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Autore: Sammy_    11/10/2012    7 recensioni
Per Natalie Jones, il liceo è stato un vero e proprio incubo: occhiali, apparecchio, brufoli e qualche chilo di troppo, l’hanno resa per anni il bersaglio preferito delle super popolari cheerleader e in particolare della perfida Brianna Smith.
Fortunatamente crescendo è diventata una donna forte, bella e di successo ma il suo incubo peggiore torna a farle visita quando il suo migliore amico, Harry Styles, le annuncia che presto convolerà a nozze proprio con la tanto odiata Brianna.
Riuscirà Nat, grazie all’aiuto di quattro ragazzi scalmanati e della sua migliore amica Valerie, a sabotare il matrimonio dell’uomo di cui è segretamente innamorata e della donna che ha rovinato la sua adolescenza?
DAL CAPITOLO 1:
- Quindi non hai idea di chi sia la promessa sposa, vero? – mi chiese Valerie quando finalmente, dopo innumerevoli tentativi, riuscì a reclinare il sedile del pulmino in modo da stare più comoda.
- Assolutamente no – risposi con una scrollata di spalle – ma spero vivamente che sia degna di lui …
- Degna di lui? Wow, questo Harry è davvero così speciale?
- Tu non capisci lui è … perfetto! – dissi con aria sognante – è bellissimo, intelligente, simpatico, dolce …
- Okay, ho capito, sei follemente innamorata di lui!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutti i "come" dell'amore'
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CAPITOLO 2: SONO TORNATA STRONZETTA

 
-      Scusate, devo correre in bagno!
 
Pronunciai quelle parole non appena mi resi conto che la fidanzata di Harry era la stessa ragazza che mi aveva perseguitato ai tempi del liceo.
Corsi via dall’ingresso e mi chiusi in bagno senza preoccuparmi di quello che avrebbero pensato di me.
Si, forse ero matta, ma il mio migliore amico lo era ancora di più se davvero stava per sposare quella specie di Barbie sotto acido, senza cuore e senza cervello.
Era un incubo, ormai ne avevo la certezza, tutto ciò non stava realmente accadendo.
Cominciai a prendere respiri profondi per calmarmi, poi qualcuno bussò alla porta del bagno facendomi sobbalzare.
Oh no, era sicuramente Brianna venuta per gettarmi nel secchio della spazzatura più vicino.
 
-      Nat! Sono io, apri per favore!
 
Riconobbi la voce di Valerie e la feci entrare per poi richiudere subito la porta a chiave.
 
-      Si può sapere che ti prende? Perché sei scappata?
-      Valerie … è lei!
-      Lei chi? Insomma Nat, di che stai parlando?
 
Non ce la facevo, non riuscivo neanche più a pronunciare il suo nome ad alta voce.
La testa cominciò a girarmi talmente forte che dovetti sedermi sul bordo della vasca.
 
-      È Brianna – dissi infine facendo un immenso sforzo.
 
Inizialmente Valerie non capì e rimase a fissarmi con la fronte aggrottata e un espressione tanto confusa quanto preoccupata, poi però sgranò gli occhi e per poco non cominciò a strillare.
 
-      Vuoi dire che … la fidanzata di Harry è …
-      Esatto, proprio lei …
 
Rimanemmo entrambe in silenzio per qualche istante, io con la testa fra le mani, lei appoggiata al lavandino e con lo sguardo fisso sul pavimento di mattonelle turchesi.
Qualcuno bussò alla porta di nuovo.
 
-      Ragazze? Va tutto bene lì dentro? – chiese mia madre dall’altra parte.
-      Si Marge, arriviamo! – rispose Valerie visto che io ero troppo scandalizzata anche solo per aprire bocca.
 
La mia migliore amica dovette sollevarmi di peso e trascinarmi fino alla sala da pranzo dove tutti avevano già preso posto attorno alla tavola imbandita.
Harry sembrava sinceramente preoccupato per me e mi chiese come stavo.
Ancora una volta, fu Valerie a rispondere al posto mio:
 
-      Niente di cui preoccuparsi, solo un po’ di nausea, sapete com’è, dopo tante ore di viaggio …
 
La serata non poteva continuare così, dovevo farmi coraggio e affrontare Brianna come al liceo non avevo mai avuto il fegato di fare.
Quando alzai lo sguardo verso di lei, che mi stava seduta di fronte, la vidi sorridermi con innocenza.
 
-      Oh Natalie, è incredibile quanto tu sia cambiata in questi anni – squittì con la sua vocina da scoiattolo castrato – sei diventata una bellissima ragazza!
 
Ah, e così si ricordava di me? Bene, era la giusta occasione per sputtanarla davanti a tutti ricordandole il male che mi aveva fatto e …
No Natalie, non lo fare” mi dissi “Brianna è pur sempre la futura sposa del tuo migliore amico!” 
 
-      Grazie mille – le risposi infine sforzandomi di sorridere – tu sei bella come sempre Brianna! Vero Harry? Te lo ricordi com’era ai tempi del liceo? – aggiunsi lanciandogli un’occhiata significativa sperando che capisse.
-      In realtà non mi ricordavo molto di lei quando l’anno scorso ci siamo rincontrati alla festa degli ex alunni – ammise Harry stringendosi nelle spalle – ma quella sera è stato amore a prima vista, vero piccola?
-      Verissimo! – confermò Brianna prima di regalargli un fugace bacio a fior di labbra.
 
Okay, stavo per vomitare.
Solo perché stavano insieme non voleva dire che dovevano baciarsi davanti a me, giusto?
La mamma ci servì il primo piatto della serata, risotto ai funghi, e non potei fare a meno di notare che riempì il piatto di Brianna più degli altri.
Da dove venivano certi favoritismi?
 
-      E dimmi Brianna – se ne uscì Valerie di punto in bianco – cosa fai nella vita?
-      Oh, niente di speciale … - rispose la rossa con falsa modestia.
-      Brianna è una personal trainer straordinaria – ci spiegò Harry riempiendosi d’orgoglio – a Londra allena tantissime celebrità e pezzi grossi della politica.
-      Ah, quindi vivete a Londra? – continuò Valerie fingendosi estremamente interessata.
-      Si, lì ho appena cominciato a lavorare in uno studio legale e presto io e Brianna ci trasferiremo in un appartamento a Kensington.
-      Però abbiamo deciso di sposarci qui a Holmes Chapel, dove ci sono tutte le persone che amiamo! – aggiunse lei stringendosi al braccio di Harry.
 
La stavo odiando sempre di più.
Perché non la smetteva con quella messa in scena e non rivelava la sua vera natura?
E come faceva Harry a non ricordarsi di tutto il dolore che mi aveva procurato?
Glielo si leggeva in faccia che non era cambiata affatto, era la stessa stronza di sempre.
 
-      Lo sapevi Brianna che la nostra Natalie scrive per il New York Times? – intervenne mio padre con aria di superiorità come per dire “mia figlia è meglio di te, tiè!”
 
Gli sorrisi riconoscente, almeno lui era dalla mia parte.
 
-      Oh, ma io l’ho sempre saputo che Natalie avrebbe fatto strada – rispose lei facendomi l’occhiolino.
 
Ah, ma certo! Adesso si comportava pure come se fossimo grandi amiche!
Con la coda dell’occhio osservai Valerie, seduta accanto a me, e la vidi fissare Brianna con disgusto, come se fosse un essere repellente ricoperto di melma viscida e verdognola.
Nel frattempo eravamo passati dal primo al secondo: costole d’agnello con contorno di insalata e pomodorini.
 
-      Signora Jones! – esclamò Brianna estasiata – lei cucina davvero benissimo!
-      Oh, grazie cara! – rispose mia madre lusingata.
 
Leccaculo, ecco cos’era, una subdola e spregevole leccaculo.
Guardai Harry come per dirgli “sei sicuro di voler passare il resto della tua vita con lei?”.
Lui d’altro canto mi rivolse un sorriso radioso per poi tornare a contemplare la sua “dea” dai capelli rossi.
Basta, non ce la facevo più, non sarei più riuscita a sopportare tutto ciò.
Mi alzai da tavola borbottando delle scuse e corsi via per la seconda volta.
Uscii fuori in giardino e mi sedetti sui gradini del portico in legno.
Il cielo limpido della sera era ricco di stelle e tirava una leggera aria frizzantina.
I nani da giardino vicino ai cespugli sembravano fissarmi con aria compassionevole, cosa che mi fece irritare ancora di più.
Cosa volevano pure loro, eh?
Non avevo mai capito perché mio padre li avesse comprati, lui diceva che erano assolutamente “adorabili” e che avrebbero dato un tocco di originalità al nostro giardino.
Certo che di cose originali ne avevamo anche troppe, il nostro sembrava il giardino della regina di cuori in Alice nel Paese delle Meraviglie, con tutte le siepi tagliate a forma di animale e le rose rosse e bianche che spuntavano tra i cespugli.
Non mi sarei di certo stupita se da un momento all’altro uscisse fuori il Bianconiglio con il suo orologio da taschino che gridava “è tardi, è tardi!”
Si, per me era davvero tardi, magari se fossi tornata un po’ più spesso ad Holmes Chapel le cose sarebbero andate diversamente …
Già il fatto che Harry si sposasse era stato difficile da digerire ma che la sua fidanzata fosse proprio Brianna era stato il colpo di grazia.
Per un attimo, mi sembrò di essere tornata a essere la “reginetta delle racchie”, quella ragazza timida e impotente, sola contro il mondo che con il tempo aveva dovuto imparare a difendersi per conto proprio.
Ad un certo punto la porta d’ingresso alle mie spalle si aprì e Harry uscì, in tutto il suo splendore, per venire a sedersi accanto a me.
Quella sera indossava un paio di jeans e una semplice t-shirt bianca sotto alla giacca elegante. Anche al liceo usava spesso vestirsi così, aveva sempre avuto uno stile tutto suo, si era sempre fatto notare anche in mezzo ai gruppi più vasti. Tutti adoravano Harry perché, anche se a prima vista dava l’impressione di essere un “puttaniere”, bastava conoscerlo un po’ meglio per capire che invece era un ragazzo estremamente sensibile. E io questo lo avevo sempre saputo ….
Gli sorrisi appena e lui mi circondò le spalle con un braccio facendomi poggiare la testa sul suo petto.
 
-      Ehi, va tutto bene?
 
Annuii cercando solo di godermi quel momento. I suoi abbracci erano quelli di sempre, gli unici che riuscissero a farmi sentire meglio. Quando piangevo perché mi sentivo sola e triste, lui veniva a casa mia, ci sedevamo sulle scalette di quel portico e, stretta tra le sue braccia, gli raccontavo un’altra delle mie orribili giornate a scuola.
Lui c’era stato per me, sempre, mentre io dopo il diploma ero praticamente sparita.
 
-      Sai Nat, io mi ricordo benissimo che tu e Brianna non eravate grandi amiche al liceo ma ti assicuro che adesso lei è cambiata!
 
Annuii di nuovo, stavolta con meno convinzione.
Persone del genere non cambiavano mai …
 
-      Okay, forse adesso non mi credi ma passando un po’ di tempo con lei sono sicuro che cambierai idea!
-      Si, forse …
-      Almeno se ti dico che mi sei mancata tantissimo mi credi?
 
Alzai la testa di scatto e piantai i miei occhi azzurri nei suoi, verdi come un rigoglioso prato in primavera. Subito il cuore cominciò a battermi fortissimo.
 
-      Davvero?
-      Certo!
-      Anche tu mi sei mancato Harry – mormorai spostando lo sguardo altrove – non sai quanto …
-      Bèh, l’importante è che adesso stiamo di nuovo insieme, giusto?
-      Giusto …
 
Quella notte naturalmente non riuscii a prendere sonno ma ormai ci ero abituata.
Valerie invece era profondamente addormentata e russava come un trombone.
Alle due di notte, quando mi alzai per prendere un bicchiere d’acqua in cucina, giurai a me stessa che, a qualsiasi costo, avrei impedito a Harry di rovinarsi la vita per sempre sposando quella strega. In questo modo, mi sarei fatta perdonare per non essere stata più tanto presente.
 
Il giorno dopo mi alzai molto presto buttando giù dal letto anche la povera e assonnata Valerie.
Prendemmo la vecchia monovolume di mio padre e sfrecciamo per le vie di Holmes Chapel.
 
-      Senti, visto che mi hai fatto svegliare all’alba – protestò Valerie anche se erano già le nove del mattino – potresti almeno spiegarmi qual è il tuo piano?
-      In realtà non ho ancora un piano – ammisi fermandomi al semaforo – ma so chi ci può aiutare …
 
Harry Styles aveva sempre avuto quattro migliori amici con cui io non avevo mai legato più di tanto ma avevo continuato a informarmi su di loro tramite facebook perché, per qualche strana ragione, ero convinta che tutto quello che riguardava Harry era anche affar mio.
E così sapevo che:
Liam Payne, ex capitano della squadra d’atletica della nostra scuola, era un veterinario, il più famoso (forse anche l’unico) di Holmes Chapel.
Zayn Malik, il “bulletto” dal cuore d’oro, era un artista un po’ squattrinato ma geniale.
Niall Horan, il beniamino di tutti i professori, gestiva una catena di ristoranti molto rinomati.
Infine Louis Tomlinson, che era sempre stato il buffone del gruppo, ora era un importante medico chirurgo.
Loro conoscevano Harry bene quanto me e sicuramente almeno uno dei quattro si ricordava di quanto fosse perfida Brianna Smith.
Se glielo avessi chiesto, mi avrebbero senza alcun dubbio aiutato a far aprire gli occhi a Harry.
Il primo da cui mi recai fu Niall perché viveva a soli due isolati di distanza da casa mia.
 
-      Resta in macchina – dissi a Valerie – torno subito!
 
Andai a bussare alla porta della graziosa villetta moderna, molto più simile alle case del Greenwich Village che alle tradizionali ville in stile vittoriano di Holmes Chapel, tutta elettrizzata come se fossi una spia in missione.
Dopo solo cinque secondi d’attesa, Niall venne ad aprirmi.
Biondo, anzi, biondissimo, con due grandi occhioni blu.
Anche lui aveva tolto l’apparecchio per i denti e adesso mi sorrideva raggiante.
Probabilmente però, non mi aveva riconosciuta …
 
-      Ciao Niall! Sono Natalie! – esclamai allargando le braccia e usando un tono di voce baldanzoso che mi fece sentire come una specie di Babbo Natale travestit. Già che c’ero avrei anche potuto esclamare “oh, oh, oh, buone feste!”
-      Natalie?
-      Si! Natalie Jones! Ti ricordi di me?
-      Ehm … - comincio a grattarsi la nuca con fare imbarazzato.
-      La reginetta delle racchie – sbuffai alzando gli occhi al cielo
 
Niall finalmente capì e spalancò gli occhi in un gesto di stupore.
 
-      Nat? No, non è possibile!
-      Lo so … niente più occhiali, apparecchio, brufoli e soprattutto niente più chili di troppo! – annuii facendo una piccola piroetta su me stessa.
-      Eh già, stento a riconoscerti … - Niall mi “scannerizzò” da capo a piedi e intuii che in quel momento avrebbe voluto avere la vista a raggi X – oh, ma che maleducato, non ti ho neanche invitata ad entrare!
-      No, tranquillo, in realtà sono solo venuta a chiederti un piccolo favore …
-      Ma certo, dimmi!
-      Tu e gli altri ragazzi, Zayn, Liam e Louis, potreste riunirvi oggi pomeriggio, verso le quattro, al Lazy Monkey Bar? Vi devo parlare di una cosa molto importante …
-      Ehm … va bene – Niall parve disorientato – è successo qualcosa di grave?
-      No, tranquillo – mi affrettai a rispondere – solo … non dite niente a Harry, okay?
-      Sarò muto come un pesce! – promise mettendosi una mano sul petto, all’altezza del cuore.
-      Bene, allora ci vediamo alle quattro. Puntuali!
 
Salutai Niall con un veloce abbraccio e corsi di nuovo in macchina.
Valerie mi stava aspettando con impazienza e abbassò subito il volume della radio che trasmetteva Madness dei Muse.
 
-      Allora, com’è andata?
-      Tutto procede secondo i piani!
-      Ma se avevi detto che non ce l’avevi un piano!
-      Ehm … ecco io … oh ma che palle Valerie! Perché devi sempre rendere tutto così complicato?
-      Tu non sei normale …
-      Lo so, sono pazza! – strillai mentre facevo ripartire la macchina – matta, sono matta da legare!
-      Ti prego Nat, rallenta!
 
Ma non potevo farlo, ero troppo su di giri.
Finalmente, dopo dieci anni, avrei ottenuto la mia vendetta.
Brianna avrebbe pagato care le sue azioni e Harry sarebbe stato libero dalle grinfie di quella vecchia megera.
 
-      Natalie Jones è tornata stronzetta – urlai immaginando di avere Brianna davanti a me – e per te adesso sono guai!
-      Okay Nat, mi fai paura …
 

COSA AVRA’ IN MENTE LA DIABOLICA NATALIE?
SPERO CHE LA STORIA VI STIA INCURIOSENDO, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE E CERCHERO’ DI PUBBLICARE PRESTO UN ALTRO CAPITOLO.
BUONA LETTURE SPLENDORI!!! (ANCHE SE , SE STATE LEGGENDO QUI VUOL DIRE CHE IL CAPITOLO L’AVETE GIA’ FINITO … )
BACIONI, BACINI, BACETTI
SAMMY-YO!

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