Naruto, 'sono hahen sae kagayaiteta.' di Akatsuki (Cap 7) su EFP Fanfiction

sono hahen sae kagayaiteta.

7. Winter

Nevicava. E faceva freddo.
Erano queste le uniche cose che Kushina riusciva a pensare, seduta sul divano di casa sua con una coperta rossa così grande che sarebbe bastata a coprire almeno dieci persone. Però evidentemente non era abbastanza calda, infatti continuava a tremare e a sfregarsi le mani.
Non si erano mai viste temperature così basse a Konoha. O almeno, non così basse da permettere che iniziasse a nevicare. E Kushina odiava la neve. Anzi, odiava il freddo.
Il suono del campanello la fece distrarre e perse il momento clou del film che stava seguendo così appassionatamente. Proprio per questo motivo fu tentata di mandare a quel paese il disturbatore, ma memore degli insegnamenti di sua madre si costrinse ad alzarsi ed ad andare ad aprire quella dannata porta. Almeno avrebbe potuto insultare quel tipo faccia a faccia.
Ma, con sua grande sorpresa, non riuscì a spicciare parola, troppo rapita dalla visione di un Minato bagnato e ricoperto di neve dalla testa ai piedi. Sembrava un pupazzo di neve, e non riuscì a trattenersi dal ridere.
“Ma come, io vengo apposta per te, sotto questa tormenta, e tu ti metti a ridere?” la accusò sorridendo, arretrando di un passo come se stesse per andarsene.
Kushina lo prese per un braccio e lo portò dentro, al caldo.
“Ma stai zitto ed entra, Minato.” e gli scoccò un velocissimo bacio sulle labbra, così leggero che Minato quasi non se ne accorse se non fosse stato per il dolce profumo della ragazza.
Si sedettero sul grande divano e il biondo tese a Kushina una tazza piena di cioccolata calda e con un odore così invitante che avrebbe tentato anche Mikoto, così attenta alla sua linea. Il ragazzo poggiò il termos bollente sul tavolino di fronte a loro, mentre l’Uzumaki assaporava quella dolce bevanda.
Minato incrociò le gambe e fece sedere la sua Kushina lì in mezzo, coprendo entrambi con la coperta rossa che aveva trovato abbandonata sul pavimento.
“Non hai freddo, vero?” chiese preoccupato, osservando con attenzione la sua fidanzata che cercava di scaldarsi le mani con la tazza fumante.
“Uhm… Un po’, in effetti.”
Minato circondò Kushina con le sue braccia, sfregando le grandi mani sulle sue sottili spalle cercando di trasmetterle calore. Intanto la ragazza si era accoccolata bene contro di lui.
Kushina non si era mai sentita così bene come in quel momento. I precedenti inverni erano stati tutti freddi e tristi, ma quello, trascorso per la prima volta come fidanzata di Minato, era il più caldo e piacevole di tutti.

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