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Autore: HeyFox    10/10/2012    2 recensioni
- Perche' lo stai facendo, lentiggini?- Chiese un'altra volta, sussurrando.
Gli diedi una leggera spinta - Se mi chiami un'altra volta "lentiggini" giuro che sarai morto.- Dissi con finta aria minacciosa e un dito puntato contro il suo petto.
Non mi ero nemmeno accorta che la sua tenuta da football fosse scomparsa e che in quel momento indossava soltanto una di quelle camicie che dava l'ospedale.
Lui arrossi' leggermente, poi punto' anche lui un dito contro di me - E tu non hai ancora risposto alla mia domanda, lentiggini.- Disse divertito abbassando il viso per nascondere il rossore.
Scoppiai a ridere a quella scena - Non ti ho mai visto arrossire!- Esclamai ammiccando con lo sguardo.
Lui alzo' un sopracciglio - Mi stai per caso prendendo in giro?- Chiese divertito.
Io feci una faccia che doveva sembrare indignata - Ma chi, io? Lo avrei fatto due mesi fa, ma adesso non mi permetterei mai.- Dissi con voce seria, anche se mi veniva da ridere.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Logan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Mess'
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- Perche' lo stai facendo, lentiggini?- Chiese un'altra volta, sussurrando.
Gli diedi una leggera spinta - Se mi chiami un'altra volta "lentiggini" giuro che sarai morto.- Dissi con finta aria minacciosa e un dito puntato contro il suo petto.
Non mi ero nemmeno accorta che la sua tenuta da football fosse scomparsa e che in quel momento indossava soltanto una di quelle camicie che dava l'ospedale.
Lui arrossi' leggermente, poi punto' anche lui un dito contro di me - E tu non hai ancora risposto alla mia domanda, lentiggini.- Disse divertito abbassando il viso per nascondere il rossore.
Scoppiai a ridere a quella scena - Non ti ho mai visto arrossire!- Esclamai ammiccando con lo sguardo.
Lui alzo' un sopracciglio - Mi stai per caso prendendo in giro?- Chiese divertito.
Io feci una faccia che doveva sembrare indignata - Ma chi, io? Lo avrei fatto due mesi fa, ma adesso non mi permetterei mai.- Dissi con voce seria, anche se mi veniva da ridere.
Logan annui' scettico - Certo, come se io ti credessi.-
Ridemmo insieme per qualche minuto, tanto da farmi dolere le guance.
- Sai, alla fine e' bello passare del tempo con te... Sempre se non sei circondato da quelle...intelligenti ragazze e che non fai lo sbruffone.- Precisai, euforizzando la parola "intelligenti".
Rise di nuovo - Grazie- Borbotto' dopo un po', scrutandomi in seguito con fare serio, aprendosi alla fine in un sorriso che metteva in evidenzia le fossette ai lati delle sue guance - Ma tu non mi ha ancor...- Comincio' a dire con aria di rimprovero, venendo pero' interrotto dalla porta che si apriva.
Tirai un sospiro di sollievo mentre i genitori di Logan entravano nella stanza.
- Ehm, allora io vi lascio da soli. Diro' ai professori di mandarti i compiti.- Dissi calma con un sorriso, mentre mi stavo gia' alzando dalla sedia.
Sentii la mano posarsi delicatemente sul mio polso, facendomi fermare. Girai il volto verso di lui che mi sorrideva - Salvata in calcio di rigore.- Sussurro' facendomi ridacchiare e annuire vigorosamente. - Si Henderson, qualche volta capita anche a me una botta di sedere.- Sussurrai mentre lui scoppiava a ridere.
Mi allontanai sorridendo ai signori Henderson che ricambiarono.
Uscii dalla stanza e chiusi silenziosamente la porta e girai la testa alla mia sinistra, trovando mio padre che sorrideva quasi malizioso, con le braccia incrociate al petto.
- Perche' mi guardi in quel modo...insolito?- Chiesi lentamente mentre mi sedevo su una sedia con un sopracciglio alzato.
Lui, senza cambiare espressione e, soprattutto, senza togliersi quel fastidioso sorrisino dalla faccia, si sedette accanto a me.
- Avete legato molto di piu' oggi che in due mesi.- Esclamo' entusiasta. Mancava solo che battesse le mani e che saltellasse sul posto, poi avrei potuto spedirlo in un reparto per padri troppo su di giri.
Risi istericamente - Papa', calmati... E comunque, cosa vorresti dire con quello?- Feci l'ennesima domanda con tono sospetto.
Lui mi guardo' con un luccichio negli occhi - Io dico che gli piaci.- Sussurro' guardandomi.
Quasi mi strozzai con la saliva. Venni scossa da un forte attacco di tosse - Ma sei matto?- quasi gridai dopo che la tosse mi fu passata grazie alle pacche sulla schiena di papa'. La gente intorno a noi si giro' a guardarci. Feci un sorriso di scuse. - Ma cosa vai a pensare, papa'!- Abbassai il tono, guardandolo mentre ridacchiava.
Alzo' le spalle - Io dico che tu gli piaci. E lui a te piace?- Chiese ancora con allegria.
Io arrossii - Ma che vai a dire, papa'! Ci ho parlato a malapena quattro volte.- Risposi con voce acuta di quando sono imbarazzata.
Lui giro' la testa dall'altra parte per non farsi vedere mentre rideva silenziosamente.
- Pure tua madre diceva cosi'...quando ci siamo parlati per la terza volta..Ma adesso guardaci.- Disse facendo dei segni con le braccia.
Roteai gli occhi sbuffando e passandomi una mano nei capelli rossi - Ti prego papa', non iniziare con le storie della nostra famiglia..Non ridere...E da quando ficchi il naso nei miei affari sentimentali?- Chiesi con un sopracciglio alzato.
Lui si porto' innocentemente le mani sul petto - Ma chi, io?-.
- Papa'!- Esclamai, stanca di sentirlo sempre far finta di nulla.
Sospiro', per poi guardarmi - Stai crescendo piccola..E non hai mai avuto un ragazzo... Uno a tutti gli effetti, intendo. E voglio che il tuo primo vero ragazzo sia quello giusto, uno a cui piaci davvero. Non come quell'altro- disse con voce pensierosa, schiocchiando le dita - Hindric?-.
- Hendric papa', Hendric!- Esclamai alzando gli occhi al cielo, poi scoppiai a ridere ripensando alle sue parole - Logan Henderson per ragazzo giusto per me?- Chiesi interrotta dall'attacco di risate troppo forte.
Mi guardo' male - Non scherzavo, non ridere che sono cose serie.- Disse con il tono serio, come l'ultima parola che aveva pronunciato.
Mi calmai leggermente, soffocando le risate - Scusami, scusami.- dissi facendo un sospiro per calmarmi del tutto - Ma papa', sul serio, Logan Henderson? Lo sanno tutti che e' un Don Giovanni... Ed e' sempre accerchiato da quel codazzo di oche.-.
Quella volta fu lui ad alzare un sopracciglio - Ma mi sembrava che negli ultimi tempi sia cambiato. E lo dicono anche i suoi genitori.-.
Annuii mentre frugavo nella mia borsa di scuola - Si, questo l'ho notato anch'io. Sta sempre piu' meno tempo con gli altri...Ed e' cambiato pure di comportamento.- Dissi con noncuranza.
- E da quando e' cambiato?- Chiese lentamente.
Mi fermai un attimo nel cercare qualcosa da mangiare nella borsa, per riflettere - Credo dalla nostra ultima chiaccherata... Gli avevo detto delle brutte cose e il giorno dopo, boom, e' cambiato in meglio..- Dissi euforizzando l'ultima frase, forse anche un po' troppo.
Quando alzai lo sguardo trovai quello di mio padre, che mi guardava ammiccando. In un nanosecondo capii quello che pensava e scossi vigorosamente la testa.
- No no no no, non e' come pensi tu!- Dissi velocemente, alzando il dito indice.
Papa' rise - Allora dammi un'altra spiegazione. Che sia credibile, per cortesia.-.
Sospirai, pensandoci per qualche minuto, poi guardai papa' con un sorriso soddisfatto.
-Semplice, gli ho fatto finalmente capire che comportarsi in quel modo e' da stupidi.- Spiegai trovando finalmente una barretta al cioccolato, aprendo subito l'involucro.
Ci penso' un po' e alla fine sospiro' -E va bene, te la do' vinta.- Disse alzando le mani all'altezza del petto.
Annuii soddisfatta mentre masticavo un boccone.
-Comunque, sai per caso cosa ha Logan?- Chiesi interessata mentre appoggiavo la borsa a terra.
Lui annui' diventando serio -Gli hanno diagnosticato l'ipoglicemia avanzata.- Disse guardando Logan e i suoi genitori dalla finestra da cui si poteva vedere la stanza, mentre io alzavo un sopracciglio.
-In che senso avanzata? Non sapevo che esistesse.- Dissi sorpresa, mentre anche il mio sguardo si spostava sulla stanza.
-Gia', perche' ufficialmente non esiste. L'ipoglicemia avanzata e' quando hai l'ipoglicemia da molto tempo senza accorgertene, cosi' diventa piu' grave. E Logan ne soffre da quasi un'anno, cosi' si spiega anche l'improvvisa e forte perdita di energia, con le conseguenze di entrare in uno stato di incoscienza.- Spiego', sicuramente ripetendo il discorso del dottore.
Sbarrai gli occhi, girandomi di colpo verso di lui -E per quanto dovra' rimanere in ospedale per osservazione?-.
Fece un veloce calcolo con le dita -Un mese e qualche giorno se non sbaglio.- Disse infine, spostando nuovamente lo sguardo su di me.
Io annuii, poi ci pensai meglio. -Questo vuol dire che molto probabilmente passera' il Natale qui.- Esclamai.
Mio padre annui', guardandomi confuso -Si, sicuramente.- affermo' -Ma cosa c'e' di strano in questo?-.
Io aggrottai la fronte -Ma come "Che c'e' di strano in questo"- chiesi facendo le virgolette con le dita. -Un Natale passato in ospedale, anche se con la famiglia, non e' un vero Natale!-
Papa' mi guardo' divertito -Sembri tanto la Jennifer di quattro anni, quella che ancora credeva in Babbo Natale, quando parli di queste cose.-.
Lo guardai male. -Sono discorsi seri, papa'. Suvvia, che Natale sarebbe in ospedale? In questo non addobbano nemmeno le porte! Ti immagini? Come si puo' non addobbare le porte e un albero di Natale, qui in America?- esclamai gesticolando -E mi vuoi dire che ti piacerebbe passare un Natale fra pareti bianche e tristi, dottori scorbutici perche' devono lavorare pure nel giorno di festivita', quando invece vorrebbero essere a casa davanti a un camino con la propria famiglia..Ah, e non dimentichiamoci i pasti che fanno schifo, senza nemmeno un cioccolatino!-.
Ridacchio' leggermente. Lo guardai di nuovo male e lui fece passare la risata per tosse, facendosi subito serio. -Si, hai ragione... Ma cosa possiamo farci noi? E mancano ancora tredici giorni a Natale, rilassati- Disse calmo.
Io alzai le spalle -Non so ancora cosa faro', ma mi inventero' qualcosa.- Dissi semplicemente, mentre mi alzavo.
-Allora vedi che qualcosa di lui t'importa?- Chiese alzandosi dopo di me.
-Papa', si e' fatto tardi, dobbiamo andare! E non mi preoccupo, ne m'importa di lui, e' che mi dispiace che non possa passare un Natale allegro, a casa sua. E adesso andiamo, che devo ancora finire il compito di letteratura.- Conclusi sbrigativa.
Mi fermai davanti alla finestra per un istante. Proprio in quel momento Logan sposto' lo sguardo su di me. Mi sorrise e mi saluto' con la mano. Sorrisi anch'io e ricambiai il saluto, per poi seguire papa' che stava uscendo dal corridoio.

Entrai in casa dopo papa' e sentii subito l'odore della vernice fresca inondarmi le narici. Lasciai lo zaino sotto il tavolino d'entrata e seguii papa' in salotto.
-Hai finito di passare la seconda mano in cucina?- Chiesi buttandomi letteralmente sul divano, allargando le braccia, in modo da metterle sullo schienale.
Lui annui', accendendo la televisione.
-Si, giusto due minuti prima della tua chiamata.- sospiro' -Adesso abbiamo finalmente finito davvero tutto, sperando che non scoppi qualche tubatura.- Disse scherzando, mentre cambiava canale.
Io scoppiai a ridere -Gia', perche' sono sicura che tu l'idraulico non lo sai fare, eh papa'?- Chiesi prendendolo in giro.
Anche lui ridacchio' -Gia', hai proprio ragione. Prima che l'aggiusto, la casa diventerebbe una piscina... Oppure un acquapark!- Esclamo' ridendo.
Continuo a ridere anch'io -Non portare sfortuna papa', per favore!- Dissi fra una risata e l'altra, dandogli un piccola sberla sul braccio.
Ebbene si, in alcuni momenti ci comportavamo come se fossimo amici.
Guardai l'orologio sul camino e sospirai -Papa', io vado a fare i compiti. Puoi fare tu la cena?- Chiesi alzandomi con un sorriso sulle labbra.
-Certo tesoro, non preoccuparti.- Disse sorridendomi di rimando.
Recuperai la borsa di scuola e cominciai a salire lentamente le scale.
Arrivata in camera mia accesi la luce, buttai la borsa in un angolo e presi il libro e il quaderno di letteratura, sedenomi infine alla scrivania.
Presi una penna e cominciai a leggere mentre mordicchiavo il tappo.
Lessi cinque frasi, poi la mia mente comincio' a vagare da tutt'altra parte, facendomi rileggere la stessa cosa finche' papa' non mi chiamo' per la cena.
Sbuffai e lasciai tutto com'era, scendendo al piano inferiore.
-Mamma non c'e'?- Chiesi sedendomi.
Papa' scosse la testa -No. Oggi ha il turno di sera e di notte.- Disse tranquillamente.
Annuii e mangiammo in religioso silenzio, finche' non finimmo. Mi alzai e lavai i piatti, mentre papa' andava in salotto.
Quando finii di lavarli, tornai al piano superiore e ricominciai i compiti, imponendo alla mia mente di concentrarmi su di essi, ignorando ogni distrazione possibile.
Dopo un'ora e mezza circa il compito era finito e i miei neuroni fusi per colpa della concentrazione forzata; avevo decisamente bisogno di qualche momento di divertimento e tranquillita', cosi' scesi di nuovo al piano inferiore.
Risi appena mi affacciai nell'entrata del salotto.
-Quanto tempo che non ti vedo attaccato a una consol papa'!- Dissi fra una risata e l'altra, mentre mi sedevo accanto a lui, con lo sguardo puntato sullo schermo della televisione, mentre vedevo il personaggio di mio padre sparare a un aereo con l'antiaerea.
Lui ridacchio' -Si, mi e' venuta voglia di giocarci... E poi, ho trovato una tattica per eliminare quel pezzo grosso- Sussurro' per via della concentrazione, mentre aggrottava la fronte cercando delle munizioni.
Sorrisi e possiai un braccio sulle sue spalle - E cosi' passeremo finalmente  "Call Of Duty: Black Ops", eh?- Chiesi divertita.
Lui annui' soddisfatto mentre lanciava una granata ad un gruppo di tedeschi -Puoi dirlo forte!- esclamo' -Ma mi manchera'.. Voglio dire, dovremo comprarci un altro gioco, come Battlefield 3.- Disse con aria triste.
Continuai a ridere -Eggia', dovrai dire addio al tuo piccolo...O almeno arrivederci.- Dissi divertita, guardandolo mentre faceva finta di asciugarsi una lacrimuccia.
-Ump...Hai ragione. Quanta crudelta'!- Sussurro' con finta disperazione. Quel piccolo momento di distrazione gli costo' la vita del gioco -Ohh, dannazione, ero vicino a quel generale del cavolo!- Esclamo' arrabbiato, mentre io continuavo a ridere.
Mi passo' il controller e io lo accettai volentieri, scossa da altri colpi di risa.
Mio padre era davvero uno spasso. Non aveva un lavoro fisso, faceva qualche lavoretto quando qualcuno lo chiamava, ed e' forse per questo che con lui che avevo un legame piu' forte che con la mamma. O forse perche' avevamo le stesse passioni, oppure il fatto di avere caratteri simili, ma con lui ero piu' legata. Anche perche' con mamma passavo poco tempo, o niente, ma non gliene facevo una colpa. Voglio dire, essere uno dei migliori dottori nel Kansas richiedeva impegno e costanza. La capivo ed ero felice ogni volta che riusciva a trovare del tempo libero per stare in pace con noi.
- Woo hoo!- gridai ridacchiando in seguito - Sono piu' brava di te in questo passo del pezzo!- Esclamai sorridendo, spostando poi il personaggio dietro una copertura sicura, per non rischiare di perdere.
Papa' ridacchio' dandomi una leggera gomitata -Non tirartela troppo. E comunque, adesso attiva la modalita' adrenalina, corri dietro le scatole dietro la porta, quelle al centro e lancia una granata a sinistra, una al centro e una a destra.- Comincio' a spiegarmi la sua tattica passo dopo passo, indicandomi di tanto in tanto qualche punto del gioco con un dito puntato verso la televisione
Giocammo insieme fino a passare quel pezzo...E,senza accorgercene, si fece mezzanotte e mezza.
Saltai sul divano e passai velocemente il controller a papa' per fargli salvare il gioco, poi gli schioccai un bacio sulla guancia.
-Papa', io corro a letto. Domani saro' uno zombie.- Esclamai, dirigendomi alle scale. -Buona notte!- Gridai, senza sentire la risposta di papa', perche' mi ero gia' chiusa la porta di camera mia dietro alle mie spalle.
Mi feci una doccia davvero flash e poi mi preparai velocemente la borsa per il giorno successivo e alla fine mi infilai sotto le coperte, tirandomele fino al mento e addormentandomi in meno di cinque minuti.

Sento il suono metallico della sveglia e la lingua umida di Sonic leccarmi la guancia allegramente. Cosa c'era poi di allegro alle sette di mattina?
-Mmm, Sonic, ancora cinque minuti!- Mugugnai girandomi sul fianco destro, tirando di nuovo la coperta fino al mento.
Sonic abbaio' con tono di rimprovero, per poi iniziare a saltare su di me con le zampe anteriori e credetemi, un pastore tedesco di due anni non era certo un peso piuma.
Sbuffai scostando le coperte -E va bene, va bene, mi alzo. Certe volte vorrei che papa' o mamma non ti aprissero la porta di camera mia.- Dissi alzandomi con lo sguardo puntato verso di lui che aveva un sorriso canino sul muso e la coda che scodinzolava.
-Ma guarda che razza di cane mi ritrovo.- Borbottai mentre scodinzolava uscendo fuori dalla mia camera da letto, felice di avermi tirato giu da quest'ultimo.
Mi trascinai lentamente in bagno. Me lo sentivo, sembravo, o almeno mi sembrava di essere diventata uno zombie.
Prima di tutto mi lavai i denti e sciacquai la faccia con l'acqua gelida, ma nemmeno quella aiuto', chiaro segno che ero davvero stanca morta.
Alzai lo sguardo sul mio riflesso nello specchio e la prima cosa che notai furono le occhiaie abbastanza marcate sotto gli occhi.
No, non ero abituata a dormire meno di otto ore al giorno.
Sbuffai nuovamente e misi solo un po' di correttore sulle occhiaie. Odio il trucco, mi da' fastidio, non lo metto nemmeno alle feste.
Ritornai in camera e mi vestii con vestiti abbastanza pesanti, poi afferrai lo zaino e scesi al piano di sotto, lanciando un'occhiata all'orologio al pendolo dell'ingresso e alla fine entrai in cucina.
-Buon giorno- Mormorai ai miei con un piccolo sorriso.
Mamma sorrise e mi lascio' un bacio sulla guancia -Ciao tesoro. Oggi ti accompagno a scuola, va bene?- Chiese mentre si appoggiava al lavabo.
Sorrisi e annuii, poi mangiai lentamente la colazione, per poi alzarmi.
Papa' ci sorrise quando stavamo per uscire -Buona giornata!-.
Ricambiai il sorriso, mi infilai la giacca e uscii di casa con lo zaino in spalla e la mamma al seguito. Solo quando oltrepassai la porta mi accorsi che stava piovendo parecchio forte.
Io e mamma ci scambiammo uno sguardo d'intenso, poi, ridendo, corremmo verso la macchina finche' non entrammo nel caldo e asciutto abitacolo della macchina sportiva della mamma..
- Ah, da quanto che non lo facevo!- Esclamo' mamma appoggiandosi allo schienale del morbido sedile.
Mi misi a ridere e mi sedetti meglio sul sedile, buttando lo zaino dietro.
-Allora, papa' mi ha raccontato quello che e' successo ieri pomeriggio. Logan come sta?- Chiese interessata mentre accendeva il motore.
Sospirai. -Per quel che ne so, adesso, o almeno ieri sera, stava meglio, ma deve continuare a stare attento a quel che mangia e a quello che fa.- Spiegai con un'alzata di spalle.
Lei alzo' un sopracciglio, ma rimase in silenzio per qualche minuto, finche' non inizio' a rallentare essendo vicini a scuola -E tu come sai tutte queste cose?- Chiese, non riuscendo a frenare la curiosita'.
La guardai stupita -Mi sono informata, no?-.
Lei sorrise girandosi verso di me dopo essersi fermata davanti scuola -Non e' che lui ti interessa, eh?- Ammicco' con lo sguardo.
La osservai, cercando di capire se stesse scherzando. -Mamma, non e' nemmeno un mio amico, e' poco meno di un conoscente. Come potrebbe interessarmi?-.
-Sicura?- Chiese interessata mentre un sorriso le si dipingeva sulle labbra.
Sbuffai. -Buon lavoro, mamma.- Dissi infine, lasciandole un bacio sulla guancia, chiudendomi la portiera alle spalle sentendo subito l'acqua scorrermi sul volto, mentre vedevo mamma che continuava a ridacchiare guardandomi, per poi scuotere leggermente la testa con il viso abbassato.



Salve lettrici!
Ok, scusate per il capitolo davvero penoso..E anche per la lezione del gioco di "Call Of Duty",  ma mi sono ispirata a me e a mio padre..Passiamo molto tempo insieme in questo modo :).
Oltra a quello, che non vi interessa..Beh, Pubblico, pubblico, ma non scrivo niente..Siamo gia' al quinto capitolo...Mancano solo altri due e finisco i capitoli gia' scritti, poi sono nei guai... Dovro' darmici sotto se voglio essere puntuale.
Ok, l'ultima cosa...Ringrazio tutti quelli che continuano a seguire questo obrobrio e spero che anche questo sia di vostro gradimento.
Buon pomeriggio, Wiky.

   
 
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