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Autore: DumbledoreFan    10/10/2012    6 recensioni
Raccolta dedicata alla Klaine Week 8/10 - 14/10.
Il filo conduttore di questa raccolta sarà una delle canzoni più significative per Kurt e Blaine: Teenage Dream. Infatti, ogni shot sarà intitolata con una frase della famosa canzone...
Hope you like it, and don't forget Klaine is endless **
Day 1: Cooper + Klaine
Day 2: Roomates Klaine
Day 3: Heroes!Klaine
Day 4: Skank/Nerd Klaine
Day 5: Photographer/Model
Day 6: Dalton Klaine
Day 7: Winter in NY Klaine
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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...buona sera miei amati, vi farà piacere sapere che stasera ho quasi fatto un frontale in macchina quindi mi si perdona che sono un po' in ritardo xD
Enjoy!









Day 3: Heroes!Klaine













You brought me to life...










 

Blaine mosse cautamente qualche passo senza distogliere lo sguardo dalla cima del palazzo che stava andando in fiamme. Le persone intorno a lui scappavano, o semplicemente si allontanavano abbastanza per sentirsi al sicuro e continuare a guardare curiosi la scena. Le sirene dei pompieri erano ancora accese mentre questi si accostavano all’edificio e iniziavano a tirare su le gru per spegnere l’incendio. Blaine sollevò la sua macchina fotografica e scatto velocemente un paio di foto, guardandosi poi intorno con attenzione, scrutando la folla alla chiara ricerca di qualcosa, o meglio qualcuno.

Qualcuno che non trovò, lasciandolo decisamente interdetto: chi era il misterioso fotografo che riusciva a presentare scatti sempre migliori e più spettacolari dei suoi, finendo il prima pagina al suo posto? Erano settimane che Blaine seguiva ogni caso, appostandosi e correndo da una parte all’altra della città con la sua fidata macchina fotografica, e facendo avanti e indietro dalla sede del giornale cittadino per tentare di vendere le sue foto e fallendo ogni volta, scartato per il lavoro di un ragazzo sconosciuto.

Ragazzo che avrebbe aver dovuto incontrare almeno una volta, dato che scattava foto in ogni scena sui cui si presentava anche Blaine. Eppure non era ancora riuscito a vederlo, sembrava un fotografo cecchino. Blaine si avvicinò il più possibile al palazzo, arrivando fino all’entrata e puntando la macchina in alto, verso le finestre da cui si vedevano le fiamme. Poi la sua attenzione venne catturata da una donna che uscì di corsa dal portone principale con il viso sporco di fumo e l’espressione terrificata.

Blaine la fotografò veloce e poi la seguì discretamente, arrivando vicino i pompieri che si accorsero di lei e si affrettarono a soccorrerla.

“Amy, Amy la mia segretaria! E’ rimasta intrappolata al nono piano! Dovete aiutarla!” sbraitò la donna cominciando a piangere terrorizzata.

Un pompiere la prese sottobraccio accompagnandola verso l’ambulanza, mentre un altro afferrò la radio e cominciò a dare indicazioni alle sue squadre per raggiungere la ragazza intrappolata.

Blaine si allontanò da lì e si appostò furtivamente vicino alle gru, tenendo pronto la macchina fotografica. Sarebbe arrivato a momenti, ne era certo.

Sarebbe riuscito ad agire prima dei pompieri, salvando l’ennesima vita senza chiedere niente in cambio. Senza nemmeno rivelare chi fosse.

Lui era solo l’eroe di New York.

Lui era solo Spiderman.

Alla sua prima apparizione, Blaine aveva cominciato ad ammirare sinceramente questo sconosciuto mascherato che usava il suo dono solo per aiutare e salvare le persone e non poteva credere che i giornali tentassero di diffamarlo e la polizia lo trovasse un intralcio. La società moderna non era più capace di accettare un eroe. Forse perché nessuno sarebbe stato in grado non solo di farlo, ma anche di volerlo. Chi vorrebbe essere un eroe?

Nessuno, perché gli uomini tendono per natura alla felicità, o almeno alla sua ricerca, e gli eroi non possono essere felici, non possono preoccuparsi per loro stessi, ma devono sacrificare tutto, anche i  lori poteri, per il bene degli altri.

Essere un eroe era una responsabilità troppo grande per essere scelta con consapevolezza, e se ad una persona venivano donati dei poteri e questa sceglieva di metterli solo a disposizione degli altri, invece di usarli per se stesso, era solo da ammirare. Gli abitanti di New York dovevano solo essergli grati, e invece gli esseri umani si dimostravano per l’ennesima volta una delusione.

Che poi ,Blaine, avesse dei personali motivi per provare ammirazione e gratitudine verso Spiderman, era un’altra storia.

Quando Blaine sentì un boato entusiasta provenire dalla folla, drizzò immediatamente sguardo e macchina, appena in tempo per veder guizzare Spiderman nelle vetrate del palazzo, il
quale iniziò ad arrampicarsi verso il piano in fiamme. Blaine cominciò a scattare e indietreggiare un po’ per avere una miglior visuale su quello che stava succedendo. Il suo zoom era abbastanza potente da riuscire a vederlo piuttosto da vicino, e Blaine scattò ripetutamente sorridendo appena.

Quando il supereroe entrò in una finestra e sparì dalla sua vista, Blaine abbassò la macchina e rimase a contemplare il punto dove era svanito con una certa trepidazione, sentendo una fitta scarica di brividi attraversargli la schiena per la tensione.

Da quel momento passarono molti minuti, resi ancora più lunghi e interminabili dall’ansia, e solo quando lo vide rispuntare dalla finestra con la ragazza saldamente ancorata al petto, si rese conto di aver trattenuto il fiato.

Gli ci volle un secondo di troppo per riprendersi da quello stato di apprensione, e quando si ricordò di alzare la macchina fotografica per continuare a scattare, Spiderman era già sparito dietro il palazzo.

Blaine con uno scatto fulmineo iniziò a correre per raggiungerlo, cercando di girare l’angolo dell’edificio più velocemente possibile e riuscire a vederlo mentre lasciava la ragazza a terra, ma arrivato quasi in fondo sentì un rumore per niente promettente sopra di lui. Si fermò di colpo e alzò il capo giusto in tempo per vedere quello che rimaneva di una finestra staccarsi completamente dal palazzo ed iniziare a precipitare sempre più veloce proprio sopra di lui.

Blaine spalancò la bocca e mosso solo dall’irrazionalità strinse forte gli occhi, aspettando inevitabilmente lo schianto.

Ma non successe niente.

O meglio, invece del dolore, Blaine sentì solo l’aria sfrecciare sul suo viso e lo stomaco fare un balzo. Resosi conto che non era proprio quella la conseguenza a cui era pronto, e che soprattutto era ancora vivo, aprì un occhio e si accorse di essere sospeso fra due grattaceli, aggrappato a qualcuno.
L’unica persona che sapeva essere capace di sparare ragnatele per svolazzare da un palazzo all’altro di New York.
Quando atterrarono su un tetto poco lontano, e Blaine si staccò da Spiderman, sentì le gambe farsi deboli e cedere sotto il suo peso, ma prima che potesse cadere a terra, il supereroe lo afferrò di nuovo e lo tené in piedi.

“Lo so che non è proprio una cosa da tutti i giorni spalmarsi contro di me, ma addirittura svenire” scherzò quest’ultimo e, se non avesse avuto la maschera, Blaine sarebbe riuscito a vedere il suo sorrisino divertito.  Nonostante esso fosse nascosto, il moro lo ricambiò, sollevando finalmente il volto verso l’altro.

“Non ci si abitua mai ad essere salvati da te. Anche se è ormai la terza volta” rispose Blaine senza mollare la presa alla sue spalle.

“Ti sei guadagnato la carta fedeltà… Al quinto salvataggio ne avrai uno in omaggio” scherzò il supereroe con una certa allegria, facendo ridacchiare il moro.

“Preferirei un’altra cosa in omaggio” replicò Blaine dopo qualche istante di silenzio, diventando improvvisamente più serio e pensieroso, fissando Spiderman senza esitazione.

“Vorrei guardare negli occhi il ragazzo che mi ha salvato la vita. Tre volte” continuò quasi in un sussurro, portando una mano a cingergli il collo e facendosi involontariamente più vicino.

Il supereroe non disse niente per dei lunghissimi secondi, affondando lo sguardo negli occhi dorati di Blaine, leggendoci la gratitudine e il desiderio che provava, e la sua mente iniziò a macchinare furiosamente, vagliando se potesse davvero rivelare la sua identità a quel ragazzo tanto dolce e intelligente.

Quel ragazzo che conosceva da ben prima di acquistare i suoi poteri, lo stesso ragazzo che anche non avendone, lo aveva in un certo senso salvato.

Con quel pensiero, lasciandosi guidare dal cuore, Spiderman annuì lentamente e allungò una mano per sfilarsi la maschera.

Blaine non ebbe bisogno nemmeno di osservare tutto il viso, quando i suoi occhi sprofondarono in quelli azzurri dell’altro, lo riconobbe all’istante.

“Kurt”

 
*


“Kurt”

Blaine aprì a fatica gli occhi e non appena mise a fuoco, vide il suo ragazzo steso accanto a lui sul letto che lo fissava con sguardo intenerito.

“Stavi mormorando il mio nome nel sonno. E’ la cosa più adorabile del mondo.” mormorò Kurt avvicinando una mano alla guancia del moro e facendogli una dolce carezza sotto lo zigomo.
Blaine sorrise ancora un po’ assonnato e si strinse al fidanzato, affondando il viso nell’incavo del suo collo.

“Ti stavo sognando” confessò il moro contro la sua pelle, e Kurt inarcò le sopracciglia sorpreso, senza smettere di sorridere.

“Davvero?” domandò inclinando la testa abbastanza da appoggiarsi sulla fronte dell’altro.

“Sì, ed era un sogno assurdo. Basta film della Marvel per un po’.” rispose Blaine imbarazzandosi leggermente.

“Film della Marvel? Adesso sì che sono curioso!” ribatté Kurt con un certo entusiasmo, mentre il moro abbassava ancor di più lo sguardo.

“Sì…ho sognato che eri Spiderman” mugugnò Blaine con una nota di vergogna, mentre sul viso dell’altro si apriva un sorriso divertito ma raggiante allo stesso tempo.

“Wow…devo decisamente provarmi una calzamaglia” commentò Kurt ridacchiando lusingato, e a quel punto Blaine sollevò finalmente il capo per incrociare lo sguardo del suo fidanzato e osservarlo con amore.

“No…tu non hai bisogno della calzamaglia” decretò abbracciandolo più forte.

“Tu sei già il mio eroe”












 

Spazio dell'Autrice.



 

Ninete, Spiderman è il mio supereroe preferito e ho sempre avuto questo headcanon di Spiderman!Kurt quindi...ecco questa cosa...

Sinceramente sono ancora un po' provata quindi vi lascio senza tediarvi con le mie solite sciocchezze <3

Ringrazio la mia soulmate Jessika, aka Chemical Lady, per il betaggio lampo, e tutte le persone bellissime che hanno recensito la scorsa shot <3

Scusate se questa ha lasciato un po' a desiderare, con il prompt di domani mi butto sul genere che mi riesce meglio...
SMUT! 

Perciò stay tuned, a domani! <3 Buona notte <3

   
 
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