di lei.

Nessuno sapeva. Nessuno doveva saperlo.

Si pesava. Si ingozzava. Si ficcava due dita in gola, e solo dopo esser sicura di aver smaltito tutto ciò che avesse ingerito poco prima saliva di nuovo su quel macchinario che le dava il resoconto della giornata.

Se fosse stato negativo, se avesse preso anche solo 100 grammi sarebbe ritornata in bagno per eliminare quel piccolo, enorme eccesso.

Si guardava allo specchio. Si piaceva, a volte, poche volte. Le piaceva quando le ossa si vedevano, amava le sue ossa scoperte, era un amore incondizionato il suo, amore allo stato puro.

‘Stai dimagrendo, stai molto meglio ora’, le dicevano. Erano solo ulteriori incoraggiamenti a continuare. Le piaceva il suono di quelle parole, erano una melodia chiara e limpida per le sue orecchie, le sfioravano i timpani, la cullavano, era come se miracolosamente i suoi problemi sparissero.

Si sentiva bene quando era vuota. Si sentiva bene quando le girava la testa. Si sentiva bene quando sentiva il suo stomaco contorcersi per la fame. Erano segni positivi, significava poter pesarsi e esser felice per un attimo.

Credeva di aver fatto tutto con cautela, eppure era stata scoperta. Non aveva preso le giuste precauzioni. Non aveva curato tutto nei minimi dettagli. Forse non aveva pulito bene il bagno, forse aveva lasciato dei residui, forse non si era coperta bene i segni. Aveva lasciato degli indizi senza volerlo, e si era ritrovata a pagarne le conseguenze.

Le grida di sua madre, la voce rauca e singhiozzata di suo padre, la delusione nei loro volti. Tutto ciò era vivido nella mente di Gwen, niente di tutto questo era svanito anzi era ritornato più letale che mai.

Ma stavolta avrebbe fatto più attenzione, non sarebbe stata distratta. Ormai era divenuta esperta, sapeva come comportarsi, sapeva trucchetti che avrebbero impedito un altro fallimento, pertanto non avrebbe permesso che la verità tornasse a galla.

 

<< Harry hai notizie di Gwen? >> Chiese Andy in cerca d’informazioni. << Son due giorni che non risponde al telefono. >>

Quando Harry sentì il nome della ragazza uscire dalla bocca del cugino, il suo cuore prese una scossa, una forte scossa. Sentì la gola prosciugarsi, il sangue pulsare all’impazzata e la testa andargli a fuoco.

<< Come posso avere informazioni su G.. quella? >> Harry non riuscì neanche a pronunciare il suo nome, sentì la voce affievolirsi pian piano e un magone farsi spazio tra la gola.

<< Beh, io.. io pensavo >> Andy si sentì leggermente spaesato.

<< No. >>  L’apostrofò Harry facendo trasparire la sua voglia immensa di spaccare il mondo. << Non ho la minima idea di cosa le sia successo e neanche voglio saperlo, ora scusami, ma devo andare a farmi una doccia. >>

 Aveva lasciato il cugino senza parole, col suo sguardo crucciato e colmo di dubbi. Cosa gli era preso? La rabbia, la gelosia verso il cugino lo stavano lacerando.

 Ma a volte, semplicemente hai solo bisogno di sfogarti prendendotela con le persone a cui tieni di più, perché in fondo, sai che loro non ti lasceranno mai.

Era stato duro ammetterlo, ma Gwen aveva preso il suo cuore e non glielo aveva più restituito. Ma, dopotutto, era stato lui ad averglielo concesso.

Entrò in doccia, l’acqua che sfiorava delicatamente la sua pelle, l’odore inebriante del bagnoschiuma, il silenzio apostrofato solo dal rumore delle gocce infrante, per un istante gli sembrò tutto straordinariamente paradisiaco.

 

<< Gwenny >> Marie rivolse gl’occhi al cielo. In quel momento pregò Dio. Lo pregò affinché sua figlia non fosse ricaduta in quel baratro. Lo pregò affinché lui l’ascoltasse. Lo pregò affinché lui le desse la forza necessaria per affrontare quello che sarebbe accaduto nell’immediato futuro.

<< Gwen, apri questa dannata porta! >>

<< Si, mamma. Arrivo subito. >> Gwen era apparentemente tranquilla, dopo tutto questo tempo passato a nascondere le sue emozioni era riuscita anche a dominarle perfettamente.

<< Guardami negli occhi >> Marie era delusa, impaurita, allarmata.

Gwen alzò il capo, fermamente convinta di non aver commesso nessun errore.

<< Bene >> Si rassicurò Marie. << Pensavo.. pensavo solo che tu.. >>

Gwen prese le mani di sua madre come per rassicurarla, la guardò negl’occhi e i sensi di colpa la travolsero.

Come può uno sguardo farti sentire così piccola? Come può farti sentire così tremendamente in colpa?

Un lampo di dolore le percorse gl’occhi e si sentì soffocare dall’universo circostante.

I ricordi gli attraversarono l’anima, il cuore ancora sanguinante si infuocò, tutto le sembrava più sfocato comprese le certezze che fin ad ora le avevano fatto compagnia .

A volte inseguire ciò che ti appare più chiaro, è la miglior cosa che si possa fare, ma paradossalmente nessuno ha mai il coraggio di farlo davvero.  

 

<< Mamma so.. so cosa pensavi. >> Disse amaramente Gwen. << Ma, puoi star tranquilla, non ho alcuna intenzione di ricominciare >>  Concluse incurvando i lati della bocca e facendo trapelare un triste sorriso.

<< Oh, amor mio >>  Sussurrò Marie << Menomale, perché non possiedo le forze che occorrono per supportarti. Ora vieni qui, e abbracciami. >>

Marie sorrise. Sorrise perché si fidava della sua amata figlia.

Sorrise perché quest’ultima l’aveva tranquillizzata con i suoi sguardi pieni di dolcezza.

Sorrise perché la persona che amava più al mondo la stava abbracciando.

Talvolta anche solo un abbraccio può far si che la nostra infelicità sparisca.

 

<< Vado a casa di Gwen. >> Borbottò Andy scrutando tra gl’occhi di Harry.

Harry aprì la bocca per far uscire tutto il disprezzo provato nei confronti del cugino, ma la richiuse soffocando i suoi crudeli pensieri.

<< Bene >> Riuscì a dire. Questa volta avrebbe lasciato tutto nelle mani del destino. Si sarebbe affidato a lui e avrebbe continuato a sperare nel suo magico e misterioso potere manipolatore.

 

Gwen si sentiva infinitamente sola, vuota. Avvolta nel suo mondo ovattato, pieno di dolorose insidie.

Era stanca, stanca del mondo, stanca dell’amore, stanca delle difficolta. Perfino le lacrime erano stanche di rigarle il viso.

Aveva sentito gente promettere l’impossibile, gente che diceva di partire per poi tornare, gente che voleva prendere a pugni l’universo. Ma aveva visto quella stessa gente non aver fatto nulla di tutto ciò.

<< Ehi. >> Mormorò Andy consapevole di aver interrotto il flusso dei pensieri della ragazza.

<< Che ci tu fai qui? >> Domandò spaventosamente incuriosita Gwen.

<< E questo il modo di salutare qualcuno che è venuto a trovarti? >> Ribatté divertito Andy.

<< Non si risponde ad una domanda con un’altra. >> Affermò sicura Gwenny. << Anche se hai ragione, perciò.. Ehi.. che ci fai qui? >>

<< Così va molto meglio. >> Commentò Andy mostrandole un sorriso da spaccone e sdraiandosi accanto a lei.

Gwen perse un battito.

Come può una persona essere così identica ad un’altra?

<< Non hai ancora risposto alla mia domanda. >> Farfugliò Gwen allarmata dall’estrema vicinanza del ragazzo.

<< In realtà l’ho fatto. Ma comunque non sono solo venuto a trovarti, volevo anche sapere come stessi. >> Disse Andy azzerando quasi completamente la distanza tra i loro visi.

Gwen si portò istintivamente le mani sul viso, cercando di coprire le guance arrossate.

<< Non guardarmi così, te ne prego. >> Supplicò la piccola Gwen.

<< Perché? >> Chiese turbato Andy.

<< Ho tutto il trucco sbavato e.. >>

<< Sei bellissima. >> Enunciò il ragazzo, prendendo le morbide mani di Gwenny e posandole sul suo viso.

Annullò definitivamente la lontananza tra di loro e posò dolcemente le sue labbra su quelle della ragazza.

Gwen lo aveva stregato con un arcano artifizio.

La senti sorridere nel bacio e il suo cuore scoppiò di gioia. Stavolta avrebbe fatto di tutto per tenersi stretta quella magnifica ragazza.

I ricordi sono un’arma a doppio taglio: mettono inizialmente serenità, ma poi ti tirano giù, nel profondo e tetro abisso della nostalgia, ma, nonostante tutto, ti auto convinci che  non esista alcun arma in grado di distruggerli.

 

                                                                                                                                       

Hi everyone J

Questo capitolo è una merdina, ma è stato un vero e proprio

parto. Come si suol dire ho “il blocco dello scrittore” e

come se non bastasse sono sempre più piena di compiti.

Questa scuola mi sta uccidendo.

Anyway grazie a tutti coloro che hanno messo la storia tra:

le preferite, ricordate e seguite.

Ma un grazie particolare va a chi ha recensito.

Al prossimo capitolo xx

-With love deb

   
 
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