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Autore: Cri cri    10/10/2012    8 recensioni
Le luci dello stadio vennero spente: il chiacchiericcio generale della folla aveva lasciato spazio ad uno strano silenzio: come se tutti fossero rimasti col fiato sospeso. Tre figure fecero il loro ingresso sul palco.
Spero possa piacervi...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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A strange meeting
 
 
 
 
 
Capitolo 18 
 



Infiniti noi
 
 







Lo sgomento regnava palese nel soggiorno della villa dei Kou; tutti la fissavano con  gran sorrisi sui volti travolti dal dolore; tuttavia, però, nessuno riusciva a muovere un muscolo per accorrere ad abbracciarla. Non era facile per lei accettare questa nuova vita, figuriamoci per le sue care amiche. Percepiva perfettamente la loro gioia, mista dolore, nel vederla sana e morta nello stesso momento. Infondo lei cos'era? Uno spirito dannato in cerca di cosa? Di pace? Di sangue? No! Lei, loro, erano molto di più; erano semplicemente delle creature destinate a vivere per l'eternità, e chissà - forse, un giorno - anche loro avrebbero trovato il  paradiso.
" Amiche mie " corse da loro, abbracciandole una per una. L'euforia del momento si trasformò in qualcosa di inaspettato. Bunny, anche se messa sotto dura prova da Seiya per una lunga settimana, non riusciva ancora - tuttavia - a restare inerme dinanzi al sangue umano. Le costò parecchio sforzo, infatti, rimanere placida e tranquilla agli occhi di coloro che un tempo dividevano quasi tutto con lei. 
" Oh Usagi, sono così felice di vederti. Ci ha fatto prendere un bello spavento, sai? Ma io lo sapevo che quel testone di Seiya avrebbe fatto di tutto pur di salvarti " se ne uscì Rei, provocando una risata generale. 
" Si può sapere perché non ci avete fatto sapere nulla? Noi siamo state, per una maledetta settimana, a piangere per la tua morte " sbottò Minako, sorprendendo tutti, lei stessa compresa.
" Minako cerca di calmarti. Sicuramente Seiya non ha detto nulla perché Usagi aveva bisogno di imparare a convivere con la sua nuova natura. Non credere che siano tutte rose e fiori tesoro. Tu, come voi tre, state sedute in un covo di vampiri, non vi pare strano? A noi ci sono voluti mesi e mesi di fatica per imparare a nutrirci con sangue animale, piuttosto che quello umano; figuratevi Usagi con che cosa deve combattere interiormente per non azzannarti " intervenne Elisa indispettita. Come si permetteva quella stupida oca a trattare così Seiya e quella dolcissima ragazza? Appena l'aveva vista varcare la soglia aveva stretto un legame spirituale con lei, ed era sicurissima che anche Usagi l'avesse captato.
" Elisa ha ragione, sei stata troppo avventata Minako " la rimproverò Yaten, sentendosi in dovere di dare ragione alla sua ex ragazza. Elisa sorrise all'argenteo, ringraziandolo con lo sguardo per il suo appoggio. Da quando si erano incontrati di nuovo quella era la prima volta che Yaten patteggiava in suo favore, e la cosa le faceva piacere, anche se non si illudeva di nulla.
Il corpo di Usagi si irrigidì all'istante quando una scarica elettrica le attraversò la schiena; si alzò di scatto chiudendo gli occhi per aprirli dopo qualche manciata di secondi " Lui è qui, si trova nella foresta e ci sta aspettando " disse, pietrificando i presenti.
" Ne sei sicura Usagi? " chiese Taiki, alzandosi anche lui.
" Andiamo, facciamola finita una volta per tutte. Quel bastardo dovrà pagare cara tutte le sue malefatte " ringhiò Seiya a denti stretti, mentre il blu dei suoi occhi divenne rosso vermiglio.
" Usa-chan, aspetta... promettimi che tornerai; ti prego " le sussurrò Rei tra le lacrime. La bionda, spinta da un  bene profondo, le si avvicinò, abbracciandola. L'istinto animale combatteva con il buon senso all'interno del suo corpo. Doveva farcela... per lei... per Seiya... per le sue amiche...
" Te lo prometto " disse, sparendo alla velocità della luce assieme agli altri della sua razza.
" Che Dio vi assista " pensò Rei, sedendosi di peso sul divano di pelle.
 
 
 
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I vampiri sfrecciavano per la foresta mentre il Sole aveva lasciato posto ad un cielo plumbeo e carico di energia da scaricare su quel mondo tristemente in pericolo. Usagi fremeva, voleva arrivare al luogo prestabilito per ammazzare quel fetente con le sue mani. Covava un odio smisurato verso quell'essere ripugnante che l'aveva toccata, sporcata con quelle mani sudice di sangue. Voleva ucciderlo con le sue mani, riducendolo a brandelli di sporca polvere. 
Seiya, correndo al suo fianco, non riuscì a fare a meno di leggerle nel pensiero, notando che voleva uccidere quel verme non perché l'avesse uccisa e quindi fatta diventare un vampiro, ma bensì per gli abusi che aveva subito. Seiya non si sarebbe mai perdonato il fatto di aver commesso un passo falso con la sua amata, non avrebbe sicuramente retto il colpo.
" Sei sicura di quello che vuoi fare? " chiese a bruciapelo, distraendo così Usagi dai suoi pensieri. Un sorriso a trentadue denti le imperlò il viso, facendo emozionare ancor di più il ragazzo " Si, ne sono sicura; e tu sei uno spione " gli fece la linguaccia, provocandogli un risolino divertito.
L'ilarità del momento venne interrotta dal loro arrivo; dinanzi a loro Demando, con almeno una decina di neo vampiri, li attendevano con occhi indiavolati.
" E così sei riuscito a salvare questa insulsa ragazzina "  la voce fiera, intrisa dalla più assidua sicurezza di vittoria, fece rivoltare lo stomaco ad Usagi che, in preda ad una crisi isterica, si gettò su di lui, cominciando una lotta senza pari. Seiya e gli altri vennero bloccati dai neo vampiri, desiderosi di vendetta e di potere. 
" Sei la prima neo vampira con tanta forza di volontà che incontro, m non ti basterà per salvarti " le sferrò un pugno, facendola sbattere contro una roccia. Seiya  uccise un vampiro e corse in aiuto della sua fidanzata, quando la voce ferma di lei lo bloccò sul posto " Fermo, non ti muovere.. Questo bastardo lo devo uccidere con le mie mani " urlò, correndo verso Demando che, con fare arrogante, aspettava di sferrare il colpo di grazia.
Seiya, shoccato dal tono fermo di Usagi, non si accorse che Demando si era materializzato dietro di lui, bloccandolo in una morsa d'acciaio. 
" Adesso cosa pensi di fare, stupida ragazzina? " rise demoniaco, stringendo la presa al collo su Seiya  "Lascialo andare se non vuoi pentirtene amaramente " urlò furibonda Usagi, facendolo ridere.
" Ora lo vedrai morire sotto i tuoi occhi ".
" No! Tu non lo farai " Usagi si smaterializzò, lasciando di stucco i presenti. Demando non riusciva a capire dove fosse finita, doveva ammettere che era  la vampira più forte in assoluto. Una presa ferrea gli circondò il collo, mentre un senso di dolore pervase tutto il suo corpo. Lasciò la presa su Seiya mentre Usagi continuava imperterrita a stringere con forza.
" Da dove diavolo arriva tutta questa forza? " chiese con un fil di voce, facendole nascere un ghigno  malefico sulla faccia " Tu non potresti mai capirlo. È stato il mio amore per Seiya a far fuoriuscire i miei poteri. Tu morirai, ora, per mano mia " quelle furono le ultime parole che Demando ascoltò dalla bocca della donna. Usagi strinse ancor di più, spezzandogli l'osso del collo. Appena la testa si staccò dal corpo, quest'ultimo cadde a terra, privo di vita. Taiki prese un accendino, dandogli fuoco una volta per tutte. 
Tutti i neo vampiri, assieme al loro capo, erano stati uccisi, di loro non rimaneva che polvere.
" Amore mio, sei stata fantastica. Ti amo " l'abbracciò Seiya, stringendola forte. Gli aveva salvato la vita ancora una volta e si sentiva l'uomo più fortunato della Terra. 
" Elisa stai bene? " chiese Yaten timido, avvicinandosi a lei. Elisa, presa in contropiede, all'inizio non seppe bene cosa rispondere, facendo preoccupare il ragazzo che la fissava intensamente.
" Non vedo cosa possa interessarti; quello che ti interessa l'hai lasciato a casa " rispose acida, ferendolo. Perché Elisa si era rivolta così con lui? Perché credeva che gli potesse interessare qualcuna che non fosse stata lei? Da quando l'aveva lasciata non aveva fatto altro che maledirsi, di darsi dell'idiota e da quando l'aveva rivista il suo cuore non aveva retto il colpo. 
" Ma cosa stai dicendo? A me non interessa nessuna... che... " si bloccò.
" Che? " mimò Elisa con astio " che non sia tu " .
Calò il silenzio tra i due, uno di quei silenzi che parlavano da soli. Elisa non riusciva a credere alle proprie orecchie; Yaten le aveva appena detto che l'unica persona che gli interessava era lei; ma allora? Tutte quelle premure per quella biondina?
" Ah si? E cosa mi dici di Minako?".
" Sono legato a lei da un affetto fraterno, nulla di più. Mi spiace che tu abbia frainteso. Elisa ti chiedo di perdonarmi; mi sono comportato come un vero idiota. Ti ho lasciato per la carriera, pensando di aver fatto la scelta giusta. Non potevi abbandonare i tuoi sogni per me... Ma sappi che non ti ho mai dimenticata e che  non ho mai smesso di amarti " si avvicinò a lei, cingendole la vita. 
Elisa rimase ferma, immobile come uno stoccafisso. La sua mente diceva di andare via, di non cedere, di non credergli, il suo cuore - seppur privo di vita - la intimava a lasciarsi andare, che tutto sarebbe andato per il meglio. Erano a cinque centimetri di distanza, si guardavano intensamente, senza distogliere lo sguardo. Yaten, rapito da tanta bellezza, le baciò le labbra; un bacio casto, dolce e pieno d'amore. Appena Elisa schiuse le labbra cominciò una danza passionale tra le loro lingue, disperatamente alla ricerca l'una dell'altra. Da troppo tempo erano stati divisi, per troppo tempo avevano sofferto... ed era arrivato il momento di godersi, finalmente, il loro tanto agognato amore.
 
" Ehi... ma cosa? " chiese stupita Usagi, ridacchiando sotto sotto.
" Il loro amore è destinato a durare per l'eternità " disse felice Eleonora, godendosi quella bellissima scena d'amore dinanzi i suoi occhi. 
" È meglio lasciarli soli per un po', che ne dite? " Taiki prese parola, fissando attentamente Eleonora.  
" Noi andiamo a fare due passi nel bosco, Usagi ha bisogno di ricaricare le energie " disse Seiya sornione, facendo l'occhiolino  al fratello.
" Ci vediamo " salutò Usagi, camminando mano nella mano con il grande amore della sua vita, conscia del fatto che nessuno più li avrebbe divisi... nemmeno la morte...
 
 
 
" Sono felice per Seiya e per Usagi; è davvero una bravissima ragazza " sussurrò Eleonora, allontanandosi con Taiki che non proferiva parola. Dopo circa dieci minuti di assordante silenzio, Taiki si bloccò di colpo facendo arrestare anche Eleonora " Tutto bene Tay? " chiese preoccupata.
" Si; ecco, io... " deglutì, cercando quella forza necessaria per non morire di vergogna. 
" Non posso permettermi di perdere la sua amicizia, non lo sopporterei... Però non posso nemmeno più mettere a freno i miei sentimenti " pensò, fissandola come se volesse farle le lastre.
" Ele io devo dirti una cosa " si avvicinò lentamente, prendendole la mano " Sono anni che cerco disperatamente di essere sincero con me stesso, ma soprattutto con te. Ecco... io... "  le parole morirono in gola, la paura lo stava logorando e bloccando. Si era esposto, aveva fatto trenta ed ora doveva assolutamente fare trentuno. 
Decise di agire e di non pensarci più di tanto, male che andava si beccava un cazzotto in piena faccia. Eleonora non riusciva a capire cosa volesse dirgli Taiki; da quando si conoscevano non lo aveva mai visto così agitato; cosa mai doveva dirgli? Lo vide avvicinarsi sempre più, troppo... Il cuore le salì in gola, le gambe tremavano e la testa girava. 
Taiki tagliò le distanze, impossessandosi delle sue labbra violacee, mordendole e leccandole come mai aveva fatto in tutta la sua lunga esistenza. Eleonora, presa alla sprovvista, dapprima rimase inerme; quando poi ricollegò il cervello e si accorse di cosa realmente stesse accadendo, gli cinse le braccia intorno al collo, intensificando quel bacio che da anni aveva sempre sognato. 
" Finalmente ti sei deciso, non ti avrei aspettato ancora per molto " rise tra un bacio e l'altro Eleonora, ancora incredula del risvolto avuto.
" Ti ho sempre amata, ma per colpa della mia proverbiale timidezza non mi sono mai esposto. Potrai mai perdonarmi? " la strinse ancora di più, poggiandole la testa sul petto.
" Si.. ti perdono "...
 
 
 
 
 
*****************************
 
 
 
 
" Seiya dove mi porti? " chiese curiosa Usagi, ancora stretta tra le braccia del suo amato. 
" Certo che sei davvero curiosa testolina buffa, abbi un po' di pazienza " l'ammonì bonariamente, beccandosi la seconda linguaccia della giornata. 
Quando arrivarono a destinazione il cielo plumbeo aveva lasciato spazio ad un manto di stelle luminosissime, accompagnatrici mute di una Luna brillante ed eterea. Usagi, dinanzi quella vista, rimase a bocca aperta per lo stupore. Non aveva mai visto niente di più bello in vita sua. Al di sotto di loro un lago cristallino rifletteva il disegno che il cielo aveva deciso di regalare loro quella sera, mentre ogni tanto rane saltavano qua e la, cantando  un motivetto a loro sconosciuto.
" Ero sicuro che ti sarebbe piaciuto " l'abbracciò Seiya da dietro, poggiandole la testa sull'incavo del collo, provocandole mille brividi su tutto il corpo. Chi l'avrebbe mai detto che lei, Usagi Tsukino, sarebbe diventata la fidanzata del bel tenebroso Seiya Kou, idolo di tutta la razza femminile? Rise di gusto, facendolo notare a Seiya che - da bravo malandrino - aveva sbirciato nei pensieri della sua amata.
La girò delicatamente, spostandole una ciocca di capelli ribelli che le ricadevano sul viso. Lentamente prese ad accarezzare quella pelle, così fredda ma così sensuale e bruciante di passione. I suoi occhi non mentivano, erano per lui come un libro aperto. Gli leggeva dentro tutta la voglia ed il desiderio di appartenergli sia mentalmente che fisicamente. 
Ora potevano godersi il loro amore senza più freni inibitori, senza nessuno che li ostacolasse. La baciò delicatamente, spingendola con la mano sulla testa. Fece scivolare  la mano dalla testa alla schiena, intrufolandola dentro la maglietta per toccare quei lembi di pelle che da tempo lo facevano impazzire. 
Senza rendersene conto si ritrovarono allungati per terra, di fronte il lago. Usagi lo voleva, non poteva più resistere. Lo amava con tutta se stessa e non voleva sprecare nemmeno più  un minuto con lui, voleva amarlo... 
Con due mosse repentine lo denudò, lasciandolo solo con i boxer che mettevano in bella vista la sua eccitazione pulsante. Seiya, piacevolmente colpito, la lasciò fare. Appena Usagi cominciò a massaggiarlo delicatamente sopra i boxer le sue buone volontà andarono a farsi benedire, lasciando posto ad una passione sfrenata.
La denudò completamente, beandosi del corpo sinuoso e snello della fidanzata. Cominciò a baciarle i capezzoli, inturgidendoli in pochi secondi. Le mani di Usagi delineavano lo scultoreo corpo del suo uomo, beandosi di ogni suo particolare. Appena Seiya infilò due dita nella sua femminilità, un gemito strozzato uscì dalle sue labbra, eccitandolo ancora di più.
" Seiya, ti prego " lo implorò, guardandolo negli occhi. Seiya non se lo fece ripetere due volte e con una spinta delicata entrò dentro di lei, riempiendola completamente del suo essere, del suo amore incondizionato e della sua dolcezza. 
Ogni spinta erano gemiti di puro piacere, Usagi inarcava la schiena per poter semplificare  il movimento a Seiya che, con voce roca, le disse " Amore ti amo "; le diede un'ultima spinta per poi venire assieme. Rimase sopra di lei per parecchio tempo, beandosi della bellezza eterea del suo angelo " Usagi? " chiese.
" Uhm? " rispose Usagi, non distogliendo mai lo sguardo da quello cobalto del ragazzo " Ti dico solo questo: Infiniti noi... "...
 
 
 
 
TRE MESI DOPO...
 
 
 
"Oh allora, ma quanto comincia il concerto? " chiese Minako euforica, sotto braccio a  Kaspar, sua nuova conquista.
" Smettila di rompere, sei insopportabile " ruggì Rei, pestando  per sbaglio un piede a Yuri, il suo fidanzato " AHIA " urlò, facendo girare la folla verso di loro.
" Che vergogna " pensò Ami, accompagnata da Makoto che fissava la scenetta divertita.
Appena le luci si spensero un boato assordante echeggiò nell'aria, mentre fumi di vari colori ripempiorno l'aria circostante.
Fecero il loro ingresso i tre fratelli, belli come non mai. Appena gli applausi cessarono, Seiya prese il microfono e con un sorriso a trentadue denti disse " Questa canzone  'Infiniti noi' è stata scritta da me e la dedico alla ragazza più speciale di questo mondo, quella ragazza che con la sua semplicità mi ha fatto innamorare. E pensare che era una mia fan... Usagi te la dedico con tutto il mio amore... ti amo... " 
 
 
Guardò in direzione del dietro le quinte, sorridendo ad Usagi che piangeva come  una fontana, per poi cominciare a cantare...
 
 
 
Che ti serve ormai
tormentarti per capire il mondo
farti soffiare dentro da ogni vento
niente c'è che valga il tuo sgomento. 
Guarda invece noi
piangi per l'amore se si perde 
odiami se sei messa da parte
grida se l'amore grida forte.
Perché noi qui, infiniti noi
siamo il tempo innocente
che nasce dal silenzio del mondo 
intorno a noi. 
Chi ti ascolta mai 
dolce e disperata tra la gente 
dove le tue mani son respinte 
ciò che non è tuo non vale niente.
Perché noi qui, infiniti noi
siamo il tempo innocente 
che nasce dal silenzio del mondo
intorno a noi. 
Io ti ascolterò
voce di stupito sentimento
io sarò il tuo tempo in un momento 
con l'orgoglio di dormirti accanto.
Guarda ancora noi 
piangi per l'amore se si perde
odiami se sei messa da parte
grida se l'amore grida forte.
 
 
 
NOTE DELL'AUTRICE
 
 
* La canzone citata è Infiniti noi dei Pooh, quindi su di essa non ho alcun diritto.
 
 
Eccoci arrivati alla fine di questa storia.
Beh... che dirvi se non grazie della vostra assidua presenza, grazie a  tutte coloro che hanno speso del tempo per recensire e farmi conoscere la propria opinione. Un grazie anche a coloro che l'hanno inserita tra le preferite, seguite e ricordate ed anche ai lettori silenziosi. 
Un grazie speciale va alla mia socia Elena alias Shelly2010 che mi segue davvero in tutte le mie storie e glie ne sono davvero grata. Spero che il finale non vi abbia deluso e  che la mia storia vi abbia lasciato un piccolo sorriso tutte le volte che l'abbiate letta. Vi ringrazio di cuore... 
Cri cri
   
 
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