CAPITOLO 21


- Ragazzi-, dice Chiara rompendo il momento di silenzio che si era creato – Marco non sa dove è la radura: vado a prenderlo all’inizio del bosco, se non vi dispiace!-.
- Ok, ma fate veloce o potreste anche perdervi lo spettacolo!-, le risponde Michele sogghignando.
- Farò veloce, forse.-, nella voce di Chiara c’è un velo di mistero.
La ragazza si incammina verso l’entrata del bosco, dove Marco in teoria avrebbe dovuto aspettarla. La compagnia ha organizzato questa serata dalla partenza di Chiara prima e di Gabriele poi: quattro migliori amici sdraiati su una coperta a guardare le stelle cadenti! Sì, quella sera, la notte di San Lorenzo, i ragazzi sono riuniti nella radura solitaria a guardare le stelle cadenti e a esprimere desideri che per molto tempo avevano tenuto nascosti.
“Doveva esserci anche Andrea con loro quella sera”, si ritrova a pensare Chiara. Stranamente quel pensiero non fece scaturire nella mora alcuna reazione emotiva: non le fa più né caldo né freddo pensare ad Andrea. L’ha dimenticato in un batter d’occhio.
È strana questa cosa: non le era mai successo prima d’ora. Ma ora la ragazza si sente alleggerita da un peso che la stava opprimendo fin troppo.
Né Andrea né Gabriele erano i ragazzi giusti per lei, c’è solo una differenza che li fa diventare l’uno l’opposto dell’altro: Andrea ha preferito farla soffrire volontariamente e poi ha preteso che lei lo perdonasse, Gabriele invece l’ha sempre fatta soffrire (Anche se involontariamente..), ma non ha preteso alcun perdono da lei. Gabriele era perfettamente consapevole che quello che le aveva fatto era difficilmente perdonabile, ma nonostante questo sono ritornati amici: migliori amici.
Chiara arriva all’inizio del bosco. Marco sta arrivando.
La ragazza si ferma ad osservarlo: negli ultimi tempi è cresciuto di qualche centimetro, ma nonostante questo le sembrava piuttosto uguale a come l’ha lasciato. I capelli ricci gli ricadevano sulla fronte mentre cammina. Ha un passo deciso, più spedito. Chiara lo vede più sicuro di sé, più cresciuto, più maturo.
“Ma perché stai pensando queste cose Chiara? Non è che forse ti piace Marco?”, dice la coscienza della ragazza ad un certo punto.
“ Ma no, ma cosa dici! Come fai a pensare una cosa simile?”, ribatte lei con tono fintamente indignato.
“ Dai Chiara: solo uno stupido non vedrebbe come stai guardando Marco!”.
Stupida coscienza, ma vuoi stare zitta una volta ogni tanto?
“ E come lo starei guardando secondo te?”, chiede Chiara alla coscienza controllando egregiamente la sua rabbia.
“ Con occhi diversi da come lo guardavi prima, sembrano quasi occhi sognanti!”.
La ragazza non dà il tempo alla sua coscienza di finire di parlare, anche se sa che ha perfettamente ragione, e saluta Marco.
I ragazzi si abbracciano ed è proprio in quel momento che Chiara capisce che la sua coscienza ha ragione: a lei piace Marco, inutile negarlo.
Perché quel pensiero?
Semplice: non è normale che la mora sente uno strano calore, che assomiglia vagamente a un bruciore, non appena il ragazzo le sfiora la pelle.
“Io te lo avevo detto”, le urla la sua coscienza con tutta la voce di cui dispone.
Chiara scuote lievemente la testa e fa il modo di chiudere la sua coscienza dentro una specie di forte, da dove non può più sentirla fare assurde (ma vere..) considerazioni sulla sua vita!
La mora decide quale desiderio avrebbe espresso quella sera e stranamente anche il riccio fa la stessa cosa. I due ragazzi però non sanno che i loro desideri sono quasi identici..
- Allora, ho saputo di quello che è successo con Andrea..-, dice Marco ad un certo punto.
“ Ma come è che lo sa già?”, si ritrova a pensare Chiara con un certo sgomento.
“Ehh sapessi..”, le risponde la coscienza con un velo di mistero.
La ragazza si ritrova a riflettere sul fatto che la sua coscienza le avesse di nuovo parlato, così la chiude al di fuori del suo cervello: la manda in esilio, se così si può dire.
- Già.-, si limita a rispondere la ragazza.
- Mi dispiace per quello che è successo..-, aggiunge Marco con un filo di voce.
- Non preoccuparti, non sto male per quello che è successo!-.
Marco pare sorpreso e sta per chiedere altre informazioni, ma per fortuna i ragazzi sono arrivati alla radura e si vanno a stendere sulla coperta.
 
- Ragazzi, mi sa che è ora di andare adesso!-, dice Michele nel cuore della notte.
- Ma abbiamo visto solo una stella cadente!-, protesta Chiara.
- Vi dovrete accontentare di quella sola stella e aspettare il prossimo anno! È veramente tardi e dobbiamo andare!-, ribatte Michele togliendo la coperta da sotto i ragazzi e facendoli rotolare per terra.
Sbuffando, Chiara, Marco e Gabriele si alzano e iniziano a incamminarsi verso il paese.
- Ehm, Michi, mi sa che ho dimenticato la collana e il bracciale che mi sono tolta a inizio serata nella radura, faccio una corsa e li prendo!-, dice la ragazza dopo circa dieci minuti di cammino.
- Vengo con te!-, dice subito Marco affiancandosi a Chiara nella corsa.
Gabriele e Michele, che non hanno avuto il tempo di dire niente, fanno solo cenno di sì con la testa e continuano a camminare verso l’uscita.
Quando Chiara e Marco arrivano nella radura, la ragazza trova quasi subito la collana e il bracciale, li infila nella borsa e poi dice: -Ok Marco, ora possiamo andare.-.
Il ragazzo però non si muove di lì.
- Marco, tutto bene?-, chiede Chiara preoccupata.
Il ragazzo sembra aver ignorato la domanda e le chiede: -Che desiderio hai espresso?-
- Quando si avvererà te lo dirò!-, ribatte la ragazza in tono deciso – Tu?-.
- Se mi aiuti a farlo avverare te  lo dico!-, dice lui guardandola con occhi sornioni.
- Ok, cosa dovrei fare?-, chiede la ragazza.
Marco si avvicina a lei come per dirle cosa deve fare. All’ultimo secondo però la traiettoria del ragazza punta verso il viso di Chiara.
Marco si ferma ad un soffio dalle sue labbra e la ragazza dice: -Cosa stai aspettando?-.
- Non voglio costringerti..-.
Per tutta risposta Chiara gli butta le braccia al collo e fa aderire perfettamente le sue labbra con quelle del ragazzo. Si stacca per un secondo, tempo di dire: - Volevi sapere quale era il mio desiderio? Bene, ti basta sapere che si è appena avverato.-.
Marco fa un enorme sorriso e poi i ragazzi ricominciano a baciarsi per quelle che a loro sembrano ore, ma che in realtà sono solo piccoli minuti.
Ma a loro non importa, loro stanno bene così come sono. Sentono che finalmente hanno trovato la persona che fa per loro.
Sono perfetti insieme perché si completano a vicenda, proprio come lo Yin e lo Yang, proprio come le tessere di un puzzle. Loro sono come i due pezzi del ciondolo a forma di cuore che portano molte coppie: per la maggior parte del tempo sono stati separati, molte volte lontani chilometri e chilometri dall’altra metà, ma alla fine si sono ritrovati, si sono avvicinati e hanno scoperto che combaciano alla perfezione.
“Ohh, ma che scena romantica!”, dice la coscienza della ragazza con tono fin troppo dolce.
“Ma stai zitta: hai rovinato il momento!”, le urla Chiara richiudendola di nuovo dentro un bunker antiatomico!
E i due ragazzi si avviano lontano dalla radura, non sapendo che al di fuori di lì li aspettavano prove tutt’altro che semplici!
 



SPAZIO AUTRICEEEE
Ammettetelo che non ve lo aspettavate un finale così!!
comunque, mi duole dirlo, ma dovrò schiacciare quel tastino che farà risultare la mia stora completa!!
Ma non preoccupatevi: sto già scrivendo un altra storia!!
poi vi mander il link!!
un Bacione
C. :)