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Autore: AmeliaRose    10/10/2012    6 recensioni
Dopo l'arresto di suo padre, Draco non riesce più a vivere una vita normale nel mondo magico. Narcissa, su ordine del marito, lo porterà nel mondo babbano per punizione ma anche per dargli una lezione di vita.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il cielo era limpido senza nuvole, un venticello leggero entrò nella mia stanza scompigliandomi i capelli. Il gran giorno è arrivato finalmente. Oggi saremmo andati dai Malfoy a chiacchierare del matrimonio tra me e Draco. Sono così eccitata! Finalmente tra breve sarò la signora Malfoy e non solo, possederò una fortuna. Infatti i Malfoy oltre a essere i maghi più potenti e famosi sono anche i maghi più ricchi del nostro mondo.
Avrò tutto quello che desidero, i vestiti più belli, i gioielli più scintillanti e qualsiasi altra cosa io voglia. La mia attenzione, con mia grande sfortuna, si posò sul cestino della carta straccia.
Avrei sposato il mago che tutti desiderano, tutti tranne me. Mi avvicinai al cestino e tirai fuori una pergamena strappata a metà e ne lessi il contenuto.
 

Dopo quello che farai con quell'essere, non pensare di ritornare da me. Fa la tua scelta Pansy. O me o Lui.
Z.
 

Zabini. L'unico uomo che io amo veramente. Per tutti questi anni, ha dovuto sopportare Malfoy e ai miei falsi complimenti che dedicavo a lui. Ma dietro a questo comportamento si cela un terribile ordine. I miei genitori vogliono il meglio per me e secondo loro il meglio porta il cognome Malfoy. Per anni gli ho pregati di farmi scegliere l'uomo che desidero ma loro non mi hanno mai dato ascolto. Mia madre cercò di consolarmi dicendomi solo una cosa sola. "I soldi ti consoleranno mia cara, l'unica cosa che ti legherà a lui sono i suoi soldi". Con l'avanzare del tempo, capii che potevo stare sia con lui che con Zabini. Se non fosse che quest'ultimo cambiò idea. Solo sua o niente.
Guardai il cielo. Soldi o Amore? Guardai nuovamente la pergamena e l'appallottolai e la gettai nuovamente nel cestino.
Solo una cosa posso fare ora.
 
-Pansy, scendi immediatamente o arriveremo in ritardo dai Malfoy" urlò mia madre dal piano di sotto. Presi il mio mantello e scesi di corsa. I miei genitori erano già davanti alla porta, mio padre mi prese per mano e ci materializzammo in una sudicia via del paese dove stava momentaneamente Draco. Camminammo vicini e mi guardai attorno. Sui muri c'era attaccato un manifesto e dalla data, stasera ci sarebbe stata una festa di paese. Se le cose sarebbero andate per le lunghe, io e Draco saremmo usciti e gli avrei riferito la mia brillante idea.
Arrivammo a casa sua dopo dieci minuti buoni di camminata. Entrammo nel vialetto e mi girai. La ragazza dai capelli rossi era in giardino, stava sotto all'albero a leggere un libro. Disgustata mi girai. La Signora Malfoy ci aprì e dopo un caloroso saluto ci fece entrare.
 
-Signora Malfoy, secondo me questa sua punizione è troppo dura per suo figlio" disse mio padre ammiccando.
 
-Io e mio marito abbiamo deciso questa punizione e finchè lui non avrà capito la lezione, staremo qui" disse gelida.
Ci fece accomodare in cucina e dopo esserci seduti su sedie in legno bianco scomode andò a chiamare Draco.
Il mio futuro marito arrivò poco dopo. Indossava una camicia bianca e dei pantaloni gessati neri. Era ovviamente splendido.
Ci salutò con un sorriso finto e si andò a sedere vicino a me. Sorrisi.
Sua madre ci preparò il Thè e una volta servito lo bevemmo in silenzio.
 
-Allora Signora Malfoy, parliamo dell'unione dei nostri figli" disse mio padre per rompere il ghiaccio.
La madre di Draco lo guardò per qualche secondo in silenzio.
 
-Ho fatto visita a mio marito un paio di giorni fà, abbiamo discusso a lungo su questo e lui pensa che sia un pò troppo presto" disse lei.
 
-Ma eravamo d'accordo" disse mio padre ad alta voce.
 
-Non urli mai più a mia Madre" disse Malfoy alzandosi e guardandolo con sguardo omicida.
Mio padre lo fissò e cominciò a ridere.
 
-Questo comportamento ti fa onore Malfoy" disse "Ma eravamo d'accordo tutti su questa cosa" aggiunse tranquillamente.
 
-Non credo ai matrimonio d'interesse" aggiunse Malfoy.
Mia madre aprì la bocca dallo stupore.
 
-Ma voi due vi amate" disse lei posando la tazzina sul piattino.
Malfoy cominciò a ridere.
 
-Amarci? Ma come può pensare a una cosa del genere? Vostra figlia non è la ragazza giusta per me e io non lo sono per lei. Racconta quante volte tu e Zabini siete andati nei scuri corridoi a baciarvi e a fare i vostri porci comodi" disse guardandomi.
Deglutì e guardai terrorizzata i miei genitori. Loro non sapevano che mi ero concessa a Zabini.
"Non la voglio sposare" disse nuovamente.
 
I miei genitori si alzarono e io li guardai.
 
-Scriverò a tuo padre Malfoy! Avrete presto notizie da parte mia! Ora Pansy muoviti" mi ordinò mio padre.
Guardai Draco con disgusto. Ora ne avrei passato delle belle grazie a lui.
Ma la pagherà cara.
Mi alzai e seguì i miei genitori fuori casa, senza salutare i due Malfoy. La ragazza davanti a me stava ancora leggendo il libro.
Sorrisi.
Draco non sarà l'unico a pagare, questo è poco ma sicuro.
 
---
 
Pov. Draco
 
-Si può sapere cosa ti è preso?" mi urlò mia madre appena i Parkinson se ne furono andati.
Scossi la testa.
 
-Non voglio sposare una a cui importa solo dei miei soldi" dissi sbuffando.
 
-E tu cosa ne sai Draco?" chiese lei furiosa.
 
-Da anni sta con Zabini" dissi io acido "Non vuole me ma lui e non può opporsi perchè i suoi genitori vogliono che sposi me e non lui" dissi sedendomi sul divano.
Lei mi guardò e si calmò.
 
-Questo per me è più che sufficiente" disse lei mentre si sedeva di fianco a me. Guardai fuori dalla finestra e vidi Amelia leggere un libro dalla copertina gialla e sospirai.
"Sbaglio o stasera uscirai con lei?" chiese mia madre sorridendo.
 
-Usciamo come amici, ultimamente il suo ex ragazzo le sta troppo addosso ed è abbastanza manesco. Le ho chiesto di uscire così per farla stare al sicuro" dissi guardandola. Questa scusa era troppo evidente anche per me. Mi alzai e mi avvicinai alla finestra, ogni giorno che passava non potevo fare a meno di guardare i suoi bellissimi occhi verdi e desideravo tantissimo accarezzargli i lunghi capelli rossi. Scossi la testa.
Diamine Draco, un pò di contegno!
Andai in camera mia e mi distesi sul letto. Ora dovevo solo aspettare la sera.
 
 
 
Il campanello suonò e andai ad aprire la porta. Amelia con un vestitino verde corto al ginocchio mi sorrideva.
 
-Pronto?" mi chiese felice.
Annuì e dopo aver salutato mia madre uscì di casa. La presi sottobraccio e ci incamminammo verso la festa.
 
-Allora, con Pansy?" mi chiese.
Le avevo detto quasi tutto e non perdeva occasione per prendermi in giro. Parecchio irritante direi.
 
-Nulla, forse me la sono levata dalle scatole" dissi con un sorriso sul volto. Lei mi guardò confusa per un pò ma poi alzò le spalle.
Arrivammo alla festa del paese e rimasi a bocca aperta. Mille luci erano appese sopra ai tendoni dove ognuno vendevamo cose diverse. Altri invece per avere dei pupazzi bisognava guadagnarseli attraverso dei giochi. Nell'aria sentivo odori diversi ma piacevoli. Patatine fritte, caramelle gustose, nocciole tostate, panini imbottiti, zucchero filato e tanto altro ancora. Sebbene avessi da poco cenato, sentì la pancia brontolare.
 
-Da dove cominciamo?" chiese Amelia eccitata. La guardai, i suoi occhi sembravano quelli di un bambino davanti all'albero di natale pieno di regali. Sorrisi, quella vista era molto piacevole.
Andammo per primo in un tendone dei giochi a premi, giocammo insieme. Vinsi un unicorno e lo regalai a lei, sapevo che le piacevano i peluche. Mi ringraziò e notai che era diventata rossa.
Girammo per un bel pò tra i vari tendoni, comprando caramelle e patatine fritte. Ci andammo a sedere in una panchina un pò lontana dal caos a mangiare.
 
-Mi sono divertita stasera" disse lei prendendo una patatina.
 
-Anch'io" dissi sinceramente. Sentì un rumore alle mie spalle e mi girai. C'erano solo cespugli e alberi dalla corteccia scura.
 
-Qualcosa non va?" chiese lei guardandomi.
 
-Nulla" dissi. Strano, forse è per colpa di quei rumori della festa.
Mangiammo un pò in silenzio finchè non sentì di nuovo quel rumore. Mi alzai e andai a controllare sotto lo sguardo attento di Amelia. Nessuno.
 
-Di solito i gatti passano vicino ai cespugli" disse Amelia.
 
-Peccato che io non sia un cespuglio" disse una voce fin troppo famigliare uscire da dietro a un albero.
 
-Pansy" sussurrai.
La ragazza alzò il braccio e notai la bacchetta puntata verso Amelia.
Sorrise.
 
-Crucio".


Angolo Autrice:
Saaalve a tutti, mi scuso per il mio ENOOORME ritardo nel postare il capitolo, ma tra influenza e il lavoro ho veramente poco tempo. Spero che il capitolo vi piaccia.
Vostra
AmeliaRose
   
 
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