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Autore: Faerie Aire    10/10/2012    2 recensioni
Saoirse, Evlin e Dallan sono tre fratelli irlandesi trasferitesi a New York per fuggire dal loro passato.
Ciò che li lega è la nostalgia dell'Irlanda, spirito vagante del loro appartamento, e presenza racchiusa nei loro ricordi.
Sarà tra le impalcature metalliche ed il senso di morte che cercheranno un nuovo contatto con Dublino, ritrovando gli stessi fiori di muffa di anni prima.
Evlin era incatenata al ricordo della muffa fiorita, invece.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fiori di muffa

 

A Stefania;
perché mi supporti sempre.

One and one is two,
pick a scab and stick it back with glue


Premessa
La trama di questa storia non è stata creata da me, ma l'ho selezionata da un elenco nel gruppo "Distributore automatico trame|titoli|citazioni per EFP". In particolare, questa trama, è stata scritta da Elle Sinclaire ^^.

 

 

Quella mattina avevano sentito la terra sotto le unghie.
La loro ultima Irlanda, quella nelle scanalature delle loro mani, bruciava.
Era il diciassette marzo, San Patrizio.
Dallan si svegliò con la percezione del sangue nelle vene, suo unico vincolo alla concretezza della vita, e con il tremito pungente dello spirito trafitto dalla dolenzia del creato.
Nelle narici l'odore del tabacco di una sigaretta accesa solo per compagnia, e lasciata nella solitudine del suo lento bruciare crepitante.
Le parole di una radio troppo vecchia per esistere travisavano la realtà rendendola più fallace di quanto già non fosse.
La sera precedente non era differita dalle altre per lui.
Le immagini plastiche succedute come fotogrammi, e gli odori annullati dal bruciore della cocaina nel naso, e i sapori impercettibili perché distrutti dalle sigarette, erano fugaci attimi sconnessi dalle memorie obliose.
L'anima di Dallan stava marcendo, il tanfo della decomposizione organica era ormai percepibile.
Le mani alle orecchie per non sentire il vero, e il pensiero rivolto alla prossima sigaretta.
Fumava da quando aveva quindici anni.
Le sue dita magre, quasi scheletriche, riducevano il gesto del fumare ad un'immagine arida, di morte consapevole, attimo incorporeo, quanto incorporeo era lui stesso con il suo essere composto da effimero fumo.
Era solo in quei momenti che la cecità dei ricordi svaniva, lasciando solo la pesantezza del corpo come unica sensazione; eppure, la consapevolezza del vivere era così evanescente.
Anche Evlin, colei che trovava il bello nella depravazione umana, fumava. Aveva cominciato a sedici anni, lei; Saoirse invece no, Dallan non voleva.
Erano fermi in quella casa al centro di New York nella putrida staticità dei loro spiriti da quasi un anno, cercando di dimenticare un tempo eroso dalle acque irlandesi memori.
Saoirse, nella sua mente strepitante, avversa ai suoi silenzi, concentrava tutti i pensieri alla ruggine della casa in Irlanda. Ricordava le lacrime rosse che scendevano dalle pareti e che, in alcuni punti, deflagravano, lasciando abrasioni nell'intonaco dal marcio sottostante.
Evlin era incatenata al ricordo della muffa fiorita, invece. Aveva visto la prima macchia germogliare lenta, ed espandersi con un abulia struggente.
Trovava quei fiori idealizzati quanto di più bello nel mondo, forse perché il suo unico mondo erano le strade irlandesi.
Un'altra sigaretta veniva accesa da Dallan.
Lui, invece, ricordava il fango.
Era ancora sulle scarpe e vi sarebbe rimasto per sempre perché eterna era l'ultima sera.
Saoirse era lì, come sempre, unita a lui con lo stesso affetto morboso, dovuto al dualismo delle loro anime.
Evlin, invece, si distanziava da qualsiasi sentimento perché semplice invenzione dell'essere umano per sfuggire all'oblio, a parer suo.
Erano fratelli, eppure, gli altri, pensavano fossero legati da un passato perverso, plasmato da crimini ferini.
In verità, attendevano la morte.

*

Benvenuti di nuovo in questo folle progetto!
Lo so, sono una puzzola ç__ç. Non dovrei cominciare una storia nuova quando ne ho già un'altra in corso, però la trama di stuzzicava ç__ç. Perdonatemi ç__ç.
Per altro, questa è una trama opposta a quella delle bambole ^^.

Diciamo che volevo provare qualcosa di più realistico ^^. Spero che non vi annoi come storia.
Concludo col dire che le citazioni “portati” di questa storia saranno due; una è quela di questo prologo, presa da questa canzone, la seconda è presa da un film e l'inserirò nel prossimo capitolo ^___^.
Un bacione a tutti! ^___^.

   
 
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