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Autore: demsstrength    10/10/2012    4 recensioni
Meredith Wears è una sedicenne che si trasferisce a Londra.
Cerca di essere ottimista ma trova compagni ancor più stronzi di quelli a Napoli.
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- Meredith Wears. Che dici se ci iniziamo a conoscere con una sana scopata? Magari a casa mia.- mi sussurrò qualcuno prendendomi i fianchi da dietro.
-Non toccare mia sorella Tomlinson.-
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.. io dovrei fare un disegno per domani..- si avvicinava ancora.
-Se vuoi che te lo faccia hai sbagliato persona.- continuai io con tono calmo, come sempre.
Prese il mio braccio e mi strattonò facendomi avvicinare ancora di più a lui.
-Tu mi farai quel disegno.- mi sussurrò.
Annuii a testa bassa.
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Senza dire niente mi posò le labbra sulla fronte, come una mamma fa con il figlio per controllare se ha la temperatura alta. Irrigidii e sbarrai leggermente gli occhi stranita per quella sua reazione e come me anche i ragazzi restarono scioccati.
-Non hai niente, ti riaccompagno io appena finiamo.- mi mise una mano dietro la testa e mi sorrise, per poi spingermi in avanti quasi dolcemente.
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Che ne dite? Vi ha incuriosito? Sono piccole parti prese da vari capitoli.. vi aspetto c:
Sciaau bele!
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver camminato per un quarto d’ora mi ritrovai davanti una casa enorme

-Troppo piccola per due persone..- dissi tra me e me. Riguardai l’indirizzo sul cellulare ed era giusto; mi avvicinai al citofono ma mentre stavo per mettere il dito sul pulsante la porta si aprì e ne uscì Louis con la sua sacca.

-Wear!- disse appena mi vide ammiccando –Abbie c’è la tua amica.- urlò dopo alla sorella. Aprì il cancelletto da dentro e mi fece segno d’entrare ma mi fece volare il cappello; mentre oltrepassavo il vialetto lo osservavo entrare nella casa accanto.. ma non doveva stare da Harry?

-Permesso..?- misi un piede in casa e mi guardai a destra e a sinistra per vedere qualcuno, ma quel qualcuno mi saltò addosso.

-MEER!- disse Abbie stritolandomi. Alla faccia di chi dice che gli inglesi sono freddi.. Alla faccia mia (?)

-Heey.. mi stai trozzando.- allentò la presa continuando ad abbracciarmi.

-Ma tuo fratello non doveva stare da Harry?-

-Si.. che ti ha detto uscendo?-

-Niente ma è entrato nella casa accanto.-

-Ehm.. questo è un piccolissimo particolare che non ti ho detto.. abita accanto a noi e dall’altra parte della strada vive Zayn, poi ad una trentina di metri da qui si trovano Niall e Liam.-

Ammetto che mi spaventai, pensavo di passare un tranquillo pomeriggio con Abbie ma ero circondata.. ho bisogno d’aiuto.

-Ok.. non fa niente, non saranno mica male.- ripetei come quella mattina.

-Già, ma non restare qui impalata, vieni in salotto.- mi prese per mano e mi fece sedere sul loro divano.

Non immaginate lo spettacolo che mi trovai davanti, a parte il fatto che era tutto pulitissimo per la casa di due adolescenti ma era di un lusso inimmaginabile.

-Wao..-

-Bella eh?- fece lei soddisfatta.

-Bella è poco, e poi è tutto ordinato.-

-Non hai visto la camera di Louis, alla fine in casa comando io e lui deve tenere tutto in ordine mentre quando siamo fuori devo fargli tipo da schiava.- disse con le mani sui fianchi guardandosi intorno –allora.. hai visto Londra?-

-No..-

-Ok, in questi giorni andiamo a fare un giro turistico. Ora però vieni in camera mia che studiamo e poi possiamo conoscerci meglio.-

La seguii in camera sua, era di un colore verdognolo chiarissimo e argento, e studiammo per gran parte del pomeriggio; per ‘studiammo’ intendo che facemmo quel poco di compiti che avevano in tre ore perché non smettevamo di ridere e chiacchierare.

Finiti tutti i compiti e i disegni per il corso di arte andammo a sederci sul divano per parlare del più e del meno e mangiammo una crostata al cioccolato, probabilmente preparata da lei visto che era la donna di casa.

-Come è tuo fratello nei tuoi confronti?- chiese per rompere il silenzio.

-Come ogni fratello maggiore che si rispetti è protettivo,però è anche il mio migliore amico.. sa tutti di me e mi aiuta quando serve..-

-Invece Lou è iper-protettivo, non si fa mai i fatti suoi.- disse per poi mettere in bocca un altro pezzetto di crostata. -Aspetta qui, io vado in cucina a preparare due cappuccini.- accese il televisore in modo che mi avrebbe fatto compagnia e sparì.

Sentii un rumore dall’ingresso e subito dopo il suono di una porta che si chiude,  era tornato.

-Hey Wear.- Mi alzai di scatto un po’ preoccupata.

-Ciao.-                          

-Sei venuta per quella scopata? Se vuoi possiamo andare in camera mia.-

-Sto aspettando Abbie che è andata a fare i cappuccini.-

-Senti, mi ha detto Malik che  sei brava a disegnare..- si avvicinava- .. io dovrei fare un disegno per domani..- si avvicinava ancora.

-Se vuoi che te lo faccia hai sbagliato persona.- continuai io con tono calmo, come sempre.

Prese il mio braccio e mi strattonò facendomi avvicinare ancora di più a lui.

-Tu mi farai quel disegno.- mi sussurrò.

Annuii a testa bassa.

-Bene.- mi lasciò e presi a massaggiarmi il braccio. -Saresti così gentile da dire a mia sorella di fare un cappuccino in più?-

-Ok.- stavo per allontanarmi ma mi prese nuovamente il polso stringendolo forte, mi voltai e lo ritrovai a pochi centimetri da me - Non dire niente.- annuii nuovamente.

-Lou, perché sei tornato prima?- disse Abbie vedendo il fratello spaparanzato sul divano.

-Volevo stare a casa con la mia adorata sorellina e con l’amichetta della mia adorata sorellina.- ma come si esprime ‘sto qua?

-Ahh, tieni.- gli porse la tazza fumante e fece la stessa cosa con me.

-Mer.. come hai fatto quei lividi? Prima con li avevi..- Louis mi fulminò con lo sguardo.

-Li ho fatti prima di venire.. sono caduta a casa e ho sbattuto il braccio.- ritirai giù le maniche del cardigan.

-Ohw.. ok.-

Ritornai a casa alle 7:30 e c’era la pizza con sopra un bigliettino che diceva:

‘Sono uscito, non mi aspettare xx’

Sola, di nuovo.

Tanto meglio, avrei potuto fare il disegno a Louis senza troppe domande.

 

 

Sveglia alle 7:00 come la mattina prima.

Saltai in piedi con una minima voglia di andare a scuola, andai in bagno e mi privai del pigiama per poi farmi una doccia veloce e sistemarmi.

-Buon giorno tesoro.- mi venne incontro mia madre con una ricca colazione.

-Giorno mamma.- le baciai la guancia e afferrai uno dei cornetti che aveva nel vassoio.

-Non ti siedi con noi?- chiese mio padre vedendo che tornavo su.

-Vado a sistemare la cartella di arte e mi lavo i denti.- i miei si scambiarono uno sguardo soddisfatto: sapevano che l’arte era l’unica materia in cui mi impegnavo veramente e in più mio padre era un architetto e gli piaceva l’idea che un giorno avrei potuto lavorare nel suo studio.

-Non voglio entrare.- sussurrai a mio fratello come il giorno prima.

-Forza andiamo..- mi mise un braccio intorno al collo e ci incamminammo verso il cortile.

-Mer!- mi venne incontro Abbie e la abbracciai. Abbracciandola potei vedere i ragazzi che ci guardavano e Louis che veniva verso di me.

-Wears, vieni qui.- mi strinse il polso e mentre mi trascinava sul retro delle scuola gli altri bloccavano Abbie e Josh che volevano fermarlo.

-Il disegno?- aprii la cartella con i disegni e gli porsi il foglio.

-Si, disegni abbastanza bene.. per domani mi servirebbe un altro disegno per Harry..-

-Io non lo faccio. Te lo puoi scordare.- non gli feci finire la frase. Mi sbatté al muro mettendo le braccia tese il avanti per bloccarmi il passaggio.

-Potrei anche cominciare ad urlare.- sussurrai un po’ dolorante.

-Nessuno verrà..- si avvicinava sempre di più al mio viso con un sorrisetto strafottente.

-Il disegno non te lo faccio.- voltai la testa per non guardarlo negli occhi.

-Lo sai che se mi dici di no ci saranno delle conseguenze.- mi sussurrò all’orecchio.

-Che.. che tipo di conseguenze..?- sussurrai impaurita con un filo di voce.

-Si possono immaginare, non sarei mai capace di dare un pugno ad una ragazza.. ma per questo, c’è tuo fratello.-  mi sfiorò la guancia con le labbra.

-Ma chi ti da tutta questa confidenza? Ma chi ti conosce, lasciaci in pace e non rompere.- mi feci coraggio e lo spinsi via con forza ma mi fece girare prendendomi il polso e mi diede uno schiaffo.

Dio se bruciava.

-Domani voglio quel disegno e appena esco ti do i miei compiti da fare.- mi diede una spallata e sparì.

Non piangere Mer. Torna in cortile, sorridi e tutto andrà bene.

Tornai da Josh e Abbie con i capelli sul volto per non mostrare il rossore del mio viso e insieme ci avviammo nelle nostre classi.

-Wear!- merda, eccolo che usciva.


 

Heey c:
Questa storia mi piace e avrei aggiornato ieri se ci fosse stata linea..
Coomunque, comincio col ringraziare la ragazza che ha recensito l'ultima volta e
spero che questo capitolo ti piaccia..
So..
Al prossimo capitolo ragazze <3

PS. Se lo leggete battete un colpo (?)

 

  
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